martedì 18 settembre 2018

Iron Fist - Stagione 2: Un pugno in un occhio


Questa la storia di un canale di streaming che precipita e che mentre sta precipitando si ripete per farsi coraggio, fino a qui tutto bene, fino a qui tutto bene, fino a qui tutto bene.

Bene ma non benissimo aggiungerei, perché l’accordo tra Marvel e Netflix iniziato nel migliore dei modi con la prima stagione di Daredevil, al giro di boa della seconda stagione dei suoi personaggi, sta mettendo in fila uno accanto all’altro una serie di disastri. Il tutto è iniziato con quella porcheria di Jessica Jones 2, per continuare con la noia di Luke Cage 2 ed ora? Beh ora tocca ad Iron Fist 2, ve lo dico subito, la prima stagione di “Pugno d’acciaio” come lo chiamavamo un tempo, era completamente sbagliata per le scene d’azione, ma tutto sommato una storia di origini più che decenti. Mettendosi entrambe le mani sugli occhi per non vedere quell’incapace di Finn Jones, fare finta di saper dare un pugno, quello che restava almeno era una trama tutto sommato decente. Ecco, “Iron Fist 2” è uguale alla prima stagione, ma senza la trama decente, mica male vero?

La storia riprende le fila dei personaggi, considerando in minima parte gli eventi di The Defenders, Danny Rand (Finn Jones con dei capelli finalmente decenti) eredita da Matt Murdock il compito di difendere New York, ma deve ancora risolvere i suoi casini famigliari con i fratelli Joy e Ward Meachum (Jessica Stroup e Tom Pelphrey) e soprattutto fare ancora i conti con Davos (Sacha Dhawan) ancora incazzato per quella volta che K'un-Lun ha eletto Danny come nuovo detentore del potere del pugno d’acciaio e non lui.

Lo chiamavano Jeeg Robot Iron Fist.
In compenso la vita affettiva con Colleen Wing (Jessica Henwick) procede a gonfie vele, i due hanno trasformato il vecchio Dojo nel loro nido d’amore. Domanda: Vi frega qualcosa in una serie che dovrebbe mostrare un super campione di arti marziali con un pugno in grado di illuminarsi come un semaforo e sfondare una parete di cemento, di sapere come Danny e Colleen hanno arredato casa? Oppure del tentativo di Ward di riprendersi dalle sue dipendenza, o magari di Judy di cercare di uscire dalla società di famiglia e lanciare la sua carriera di Bla Bla Bla? A me no, eppure è quello che “Iron Fist 2” ci propina per dieci episodi.

Si inizia piuttosto bene, grazie ad un comodo cappuccio e una mascherina gialla tirata fin sotto al naso, possiamo nascondere le fattezze della controfigura di Finn Jones, che a differenza del titolare della serie due pugni li sa tirare, inoltre, aver accorciato la stagione da tredici a dieci episodi sembrava inizialmente la scelta migliore possibile. Peccato che la trama di “Iron Fist 2” sia stata scritta sul retro di una confezione di cinese a portar via e quindi in ogni caso, dieci episodi da quasi 50 minuti l’uno sono comunque troppi per raccontarla.

"Get Over here! Come Here!" (Cit.)
Il risultato sono episodi tediosi come il 2x03 (This deadly secret), la cronaca di una cenetta tra due coppie, con Joy impegnata a fare il remake di “Indovina chi viene a cena” (1967) con Davos come (s)gradito ospite. Oppure lunghissimi dialoghi pensati per riempire i minuti in cui Misty (Simone Missick) ci racconta di cosa mangia un poliziotto per mantenersi in forma, no sul serio, ma sta roba la trasmettono su Netflix oppure su Real Time? Per me non ci sarebbe nulla da raccontare su questa seconda stagione, ma giusto per non fare torno a nessuno vi avviso, da qui in poi seguono SPOILER!

