Già, perché
ridendo e scherzando, sono passati proprio 30 anni dall’ultima apparizione di
Massimino Pazzarello al cinema, era il 1985 quando siamo andati tutti oltre la sfera del Tuono.
George Miller,
in realtà, non ha mai abbandonato il suo personaggio (il titolo “Fury Road” è in
giro da moltissimi anni), nel frattempo il nostro Miller, però, ha avuto successo
(e Oscar) con film differenti, dedicati a future salsicce in gita in città e a
pinguini ballerini.
Mel Gibson in
questi tre lustri ha dimostrato a tutti che l’aggettivo “Mad” sa davvero come
sfoggiarlo e, anche per motivi squisitamente anagrafici, ha dovuto cedere
giacca, doppietta e V8 ad un collega più giovane. La prima foto in costume di
Tom Hardy risale a parecchi anni fa, anni passati a curare i dettagli, in
funzione di questo quarto capitolo della saga, anni in cui Max Rockatansky è
diventato l’icona che tutti conosciamo. Io personalmente sono cresciuto con Mad
Max, sono un po’come uno dei bambini di “Oltre la sfera del tuono”, la leggenda
di Max è stata tramandata di generazione in generazione, come quella del
Capitano Walker, quindi questo nuovo capitolo, che si pone l’obiettivo di
rilanciare il personaggio, è una cosa grossa, molto grossa… Sapete che vi dico?
Forse il film non sarebbe stato così bello senza questa interminabile attesa.
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"Tu! Catena! Sono trent'anni che aspetto di tornare in azione". |
Di fatto,
George Miller prende il meglio da tutti i film precedenti della saga. Dal primo
capitolo riporta l’attenzione sul tema della follia di Max, dal secondo prende
sicuramente il mitico inseguimento finale (espandendolo fino all'eccesso ed
oltre), mentre dal terzo film ritrova il gusto di delineare personaggi
esagerati, fumettistici, ma comunque del tutto credibili come abitanti di un
deserto Post-Apocalittico in cui sopravvive chi è più matto di tutti.
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"Tu che dici Tom? Ci metto qualche altra auto che si sfascia in duemila pezzi o una bella esplosione?". |
Conoscete
l’espressione “My cup of tea” riferita a qualcosa che coincide perfettamente
con i propri gusti personali? Ecco, siccome io sono un tipo un po’pane e
salame, uno da pizza mangiata a fette con i gomiti rigorosamente sul tavolo, mi
trovo costretto ad adattare la frase di cui sopra per dirvi che, per quanto mi
riguarda, “Mad Max: Fury Road” è proprio “My pint of Beer”: in 120 minuti c’è
tutto quello che mi piace vedere in un film.
La trama è
quella che ti aspetti:
ritroviamo Max
con la sua V8 e i capelli lunghi, la voce fuori capo (dello stesso
protagonista) mette sullo stesso piano tutti gli spettatori, quelli che
conoscono il personaggio dal 1979, quelli che con lui sono cresciuti, ma anche
coloro che non ne hanno mai sentito parlare. Max si presenta come un ex
poliziotto del futuro, divenuto successivamente un Road Warrior, ora vaga nel
deserto, sopravvivendo, perseguitato da visioni (lisergiche) di tutti quelli
che ha provato a proteggere e che non è riuscito a salvare. A questo punto abbiamo
tutto quello che ci serve sapere sul personaggio, quindi possiamo iniziare con
il primo (adrenalinico, tiratissimo, esaltante) inseguimento. Siamo al minuto
tre del film, ne dura in totale 120 di minuti, fatevi due conti voi.
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Anche la lucertola a due teste è felice di rivedere Max Rockatansky. |
In tutta
onestà fino ai titoli di testa credo di non aver mai respirato. In un attimo
Max passa da essere un personaggio molto simile a quello con cui sono
cresciuto, ad essere uno schiavo tatuato, donatore di sangue involontario
(detto “Sacca di sangue”) con tanto di vistosa museruola sul viso. A questo
punto Miller mette volontariamente da parte per un po’il suo mitico
protagonista e attraverso il suo punto di vista, legato e sballottato come un
sacco di patate, ci sbatte fortissimo in faccia il nuovo “Mondo” di questo film.
Allacciatevi le cinture perché da questo punto in poi per un’ora buona, il film
non alza MAI il piede dall'acceleratore procedendo a tavoletta! (Yeah!)
George Miller
ci ha dimostrato negli anni di essere un ossessivo compulsivo dei dettagli ed
io gli voglio bene anche per questo, perché secondo me sono i dettagli a
rendere belle le cose. Bene, “Mad Max Fury Road” (per coerenza in Italia
avrebbero dovuto intitolarlo “Interceptor: Furiostrada”…) è un'apoteosi di
dettagli, guardare questo film è come prepararsi una siringa ripiena di un
concentrato puro al 100% di tutti gli episodi di “Ken il Guerriero” (il
fumetto/anime che deve più di tutti qualcosa ai film di Miller), mescolato con
un estratto dei film di Mad Max e poi iniettarsi il letale composto dritto nel
bulbo oculare.
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La vostra faccia, mentre guardate la prima mezz'ora di questo film... |
Il risultato è
qualcosa che vi lascerà completamente storditi (o impazziti, fate voi) e solo
quando sarete lì, con le pupille completamente dilatate, allora potrete godere,
di ogni singolo fotogramma del film. Sì, perché “Massimino Pazzarello:
Furiostrada” è esteticamente bellissimo, poi potreste prendere qualunque scena
del film, stamparla con il plotter su carta fotografica e appendervela sulla
parete del soggiorno di casa.
