Trovo sorprendente il fatto che tra tutte le grandi maschere
horror, Chucky la bambola assassina goda di una fama quasi illimitata. Presso
il grande pubblico qualcuno ancora confonde
Jason
con
Faccia di Cuoio, ma Chucky? Tutti
conoscono la sua zazzera color carota e la propensione per le parolacce e l’omicidio.
Anzi, penso che il concetto stesso di “Bambola assassina”
sia diventato una specie di modo di dire per indicare qualcosa di così candido,
da risultare comunque spaventoso e, forse, la forza del personaggio è davvero
tutta qui. Ora, io che sono delicato come un vichingo, non sono molto avvezzo
ai soprammobili di decoro, però sarà capitato anche a voi di imbattervi in
qualcuna di quelle bambole da esposizione che, malgrado le faccette sorridenti,
ti fanno comunque venire voglia di voltarle con la faccia verso il muro, perché di
essere fissati da quegli occhietti, uhm, magari anche no, grazie.
Da 30 anni il nostro Chucky vive di prepotenze lavorando su
questa inspiegabile fobia tutta umana, la sua saga tra alti e bassi gode ancora
di buona salute, l’ultimo capitolo in ordine di tempo (il settimo) intitolato
The cult of Chucky è uscito pochi mesi
fa, dimostrazione che una formula vincente dura nel tempo e le idee semplici,
sono sempre le migliori, quindi mi sembra il momento giusto per fare gli auguri
ad un film con un soggetto davvero lineare, ma capace di resistere alla prova
del tempo diventando mitico!
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Pensate che solo Freddy Kruger possa permettersi un maglione a righe? |
Questo colpo di genio lo dobbiamo quasi esclusivamente a Don
Mancini che, non a caso, ha praticamente dedicato vita e carriera a Chucky,
mettendo la sua firma su quasi tutti i capitoli della saga, cosa volete dire a
uno che nella
sua foto su Imdb si fa
ritrarre con un bambolotto “Tipo Bello”? Niente alla fine ha ragione lui. Anche
se il merito della riuscita di questo film va diviso con uno specialista come Tom
Holland che ai tempi era ancora fresco fresco del successo di un classico come “Ammazzavampiri”
(1985) titolo che sarebbe pure ora mi decidessi a portare qui sulla Bara.
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“Mani in alto Cassidy! Qui nessuno esce finché non ti sei rivisto anche Ammazzavampiri!”. |
L’idea originale di Don Mancini, bisogna dirlo, era un
pochino diversa, una satira che utilizzava il commercio di giocattoli per
farsi beffe del consumismo spietato, ma in corso d’opera la sceneggiatura
cambiò molte volte ed insieme a lei la lunghezza totale del film che secondo
la prima stesura sarebbe dovuto durare più di due ore. Tra le cosette tagliate
anche la morte della babysitter del piccolo Andy scena che, però, è stata poi
portata in scena del quarto film della saga “La sposa di Chucky” (1998), ma
anche il titolo di lavorazione del film è cambiato varie volte, pare che il
primo fosse “Blood Buddy” modificato al volo perché ricordava davvero troppo il
pupazzo venduto dalla Hasbro, My Buddy toy che, per altro, vestiva con una
maglia a righe e una salopette, proprio come Chucky. Voi non avete idea di
quanto io sia stato felice negli anni ’90 di veder tramontare la moda della
salopette, una gioia non potete capire!
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Con quella sua adorabile faccetta in stile, lunedì mattina al lavoro. |
Eppure, tutti questi rimaneggiamenti nel film non si notano
affatto, la durata finale di 87 minuti è quella giusta per una storia che, come
capita spesso con gli Slasher (ad
Halloween viene mossa la stessa tipologia di accusa), risulta scontata, ma solo perché
il film ha saputo aprire la strada a tutti (tanti!) quelli che dopo l’hanno
seguita. Per quanto mi riguarda “Child's Play”, da noi adattato con il ben più
diretto “La bambola assassina” funziona alla perfezione, ha un ottimo ritmo e
sembra la classica storia che funziona per contrasti, cos'hanno in comune un
adorabile bambolotto con i capelli color carota e il famigerato strangolatore
del lago che terrorizza la zona di Chicago? Niente vero? Ma quando due idee
opposte trovano un punto di contatto, di solito nascono le buone storie, in
questo caso di paura.