Tutto ruota attorno alla volontà di vendetta di Davos, che cercherà in ogni modo di riprendersi i poteri del pugno d’acciaio, ma per quanto mi riguarda uno dei tanti problemi della serie è proprio questo personaggio. Nel fumetto Davos è un “Cristone” (passatemi la citazione da “L’aereo più pazzo del mondo”) incazzato come una faina con la coda in fiamme, una bestia feroce capace di mettere in crisi anche l’immortale Iron Fist, il campione di K'un-Lun. Qui invece? Un tappo, alto un metro e tanta voglia di crescere, e considerando il tipo di carnagione dell’attore, nella mia testa mi sono fatto tutto un film mentale (per sfuggire alla noia degli episodi) in cui Davos non arriva da K'un-Lun, ma da un altro luogo secluso e magico: La Sardegna!

Io capisco che per far sembrare quasi un guerriero vero quel mucchietto di ossa di Finn Jones, abbia anche un senso prendere qualcosa di più mingherlino di lui, ma qui pare di vedere Pugno d’Acciaio contro il Cagliaritano Piddu del film Bomber!

"Io sono il cagliaritano Piddu Davos, ambisco al titolo della mia categoria, pesi piuma", "Facciamo piumino".
Il livello dei combattimenti bisogna dire che è migliorato, perché se escludiamo le singole scene in cui gli attori si devono vedere bene in faccia, è stato lasciato molto spazio alle controfigure che invece sanno combattere davvero. Con il passare degli episodi però diventa chiaro che ad essere protagonista delle scene di lotta non è Danny Rand (con cappuccio o senza) ma Colleen Wing, si perché per quanto lenta nei movimenti, Jessica Henwick ha un’infarinatura di arti marziali, si vede e qui torna molto buona, ma lo sforzo vero devono farlo i registi dei singoli episodi, che nel tentativo di avere uno straccio di scena d’azione decente, devono uscire pazzi cercando gli angoli di inquadratura più matti, e gli stacchi di montaggio più brutali per rendere meno visibile possibile il volto della controfigura.

Ad esempio l’episodio 2x09 (War without end) vede Colleen protagonista di una bella rissa nel parcheggio, un duello sola contro tanti coreografato pure piuttosto bene, in cui però il regista le deve inventare tutte per cercare di non farci notare che quella che combatte non è Jessica Henwick, compreso allineare il volto della controfigura con il montante di una delle auto parcheggiate, nel tentativo disperato di nasconderlo alla nostra vista, ma se avete occhio per questo tipo di dettagli, diventa impossibile anche solo godersi il lavoro delle controfigure, il che è un gran peccato.

Ok perfette, ferme così. Ora fate entrare le controfigure che facciamo sul serio!
Vuoi per questa ragione, o per generale mancanza di carisma da parte di Finn Jones, in molti momenti, la sensazione è quella di stare guardando la seconda stagione di una serie intitolata “Colleen Wing” piuttosto che “Iron Fist”. Che sia un omaggio al Maestro John Carpenter, con la spalla del protagonista che salva la situazione, perché l’eroe è un incapace? D’altra parte anche questa stagione di Iron Fist è ambientata a Chinatown come un capolavoro di Giovanni Carpentiere, ma dopo il Cagliaritano Davos, mi sa che è di nuovo il mio cervello che cerca soluzioni cinefile per sfuggire alla noia.

Quindi, devo registrare la delusione per una seconda stagione moscia, a cui bisogna ancora aggiungere la delusione dell’appassionato di film di arti marziali in me. Basta così? Magari! Vogliamo mica che il maniaco di fumetti che vive dentro le budella del vostro amichevole Cassidy di quartiere ne esce bene da questa serie? Ma va! Se bisogna fare un lavoro di demolizione, tanto vale farlo bene!

Che lo spreco di buoni personaggi cominci!
La novità, anche un po’ a sorpresa della serie è l’arrivo di un nuovo personaggi Mary Walker (interpretata dalla bella Alice Eve), un nome che agli appassionati di fumetti Marvel dovrebbe già dire qualcosa. Si perché il personaggio affetto da personalità multipla, da una parte la tenera Mary e dall’altra la tostissima Walker, altri non è che la mitica Typhoid Mary, anche se ovviamente nella serie Netflix nessuno la chiama così.