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Prossimamente appeso nel soggiorno di casa mia. |
La cura dei
dettagli è maniacale, lo schermo è sempre strapieno di cose da guardare, dal
mattissimo design delle automobili (letteralmente costruite mettendo insieme
pezzi tanti altri mezzi a motore), fino alla realizzazione dei costumi. Durante la
visione, specialmente nella prima mezz’ora, mi sono sentito sopraffatto,
sballottato di qua e di là dal film proprio come succede a Tom Hardy nella
pellicola, mi sono detto: "Mi ci vorranno tre o quattro visioni per cogliere
tutti questi dettagli e considerato che il film è fighissimo non mi va nemmeno
così male."
Per dirvi del
livello di dettaglio: Nux (Nicholas Hoult) si è disegnato degli smile sulle
masse tumorali che gli spuntano dal collo, oppure, cosa c’è di meglio del logo
di una vecchia Mercedes, da utilizzare come mirino montato su una
mitragliatrice? Ecco, il film raggiunge questo tipo di ossessione nella messa
in scena visiva del futuro post-apocalittico. George Miller riprende
il discorso da dove lo aveva abbandonato e crea altra iconografia, alzando
ulteriormente l’asticella del mostrare il futuro apocalittico al cinema.
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Ciocchi fortissimi di automobili che si spatasciano elevati a forma d'arte. |
La trama è
semplice, ma perfetta: Max si ritrova ancora una volta (controvoglia) ad aiutare
delle persone in pericolo, ha un altro camion (la BLINDOCISTERNA… Yeah!) da
portare a destinazione con il suo prezioso carico, di nuovo inseguito dagli
uomini di un Super Cattivo. Immortal Joe si professa capo della sua comunità
(come Master Blaster), ma anche incarnazione di un Dio da seguire con fedeltà
cieca e assoluta (come Lord Humungus) e per altro, è interpretato da Hugh
Keays-Byrne, ovvero lo stesso attore che nel primo film della saga,
interpretava il folle capo della gang di motociclisti. Tra i due personaggi non
esiste correlazione, ma idealmente è come se Max, fosse ancora inseguito dai
fantasmi che lo hanno reso “Mad Max” creati da Miller sulle polverose strade
dell’Australia nel 1979… I fazzolettini per asciugarvi le lacrime sono laggiù,
vicino alla macchinetta del caffè.
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"Vi ricordate di Toecutter? ... Sono tornato!!". |
“Mad Max: Fury
Road” è un rilancio della saga, un po’come già accaduto per il secondo
capitolo (godibilissimo anche senza aver visto il film del ’79). I tre film
precedenti sono stati una coerente evoluzione dell’Apocalisse. Avevamo lasciato
Max e soci in un futuro dove ormai la benzina era esaurita (sostituita dagli
escrementi di maiale), in questo film invece, considerando il numero
esorbitante di mezzi a motore in movimento, direi che la benzina è di nuovo
disponibile, ma George Miller non rinuncia comunque ad aggiungere un tassello a
quell'Apocalisse futura cinematografica che ha di fatto inventato lui.
Seguitemi nel
mio (folle) ragionamento:
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Ho come l'impressione che questo sia un grosso METAFORONE femminista. |
Sì, perché
Miller sembra idealmente andare da Luc Besson e dargli un coppino fortissimo a
mano aperta sulla nuca, dicendogli “Francesino? Te lo faccio vedere io come si
fa un mondo Post-Apocalittico al Cinema”. Se in “le dernier combat” Besson
(Ispirato da Mad Max) ci mostrava dei folli guerrieri in un futuro senza donne,
Miller si riprende la paternità di tutta l’operazione. Il bene più prezioso per
Immortal Joe sono le sue donne (“Quanto vuoi per tue done?” CIT.), ho trovato
fantastico che in un film così “Maschio”, con un duro che parla poco come
protagonista, strapieno di automobili che si sfasciano, mortiammazzamenti e un
tipo di azione che di solito piace più al pubblico maschile, ci sia così tanta
attenzione ai personaggi femminili.
L’imperatrice
Furiosa, interpretata da Charlize Theron, si divide lo spazio sulla locandina
del film insieme a Mad Max, capisco anche perché: di fatto lei e il
protagonista sono quasi speculari, due disperati in cerca di redenzione, duri
come chiodi da bara. Vi dico solo che il personaggio mi è piaciuto così tanto,
che sto spulciando le carte, per capire se la legge di uno strambo Paese a
forma di scarpa, mi permetterà un giorno di chiamare una mia ipotetica figlia
“Furiosa” (Storia vera).
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"Vieni tesoro di papà, ora ti spiego come mai ti chiami Furiosa...". |
Il volto
dipinto, i capelli rasati (per recitare in “A million way to die in the west”
Carlina Terrona ha dovuto indossare una parrucca perché non gli erano ancora
ricresciuti), la protesi meccanica al braccio, Charlize Theron è talmente
brava, bella e cazzuta in questo film, da meritarsi il titolo di
co-protagonista.