Ed è proprio così che inizia “Child's Play”, con lo
strangolatore ormai alle strette in fuga per le strade della “Città del vento”
inseguito dal suo personalissimo “Ginko”, ovvero il detective Mike Norris,
interpretato da Chris Sarandon che ha accettato di buon grado il ruolo perché
dopo il vampiro di “Ammazzavampiri” e soprattutto lo stronzissimo principe di
La storia fantastica era alla ricerca di un ruolo positivo per interrompere la
striscia negativa aperta (storia vera).
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“Fermati fatti arrestare!” , “Piuttosto passo il resto dell’eternità in salopette!”. |
In realtà, da spettatori non conosciamo nessuno dei due
personaggi, ma basta un inizio così per capire che tra i due c’è stata una
lunga partita a scacchi, la crescente fama dello strangolatore andava di pari
passo con i morti ammazzati lasciati alle sue spalle ed ogni cadavere dell’assassino
è una sconfitta personale per il detective, tutta questa parte è talmente
insita nei personaggi che non serve nemmeno raccontarla, basta vedere come i
due si inseguono per capire tutto, ma con le spalle al muro lo strangolatore Charles
Lee Ray si rifugia nel posto più improbabile del mondo: un negozio di
giocattoli.
Con una zazzera notevole e la sua riconoscibilissima faccia
stropicciata, troviamo quel gran mito di Brad Dourif, magari lo conoscete per
la parte di Billy in
Qualcuno volò sul nido del cuculo, i più giovani magari lo ricorderanno per il ruolo di Grima
Vermilingua nella trilogia de “Il Signore degli anelli”, ma se chiedete a me
Brad Dourif sarà per sempre la voce di Chucky, perché negli affannati panni di Charles
Lee Ray lo vediamo pochi minuti, ma ha prestato la sua voce alla bambola
assassina in TUTTI i film della saga e considerando che negli
ultimi due capitoli, ci recita pure sua figlia Fiona Dourif, direi che Chucky a casa
Dourif è praticamente uno di famiglia.
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Brad Dourif nel film si vede poco, ma la sua voce si fa sentire parecchio. |
Ferito a morte e senza scampo Charles Lee Ray si gioca l’ultima
carta, il voodoo! Sì, perché oltre ad avere un nome che è il frutto dei maggiori
spauracchi americani (un misto di Charles Manson, Lee Harvey Oswald, l’assassino
di Kennedy e James Earl Ray, quello di Martin Luther King), il nostro
strangolatore ha anche questo asso nella manica ed invocando qualche divinità
dimenticata («Ade due damballa! Dammi la forza di cui ho bisogno, ti scongiuro!»)
trasferisce la sua coscienza in un pupazzo modello “Good Boy” anzi, “Tipo bello”
come viene tradotto dal nostro doppiaggio, solo uno dei tanti esposti nel
negozio che prende fuoco per effetto di un fulmine evocato da Charles Lee Ray
e ciao ciao cadavere, lo strangolatore viene dato per morto, caso chiuso. Detective
Mike Norris il caso Charles Lee Ray non è più tuo.