Alice Eve oltre ad essere un bel vedere è bravina a farci sempre capire, grazie al linguaggio del corpo (Walker non sbatte mai le ciglia, fateci caso) quando sta interpretando una o l’altra personalità, peccato che un personaggio così sfaccettato (si può dire di qualcuno con molteplici identità?) come quello del fumetto, qui venga piallato e ridotto ad una ordinaria sicaria, con passato militare nello stato di Sokovia, tanto per fare una strizzata d’occhio ad Avengers - Age of Ultron.

Per una rasatura perfetta, usa anche tu Typhoid Mary!
Non ne faccio una questione di look, anche se in una scena, complice un vetro appannato dal vapore dell’acqua calda, Mary si esibisce nel classico volto bicolore che normalmente sfoggia tra le pagine dei fumetti. No, il problema è proprio aver sprecato un personaggio che aveva il potenziale per essere la Harley Quinn della Marvel, e che invece scivola via nell’anonimato. Sono sempre stato un fanatico dei fumetti di “Devil” (scusate, ancora lo chiamo così ogni tanto), e sono molto legato al ciclo di storie scritte dalla grande Ann Nocenti e disegnate da John Romita Jr. in cui Typhoid Mary mandava fuori di testa “Cornetto”, quindi so che potenziale ha il personaggio, sprecarlo così è quasi un crimine.

Insomma, la seconda stagione di “Iron fist” è una delusione sotto tutti i punti di vista, anche quello della scena dopo i titoli di coda, frammento pescato evidentemente tra quelli già pronti di “Daredevil 3”, in cui Matt Murdock con costume nero, si confessa, anche perché sta chiuso nel confessionale della sua chiesa, quale luogo più consono per farlo? Ma in ogni caso, davvero poca roba, se davvero Netflix riuscirà a sbagliare anche la terza stagione del personaggio di punta di questa iniziativa condivisa con la Marvel, verrà davvero da pensare che aveva ragione Hubert, quando diceva che il problema non è la caduta, ma l'atterraggio.

Ecco, questo si che è un ottimo consiglio!

26 commenti:

  1. Ricapitolando le serie Marvel:
    Daredevil 1 benissimo, esordio col botto. Poi Jessica Jones 1 benino, Luke Cage 1 maluccio, Iron Fist 1 maluccio, Daredevil 2 mediocre, The Punisher appena appena sufficiente, The Defenders maluccio, Jessica Jones 2 velo pietoso, Luke Cage 2 noia mortale, Iron Fist 2 noia mortale al quadrato.
    Di dieci serie se ne salvano 2 e mezzo arrotondando per eccesso. Mi sa che il primo anno di "DD" ha illuso tutti e ci ha fatto sperare in qualcosa di magnifico. E invece la qualità è in piacchiata costante e non accenna a fermarsi. Peccato...

    P.S. per Cassidy: Bojack 5 arriverà? Io ce l'ho in calda ma non ho tempo di iniziarla. Hai una data così vedo di darmi una scadenza per non trovarmi impreparato?

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    1. Riassunto perfetto, ma più che altro si sono impegnati molto per il primo “Daredevil”, ma non hanno applicato la stessa cura agli altri personaggi, che avrebbero richiesto lo stesso trattamento. Se penso alle scene di lotta del primo (e del secondo) “Daredevil” e poi guardo “Iron Fist” mi viene la depressione.

      Ho finito di vedere BoJack 5 ieri sera, oggi dovrei riuscire a scriverne, primo buco libero martedì o mercoledì prossimo, dovresti fare in tempo perché te la divorerai, a mio avviso è una delle migliori stagioni della serie con il cavallo. Cheers!

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    2. Ottima notizia. Inizio oggi pome... Sotto!

