domenica 19 aprile 2015

Red Rocket 7: There's a Starman waiting in the sky…


Come si fa a commentare un'opera che da sola, contiene 258372 citazioni? Tra gli omaggi sinceri, gli spunti di riflessione e la bellissima mescolanza di generi, solo un grande artista poteva sfornare un capolavoro così. Insomma, Mike Allred, celebre autore di Madman, è riuscito ancora una volta a superarsi.

Ci ho messo un po’a mettere le mani su questa ristampa della Bao Publishing, la prima cosa che si nota è il formato: Red Rocket 7 di fatto è un volume a fumetti quadrato 33x33, sembra di tenere in mano un vecchio 45 giri in vinile. Se maneggiandolo avrete anche voi questa sensazione, vuol dire che siete già nell’ottica giusta per amare questo fumetto.

Cosa manca ai fumetti? Niente, i fumetti sono fighissimi così come sono! Yeah!!
No scusate, mi sono fatto prendere la mano, riformulo la domanda. Che cos’è che manca ai fumetti? Solo una cosa: la musica. Uno potrebbe essere nato senza l’udito e apprezzare a pieno un fumetto.
L’unico modo che la nona arte ha di utilizzare la musica è evocandola nei racconti, o celebrandola, che poi è quello che fa Red Rocket 7.


Quello che io chiamo, distinguersi dalla massa.
Sulla qualità dei disegni di Mike Allread e dei colori di sua moglie Laura, non entro più nemmeno nel merito, ne ho già parlato diffusamente QUI. Sappiate solo che come sempre Allred è vulcanico e in questa storia si scatena, le copertine interne sono meravigliose, roba da appendersi nel soggiorno di casa e perdersi a guardarle. Ma è nelle storia che Michele Tuttorosso dà il suo meglio.

Red Rocket 7 è la più grande Rockstar del mondo, ma non si limita a questo. Sì, perché Red è un alieno, o meglio, è il settimo clone di un alieno, in fuga sulla Terra per fuggire alla minaccia dei terribili Enfiniti che danno la caccia alla sua razza. Il nostro protagonista ha le sembianze di Ziggy Stardust e leggendo questo fumetto scoprirete da dove David Bowie ha tratto ispirazione per il suo celebre alieno.


Ora conoscete la verità sulle origini di Ziggy Stardust.
Perché Red parte dagli anni ’50, dove incontra Little Richard prima e Elvis subito dopo e piano piano prosegue lungo tutta la storia del Rock. E’ in Germania con il primo tour dei Beatles e li accompagna fino all’esplosione della Beatlesmania, festeggia con i Rolling Stones, fa Windmill con gli Who. Conosce David Bowie e Lou Reed e giù fino ad un cameo dei Dandy Warhols verso la fine del volume.

Personalmente ho sempre avuto gusti musicali un po’ datati, ma sempre Rock. “Red Rocket 7” è stato uno di quei fumetti che ti dispiace finire, quando realizzi che mancano poche pagine alla fine, rallenti a leggerlo perché non lo vuoi lasciare. Funziona alla grande nei lunghi flashback che riassumono bene le carriere dei cantanti. Se amate i Beatles, ma soprattutto David Bowie come il sottoscritto questo fumetto con il suo strambo formato deve trovate un posto nella vostra libreria.

Il quinto Beatles? Paul is Dead? No, tutta colpa del nostro amico Red.

Ma non c’è solo la musica in “Red Rocket 7”: Allred fa riflessioni sul razzismo, suggerisce che Red e i suoi fratelli abbiano influenzato tutta la storia umana (due di loro collaborano con Albert Einstein) e con il suo spirito sempre molto sensibile, riesce a raccontarci una bellissima storia di emancipazione, che mescola echi Cristologici ad una fantascienza retrò quasi in stile Flash Gordon.

Non so veramente dove sia possibile trovare un fumetto dove prima sei su una nave spaziale assieme al protagonista, in fuga da un mondo alieno e nella pagina successiva stai improvvisando con qualche leggenda del Rock.


Vi sfido da indovinarli tutti, dai, vediamo quanti ne riconoscete...
Difetti? Forse il livello di coinvolgimento aumenta a seconda di quanto voi apprezziate i cantati citati nella storia, ma è innegabile che sia un'opera puramente artistica. Pensate che Allred ha complemento di questo fumetto ha anche realizzato un film (Astroesque) e un disco con la sua band The Gear, giusto per darvi un'idea di quanto sia esplosivo il talento di Michele Rosso.

A completare il volume c’è una serie di Pin up, foto, recensioni e materiale aggiuntivo, delle vere e proprie Bonus tracks. Per sottolineare ancora di più la natura multimediale di quest’opera, il volume è introdotto da una bellissima prefazione del regista Robert Rodriguez e concluso da una postfazione di Gerard Way, cantante dei My Chemical Romance e scrittore del fumetto The Umbrella Academy.

Ci ho messo un po’ (troppo) tempo a recuperarlo, ma è stata una grande lettura. Bacini e Rock ‘n Roll a tutti, l’anima di Elvis Presley sia con voi! Yeah!

2 commenti:

  1. Mai sentito nominare...
    Sembra qualcosa di pazzesco!
    Lo voglio leggere.

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    1. E’ una BOMBA ;-) Esce per la Bao Publishing, si trova abbastanza facilmente, merita veramente tanto. Grazie per il commento! Cheers ;-)

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