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Ti fai incantare dagli occhioni teneroni, ma non era meglio una bella palla da basket? |
Sapete chi vorrebbe tanto, ma proprio tanto tanto un pupazzo
del tipo “Tipo Bello”? Il piccolo Andy (Alex Vincent) che ha tutto, i cereali “Tipo
Bello”, la salopette e il pigiama “Tipo Bello”, ogni mattina segue i cartoni
animati del personaggio solo che... Cacchio! Gli manca alla collezione proprio l'ambito bambolotto. Sua mamma Karen (Catherine Hicks, che
magari i meno satanisti tra di voi ricordano per la serie tv “Settimo cielo”) si spacca la schiena tutti i giorni al lavoro per risparmiare i cento ex presidenti morti
stampati su carta verde del costo della bambola, quindi quando ne trova una,
venduta per soli trenta dollari, da un losco barbone vicino al suo posto di
lavoro, che fa? Non la porti a casa per far contento il piccolo Andy? Quando
il prezzo è così buono di sicuro arriva la fregatura, noi abitatori di uno
strambo Paese a forma di scarpa lo sappiamo bene!
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Se costa poco, di solito vale anche poco, poi fai come credi. |
Quando si tratta di bambini al cinema, è un attimo che
scadano nell’odioso, invece incredibilmente Andy è davvero adorabile, sul
serio, mai una parola fuori posto, preciso, ordinato, corre a lavarsi i denti
senza che nessuno glielo dica e non fa mai un capriccio, proprio per questo nel
film gli succederà di tutto e nessuno crederà al fatto che Chucky parla
davvero, non solo con le tre frasi registrate che ogni bambola “Tipo Bello”
pronuncia. Se il piccolo Andy fosse stato uno stronzetto, saremmo stati tutti
qui a fare il tipo per Chucky, invece il povero Andy è azzeccatissimo e quando
lo rinchiudono in un manicomio criminale con tanto di enormi inservienti, in
mezzo a pazienti adulti visibilmente pazzi, tu stai lì in poltrona a gridare: «Ma
perché?? È un bambino! Perché lo avete chiuso in quel postaccio?!». Insomma, se Charles
Lee Ray diventa la bambola che dice di chiamarsi Chucky, tu spettatore ti
trasformi nella signora Lovejoy dei Simpson!
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Non sono un gran appassionato di bambini, ma questa è crudeltà cazzarola! |
Ecco, visto che li ho citati affrontiamo la questione. “La
bambola assassina” parte da una premessa assurda: un serial killer intrappolato
nel corpo della bambola che tutti i bambini desiderano, sul serio, sembra il
soggetto per uno degli speciali di Halloween dei Simpson per quanto risulti
strampalato come punto di partenza, eppure ogni parte di questa stramba
barzelletta va al suo posto, i pochi attori attorno a cui ruota questo dramma
con omicidi funzionano alla grande, il resto lo fa il polso di Tom Holland
dietro la macchina da presa e l’assoluta riuscita del personaggio di Chucky.
Michael Myers è silenzioso e inarrestabile come il male
stesso,
Jason Voorhees una montagna umana efficiente come una mietitrebbia,
Freddy Kruger è quello che ti toglierà per sempre il gusto di dormire e
Faccia di cuoio quello che farà di te un
vegano, Chucky invece? Ah beh, Chucky è tutta un’altra faccenda, per prima cosa
è piccolo, può nascondersi sotto il letto, sotto il divano o sui sedili
posteriori della nostra auto, inoltre oltre al fatto che nessuno vi crederà
quando racconterete di essere stati aggrediti da un pupazzo “Tipo Bello”,
volete mettere la frustrazione? Una cosa è essere sopraffatto da un Cristone
come Jason, un'altra andare sotto contro un pupazzetto altro 50 centimetri, per
altro, con indosso una salopette! Volete mettere la frustrazione?
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“Chi vuole fare a fettine il fidanzatino di Barbie?”. |
Queste sono proprio le armi con cui Chucky colpisce le sue
vittime, Tom Holland è bravissimo a scegliere tutti gli angoli di inquadrature
giuste, se Carpenter ci dava la sensazione che le vittime di Myers fossero
sempre spiate, Holland in maniera più rustica, ma comunque efficace, ci fa
capire che Chucky è sempre in agguato, ma con soggettive ad altezza bambino che
cambiano tutta la prospettiva, un punto di vista più... Beh, basso rispetto al
vostro normale Slasher.