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    3. Figurati, buona visione, entra stasera avrai già finito ;-) Cheers

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    4. Beh, Punisher è una serie riuscita, come confezione, ha dei grossi MACCOSA ma trama, spettacolo e recitazione sono a livelli davvero alti.
      Riguardo a Iron Fist, oltre al miscasting, c'è il problema del materiale di partenza, una serie a fumetti fiacca che le vette raggiunte da Shang-chi, per dire, se le sogna. Quindi, ci volevano sceneggiatori geniali per cavarne qualcosa di davvero interessante. Ed è lì che netflix si è trovata in difficoltà, secondo me. Per questa serie e per tutte le altre. Solo Daredevil può campare di rendita con le storie dei fumetti (Miller, Nocenti, Bandi e e tanti altri).

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    5. Oddio @Marco. Punisher, per me, avrebbe dovuto durare la metà degli episodi. Alcune volte avevo veramente la palpebra pesante e tiravo avanti solo con quei sani momenti di pura esaltazione. Stessa sorte toccata alla seconda stagione di DD.

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    6. Si è visto con Jessica Jones che non hanno idee. Jessica Jones è un personaggio che ha esaurito TUTTE le sue storie a fumetti già nella prima stagione, per la seconda erano costretti ad inventare, infatti hanno fatto schifo.

      Luke Cage poteva essere più calato nei nostri tempo (e non solo per la scemenza dell’APP l’eroe di Harlem), mentre Iron Fist poteva giocarsi lo scontro con la Mano, ma il miscasting è una pietra al collo che porta a fondo la serie. Cheers!

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    7. Malgrado il formato a dieci episodi, era chiaro che alcuni passaggi di Punisher fossero dialoghi extra large scritti per riempire il troppo tempo a disposizione, considerando che Netflix non ha palinsesto da riempire (quindi, un numero minimo di episodi da fornire per guadagnare con la pubblicità) dovrebbe sdoganare formati intermedi, tipo cinque episodi o roba così. Cheers!

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    8. Infatti l'allungamento del brodo su Punisher ha generato i MACCOSA di cui dicevo. Tipo Micro che non va a trovare la famiglia per proteggerla, salvo farsi una passeggiata sotto casa ad ogni episodio... per non parlare dell'idea brillante di mandargli un tizio qualunque, con una faccia qualunque, a far da balia ai familiari. Solo che il tizio qualunque è Erano Castle... ma 'sta casa è sorvegliata o no? Così hanno tenuto in piedi la sottotrama Frank loves micro wife

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    9. Sotto trama che funzionava secondo me solo per la sfida personale tra i due uomini, ma si poteva trovare un modo più raffinato per gestire l’amicizia virile tra i due è vero. Cheers!

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  2. Questo post mi ha dato un'illuminazione: potevano far recitare danny rand a giorgio pasotti!
    Oh, alla fine: 1.è biondo 2.il kung fu lo sa 3.Ha recitato con Chow Yun Fat (storia vera...) 4.malgrado il mulino bianco e le serie sbirresche, non so perché, mi sta simpatico
    Se ci fosse stato lui, un motivo per guardare la serie l'avevo...così salto a pié pari...

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    1. Che poi Giorgio Pasotti è una specie di Finn Jones italiano con la differenza che pratica le arti marziali, sarebbe stato di sicuro meglio! Ma senza ombra di dubbio! Cheers

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  3. Per me era già una schifezza la prima... Non so come hai fatto ad arrivare in fondo alla seconda, complimenti per il coraggio :D l'universino televisivo Marvel/Netflix mi ha talmente stancato che sono rimasto a The Punisher...

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    1. Ho una certa dose di follia ;-) Mi sono costretto a vederla in due, massimo tre serate per togliermela di mezzo, già al secondo episodio mi era tutto insopportabile, si salva giusto Alice Eve. “The Punisher” era troppo lunga ma meritava, a questo punto spero solo in quella e in “Daredevil 3”, ogni tanto parlano di Moon Knight, ma se pensando di portarlo in scena con questo cura, magari anche no. Cheers!

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  4. Se devo essere sincero avevo trovato molti momenti noiosi perfino in Daredevil 1, ma questo sarà un limite mio. Per quanto riguarda le altre serie ne sento parlare ovunque malissimo al punto tale che mi è passata ogni curiosità di vederle.