Ho scoperto di
recente, con relativo senso di ribrezzo, che esiste un genere pornografico con
le donne vittime di amputazioni, ora, non so come si chiami e non ci tengo nemmeno
a scoprirlo, ma sono sicuro che dopo questo film, grazie a Charlize Theron
questa tipologia di “film” (chiamiamoli così) avranno un Boom!
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"Andateci piano ragazzi, le mani bioniche costano...". |
Visto che ho
aperto il vaso di Pandora del cast femminile (e devo farmi perdonare la
battutaccia di poche righe fa, scusatemi, ve l'ho detto che sono un
po’grezzo…), devo dire che le attrici scelte da George Miller sono una meglio
dell’altra. Sanno incarnare alla perfezione il loro personaggio, il più delle
volte ben riassunto nel nome, tipo la preferita di Immortal Joe, si chiama Splendid
ed è interpretata da Rosie Huntington-Whiteley. Mentre la pragmatica Capable ha
il volto della bellissima Riley Keough. Invece, quella con la faccia incazzata
del gruppo è Zoë Kravitz, figlia del cantante Lenny Kravitz e dell'attrice
Lisa Bonet. Ve la ricordate la figlia con le trecce de “I Robinson”? Ecco: è lei.
Miller tira
dentro al cast anche una sua vecchia conoscenza. C’è stato un periodo in cui
Giorgino avrebbe dovuto dirigere un film sulla Justice League of America (che
sarebbe stato sicuramente migliore della baracconata di “Superman vs Batman” di
prossima uscita), per la parte di Wonder Woman, aveva scelto la compatriota
Megan Gale. Proprio lei! Vecchia conoscenza degli abitanti di uno strambo Paese
a forma di scarpa, in questo film Miller ha l’occasione per regalarle qualche
minuto in cui fa la “Wonder Woman”, in maniera del tutto credibile. Megan Gale
è talmente azzeccata, sia quando fa l’esca nuda, sia quando scalcia culi e
stende cattivi, che vi verrà voglia di cambiare il vostro operatore telefonico
e tornare in Omnitel!
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Uh uh i wanna touch the sky, i wanna fly so high... |
Come dicevo
Miller ha preso il meglio dai tre film precedenti e dirige questo come uno
che ha passato gli ultimi 30 anni aspettando di poter tornare a far sfrecciare
auto nel deserto. Di fatto, il film prende l’inseguimento finale di “Road
Warrior” e lo spinge al limite, mi sono anche chiesto se il trucco potesse
reggere per tutta la durata del film, la risposta è: Sì, cazzo se regge! Anzi non ho dubbi a farlo entrare già da ora di diritto tra i Classidy!
Perché Miller,
dimostrando di aver fatto sua la fighissima tag-line del film (the future
belong to the mad) mette su una trama da vero folle, senza Spoiler (giuro!): la prima ora di film è un enorme, grossissimo, gigantesco, fottutamente
pazzesco inseguimento. Segue un momento in cui succedono delle cose e poi,
l’inseguimento ricomincia, ma questa volta… Tornando indietro! Un’ora per
fuggire in una direzione, un'altra ora per tornare indietro, seguendo il piano
folle di Max.
Ecco, se i
minuti finali di “Il Guerriero della strada” hanno per intere decadi influenzato
tutto il modo di mostrare gli inseguimenti al Cinema, cosa volete che vi dica
io di un “Mad Max: Fury Road”? Qui il concetto stesso di auto che si inseguono
nel deserto, viene elevato a forma di arte. Ho notato una sola scena realizzata
in CG, quella in cui l’auto cade in una trappola nascosta sotto la sabbia. Sicuramente ci sono anche altre scene realizzate in CG, ma il tutto è diretto,
montato e fotografato con un tale livello di maestria, che proprio non me ne
sono accorto.
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California Love (2.0). |
La qualità
degli Stunt, molti dei quali reali, con vere auto che tirano dei ciocchi
fortissimi contro altre vere automobili (YEAH!!) è superlativo, non solo per la
messa in scena, ma anche per il livello dell’inventiva: non ci potevo credere
quando ho visto i Warlords, appesi ai pali, “molleggiando” in aria, come tanti
pirati pronti ad abbordare le auto nemiche.
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Miglior scena romantica del 2015. |
Nel 1979 Miller ha contribuito a
cambiare per sempre il modo di mostrare gli inseguimenti di auto al Cinema, nel
1981 ha diretto LA SCENA capolavoro di questa specialità e nel 2015 ha preso
tutto questo, lo ha portato ad un livello ancora superiore, ignorando
completamente l’utilizzo del pedale del freno, al pari dei personaggi nel film.
Ora, io ritengo che un buon ritmo, tante volte serve a coprire tante pecche in
un film, bene, il ritmo di “Massimino Pazzarello: Furiostrada” è Indiavolato
con brio, cercate una sala cinematografica con un impianto sonoro da TERREMOTO
e andate a vedervelo, un giorno lo racconterete ai vostri bambini… Ma non
azzardatevi a chiamare vostra figlia Furiosa, l’ho detto per primo quindi
pretendo questo primato!
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"Te lo giuro Charlize, quel pazzo di Cassidy mi ha scritto per chiedermi se può chiamare sua figlia Furiosa...". |
Per altro, un
enorme plauso anche alla favolosa colonna sonora del film, firmata da Junkie
XL. Sembra fatta facendo suonare in maniera ordinata, lamiere delle macchine
che si sfasciano, in un tripudio di distorsioni di chitarra e di
sintetizzatore. Ad esempio, ora io ESIGO di vedere uno Spin-Off dedicato al
personaggio con il look più folle di tutto il film: il Chitarrista di guerra.
