Ogni tanto
ragiono e questa già di suo è una notizia eclatante.
Ragiono su
cosa deve avere un film horror per piacermi (LE DONNE NUDE!), ok! A parte le
donne nude intendo, cavolo! Già ragiono raramente, se poi penso alle donne nude
mi perdo, aspettate ricomincio…
Rispondendo di
istinto direi che faccia paura, ma non sono sicuro che sia poi così necessario.
Badate bene, se un horror è ben fatto e riesce anche a spaventarmi, tutto
grasso che cola, però non sono uno che si spaventa facilmente ed essendo
allenato da tanti horror, è anche difficile trovare qualcosa che mi faccia
paura, a meno che non vada a toccare qualche nervo scoperto.
In generale, penso che l’atmosfera di inquietudine sia quello che vorrei sempre vedere in un horror, quella che ti accompagna per tutta la pellicola e magari, dopo
la visione, anche solo per un po’…
Se a questo
aggiungete personaggi credibili, svolte di trama abbastanza sensate e qualche
scena diretta come si deve, io tutto sommato, sono contento.
Ora che ho
fatto questa inconcludente tirata, frantumandovi i maroni come si deve, posso
cercare di rimediare dicendo che “CUB” (in uno strambo Paese a forma di scarpa
“CUB - Piccole Prede”, perché un sottotitolo inutile non lo si nega a nessuno),
non è affatto malaccio, senza inventare davvero nulla di nuovo, riesce comunque
ad essere originale e ad inquietare.
Voi direte: "Ci
credo che è un film inquietate, i protagonisti sono dei Boy Scout!" Oddio che
schifo! Ho visto un Boy Scout da vicino una volta, dopo mi sentivo tutto come
camminare addosso, mamma mia non fatemici pensare, brrrr che orrore….
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"Vieni a campeggiare con noi... Per Sempre... Per Sempre...". |
CUB è un film
Belga, con protagonista un gruppo di Boy Scout impegnati in un campo estivo tra
i boschi al confine tra Belgio e Francia. Poiché la struttura dello Slasher non
va modificata, il luogo scelto dagli eredi di Baden-Powell è stato protagonista
in passato, di un grave fatto di sangue, una serie di suicidi di massa di disoccupati,
rimasti senza lavoro dopo la chiusura della fabbrica locale. Per rendere il
posticino un luogo ideale per un campeggio da film horror, aggiungete pure
all’equazione un serial killer, che dà la caccia a chiunque si aggiri nella
zona, insomma, tutto come da programma no?
La cosa che
cambia un minimo l’equazione sono i protagonisti, non so voi, ma io sono
abbastanza allergico alla religione (tutte) e a tutto il suo indotto, questo
non fa di me un grande fan dei Boy Scout e dello Scoutismo in generale, a memoria
mia, un altro Horror con Scout come protagonista il corto “The Legend of Beaver
Dam” diretto dal Canadese Jerome Sable, regista del divertentissimo “Stage
Fright” (magari una di queste volte ne parliamo). In teoria dovrei anche essere
contento di vedere un gruppo di lupetti falciati malamente dall’assassino di
turno, in pratica i bambini protagonisti risultano abbastanza
credibili, anche se il film segue la struttura classica cristallizzata dalla
serie Venerdì 13, essi sono sono reali, rompicoglioni,
fastidiosi ed irritanti sì, ma come solo i bambini possono essere, non per un
qualche vezzo dell’autore. Il risultato è che un po’si patteggia per questi Lupetti, anche perché peggio di loro, ci sono solo i responsabili.
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Solo con questo fotogramma raggiungo la quota minima Horror della settimana. |
L’altro
furbone, si fa chiamare Baloo e anche se ha il nome di un orso simpatico dei
cartoni animati, è un minchione che si fa il grosso con i ragazzini, parla
usando un sacco di parolacce atteggiandosi ad amicone grande e permissivo,
risultando così il più amato dai giovani lupetti. In realtà, la sua è tutta una
posa per mascherare la sua vera natura. A concludere il triello (o forse dovrei
dire trinità considerando il tema di fondo) ci pensa una tipa, il cui nome
scout non viene pronunciato (se sì, me lo sono perso), in ogni caso la biondina
balla il Mambo degli Orsi con Baloo (ora ho capito perché si chiama così!) di
nascosto da Akela, che da buon Cattolico non vuole zozzerie nel suo campo.
Attraverso
questi tre personaggi, Jonas Govaerts (regista e sceneggiatore), mette subito
in chiaro la sua posizione, i loro comportamenti da predicatori autoritari, non
fanno altro che sottolineare le loro idiosincrasie, ereditate dalla religione
cristiana, forse la più propensa di tutti ad auto nominarsi come l’unica vera
via da seguire, diffidate sempre da quelli che si presentano dicendovi “Noi
siamo i buoni”.
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Non affidereste i vostri figli ad un amabile giovanotto come lui? |
La sabbia
negli ingranaggi è rappresentata da Sam, come detto lui “C’ha i PROBBBLEMI!”, però il suo personaggio risulta amorale, in una maniera quasi adorabile.
Guardandolo continuavo ad avere dei flash del River Phoenix di “Stand by Me”
(non a caso un altro film con bambini protagonisti), il personaggio trasuda
follia sì, però lucida quindi ancora più inquietante, anche perché Govaerts per
nostra fortuna non si arrampica lungo scene flashback, o imbarazzanti tentativi
di spiegazione.