In sé Chucky è realizzato alla grande, un astuto utilizzo di
trucchi vecchia scuola realizzati da Kevin Yagher, lo stesso di
Venerdì 13 parte IV - Capitolo finale e
Starship Troopers che per l’occasione
ha realizzato fino a nove versioni della bambola, un misto di trucchi
animatronici che è l’ennesima conferma di un concetto che ormai dovrebbe essere
chiaro a tutti. Gli effetti speciali analogici di trent’anni fa, sono comunque
meglio dell’altrettanto costosa CGI moderna, che se va bene dura cinque anni
poi è già superata.
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Animatronici di trent’anni fa > CGI moderna (concedetemi un giovanilismo). |
Di sicuro non sono i colpi di scena della trama di “La
bambola assassina” quelli che sorprendono, lo svolgimento dopo trent’anni è
diventato talmente canonico da risultare poco originale come si diceva all’inizio,
però ogni omicidio è ben realizzato e nemmeno per un secondo ci scappa la
risata involontaria quando quel pel di carota plasticoso attacca un adulto, il
che è un ottimo risultato per un film di questo tipo.
Chucky, inoltre, funziona alla grande perché quando quella sua
faccetta sorridente inizia a cristonare come uno scaricatore di porto con il
vocione di Brad Dourif, l’orrore viene fuori per contrasto ed il gioco è fatto, con il passare dei minuti finisci per affezionarti ai personaggi, quindi
quando Chucky si esibisce nella sua personale versione della porta da abbattere
a coltellate, sei troppo coinvolto per pensare a paragoni arditi con “Shining”
(1980), sei troppo impegnato a gridare a tua volta: «La pistola Andy! Prendi la
pistola!», insomma un’idea semplice e una realizzazione competente possono
sembrare poca roba, ma non lo sono per niente, se dopo trent’anni Chucky è ancora
un mito un motivo ci sarà, no?
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Here's Johnny Chucky! (Quasi-Cit.) |
Il finale, poi, lo trovo particolarmente azzeccato. Anche qui,
nulla di nuovo, lo sappiamo tutti che gli assassini degli Slasher bisogna
abbatterli due volte, la prima non sarà mai la morte definitiva del
personaggio. Qui un Chucky bruciacchiato torna come da copione, ma per una volta
a muoverlo non è la voglia di uccidere a tutti i costi, anzi il contrario, Charles
Lee Ray vuole vivere e di certo non nel corpo di una bambola di plastica!
Quindi, la sua determinazione è la stessa che all’inizio film lo ha portato ad usare
il Voodoo pur di non abbandonare questa valle di lacrime, la scena del camino è una vera bastarda, spalle al muro Chucky si gioca l’ultima carta, fare
leva sui sentimenti di Andy («Andy no ti prego, fino alla fine amici sarem ti
ricordi?») che alla
Sarah Connor risponde con la sua personale versione di «Sei
tu terminato, bastardo!» e chiude i giochi, anche se trovo azzeccatissimo il
fatto che l’ultima inquadratura Tom Holland la dedichi proprio allo sguardo del
bambino, un'infanzia spezzata e una vita in soldi spesi dallo psicologo.
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Il T-800 più basso del mondo! |
Menzione speciale per il tema musicale composto da Joe
Renzetti, non la solita cantilena bambinesca che ti aspetteresti da un film
come questo, una roba molto più spettrale del suo incedere, a suo modo, la
versione distorta di una ninna nanna, azzeccatissima considerando che l’assassino
del film è la versione distorta di un giocattolo per bambini.
“La bambola assassina” al netto di un budget di circa 9
milioni di ex presidenti spirati stampati su carta verde, fa il vuoto ai
botteghini portando a casa più di 40 milioni, un successo che travolge anche “Dolls”
(1987) di Stuart Gordon, relegato eternamente (ed ingiustamente) a secondo
horror con bambole più famoso della storia del cinema, altro titolo che
meriterebbe dello spazio qui sopra. Per ora, invece, facciamo gli auguri a
Chucky che non è detto non tornerà a trovarci su queste Bare, alla fine se
dopo trent’anni ancora lo ricordiamo, vuole dire che per certi versi, Charles
Lee Ray è riuscito a vivere in eterno, anche se con addosso una salopette!