Sì, perché l’automobile carica con i tamburi di guerra la posso ancora
concepire, Immortal Joe guida le sue truppe in battaglia, quindi ci sta che si
porti dietro dei tamburi di guerra, ma un chitarrista messo a motivare le
truppe, è qualcosa che poteva essere concepito solo da un folle!
Nei Credits,
troverete una lunghissima lista di nomi, sotto la voce “Computer Graphics”, ma
troverete un elenco molto, ma molto più lungo di persone, nelle voci “Stunt”,
“Costume” e “Prosthetic”, perché “Furiostrada” è un film che si affida
molto ai costumi e all’ottimo design, in questo senso è davvero un film fatto
alla vecchia maniera (my pint of beer). La cosa che mi ha sempre colpito di
Miller, è che in “Fury Road” mi ha percosso con la forza di un pugno dato da Rictus
Erectus (Il wrestler Australiano Nathan Jones, ebbene sì: anche in questo film
c’è un culturista bruciato dal sole! Ormai marchio di fabbrica dei film di
Miller) è il fatto che ogni personaggio abbia un look che racconta la sua
storia.
Noi sappiamo
bene tutti gli Step fatti dalla giacca di pelle di Max, quella giacca racconta
la sua storia, allo stesso modo tutti i personaggi sembrano essere il frutto di
esperienze passate. La signora dei semi che non sbaglia mai un colpo quando
spara (avrei sempre voluto una nonna così!) è vestita come una abituata ad
appostarsi per sparare. Immortal Joe? Assistiamo alla sua vestizione, come se
fosse un novello Darth Fener, il suo look serve a incutere timore nel cuore
dei suoi nemici, ma anche a sottolineare la sua condizione di Semi Dio, infatti
ho amato moltissimo il fatto che Miller (al pari di Lord Humungus) non ci
abbia mai mostrato il suo viso.
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Cose che succedono davvero laggiù in Australia... |
A proposito di
personaggi degni di uno Spin-Off, vi avevo già raccontato che sono anni che
sogno un film dedicato al ragazzino di “Beyond Thunderdome” quello truccato
come un panda, con il pupazzetto di Bugs Bunny. Ecco, i Warlords di questo
film sembrano tutti cugini fisicati di quel ragazzino. Ho amato moltissimo il
modo in cui, attraverso questi folli invasati, Miller sia riuscito a dare
(ancora) un po’di Satira sui nostri tempi: ditemi cosa volete, ma un branco di
toccati che si esalta all’idea di morire in battaglia (“Ammiratemi!”) per
raggiungere il Valhalla, mi sa tanto di METAFORONE satirico.
Per altro, il
personaggio di Nux è del tutto funzionale a introdurre allo spettatore i folli
cattivi del film e i loro ancora più folli costumi sociali (e di scena). Nicholas
Hoult si aggirava già per deserti apocalittici in Young Ones, ma qui si è fatto
decisamente perdonare per la sua partecipazione a quella fetecchia di film che
risponde al titolo di “Warm Bodies”. L’idea di renderlo protagonista di una
piccola parentesi rosa, tra un'auto che esplode e un inseguimento, non mi ha
disturbato. Ok, è un passaggio di trama che sa un po’di clichè, ma trovo
comunque geniale aver sfregiato il belloccio di “Warm Bodies” regalandoci una
disperata storia d’amore, nata nel bel mezzo di un enorme casino. Un passaggio
di film che secondo me serve a caratterizzare i personaggi dandogli spessore e,
soprattutto, facendoci affezionare a loro.
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"AMMIRATEMI! ... Mentre mi faccio perdonare per Warm Bodies". |
Il meglio per
la fine… Quello a cui vogliamo bene più di tutti, ovvero Mad Max, in questo
film come si comporta?
A mio avviso
alla grande, dimostra in un paio di occasioni di essere l’anti-eroe che tutti
ricordiamo (minaccia di far saltare il braccio a Nux con la doppietta e poi si
frega la blindocisterna). Ma è anche lo stesso eroe perseguitato dal suo
passato, pronto ad aiutare gli altri (anche se costretto) con cui siamo
cresciuti. Personalmente ho amato moltissimo i flash lisergici provenienti dal
passato di Max, danno proprio la dimensione della sua follia e servono a
caratterizzarlo.
Come ho già
detto in precedenza parlando di Tommaso Resistente, l’attore ha davvero la
capacità di far percepire la follia sotto la pelle dei personaggi che
interpreta, in questo film non ha mai un singolo momento in cui la sua pazzia
esplode furiosa, sembra più qualcosa si serpeggiante, che gli si può leggere
negli occhi. Inoltre, Tom Hardy ha il “fisico di ruolo” e il colore di occhi
giusto per ereditare il personaggio di Mel Gibson.