La cosa che ho apprezzato moltissimo di Cub è proprio il suo
fregarsene totalmente di fornire spiegazioni. E' un film che procede per la sua
strada, seminando lungo il percorso le sue picconate critiche alla religione,
facendo saltare con il tritolo la classica regola non scritta degli Horror, che
vogliono lo spettatore spaventato, magari anche dopo la fine dei titoli di
coda, ma tutto sommato rassicurato da una distinzione tra buoni e cattivi
netta, o da una presa di distanza dal “cattivo” di turno. Cub non è così, a
tratti ti ritrovi disgustato da quelli che normalmente dovrebbero essere i
buoni della storia e attratto dal cattivo, dal diverso. Il finale poi, non è imprevedibile
vero, ma è un piccolo trionfo di anarchia.
Ricollegandomi
al mio discorso iniziale sulle donne nude… Alla fine in questo film di donne
nude non se ne ved.. Argrrrgh! Mannaggia a voi che continuate a farmi pensare
alle donne nude! Mi distraggo ve l’ho detto!
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So darling, darling. Stand by me, oh stand by me. |
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Lo so che sembra la scena della cena di "Hook", ma non fatevi ingannare. |
Non originale, un po' lacunoso nelle spiegazioni (intendiamoci, io odio gli spiegoni ma mi sarebbe piaciuto l'approfondimento relativo alla fabbrica chiusa!) ma comunque ricco di atmosfera. E di cattiveria nei confronti di quegli odiosi capi scout che, secondo me, si sono beccati ancora poche botte! XD
RispondiEliminaEh eh confermo, secondo me il regista é stato bullizzato ai tempi del campeggio e questo film é la sua vendetta verso gli odiosi capi scout che nel film, si chiamano proprio la violenza hai ragione ;-) Grazie per il commento, cheers! ;-)
EliminaMolti miei amici scout ci sono andati matti!
RispondiEliminaIo l'ho salvato... non amo l'horror...
Si posso immaginare, quando un horror ti coinvolge come gruppo é sempre uno spasso. Sto sempre aspettando l'horror con i giocatori di basket, avevo anche il titolo "Jam" oppure "Bounce" of the dead ;-) Grazie per il commento, cheers! ;-)
EliminaForse mi sarei aspettato qualcosina di più dal punto di vista di "cattiveria", in fondo (attenzione allo spoiler) quasi tutti i piccoli scout vengono fatti fuori dall'assassino che passa con il furgoncino sopra la loro tenda, e non si vede altro.
RispondiEliminaPer il resto l'ho trovato un film ben fatto, con richiami al classico slasher, ma con una metafora più profonda di quella di Venerdì 13 (non che ci voglia molto a dire il vero)
Eccolo qua, tu sei sempre il mio barometro per i film di questo tipo ;-) In effetti non inventa molto però un pochino osa, o almeno prova a fare qualcosa di un po' differente rispetto alla media degli horror. Grazie per il commento! Cheers ;-)
EliminaLa prima parte mi ha un po' annoiato, ma non male. Cattivello il giusto. Quando il furgone passa sulle tende dei campeggiatori, pur non vedendosi nulla, ne sono rimasto sorpreso: questi europei hanno fegato ;)
RispondiEliminaPrima parte molto (tanto) introduttiva. Per il resto gli americani non potrebbero fare un film così (non indie horror) per via della loro censura, quindi ben vengano questi film dalla vecchia Europa ;-) Grazie per il commento, cheers! ;-)
RispondiEliminaSai che stupidamente l'avevo sempre snobbato? Mea culpa, si recupera!
RispondiEliminaNon aspettarti un capolavoro, però è un film che prova almeno a spostare un pò i limiti rispetti ai soliti canoni del genere. Fammi sapere come lo hai trovato dopo la visione e grazie per il commento ;-) Cheers!
EliminaProvo orrore che delle persone degli esseri umani provino piacere a vedere dei bambini che vengono uccisi barbaramente. Se volete vi porto in posti di guerra e vi portate i pockorn.avete qualcosa che non va. Dovrebbero censurarlo e arrestarvi solo per i vostri commenti
RispondiEliminaÈ da quando ho inaugurato il volo di questa Bara che aspettavo un commento da signora Lovejoy come questo, hai realizzato un mio grande obbiettivo, davvero mille grazie! Sono le persone come te che rendono il mondo un posto migliore ;-) Cheers
EliminaIo non l'avevo ancora visto, e lo vedrò grazie a questo commento.
EliminaPerché certo, la finzione degli horror ha proprio lo stesso peso della guerra. Uguale proprio.
Oh, sicuramente la censura aiuta l'umanità a progredire. E mettere in gabbia le persone che la pensano diversamente, o apprezzano differenti forme di intrattenimento è un fulgido esempio di umanità. (Il sarcasmo si sente? Era regolato al minimo.)
Non avrei saputo dirla meglio di così Bro, al massimo lo vedremo durante la serata cinema in prigione, quando tutti gli appassionati di horror come noi verranno sbattuti dentro al fresco e il mondo diventerà Fantasilandia a colpi di arte censurata ;-) Cheers
EliminaFinalmente recuperato, frizzantino direi, non banale e brutale al punto giusto. Non so se la mancanza di approfondimento dei personaggi (principalmente del bimbo che crede ai lupi mannari per capirci) sia una mancanza o un punto a favore. E' uno di quegli horror che mancano totalmente di spiegoni, di quelli che prendi la strada sbagliata e ti ritrovi catapultato nell'incubo, che a me piacciono assai.
RispondiEliminaNon fa prigionieri. E non è di quelli che vedi e dimentichi.
Esatto, penso che sia proprio la sua virtù, andare dritto al punto. Cheers
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