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“Grande Damballa io ti invoco, fai passare a Cassidy la sua ossessione per le salopette!”. |
Prima cosa: magari "Ammazzavampiri", magari! E magari è pure la volta che mi decido a recuperarlo anch'io... C'ho ancora l'angoscia da quando la madre di Jerry invita a casa il vampiro!
RispondiEliminaSeconda cosa: i Simpson in uno speciale di Halloween hanno mixato "La bambola assassina" e "I Gremlins". Ecco che il buon Homer porta a Bart un pupazzo di Krusty assetato di sangue (episodio 5 della 4^ stagione: "La Paura fa Novanta III").
Terza cosa: faccio outing. Chucky non l'ho mai considerato troppo. Visto di sfuggita un paio di volte questo primo capitolo e una volta "La Sposa". Non mi entusiasmarono per nulla. Ora però mi è venuta la fregola di un maxi ripassone. Il problema è il tempo perché quello è sempre meno mentre la montagna di cose da recuperare aumenta a dismisura. Pensa che fresco fresco ieri mi è arrivato il cofanetto di "MAD MEN" perché la mia compagna si è decisa a recuperarlo assieme a me.
“Ammazzavampiri" è il classico titolo che rivedrei tipo in questo momento, ma poi la vita ha il sopravvento, arriverà, non può mancare sulla Bara, non farmi pensare alle cose da vedere, ieri ho dato un’occhiata alla mia lista e mi è venuta la depressione, al che ho iniziato a vedermi un documentario su He-Man su Netflix. Ognuno reagisce allo sconforto a suo modo :-P
EliminaDetto questo, perché credi che abbia citato proprio i Simpson? Sono un grande appassionato della famiglia di Springfield, e gli speciali di Halloween sono la marcia in più di quella serie.
Chucky è famosissimo e dato un po’ per scontato, se riesco a far quadrare tempi e uscite, il tuo recupero potrebbe andare di pari passo con le pagine della Bara, ho un po’ di assassini armati di coltello che devo ospitare qui sopra, Chucky è uno di loro ;-)
A proposito di tu ed io che siamo allineati nelle visioni, ho appena terminato “Good Girls”, quindi con la mia Wing-Woman abbiamo in programma di buttarci su “Mad Men”, serie che non ho mai visto ma mi è sempre stata consigliata da tutti, quindi direi che lo schema di gioco è chiaro, ti porto un blocco e tu tiri da tre ;-) Cheers
Ho visto anch'io il documentario sui Masters su Netflix Cass,lacrime e nostalgia....
EliminaIniziato giusto ieri, ho dovuto metterlo in pausa ma mi stava piacendo. Se non lo hai visto, su Netflix trovi anche una serie (otto episodi in totale) “I giocattoli della nostra infanzia”, l’episodio dedicato ad He-Man è il migliore, ma quello sui G.I.Joe mi ha conquistato ;-) Cheers
EliminaPrima cosa: magari "Ammazzavampiri", magari! E magari è pure la volta che mi decido a recuperarlo anch'io... C'ho ancora l'angoscia da quando la madre di Jerry invita a casa il vampiro!
Elimina"La bambola assassina" e "I Gremlins". Ecco che il buon Homer porta a Bart un pupazzo di Krusty assetato di sangue (episodio 5 della 4^ stagione: "La Paura fa Novanta III").
