martedì 3 febbraio 2015

Late Phases: Vedo sorgere una luna cattiva


Siccome sono sempre alla ricerca del mio prossimo film Horror preferito (SPOILER: Non è questo) ogni tanto leggo in giro per Internet le valutazioni che danno ai nuovi film, anche solo per procacciarmi qualche titolo nuovo, quando mi sono imbattuto in “Late Phases” ho letto per prima cosa le due righe di sinossi, ve le riassumo: una roba di licantropi fatta alla vecchia maniera.


Figo no? Ecco, la cosa che faceva ben sperare è che praticamente ovunque, con rarissime eccezioni, il film ha fatto il vuoto, gente pronta a giurare sulla propria madre che questo film è la cosa più bella capitata ai Licantropi dei tempi dello shampoo per sciogliere i nodi. E' “L’Ululato” di Joe Dante e “Un lupo mannaro Americano a Londra” di John Landis messi insieme. Ok, mi sono detto, va bene, sono i soliti esagerati che appena vedono un film di un genere devono per forza paragonarlo al film più grosso del suo stesso genere.

Io non mi fido nemmeno molto dei commenti in uscita dai film festival, perché se dopo due film Norvegesi e un dramma minimalista Brasiliano in bianco e nero fatto con attori tetraplegici, ti capita di inciampare in un horroricchio che è anche solo simpatico, il cinefilo piagato dal Film festival è già pronto a gridare al capolavoro. Se dura 90 minuti e ci sono più di tre dialoghi è come vedere la luce alla fine del tunnel, poi però se pure Bloody Disgusting, non proprio l’ultimo sito Internet a tema Horror (tipo quello che state leggendo ora per capirci) gli dà un votone, beh, dai, qualcosa vorrà pur dire no? (SPOILER: No! enne-o! Ma non mi ascolti allora!)


"Caro! penso di aver visto un topo in cucina!"
La cosa divertente è che il regista di “Late Phases” è, guarda caso, uno spagnolo con tre nomi (Ultima moda in campo di Horror), ma non uno a caso, è Adrián García Bogliano, una mia vecchia conoscenza, si perché quel Bogliano di un Bogliano, è lo stesso che ha già regalato al mondo “Penumbra” una sciochezzuola innocua con il colpo di scena finale più ridicolo e anti climatico di... Azzardo… Tutti i tempi! Ma è anche il regista di “Here come the Devil”, il film che prometteva l’arrivo del Diavolo, ma in soldoni poi… Non arriva mai. Bah, sarà, vuoi vedere che Adrián García Bogliano alla fine, dagli che ti ridagli, ha azzeccato un film? (SPOILER: NO!)

Nick Damici (Visto in “Stake Land” e “Cold in July” poi magari ne parliamo) è un anziano cieco, che deve scoprire cosa sta succedendo nell’ospizio in cui vive (già mi immagino nei vari film festival fare i paragoni con “Bubba Ho-Tep”), per altro i Lupi Mannari tanto sbandierati, sembrano delle creaturine uscite da un fondo di magazzino di un film Horror anni 80… Forse sarò io, ma a me questo film non sembra proprio per niente bello come è stato pubblicizzato da praticamente tutti. Mi sembra davvero assurdo che gente così esperta di Horror, si sia sciolta per sta roba, poi magari non ho capito niente io, però... Bah...

Girato in maniera abbastanza anonima, non ho visto grosse intuizioni a livello visivo, molta attesa e costruzione dei personaggi, il che però si traduce in lunghi minuti di noia, ma noia vera, perché ok costruire, però non è obbligatorio non far succedere per forza nulla, lo puoi fare ma devi sapere come gestire il tutto (ogni riferimento a Ti West è puramente voluto…).


"Sono il nonno di Shaun" (Of the Dead)
Il problema grosso è che quando il film dovrebbe iniziare a far paura, facendo vero Horror, sembra quasi una parodia: su tutto domina l’umorismo involontario. Quindi direi “Un lupo mannaro Americano a Londra” magari è ancora un'altra categoria, un altro campionato e in generale, proprio un altro Sport.

Tra le recensioni lette in giro per l’Internet, molti si sono detti entusiasti per la scena della trasformazione, a parte il fatto, che quasi tutte le trasformazioni del film, avvengono off-screen, e vabbè, l’unica che si vede, non è un piano sequenza, come ho letto in giro, ma in realtà la regia si vuole dare un tono, stacca e usando un paio di trucchi ottiene qualcosa che somiglia ad un piano sequenza, ma di fatto non lo è.

Gli effetti speciali non sono male, diciamo nella media di un Horror con un budget appena decente, resta il fatto che a me, quelle creature, più che sembrare dei Licantropi, mi hanno fatto pensare ai Muppets con addosso il loro costume da Halloween, che non sarebbe male, se tutto fosse condito con un minimo di ironia, ma quel Bogliano di un Bogliano non solo ha il senso dell’umorismo di un impiegato di un ufficio statale, ma in compenso gira film Horror fatti a tirar via… Insomma, detta fuori dalle zanne: se ‘sta roba è meglio di “The Howling”, vuol dire che del film di Joe Dante, non avete visto nemmeno la custodia incelofanata del DVD in esposizione nel reparto “Horror”.


