giovedì 11 giugno 2015

Nba Finals 2015: Cleveland Cavaliers - Golden State Warriors (96-91, 2-1 nella serie)


Segnatevi questa partita in bacheca, nella memoria, siamo stati tutti testimoni, ci sono due MVP in questa serie, uno ha portato a casa il premio, l’altro sta giocando da MVP, e sta anche facendo la storia di questo giochino, indipendentemente dal risultato finale di questa serie…

Le gare dispari sono sempre quelle “Pivotal” è in effetti Gara 3 ha cambiato le cose, la sensazione è che i Warriors abbiano battuto dolorosamente il naso contro qualcosa di più motivato di loro (Lebron), qualcosa che gli è andato sottopelle (Dellavedova) mettendo la sabbia nel loro perfetto meccanismo, “Strength in the numbers” c’è scritto sulle magliette dei fan dei Warriors, ma come chi sa chi ha giocato a questo giocherello, i numeri sono importanti, ma non sono tutto…

Gara nettamente divisa in due metà, il primo tempo dice Cavs, King James aggiunge un altro capitolo alla sua leggenda, non c’è stato nessuno dei Warriors che è stato in grado di fermarlo (12-5 nei primi due quarti di gioco). Dellavedova contribuisce con la solita difesa su Curry, arginato a punti 6 (SEI) fino all’intervallo lungo. Double T (6 punti e 7 rimbalzi dopo un quarto)  e Mozgov lavorano bene in area, risponde presente anche JR Smith, classico giocatore che in casa alza il volume della radio, piazzando qualche tripla notevole, almeno un tiro da tre arresto e tiro dopo una sanguinosa palla persa (Smith è pericolosissimo quando ha qualcosa da farsi perdonare…).

Shumpert prende un brutto colpo al braccio schiantatosi su un blocco di Green, ma si è già detto disponibile per gara 4, così come Dellavedova, che malgrado il salto all’ospedale nel post partita, per somministrare una flebo, ha già dichiarato che per lui, una riduzione di minutaggio non è nemmeno da discutere… Man of the destiny.

"Bella giocata Matt, ne servono solo altre quaranta così...".
Coach Kerr si gioca bene le sue carte, David Lee esordisce in queste finali è porta il gioco in zone del campo differenti, anche perché la soffocante difesa dei Cavs, ha saputo togliere fiducia e ritmo alla squadra delal Baia, la prima metà di partita si conclude con Lebron a 13 punti, 9 rimbalzi e solo 3 assist…

Due parole su chi dice che Lebron sta tirando troppo, benedetti figlioli, si è visto bene all’inizio del terzo quarto, cinque minuti scarsi di riposo per King James, e l’attacco dei Cavs sembrava quello di una squadra di D-League, non ha molte alternative, o tira lui oppure ciao ciao…

Nel secondo tempo, Dellavedova ricomincia come ha terminato, 5 punti in fila per il massimo vantaggio Cavs (51-41), che diventa in breve tempo un 61-48 grazie alle triple di Lebron, 22 punti per lui fino a quel momento. Da qui in poi inizia il vero secondo tempo della partita, i Warriors, sembrano sollevati, non sconfitti ma dopo aver toccato il fondo della differenza punti, sembrano togliersi la scimmia dalla spalla, ritrovando la facilità del loro gioco, se nel primo tempo Curry ha segnato solo 6 punti, nel secondo ne manda a referto 24, dimostrando il Gianobifrontismo della sua prestazione in Gara 3.

Il loro mini parziale di 8-0 all’inizio del quarto periodo (72-63) porta anche la firma dei 5 punti (con schiacciata) di Iguodala, Lee fa arrivare i suoi a -5 (75-70) seguito da una tripla di Curry che porta tutto sul 79-76 a meno di cinque minuti dalla fine.

Un giorno potrete dire di averlo visto giocare questo signore qui...
Da qui in poi è una partita di selvaggia bellezza, in cui tutte le belle giocate sono anche difficili da ricordare, vista la frequenza e il numero, segnalo solo il recupero con doppio tuffo, di Lebron prima, e di Dellavedova dopo. In una mischia da Rubgy, tolto Mozgov (piccolo), Green (piccolo) e David Lee (piccolo) sotto a tutti, con la palla tra i denti, solo Matt Dellavedova, per lui 20 punti, massimo in carriera, e prestazione nella final NBA fuori da ogni logica, questo è qualcosa che non si quantifica con i numeri, o hai qualcosa dentro o no, altrimenti non giochi in questo modo commovente.



Infatti l’Australiano si guadagna anche un clamoroso 2+1 (84-80 a meno di 2 minuti dalla fine), poi alza una palla in contropiede per Lebron che schiaccia facendo esplodere l’Ohio, si fa anche male alla caviglia per l’insensato salto, ma robetta, tanto che dopo l’errore di Curry, in lunetta fa due su due è chiude i giochi. 40 punti, 12 rimbalzi e 8 assist, una schifezza… Nemmeno una tripla doppia stasera, Fiiiu, che bluff di giocatore…

Cavs 2-1 nella serie, con l’imperativo di proteggere il campo amico questa notte, in Gara 4, ormai i pronostici, ho ampiamente dimostrato che non fanno per me, vi faccio il più facile però… Ci sarà da divertirsi un sacco!

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