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"Non sarà mica Mel Gibson quello laggiù vero?". |
La cosa che mi
ha fatto riflettere è il modo in cui Max ritrovi se stesso, anche in mezzo al
gran casino di auto sfasciate e folli assassini che è “Furiostrada”. Ad inizio
film è nel pieno del Look alla Mad Max, in un attimo lo perde e si ritrova
intrappolato dentro una museruola. Ci mette una mezz’ora buona per liberarsene
e ritornare ad indossare la giacca di pelle. Se volessimo fare della
dietrologia spiccia, sembra quasi che per tutto il tempo Max cerci di ribadire
se stesso: è possessivo nei confronti dei suoi simboli, lo sentiamo urlare
rabbioso “Quella è la mia giacca!”, oppure “Quella macchina è mia!”, ci mette un
intero film, a pronunciare il suo nome e quando lo fa è come se avesse
ritrovato (in parte) la redenzione che cercava. Come se Tommaso Resistente (e
noi spettatori insieme a lui) dovessimo ritrovare il nostro Mad Max, quello che
si lancia in missioni suicide guidato dalla follia e dalla voglia di morire che è
sempre con lui. Ci sono due momenti in cui l’ho davvero riconosciuto:
l’unico
sorriso che Max/Hardy fa in tutto il film viene visto soltanto da un
personaggio… Che dopo pochi minuti muore. Ditemi se questo non riassume Max più
di mille parole. Per altro, ora che ci penso, come spettatore ho visto anche io
il sorriso di Max. Aspettate un attimo che faccio due scongiuri, tanto non mi
potete vedere… Ok, fatto!
L’altro
momento è nel finale, non dico nulla, ma in una folla rivolta in una direzione,
lui va in un'altra, riprendendo il suo (eterno) cammino, l’eroe solitario,
cavalca di nuovo verso il tramonto.
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"Sto di nuovo guidando un camion sparando alla gente, più le cose cambiano, più restano sempre le stesse". |
Sfido chiunque
ora a fare ironia su “Babe” ed “Happy Feet”, George Miller per quanto mi
riguarda ha vinto tutto, firmando il film dell’anno, sono pronto a
scommetterci. La leggenda di Mad Max è di nuovo pronta per essere raccontata
ad un'altra generazione di pubblico pronta ad ascoltarla, sì, penso che Thomas
Jefferson avrebbe concordato: abbiamo bisogno di grandissimi film come questo,
l’umanità ha bisogno di un Mad Max ogni 30 anni, perché abbiamo sempre bisogno
di un altro eroe.
Bentornato
Max, però cerchiamo di non farne passare altri 30 adesso, alla tenera età di 60
anni, ti seguirò comunque, ma non so se riuscirò a reggere ‘sto ritmo
indiavolato.
What a lovely day!
A me mancano anche i primi film. Di solito questi cult anni 80 me li proponeva mio padre che li ha adorati a suo tempo, ma mi ha detto che i primi oggigiorno sono un po' troppo invecchiati... Però non so se fidarmi, non si ricordava nemmeno che c'era mel gibson. ;-)
RispondiEliminaLa cosa bella è che questo film può essere visto senza conoscere i film originali ;-) In ogni caso io te li consiglio vivamente, specialmente il secondo (Road Warrior - 1981) che ha in comune con questo “Furiostrada” un inizio con un voce-off che ti spiega le due cose che ti servono sapere. Passa poi a dirmi come li hai trovati i film. Grazie per il commento! Cheers ;-)
EliminaMazza! Quando li vedevamo noi erano nuovi o quantomeno recenti! XD Sic!
Eliminaqui ci sta la mia citazione di Indy preferita ;-) Cheers
Eliminaho letto balzellon balzelloni per non rovinarmi la sorpresa...ma da quello che ho intravisto mi pare che siamo al top...
RispondiEliminaNon ho messo Spoiler, però la trama è semplice semplice quindi hai fatto bene. Ti do il commento breve qui: Trovati una sala con uno schermo gigante e un impianto sonoro tipo astronave che atterra, e goditi questo film perché è una vera bomba ;-) Cheers!
EliminaThe best recension che lessi(noncane) fin'ora su questo film.Alcune metafore son da oscar e mi hai battuto gente seria alla tastiera anzichenò...
RispondiEliminaVederlo io? naaaaaaaaaaaaaah XD
Cassidy incrocia le dita sopra la testa e rende grazie... Muchas gracias ti ringrazio moltissimo, é un gran film c'e bisogno di film fatti con questa cura. Fammi sapere cosa ne pensi, ma corri a vederli, sgomma, lascia due strisce di fuoco da qui al cinema più vicino ;-) Grazie per il commento! Cheers ;-)
RispondiEliminaNo sul serio. Non credo che andrò nè lo vedro prestissimo nonostante ciò che sto leggend in giro.
EliminaE la spiegazione è semplice: io tutti i MadMax, dal primo all'ultimo, li ho visti a pezzi e sempre senza la minima curiosità di vederne di più.E pensare che questo sia semplicemente "Dipiù,molto di più e più grosso & costoso" non me lo fa apparire irresistibile quanto gli altri, pur con la loro seminale importanza nella cultura pop e post pop tutta. Ed il Primario di Cinematografia che mi ha in cura è della mia stessa ghenga di disperati....
Ed io che pensavo di parlare con il tuo primario per convincerlo a farti vedere il film ;-) Scherzi a parte, per uscire un attimo dall’ombra del mito di Mad Max, posso dirti che secondo me questo film funziona anche perché è forse il primo sequel, arrivato dopo molti (moltissimi) anni dal film precedente, che non si svende per soldoni, ma mantiene la continuità, è raro trovare un film che non ha l’ansia di ripresentare il suo protagonista ad una nuova generazione di pubblico (pagante). Cheers!
