30 punti, 9 rimbalzi e 11 assist, se siete tra quelli che
giudicano il basket solo sui numeri, direste che a far disperare il pubblico di
Atlanta siano stati I 30 punti di King James, ma credetemi, sono gli 11 assist
la categoria statistica che ha affossato gli Hawks.
Dopo aver vinto Gara 1 fuori casa, i Cavs tornano ad
Atlanta, e mi sarei aspettato di vedere una netta reazione nella squadra con il
record di vittorie nella Eastern conference, invece nulla, gli Hawks di Gara 2
sono stati mosci, poco combattivi, anche vero che gli infortuni non li hanno
aiutati (DeMarre Carroll ha giocato nonostante l’iperestensione al ginocchio
sinistro) ma se ti presenti con questo approccio, non vai da nessuna parte.
Il piano di Coach Budenholzer era chiaro, facciamoci
battere da tutti, ma non da Lebron, anche perché diciamolo, non c’è stato un singolo
giocatore di Atlanta che ha saputo fermare le sue penetrazioni (e con questa
giustifichiamo i 30 punti di King James), ma quegli 11 assist, hanno armato
altrettanti mani, Shumpert ha piazzato un clamoroso 4/6 da tre punti, ma in
generale i Cavs hanno tirato 7/11 dalla linea da tre punti, sono stai i JR
Smith e i Dellavedova (11 punti, 6 rimbalzi, 4 assist) a creare un gap di punti
incolmabile per Hawks, quando Coach Budenholzer ha cambiato tattica di gioco (“Ragà!
Non lasciamo liberi i tiratori!”) ormai era troppo tardi…
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"Dove avete messo la mia fascia!?! La rivoglio!". |
Certo che Atlanta è anche sfigata, Al Horford si è arreso
a un problema al ginocchio destro, e Kyle Korver si è dovuto fermare per una
distorsione alla caviglia destra, rimasta sotto il corpo di Dellavedova, quando
i due si sono buttati a terra per recupera un pallone. Ma gli infortuni non
sono un attenuante, i Cvas hanno giocato e difeso meglio, giù il cappello
davanti a “Double T” come lo chiama James, ovvero Tristan Thompson (16 rimbalzi).
Il lungo dei Cavs è uno che crea rimbalzi, per dirla meglio, quando è in campo
lui, tra blocchi (che sono come case cantonali) e taglia fuori, crea spazi in
cui è “facile” prendere i rimbalzi, infatti ha fatto il vuoto sotto i
tabelloni.
Non voglio fare quello che diceva “Ve l’avevo detto” ma
la prima volta che l’ho visto giocare ho capito che era un giocatore tattico
per i Cavs, e con l’infortunio di Kevin Love, la sua promozione a titolare ha
portato solo bene alla squadra di Cleveland. Con questo non voglio dire che Thompson
sia più forte di Love (non scherziamo dai…) dico però che forse a questa
squadra serve più lui che il nipote del Beach Boys.
Mi aspetto una reazione da parte di Atlanta, che comunque
secondo me è sfavorita in questa serie, secondo me vedremo un'altra finale NBA
con Lebron James, cosa sarebbe? La quinta se non sbaglio… Ma per ora è presto
per ogni pronostico, e poi io non sono bravo ad azzeccarli.
Mi spiace per Atlanta, non avendo una squadra preferita in NBA (seguo più il basket europeo) quest'anno tifavo (per modo di dire) per loro, che mi avevano sorpreso per tutta la regular season... Il problema è che dall'altra parte sta Lebron... Mentre ad Atlanta manca qualcosina per essere la più forte...
RispondiEliminaQuest'anno vedo Golden State abbastanza agile per la vittoria finale...
Durante la regular season Atlanta ha fatto vedere un bel basket, nei playoffs, causa anche infortuni si sono un po’ persi. Anche secondo me gli manca ancora qualcosa per puntare al titolo, per altro stanotte, si sono beccati la terza ripassata da Lebron (37 punti e un'altra decina di assist), nessuno è mai tornato dal 3-0 in una serie…
EliminaAnche io vedo bene Golden State, hanno solo un incognita, la “Fifa da finale”, se non si svegliano, e continuano a giocare con questa sicurezza, senza rendersi conto di quanto in alto sono, sarà difficile fermarli anche per uno con 5 finali NBA sulle spalle come Lebron. Basta che non facciamo come Willy il Coyote, se guardano giù e realizzano… FIIIIUUUUU Boom! ;-) Grazie per il commento! Cheers