Terza cosa: faccio outing. Chucky non l'ho mai considerato troppo. Visto di sfuggita un paio di volte questo primo capitolo e una volta "La Sposa". Non mi entusiasmarono per nulla. Ora però mi è venuta la fregola di un maxi ripassone. Il problema è il tempo perché quello è sempre meno mentre la montagna di cose da recuperare aumenta a dismisura. Pensa che fresco fresco ieri mi è arrivato il cofanetto di "MAD MEN" perché la mia compagna si è decisa a recuperarlo assieme a la Parte Conclusiva pronunciando alcune formule proprio dalla serie dovrebbe anzitutto di rilevare dal maledizione di Chucky che si rileva sua identità umano per attuare la scena della Bambola Assassina 3 4 5 6 7 dovrebbe Distruggere il Incantesimo sul Vudoo sulla Magia nera. e togliendo la prte centrale della saga della Bambola Assassina .
L’ho rivisto da poco, ancora uno spasso di film ;-) Pensa che io “Mad Men” l’ho sto guardando a spizzichi e bocconi da anni (storia vera). Cheers
Eliminaottima recensione grazie.
RispondiEliminaho visto solo la sposa di chucky e ho gradito.
caro cassydi ti tocca: oltre a "il segno del comando" ti chiedo di recensire un giorno " freddy vs jason" che è per me un ottimo film( anche solo per vedere uccisa una delle destiny childs!!)
saluti
rdm
Grazie mille capo ;-) “La sposa di Chucky” è spassosissimo, fa già parte della fase comica di questa serie, tranquillo, Jason arriva, piano piano con il suo passo ma arriva, per quanto riguarda Freddy, mi sono regalato il cofanetto in blu-ray, abbi fede! Cheers
EliminaSai che da bambino ero terrorizzato dalla bambola assassina (il film non l'ho visto da bambino eh, preciso) e meno da altri mostri, proprio perché Chucky era piccolino? Infatti il film riesce benissimo a trasmettere questa sensazione. Sei tranquillo e poi TAC, sbuca fuori Chucky e sono guai.
RispondiEliminaMi tocca fare il nostalgico, questo era il cinema horror..ormai non ci si può inventare più nulla!
Secondo me la componente Bambini-Horror, non è da sottovalutare, così su due piedi mi viene in mente il bimbetto di “Cimitero vivente” e le gemelline di “Shining”. Da anni ho una teoria tutta mia, che non sono mai riuscito a postulare come si deve, la condivido con te visto che siamo in argomento:
EliminaForse fa più paura qualcosa che ad una prima occhiata non risulta minaccioso, Jason, Michael e Freddy fanno paura perché hanno un aspetto minaccioso, l’istinto di sopravvivenza ti suggerisce di non avvicinarti a dei tipacci del genere. Mentre un bambolotto “Tipo Bello” non fa paura, per quello quando cambia faccia e caccia fuori un coltello l’effetto è maggiore, ti ha beccato con gli “Scudi abbassati” per dirla alla Star Trek. Forse il motivo per cui il bimbo di “Phenomena” mi è sempre risultato spaventoso.
Oggi è più difficile perché è già stato inventato tutto, un tempo bastava l’idea di una bambola assassina, che bada bene non è facile da gestire, il pregio di questo film è quello di non scadere mai nel comico involontario, il che non è semplice. Forse l’horror è l’unico genere che ancora scalcia, ma bisogna andare a cercare tra gli horror indipendenti oppure a basso costo, oggi nessuno con i soldi punterebbe su un personaggio costoso da realizzare (per via degli effetti speciali) come Chucky, che infatti vive e prospera in home video. Cheers!
Il bimbo di Phenomena, terribile! In effetti sì, io da bambino non guardavo horror, ma quando vedevo ad esempio Freddy nelle foto di Tv Sorrisi e Canzoni (:D) non mi spaventava affatto, anzi...