Elimina"Vederlo io? naaaaaaaaaaaaaah XD"
EliminaMa se non t' interessa la saga di MM perché ti leggi articoli sull' ultimo?
In realtà poi lo ha visto, quindi nessun problema ;-) Cheers
EliminaPazzesco... mi sale la scimmia solo a vedere le gif
RispondiEliminaCon le foto a volte esagero, ma con questo film temevo di non averne messa abbastanza, avevo paura di non essere riuscito a rendere onore alle bellezza visiva del film di Miller. In ogni caso corri a vederlo, corri, vai subito, via “vola vola vola vola” (CIT.). Cheers!
EliminaIl metaforone femminista!
RispondiEliminaCi voleva un bell'occhio per notarlo.
Eh si, passava inosservato vero? ;-) Scherzi a parte, i denti sulla cintura di castità sono uno dei (tanti) dettagli di questo film, anche la scena in cui vengono presentate le moglie di Immortal Joe, sembra una deriva da commedia scollacciata, invece in un attimo Miller dimostra di aver ben chiaro come presentare le sue (guardabili) protagoniste ;-) Grazie per il commento! Cheers ;-)
EliminaBella recensione, condivido l'entusiasmo ma vado anche oltre: è da venerdì che ci penso…le immagini si susseguono nella mia mente e continuo ad essere esaltato, tanto che ieri ho dovuto rifare la maxi maratona dei vecchi capitoli!
RispondiEliminaCi divento Mad!
Ti ringrazio e capisco bene, andrei a rivedermi il film anche subito, l'opzione ripasso é un ottima idea ;-) 2015 belongs to the mad ;-) Cheers!
EliminaDa vedere e rivedere, bella recensione! Visto due volte e sono già in astinenza!
EliminaTi ringrazio e ti comprendo in pieno, spero di rivederlo presto, magari in lingua originale, voglio capire bene l'uso della lingua fatto da Giorgino Miller ;-) Cheers!
EliminaSto recuperando tutte queste tue recensioni che non ho avuto tempo di leggere per settimane (ero impegnato come comparsa nelle riprese di un film), mentre tu ne impilavi una sull'altra, una più spassosa dell'altra.
RispondiEliminaQuesta frase in particolare:
Miller sembra idealmente andare da Luc Besson e dargli un coppino fortissimo a mano aperta sulla nuca, dicendogli “Francesino? Te lo faccio vedere io come si fa un mondo Post-Apocalittico al Cinema”
...mi ha fatto morire.
Splendida recensione come sempre, divertente, bilanciata e sempre in linea con le mie opinioni. Questo film di Mad Max spero riporti il cinema di azione ad un nuovo livello, adesso roba tipo i film della Marvel non possono che impallidire al confronto. Miller si riconferma regista eccezionale e il fatto che abbia girato Babe e Happy Feet non vedo come sia occasione di sfottò da parte di molti... sono comunque film che sono rimasti nell'immaginario di tutti. Cioè, Miller vuole fare un film per bambini, e Miller ti fa una cosa memorabile e senza tempo! Quindi le battutine di molti "babe, Happy Feet...!" come se questo detraesse qualcosa dalla bravura di George Miller non le ho mai capite (ovviamente non mi riferisco a te Cassidy).
Riguardo alla benzina, nominando "Gas Town" Miller risolve il problema della carenza di benzina e la si può sprecare anche a tempo di rock, adesso la cosa che ha più valore sono gli uomini, anzi, le donne sane, in un mondo dove tutti sono malaticci per via delle radiazioni.
L'unica cosa che non mi dice niente di questo film sono i flashback, onestamente ne avrei fatto veramente a meno, almeno così per come sono stati realizzati. L'unica funzione che hanno è quella di salvare Max da una freccia alla testa, per il resto, mi sembrano quasi appartenere ad un altro genere di film.
Adesso aspettiamo "Mad Max: Furiosa", prossimo capitolo che spero non tardi troppo ad arrivare.
Ti ringrazio moltissimo sei sempre fin troppo buono con il sottoscritto ;-) Non ti preoccupare, i commenti sono qui lì puoi leggere quando hai tempo, io stesso sono il primo a rimbalzare nei vari commenti che trovo in giro. MI fa piacere di essere riuscito a farti ridere :-D
EliminaConcordo con te, George Miller ad un certo punto ha deciso di fare altro, il che secondo me è anche meglio, preferisco un regista che tenta altre strade, piuttosto di uno che trascina la sua carogna girando attorno alle glorie che furono (ci starebbero un paio di nomi qui, ma evito), la cosa bella è che il ritorno di Miller al genere che ha contribuito a creare è stato glorioso, per lui si sono aperte le porte dell'Valhalla! ;-)
Gas Town e Bullet Farm sono nomi brillanti che fanno capire la condizione dei protagonisti, te lo dico, voglio la tua analisi sul doppiaggio di questo film, anche perchè si tratta di una pellicola in cui le azioni dominano sulle parole, che infatti si fanno semplicissime (soggetto, verbo, complemento) ma soprattutto, voglio sapere cosa ne pensi del War Pig, che in Italiano è diventato il clamoroso... BLINDOCISTERNA ;-)
Il flashback si, capisco il tuo punto di vista, mi ha dato l'impressione molto positiva che Max abbia avuto altre avventure in questi 30 anni, e poi la scena del salvataggio dalla freccia mi ha esaltato così tanto che posso perdonare tutto ;-) Per quel film su Furiosa, lo voglio anche io, magari un pò prima di altri 30 anni ;-) Grazie per il commento... Cheers!
