lunedì 16 marzo 2015

Focus - niente è come sembra: Le gioie dell’apicoltura



Ah! L’apicoltura! Svegliarsi la mattina, indossare una bella tuta gialla protettiva e sentirsi un po’ Walter White. Essere confortato dal costante e confrontante Bzzzzz delle mie piccole amiche nere e gialle. Passare le giornate ad ammirare l’organizzazione del piccolo e operoso impero che si forma dentro un'arnia popolata da centinaia di api.

Volete mettere la soddisfazione di raccogliere il miele prodotto dalle vostre api? Ma voi avete idea di quanto siano importanti le nostre operose amiche nell'equilibrio dell’ecosistema? Lo sapete che se mai le api dovessero estinguersi, l’intero pianeta Terra rischierebbe il collasso in brevissimo tempo? Come dite? Lo sapete perché avete visto “Bee Movie”, ecco! Siete sempre i soliti! Sempre con ‘sti film, non fate altro che parlare di film!
No, no, va bene, volete che parliamo di film? Dai parliamone allora! L’ultimo che ho visto si intitola “Focus” e in uno strambo Paese a forma di scarpa è stato condito dal sottotitolo “Niente è come sembra”, forse per non scambiarlo per la trasposizione cinematografica di una nota rivista scientifica che guarda caso questo mese parla di api…

Vi do qualche informazione generale: il film è costato 100 milioni di ex presidenti Yankee defunti stampati su carta verde e ha avuto un casting travagliato.
In origine i protagonisti avrebbero dovuto essere Emma Stone e Ryan Gosling che hanno semplicemente dato picche a questo progetto. Successivamente è stata scelta Kristen Stewart, ma con l’arrivo di Will Smith, la ragazza ha pensato bene di mollare l’incarico, facendosi scudo dietro l’eccessiva differenza di età tra lei e Smith. Sarà... Ma secondo me dopo i Vampirla di “Twilight”, non voleva doversi puppare pure l’ex Principe di Bel Air…


"Ancora con quella storia del Principe di Bel Air?"
Negli USA la pellicola si è pure beccata il vietato ai minori di 17 anni a causa del contenuto sessuale, il che farebbe ben sperare, visto che alla fine il ruolo della protagonista è andato alla guardabile Margot Robbie (vista in “The Wolf of Wall Street”).

In generale, penso che Will Smith sia bravino, ma è diventato un attore grazie a Michael Mann, uno che ne ha fatti recitare tanti nella sua carriera. Ultimamente il divo pare aver perso il tocco, scegliendo un'infilata di titoli fregatura (Io sono leggenda, Sette anime, After Hearth) a cui possiamo tranquillamente aggiungere anche questo “Focus”:

Nicky Spurgeon (Will Smith) è il classico truffatore fascinoso dei film, al comando di un'organizzazione iper strutturata che si occupa di traffici illeciti a tempo pieno. Il nostro protagonista decide senza motivo apparente di spiegare tutti i segreti del suo mestiere alla giovane Jess Barrett. L’unico motivo probabilmente è che Jess ha la forma di Margot Robbie, altre spiegazioni non ne vedo…
Ovviamente in un tempo ridicolmente breve, la ragazza diventa una ladra professionista degna del miglior Lupin, beh! d’altra parte si chiama Margot…


"Cosa ci fa un divo come te in un film come questo..."
Dopo i primi 20 minuti di film abbiamo già assistito a tre spiegoni da parte di Will Smith. Basta il primo per capire tutto l’andazzo della storia, sentire Nicky che parla del suo lavoro, ti fa subito pensare ad uno di quei dialoghi posticci che esistono solo nei film (quelli brutti), perché nessuna persona normale, tanto meno un truffatore professionista, farebbe tutta quella inutile filosofia parlando di portafogli e orologi sfilati alla gente…

Il film scritto e diretto da Glenn Ficarra e John Requa, se ne sbatte di mostrare ladri stilosi e carismatici per cui viene voglia di fare il tifo. I due non si curano nemmeno di cavalcare l’inutile sottotitolo italiano, facendo un film in cui ti ritrovi a sospettare di tutti i personaggi, con il risultato di lasciarti incollato allo schermo per vedere come andrà a finire la storia.

No, Ficarra e Picone Requa, non fanno niente di tutto questo, ma spendono 100 milioni di petrol-dollari per far fare spiegoni ai protagonisti.

A metà film piazzano una scena ambientata durante una partita di football a New Orleans, dove Nicky scommette duro con un cinese che sembra il fratello di Mr Chow di “The Hangover”.
Anche se questa è l’unica scena un minimo riuscita del film (un minimo, niente di trascendentale), si risolve comunque con Will Smith che per 10 minuti buoni ci spiega per filo e per segno tutti i trucchi utilizzati. Non siamo nemmeno a metà film e ho già perso il conto del numero di spiegoni snocciolati da Nicky…


"Laggiù vedo Will Smith, sta facendo un altro spiegone"
Nella trama poi subentra anche Rodrigo Santoro che di solito è il vero barometro del fatto che le cose stiano per andare male. Probabilmente molti di voi staranno ancora ridendo del suo Serse in “300”, ma chi si ricorda del suo utilissimo personaggio nella serie tv “Lost”, sa bene che quando arriva Rodrigo, potete tranquillamente smettere di guardare il film, perché con la sola presenza è una vera e propria garanzia di boiata…

Non è tutta colpa di Rodrigo bisogna dirlo, l’intreccio è talmente banale che, con svariati minuti di anticipo, è possibile capire come finirà il film. Voi direte, ma il contenuto sessuale che ha fatto censurare il film? Vuoi vedere che il buon vecchio Willy alla fine spiegherà la storiella delle api e dei fiori alla bella Margot? Le scene di sesso ci sarebbero anche ma è tutto censuratissimo e banale e comunque il personaggio di Will Smith non riesce a trattenersi da spiegare la rava e la fava nemmeno dopo l’amplesso!


"Le api, i fiori, ora ti spiego io l'apicoltura"
Il risultato è un film banale, palloso ed eccessivamente verboso, una di quelle pellicole che non ti spieghi dove volesse andare a parare o come sono stati spesi i soldi del budget. “Focus” non è un brutto film, è qualcosa di molto peggiore, è anonimo e noioso. Ma siccome nella sua locandina (che sembra uno spot per gli occhiali da sole…) c’è Will Smith, in uno strambo Paese a forma di scarpa di mia e vostra conoscenza, sta incassando soldoni. Italia, Paese di santi, poeti e Divo-Dipendenti…

Da parte mia che penso di essere appassionato di cinema, “Focus” è una di quelle pellicole così inutili che ti fa venir voglia di comprarti una tuta gialla e dei vasetti di vetro, di costruire un'arnia e di iniziare ad ammirare le api tutto il giorno, Ah! Le gioie dell’apicoltura! Quello sì che è tempo impiegato bene, non ‘ste sottospecie di filmastri brutti!

2 commenti:

  1. direi che la pensiamo allo stesso modo.
    inutile, ma tanto proprio.

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    1. Concordo, pesantemente inutile, mentre lo guardi fai l'elenco mentale delle cose utili che avresti potuto fare invece di guardare questo film, l'apicoltura è solo una delle tante ;-) grazie per il commento!

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