EliminaComunque, cambiando discorso, stamattina ho scritto la recensione di Braindead (che pubblicherò più avanti ovviamente :D) di Peter Jackson. Tu quando le scrivi, questa e quella di Bad Taste xD
Non vedo l’ora di leggerti! ;-) Devo farlo, non so quando perché ho una cifra di roba in canna, ma abbi fede arriverò, ho i dvd di entrambi i film e me li rivedo con una certa frequenza, è questione di tempo! Cheers
EliminaSi, anche a me Chucky faceva più paura. Persino di Freddy! XD
EliminaMai sottovalutare un sorriso inquietante stampato sul volto di una bambola ;-) Cheers
EliminaE io pensavo che Tom Holland fosse solo un buon Spider Man, è stato anche un riconosciuto regista! ;) wink wink
RispondiEliminaFrancamente Chucky non è il personaggio horror che mi attira di più, però il suo rango di icona pop se lo è meritato, finendo a fare anche quel divertentissimo cameo in "Ready player one"!
Parlando di CGI invecchiata...parlerai anche de "I Langonieri"? Non mi sono ancora ripreso da quei effetti visivi! XD
Visto che roba, sembra giovane in realtà ha una lunga carriera alle spalle :-D Scherzi a parte, prova a cercare su Google notizie su Tom Holland (regista), dovrai scorrere prima centinaia e centinaia di notizie sul nuovo Spidey ;-) Se sei stati citato in “Ready Player One”, vuol dire che sei qualcuno!
EliminaUno stato di icona pop conquistato sul campo anche grazie agli spassosi seguiti, ho un po’ di carne al fuoco sulla Bara e un altro assassino famoso che mi insegue, ma Chucky una rubrica se la becca qui sopra. Oh mamma mia “I langolieri”, ricordo effetti speciali già brutti allora (non a caso erano in CGI poverina), la storia però resta uno spasso, il racconto di zio Stevie mi era piaciuto molto. Cheers!
Auguri, Chucky: dopo tanti anni, è ancora un "gioco da ragazzi" ;-)
RispondiEliminaSono ragazzi ;-)
EliminaAlla fine non ho resistito e mi sono buttato a scrivere di questo film, so che hai anche tu parecchia carne al fuoco sulle tue pagine, una rubrichetta su Chucky mi sfizia come idea, ma questo autunno è già bello pieno, in ogni caso fammi sapere ;-) Cheers!
Purtroppo la saga de La bambola assassina non mi piace particolarmente. Apprezzo il primo per la sua aura da cult ed è sicuramente il migliore della serie, ma anche lui non mi ha mai fatto impazzire. Dal secondo in poi invece zero totale. Il terzo, quello ambientato nel college militare, lo odio con tutto me stesso e lì mi sono fermato.
RispondiEliminaQuello è abbastanza scemo, è l’ultimo della fase “Child’s play” quella più diciamo seria del personaggio, ti sei fermato un passo prima del capitolo più spassoso di tutti ;-) Vediamo tra tutte le cosette che ho da fare, mi piacerebbe ripassarmeli tutti. Cheers
EliminaAnch'io devo aver visto i primi tre, comunque mi sono piaciuti parecchio all'epoca..divertenti e slasherosi al punto giusto! Ogni tanto alle fiere vedo in vendita pupazzi di Chucky che non mi fiderei mai a prendermi in casa :D
RispondiEliminaNo dopo aver visto tanti film di Chucky, con tutti l’affetto per il personaggio, non mi porterei mai a casa uno dei suoi pupazzetti! ;-) Ok, qui urge una rubrica-assassina! Cheers
EliminaHo una vaga idea di non aver mai visto uno dei film di Chucky, almeno non per intero. Mea culpa.
RispondiEliminaPuoi iniziare da questo, è ancora un bel filmetto, merita un’occhiata ;-) Cheers
EliminaDovrebbero mettere assieme tutti e quattro i mostri che menzioni e farci un filmone.
RispondiEliminaFreddy ,Jason , Faccia di cuoio e la bambola assassina.
Tutti assieme magari che provino a scannarsi tra loro come han fatto con Jason Vs Freddy.
Mettiamoci anche Pinhead dai..;)
Di Chucky ho visto il primo sicuramente e forse il terzo ( la sposa di Chucky?) e mi son piaciuti abbastanza.