Posso già dirti che ho apprezzato tanto l'adattamento, ma tanto. Spero di riuscire a pubblicare presto un'intervista con colui che ha lavorato ai dialoghi.
RispondiEliminaBene, anche a me è sembrato un adattamento molto valido. Non vedo l'ora di leggerlo ;-) Cheers!
EliminaCassidy ti chiedo scusa in anticipo ma ti farò una domanda da risposta secca (che potrei anche evitare di farti ma proprio non ce la faccio), una domanda dalla difficile risposta, una di quelle domande che pugnalano a fondo i sentimenti:
RispondiEliminaper quest'anno cinematografico (sulla base di quanto abbiamo visto almeno fino a questo momento), considerando tutti gli aspetti "rilevanti" (tecnici e non) che grossomodo determinano il giudizio finale, per te meglio The Avengers 2 oppure Mad Max?
Sono domande difficili, domande che vanno fatte, e che normalmente eviterei dicendoti: “Guarda dietro di te, una scimmia a tre teste!”.
EliminaMa questa volta penso di poterti rispondere, pistola alla testa, senza togliere nulla al film escluso (mi hanno esaltato entrambi) rispondo “Mad Max”. Per via di quella mezz’ora iniziale, per il modo in cui mostra a tutti come si possano fare film di genere cazzuti anche nel 2015. Perché è un film che non si affanna a presentare Max ad una nuova generazione, ma lo butta subito nell’azione, ma soprattutto… Perché premiare 30 anni di attesa, con due clamorose ore di questo tipo, è il migliore dei regali. George Miller è tornato, come lo Jedi, è tornato come uno vorrebbe SEMPRE veder ritornare i proprio eroi cinematografici ;-) Grazie per la difficilissima domanda, Cheers! ;-)
Ho portato a termine il videogioco per ps4 uscito di recente.
RispondiEliminaTi gasa in un modo incredibile.
Prende spunto da tutti i film senza rubacchiare troppo da nessuno.
Trama buona, gameplay pazzesco.
Assaltare un convoglio di quelli…come si dice …con le balls…in un videogioco non ha prezzo.
Mi sembrava talmente figo che ci avrei voluto giocare pure io, che con il gamepad sembro uno scimpanzè che cerca di eseguire un operazione al cervello con una chiave inglese arrugginita. Da ubriaco ;-) Cheers!
EliminaAvevo visto Fury Road e ne ero esaltato! La prima mezzora passata a bocca aperta, stupito da personaggi assurdi, costumi e dettagli curatissimi, per non parlare del primo grandioso inseguimento. Se devo trovargli un gap, che non ne inficia la grandezza, ma che avrebbe risposto ancor più ai miei gusti, sono le Boss battle, un po' deboli. (Spoiler) Il primo "boss" sconfitto dietro le quinte (non si vede lo scontro!), il secondo, definito "il Mangiauomini", non fa un cazzo, sviene in macchina quando arriva Max, poi muore per friendly fire. Il gigante bodyguard: scontro di 5 secondi, gli danneggiano il backpack. Il final boss: dai, mi aspettavo un po' più di epicità. Sarà che sono abituato a boss da viedogames
RispondiEliminaComunque, mi è piaciuto molto, anche più dei precedenti - si lo so, avrò detto un'eresia, ma MM non era tra i miei top must have
Mi ha fatto immensamente piacere poi vedere l'attore gigante asutraliano: l'avevamo visto in the Protector, dopo lo scontro di Tony Jaa con Jesus (Capoheira). Consiglio "Giant of Muay Thai" con questo attore. E' un B movie che però, nella sua semplicità, mi è piaciuto. Intanto perchè, inaspettatamente, il Gigante è buono come il pane, un tontolone che non sa combattere! Questo fino a che, come Popai, non assaggia il cibo piccante tailandese...! Film leggero, con buoni e spettacolari combattimenti da parte del cast, ma che ti lascia anche uno spaccato della vita semplice in tailandia (è la storia dell'apertura di un ristorantino)
Ho rivisto un pezzo di “The Protector” qualche giorno fa (lo passavano in tv) e ho detto: Ma quello è Nathan Jones? Grazie per la conferma ;-) Mi cercherò “Giant of Muay Thai" non dico mai di no ai film di menare! Cheers ;-)
Eliminaallora non perderti "Die Fighting", siamo a livelli di the Raid come combattimenti! E i 2 corti Rope a Dope su youtube sono goduriosissimi. cheers!
RispondiEliminaConosco, ma devo ancora recuperarlo, è nella mia infinita lista dei film da vedere, rimedierò! ;-) Cheers!
EliminaMi hai fatto venire la voglia di andare a vederlo.
RispondiEliminaComplimenti per la recensione: ben scritta…
B2B
Ti ringrazio moltissimo, spero che il film sia di tuo gradimento e grazie per il commento! ;-) Cheers!
EliminaAh, ah! Hai risposto all' annoso quesito mio e di mia madre su che fine avesse fatto Megan Gale! XD Tutto mi aspettavo tranne che di trovarla in un film simile! XD Nel suo curriculum due cinepanettoni e MM! Che roba!
