Sembra un titolo da B-Movie, USA vs resto del mondo, invece
è il nuovo format della partita del Venerdì sera dell’All-Star Game.
Il Rising Star Challenge per la prima volta schiera da un
lato, una selezione di rookie e sophomore Americani, contro quelli del resto
del mondo, bisogna dire che l’esperimento ci ha regalato l’opportunità di
vedere in azione giocatori che si vedono raramente durante il campionato, ma la
risposta del pubblico del Barclays Center è stata piuttosto freddina…
Anche in questa nuova versione, la difesa è a dir poco un
optional (eh vabbè), non bisogna fare l’errore di prendere questa partita di
esibizione come barometro dello scontro tra le due “scuole” di Basket, ridurre
il tutto a gli Americani schiacciano e i non Americani tirano da fuori sarebbe,
cestisticamente parlando, come quelli che vanno all’estero e si lamentano che
gli stranieri non sanno fare gli spaghetti.
Personalmente ho trovato il match abbastanza divertente,
anche solo per le 2-3 cosina mostrate dal Giannis Antetoukounmpo, greco dei
Bucks, fenomeno di anni 20, con braccia chilometriche e una possibilità di
miglioramento esponenziale, occhio, questo “cristone” lo vedremo anche stasera
nella gara delle schiacciate.
Il quintetto del resto del mondo è apparso decisamente più
talentuoso di quello americano, composto da Payton, Oladipo, Caldwell-Pope,
Noel, Cody Zeller con Andrew Wiggins (passaporto Canadese per la prima scelta)
decisamente quello con il pedrigee migliora per mettere la mani sul premio di
MVP, come poi è effettivamente stato, grazie ad una performance da 22 punti,
anche se io non mi sarei scandalizzato per nulla se il premio fosse andato a
Gobert, autore di 18 punti, 12 rimbalzi e 3 stoppate, i fan dei Jazz avranno
almeno una buona notizia per il loro campionato.
Stanotte, solite prova da mini Basket, la prestigiosa gara
delle Schiacciate (senza la tremenda “Ruota della fortuna” vista l’anno scorso)
e la gara del tiro da tre punti, di particolare interesse visto che il campione
in carica, impegnato a difendere il titolo, si chiama Marco Belinelli.
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