Ciaooooo
Sarebbe il sogno bagnato di tutti noi fan del genere :-D La sposa di Chucky è il quarto, ed anche io comunque con quel pel di carota mi diverso sempre ;-) Cheers
EliminaChe poi sembra un film scemo, ma assolutamente non è ;)
RispondiEliminaNo, ed è proprio quello il bello! Potrebbe diventare la fiera della risata involontaria, invece non lo fa MAI, il che è un enorme risultato ;-) Cheers
Elimina" “La bambola assassina” parte da una premessa assurda: un serial killer intrappolato nel corpo della bambola che tutti i bambini desiderano, sul serio, sembra il soggetto per uno degli speciali di Halloween dei Simpson per quanto risulti strampalato come punto di partenza, eppure ogni parte di questa stramba barzelletta va al suo posto, i pochi attori attorno a cui ruota questo dramma con omicidi funzionano alla grande, il resto lo fa il polso di Tom Holland dietro la macchina da presa e l’assoluta riuscita del personaggio di Chucky."
RispondiEliminaGià! Sulla carta è di un trash non indifferente! Segno che un' idea vale soprattutto come la metti in scena! Il film è davvero un poliziesco-horror molto coinvolgente e dall' atmosfera azzeccata. CS dopo avrebbe meritato maggior fortuna anche lui come altri!
La premessa era quella di un disastro, invece abbiamo un’icona horror che tiene botta da decenni, mica male per un progetto a rischio tragedia ;-) Cheers
EliminaL'ho visto solo una volta, davvero tanto tanto tempo fa, ma é bastato a farmelo posizionare tra gli horror anni '80 da salvare! Film inquietante, avvincente e divertente al tempo stesso: la scena della rivelazione (condita da epiteti) alla mamma di Andy mi fece morire dal ridere e no l'ho mai minimamente considerato un male come potrebbe considerarsi l'umorismo involontario. Per contro però, tanto apprezzo questo film quanto boccio tutta la saga a seguire. Forse potrei rivalutare giusto il secondo... ma gli altri vanno dal superfluo all'orrendo per tornare al superfluo.
RispondiEliminaMi riprometto sempre di rivedere il primo e quando mi deciderò magari passerò anche al secondo per vedere che effetto mi fa dopo anni.
Concordo in pieno, è un miracolo di equilibrio, tiene in tensione senza scadere nelle risate involontarie, è davvero un gran film, il secondo gli somiglia ma non ha dalla sua l’effetto novità. Personalmente ti consiglio anche il quarto, uno dei migliori della saga ;-) Cheers!
EliminaPurtroppo devo confessarti che é proprio da lì che la saga ha smesso di piacermi del tutto... ed il "figlio" mi ha definitivamente fatto cadere le braccia. La "maledizione" l'ho trovato un miglioramento ma ormai l'eccessiva serialità mi aveva stancato... ed infatti il "culto", per quanto fosse sullo stesso stile, non sono riuscito ad apprezzarlo, come se ne fossi ormai saturo.
EliminaLa maledizione e il culto riportano Chucky in zona Horror, quindi si, il primo resta il migliore, considerando che la svolta comica non ti è piaciuta, che poi è più che legittimo ;-) Cheers
EliminaChe poi "Tipo Bello" è orribile, ma chi vorrebbe una bambola simile ?
RispondiEliminaUn maschietto poi ?
Io di maschi che volevano giocare con le bambole ( maschili , per giunta ) non ne ho mai visti.
E si noti che il goffo nome italiano fa il verso all' allora molo in voga bambolotto nostrano "Ciccio Bello" ( che parlava e camminava come Chucky !)
Penso che fosse una specie di modello d'ispirazione infatti si chiama in originale "Good Guys" al plurale, quindi il bravo bambino del film aspirava ad essere un bravo ragazzo, ma è una spiegazione che mi sono dato io, da bambino non avrei voluto giocare con un cosetto in salopette. Per l'adattamento italiano ci hai preso in pieno, il modello è "Ciccio Bello". Cheers!
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