I migliori effetti speciali disponibili nel 1985...ehm cosa!?
L’unica spiegazione che mi sono dato, oltre alla teoria del film festival, che fiacca la mente e il corpo del cinefilo, è quella che tutto questo Tsunami di recensioni entusiaste del film, sia stato generato da persone che in media guardano un paio di Horror l’anno e se un film, somiglia anche solo lontanamente agli Horror degli anni ’80, allora deve essere figo per forza.

Penso che anche un Horror con i pupazzoni, per prima cosa, devi saperlo fare, l’idea che mi sono fatto di Adrián García Bogliano è di un regista che prima di fare un film, sceglie il genere e la tipologia, pescando dal mazzo dei film Horror, gira una roba a casaccio con più entusiasmo che vero talento e poi si atteggia paragonandosi ai migliori, facendo il giro dei film festival snocciolando nomi a capocchia nelle interviste; in pratica non è un regista, ma è uno che si atteggia e si spara le pose (più che un regista mi sembra un tronista).

Preferisco 100 volte uno che fa un Horror onestamente caciarone, piuttosto che uno che si atteggia a grande regista, questo approccio fa male al genere tanto quanto gli Horror precotti fatti per una platea di Teen agers che per motivi anagrafici, il genere Horror lo conoscono poco (gli Ouija della situazione per capirci).

Quello che so è che aspetto la prossima Luna piena e poi vado a sgranocchiarmi Boglione, nel frattempo, consoliamoci così:

12 commenti:

  1. E io che pensavo che Nick Damici girasse solo film con Jim Mickle...

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  2. Qui invece fa il solista, per altro ha un grugno da cagnaccio, molto adatto al film :-) Della coppia di fatto Jim Mickle/Nick Damici ho in programma di parlarne domani. Avrai già capito di che film si tratta...

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    1. Considerando che Mickle ha fatto 4 film e Damici c'è sempre, ma che in We are what we are e Cold in July non è esattamente il protagonista principale, escludendo Mulberry Street direi Stake Land.
      Ho vinto qualche cosa? :)

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    2. Un di quelli in cui non è esattamente il protagonista, però mi hai ricordato il fighissimo "Stake Land" quasi quasi vado a rivedermelo ;-)

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    3. Io mi sono fatta la "mini-retrospettiva" di Mickle all'ultimo Torino Film Festival... ;)

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  3. Qualche suo film lo avevo già visto prima, quest'anno Mickle è stato protagonista. Per fortuna il TFF regala sempre delle gioie, tipo "The Guest" o "The Babadook" :-) mi spiace di essermi perso "It Follows" di cui ho sentito parlare bene,,,

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    1. Io amo il TFF!
      It Follows non l'ho visto, mentre the babadook non mi ha entusiasmato, credo mi abbiano fregato le aspettative, visto che ne avevo letto cose stupende in giro...

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  4. Io l'ho visto senza nemmeno conoscere la trama e l'ho trovato fantastico ;-) Le aspettative sono una brutta bestia, ormai cerco di sapere il meno possibile di un film prima di vederlo, spesso è un impresa impossibile...

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  5. Visto ieri e non l'ho trovato affatto malvagio..Le trasformazioni effettivamente sono abbastanza mediocri,non fa paura manco per scherzo ed il ritmo latita spesso ma nonostante tutto la sufficienza per me se la merita.Non fosse altro per l'interpretazione di Nick Damici che trovo un attore valido fin troppo sotto utilizzato e la presenza di Tom Noonan nella parte del prete della comunita' di anziani .

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    1. Mi è sembrato un po’ presuntuoso come film, ma forse potrei aver male interpretato le sue intenzioni, però di solito quando uno prova a fare una roba pane, sangue e salame mi arriva. Tom Noonan è largamente sotto utilizzato al cinema considerando il suo talento. Cheers!

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  6. L'attore che intepreta il perpetuo licantropo mi sembrava avesse un volto familiare ed era da ieri che ci pensavo.Alla fine scartabellando IMDB ho capito chi fosse:era Lance Guest ,protagonista di quel cultissimo degli anni '80 che era Giochi Stellari.Compare anche Dana Ashbrook ,il Bobby di Twin Peaks.Alla fine il buon Bogliano ha tirato fuori dalla naftalina parecchi volti noti della nostra infanzia XD

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    1. Quando ho rivisto Dana Ashbrook in “Twin Peaks 3” ho avuto un colpo, ecco però dove lo avevo già visto grazie per la dritta! ;-) Mamma mia “Giochi Stellari” un pezzo di cuore, è tra quei titoli che un giorno qui sopra un post lo avranno di sicuro! Cheers

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