RispondiEliminaPensa che ha rischiato seriamente di essere la nuova Wonder Woman, era la prima scelta di George Miller, nei tempi in cui lui era il regista di JLA, progetto caduto nel dimenticatoio per via delle bibliche pre-produzioni dell'Australiano. Storia vera ;-) Cheers
EliminaProprio vero che nella vita non sai mai quello che può succedere! XD
EliminaEsatto poi con Miller diventa tutto incredibile, ha creato Mad Max però gli hanno dato l'Oscar per un pinguino ;-) Cheers!
EliminaSono passati già 3 anni dall'uscita nei cinema, e Fury Road mi ha fatto ricredere su una cosa: il fatto che crescendo si smetta di finire ossessionati da un film e rivederlo e rivederlo come quando si faceva da ragazzini. Ecco, dei film post-2005 (che prima ci sono un paio di Donnie Darko e Signori degli anelli sparsi...), Fury Road è l'unico che se ci penso mi viene voglia di rivederlo, e me lo rivedo. Dovrei aver toccato la doppia cifra o sono lì lì per sfiorarla.
RispondiEliminaE ogni volta che lo rivedo mi viene voglia di scriverci sopra un nuovo commentone (peccato non avere più un forum su cui scriverli...)
E ogni volta che lo rivedo mi ricordo della prima volta che lo vidi al cinema e dopo i primi 30 minuti, alla fine del primo inseguimento, tiravo il fiato e mi chiedevo se Miller fosse in grado di essere all'altezza di quei primi 30 minuti. Il mio pensiero, molto lucido, in sala fu più o meno questo: "accidenti, fantastico, ma non sarà in grado di fare meglio di così nella prossima ora e mezzo". Mentre Max tirava su la testa dalla sabbia ero estasiato e un po' triste pensando che il film avrebbe solo potuto rallentare. E mi capita ancora di pensarlo, e di sbagliarmi ogni volta per poi rendermi conto che: "sticazzi se è in grado". Perché Fury Road è una dimensione così folle che a pensarci a mente fredda non vedi la dimensione dell'enormità, e quando ci sei dentro di inghiotte. Ogni volta. F-O-R-E-V-A
Bob
Il forum mi sa che è definitivamente andato Bob :-/ Detto questo, la penso come te e alzo la posta, vuoi vedere che "Furiostrada" è uno dei pochi di questi strambi primi anni 2000 che ha davvero lasciato qualcosa, ormai si contano sulle dita di una mano, ma questo è sicuramente tra quelli! Cheers!
EliminaSecondo me questo Fury Road è un seguito di Mad Max 2. Magari scritto ipotizzando che Max sia fuggito dalla raffineria senza salvare nessuno, invece di essere stato bombardato. Mi è venuto in mente vedendo la V8 intatta e osservando alcune delle allucinazioni di Max. In più c'è l'idea che a Max non importi di salvare nessuno fin quando non ci è costretto per tornaconto personale. In questo senso la storia di Fury Road funzionerebbe come una redenzione.
RispondiEliminaPerò sto film mi è piaciuto meno dei primi due, poco da fare. C'è troppo di tutto qui. Fatto bene, ma troppo di tutto.
Ottima analisi, in effetti non sei il primo che teorizza una cosa del genere, però se ci pensi è coerente, in quanto terzo capitolo, è quello destinato ad essere esagerato come "Thunderdome" ;-) Cheers
EliminaMi sembra di sentire Miller dire "Bruce, ma che vergogna, il troppo non è mai troppo, se la mia via ha avuto un significato è proprio questo" (Cit.) Ecco, tu sei Bruce e il nostro George Miller è Max Shreck che dice che il troppo non è mai troppo se si tratta di Mad Max. Perché Max storicamente è nato per essere "troppo": era troppo violento alla sua prima uscita nel '79 da avere un visto censura over 18, troppo brutale nel massacro della famiglia, troppo esagerato nel montaggio del 2° capitolo, e troppo anni '80 e bambinesco il 3°... c'è sempre un troppo da qualche parte quanto parliamo di Mad Max. Io sono felice che il "troppo" di Fury Road sia stato questo: troppa azione, troppo montaggio, troppo metal nella colonna sonora, persino troppo femminismo.
EliminaMa io sono un fan del "troppismo" di George Miller.
Bob.
Infetti quanto Miller ha abbassato i toni dedicandosi ad altri generi, tutti si sono dimenticati di lui, invece lui stava preparando, stava accumulando (troppa) roba per far tornare Mad Max, anche io sono pro-troppo se il risultato è questo :-D Cheers
Eliminae la violenza ed il raccapriccio sono tutti fuori inquadratura
EliminaRispetto al primo film di sicuro, ma sono anche cambiati i tempi, quello era una roba quasi auto prodotta Australiana, l'ultimo è stato uno dei titoli di punta della Warner Bros. Cheers
EliminaSei un fenomeno! Spero tu abbia avuto la tua Furiosa, ma sai come si dice...attento, a quello che, desideri...potresti ottenerlo! Intanto Furiosa film è in lavorazione, con Ana taylor-joy per un prequel da cui mi aspetto moltoooo, ma anche di più, perchè spostare l'attenzione su di lei potrebbe essere un rischio!
EliminaIl 2024 (se basterà questo tempo a Miller) non arriverà mai abbastanza presto per quel film. Cheers
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