Proseguo nella mia carrellata su Miracleman, dopo il commento al primo Libro, è il momento di parlare del secondo "La sindrome del Re rosso"... Kimota!
I disegni di un giovane Alan Davis sottolineano il cambio di registro, il secondo libro di Miracleman si intitola “La Sindrome del Re Rosso”, una citazione del sequel di “Alice nel paese delle meraviglie” ovvero “Attraverso lo specchio”. Già negli anni 80, la storia di Miracleman era stata pensata come un dramma in tre atti, diviso in altrettanti libri, anticipando le moderne raccolte in volume… ‘Sto “Scrittore Originale” è uno che ci vedeva lungo!
La prima storia è bellissima, la sottotrama del giaguaro braccato, ricorda un po’ i racconti del Vascello Nero di
“Watchmen” che serviva a riassumere lo status dei personaggi. La trama si
complica con il rapimento della signora Moran e un'ultima inquietante frase
di Gargunza che non promette davvero niente di buono.
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Gargunza capisce che le cose potrebbero mettersi male sul serio... |
Nella seconda storia, il sogno lucido di
Miracleman fa sudare freddo Garguza e in questa storia scopriamo anche
qualcosa del bellicoso passato dello scienziato. Il subconscio di Mike Moran
gli parla, i suoi poteri iniziano a manifestarsi anche durante i sogni, la
trasformazione del costume è significativa in tal senso. Mike utilizza i suoi
straordinari poteri per prendere le distanza dalla sua versione della Golden
Age e poi per un Super eroe cambiare costume è un po’ come andare dal
parrucchiere per le signore. Il “Miracolato” scopre pian piano delle cose su se
stesso. In “Il Sogno del Re Rosso” il nostro protagonista potrebbe davvero
scoprire di stare vivendo una condizione del tutto simile a quella dell’omonimo
personaggio della fiaba di Alice.
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Che dite, è abbastanza "Paese delle Meraviglie" così? |
La terza storia di questo secondo libro è
anche l’ultima disegnata dal grande Alan Davis per il personaggio e fu anche
l’ultima uscita per la mitica rivista inglese Warriors. In “Un piccolo pezzo di
paradiso” sono riassunte le origini di Miracleman nella sua nuova versione (definitiva)
scritta da Alan… Ehm… Lo Scrittore Originale. In più, la famiglia si allarga
grazie ad un nuovo acquisto… Miracledog e se vi fa ridere, aspettare di
vederlo, vi passerà ogni vogli di sghignazzare.
La storia contiene anche un lutto, per
altro molto importante, la scena in sè è come al solito sceneggiata
magnificamente, quel “Mezzo secondo” così importante per la vita del
protagonista, viene scandito da una singola goccia di sangue, che cola dal ramo
su cui è caduta… Alan “Scrittore originale” è un geniaccio!
In questo secondo libro, troviamo anche la
prima (ed unica) storia di Miracleman, disegnata dall’americano Chuck Austen,
l’autore giusto per una storia con un ritmo alto, tutto azione, ma il vero
mattatore è “Lo Scrittore originale”. Lo scontro tra Mike Moran e Miracledog si
conclude in maniera sanguinosa, gli intenti di Alan… Ehm, dello Scrittore
originale sono chiari: se Miracleman è il super uomo di Nietzsche, per mettere
nero su bianco il concetto, Moo… Ehm, lo Scrittore originale, utilizza i
soldati tedeschi, i più adatti ad accorgersi dell’evidente paragone.
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Temete il Superuomo... |
Sulla copertina, il “Parental Advisory” per
una volta è sensato, perché la vendetta di Miracleman, sul suo nemico, lo
spietato scienziato Gargunza, è furia, furia pura, che si scatena senza le
remore dei Super Eroi moderni. La dimostrazione che questa storia, non è
invecchiata di un giorno, rispetto ai 30 e passa anni che si porta sul
groppone.
A proposito di disclaimer piazzari in
copertina, è la storia successiva ad essere veramente fondamentale.
“Contenuti per adulti”, ma di fatto
all’interno, non c’è ne sesso né violenza, solo una “Scena dalla natività”
parafrasando quasi il titolo della storia. Ecco, abbiamo dovuto aspettare 32
anni, per vedere un altro fumetto dove un parto venisse mostrato in maniera
esplicita (mi riferisco al primo numero di SAGA), questo giusto per ribadire
quanto “Miracleman” sia sempre stato un fumetto avanti di svariati decenni.
Il disegnatore è Rick Veitch, uno che dopo
questa storia, ne avrebbe disegnate altre scritte dallo “Scrittore Originale”. Qui
Miracleman cala la maschera sulla sua Divinità, lo vediamo in un posa puramente
Crtistologica, mentre il resto, è qualcosa che con i super eroi non ha molto a
che vedere, si tratta di un momento intimo, più che un Super Uomo, qui vediamo
un padre, in un momento in cui è del tutto umano. Non solo è tutto
qualitativamente molto ben fatto, questa storia è prima di tutto un bel
fumetto, in cui i dialoghi sono trascinanti e vanno in crescendo nel finale
che risulta liberatorio, un vero e proprio parto.
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Scene (censurate) dalla Natività. |
Non perdete l’occasione per leggerlo,
perché un fumetto così, seminale (parola molto in tema con la storia in
questione per altro…), ci è stato negato per troppi anni, è il momento di
recuperare il tempo perduto.
L’ultimo capitolo de “La Sindrome del Re
Rosso” è di fatto un preambolo all’ultimo libro, ovvero “Olimpo”.
Liz e Mike cercano di vivere insieme alla
loro super figlia, lievissimamente avanti nello sviluppo fisico e intellettuale
rispetto alle sue coetanee. Il talento della piccola Winter ci viene mostrato
attraverso una soluzione narrativa semplice, ma geniale: mentre gioca con i
mattoncini, la vediamo letteralmente fare le moltiplicazioni come una bambina
di pochi giorni di vita non dovrebbe essere in grado di fare.
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“Tesoro, o ti tagli le unghie o smetti di avere quegli incubi." (CIT.) |
Intanto, due loschi figuri sono alla ricerca
dei “Cuculi” come li chiamano loro, uno era sicuramente Miracledog, l’altro,
non può essere che Kid Miracle che sta pianificando il suo ritorno in
scena.
“La Sindrome del Re Rosso” è un ulteriore
passo in avanti nella raffigurazione del super uomo di Nietzsche, portato in
scena da Alan Moore, è proprio in questo libro che il personaggio fa i conti
con le sue origini e con la sua umanità, ma per Mike Moran, la vita da semplice
umano durerà purtroppo poco. Quando sei così potente, sei destinano ad
ascendere all’Olimpo. Ci vediamo qui prossimamente, con l’ultimo capitolo di
questa storia, Restate Tonnati, che letto al contrario si dice… KIMOTA!
Un libro migliore dell'altro. Lo Scrittore Originale (gli siano cantate lodi infinite) fa transitare il suo eroe dalla propria golden age ad un periodo più "dark" che "silver" (dualismo che poi permeerà ogni singola pagina del libro III). Ottima review! :)
RispondiEliminaTi ringrazio moltissimo e concordo in pieno con te, nel giro di due libri "Lo Scrittore Originale" evolve il suo super uomo, mostrandocelo anche super umano (nella storia della natività), il libro terzo lo sto finendo in questi giorni, arriverà un commento anche di quello ;-) Grazie per il commento.... Cheers!
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