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    1. Si, anche il primo “Daredevil” aveva alcune lungaggini, per quello pensavo che il formato a dieci episodi avrebbe migliorato il tutto, ma se hai una storia anemica da raccontare, anche dieci puntate sono troppe. Cheers!

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  5. Devo dire che ho praticamente abbandonato le serie marvel, nonostante le due di daredevil e la prima di Jessica Jones mi fossero piaciute. Non me ne pento, al massimo recupererò il punitore. L'unica che seguo come un cagnolino il padrone è Legion, che reputo semplicemente bellissima.

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    1. Devo trovare il tempo di vedere la seconda stagione di “Legion”, la prima mi era piaciuta parecchio, se ci recita ancora Aubrey Plaza corro a casa ad iniziarla! Cheers

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  6. Io una serie volevo vedere, e l'ho lasciata perdere: il Punitore. Mi ha fatto abbastanza caghèr quindi figurarsi se vedrò mai queste altre che stanno precipitando.
    Le controfigure le amo, ieri ho rivisto Commando quasi solo prestando attezione all'entrata di frankenstein (lo chiamo così, vista la fronte e i capelli XD), controfigura di Arnie.
    Ma su queste serie Marvel: si è capito o no se sono nel MCU?

    Moz-

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    1. Hanno citato Sokovia! Il paese dove era ambientato il finale di “Age of Ultron” quindi si, sono collegati in qualche modo, diciamo che sono lontani cugini ;-) La controfigura di Arnold in commando è mitica, ma in quel film le controfigure si sprecano, i miei preferiti sono quelli che saltano sulle penane molleggiate per simulare le esplosioni delle granate ;-) Cheers!

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  7. Ho apprezzato molto entrambe le stagioni di Daredevil, la prima di Jessica Jones e pure la prima di Luke Cage, via!
    Invece Iron Fist e Defenders mi hanno fatto schiferrimo e non ci penso nemmeno a guardare seguiti già esistenti o eventuali.
    Le tue recensioni mi bastano (e mi piacciono sicuramente più dei telefilm ^____^).
    Punisher non l'ho ancora visto, ma temo molto che possa non piacermi...
    Ciao!

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    1. Tieniti proprio alla larga da questo “Iron fist 2” è davvero urticante, ti ringrazio molto sempre gentilissimo! ;-) “Punisher” secondo me merita, anche se non è esente da lungaggini, per ti direi di fidarti dell’istinto ;-) Cheers

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  8. Io la vedrò, come al solito per completezza, ma non mi aspetto molto. L'universo Marvel Netflix sta letteralmente andando nel baratro, in una risalita però ci spero ancora, magari con Daredevil 3 o The Punisher 2, che fa un po' storia a sè.

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    1. Spero anche io che Daredevil 3 o The Punisher 2 invertano la rotta, per ora davvero puntiamo verso il baratro, anzi forse siamo già oltre, stile Willy il coyote. Cheers!

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  9. Libidine, Doppia Libidine, Libidine con il fiocco. Giusto per citare l'immortale bomber come fa Cassidy.
    Io ho visto solo la prima puntata e ho trovato pessima la scena di apertura. C'è il camion che corre, Danny rand gli va incontro correndo anche lui per cui ti aspetti faccia un salto sul cofano e poi sbam pugno d'acciaio sul motore. No troppo bello. Meglio ad un certo punto fermarsi (perché correre incontro al camion allora) schivato con la stessa agilità con cui l'avrei schivato io, e poi dargli il pugno. Mah che dire.
    Purtroppo io non posso lamentarmi neppure troppo perché se riesco a digerire arrow (24*episodi)iron fist mi sembra ovviamente decente

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    1. La scena del camion sembra messa li per dire: Visto? Facciamo sul serio. Però no, è anti realistica lo stesso. Ho seguito "Arrow" per un po' il protagonista è un cefalo proprio come il Danny Rand televisivo, ma il resto del cast mi attrae già di più, ci sono un paio tra attori e attrici che apprezzo molto, anche se tra le serie della Distinta Concorrenza, al momento seguo solo "Gotham". Cheers!

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