giovedì 26 aprile 2018

Iron Man 2 (2010): Uguale al primo ma con più risatine (EH!?)


Quando penso al tanto criticato livello di umorismo nei film del Marvel Cinematic Universe (MCU), mi vengono sempre in mente due cose: la prima è la micidiale vignetta del venerabile Leo Ortolani dei “tristoni” della Distinta Concorrenza contro i festaioli della Marvel. L’altra è “Iron Man 2”.

"Iron Man 2” porco mondo! Ancora non mi pare vero, anche a rivederlo oggi in vista dell’uscita di “Avengers: Infinity war” e dell’ultimo capitolo della rubrica che ho in pista su Shane Black, tutti i suoi difetti sono evidenti. Il primo film dedicato al personaggio è stato un azzardo, una scommessa vinta nel migliore dei modi possibili, considerando che è stato messo nelle mani di un regista di commedie come Jon Favreau che in tutta risposta si è ritrovato per le mani un attore in stato di grazia, un Robert Downey Jr. talmente in parte che quando lo sentiamo dichiarare «Io sono Iron Man» sembra più una dichiarazione di intenti che una riga di dialogo del film.

Iron Man era un film facile facile, una storia di origini che ruotava intorno ad un personaggio arrogante, ma capace di calamitare l’attenzione, sarebbe stato semplicissimo seguire la regola aurea dei seguiti, ovvero “Uguale al primo, ma di più”, con un budget di 200 milioni di ex presidenti morti stampati su carta verde, c’era da aspettarsi armature a strafottere, battaglie aere a velocità Mach 2 e, magari, una trama che pescasse in parti uguali da due delle storie a fumetti più rappresentative del personaggio, “Il demone nella bottiglia” (con l’alcolismo di Tony Stark) e “La guerra delle armature” (la tecnologia Stark rubata e finita in mani sbagliate).

Hanno trovato il modo di rendere interessante anche a me il gran premio di Monaco.
A ben guardare, i temi presi dalla storia di Davide Michelinie, Mark Bright, Bob Layton e Barry Windsor Smith ci sarebbero anche, solo che sono sommersi sotto un quintale di trovate comiche che azzoppano quasi tutto il secondo tempo del film, quindi se il primo trovava il modo di riuscire anche a fare un minimo di satira, senza smaronare, ma, anzi, intrattenendo il pubblico, qui le cose scappano decisamente di mano. La sensazione è che l’ordine di scuderia sia stato: «Il pubblico ama Tony Stark che fa il tamarro e il giogione, diamogli ANCORA più Tony Stark!», quindi per certi versi la regola “uguale al primo, ma di più” è stata rispettata, ma sbagliando clamorosamente il tono.

Parliamoci chiaro: è qualcosa di più di una sensazione, perché la sceneggiatura del film è firmata da Justin Theroux che, poi, è lo stesso che ha scritto quella bomba assoluta di “Tropic Thunder” che proprio insieme ad Iron Man nel 2008 ha fatto sì che Robert Downey Jr. diventasse l’attore preferito anche di vostra nonna, ancora me la ricordo la fila che ho fatto per andare a vedere quella cosettina di “Sherlock Holmes” di Guy Ritchie (2009), era dicembre, ma il posto in sala me lo sono sudato.

“Non si era detto di venire vestiti bene? Dove hai messo la cravatta?”.
“Iron Man 2” sembra un film fatto per mettere a proprio agio gli attori, è evidente che si divertono tutti e si sentono belli comodi dentro i loro personaggi, persino Jon Favreau si fa scrivere qualche dialogo in più e si diverte a farsi acchiappare la testa tra le cosce da Scarlett Johansson (o dalla sua controfigura che sa fare una presa). Chiamatelo scemo.

Il problema è che nel corso dei minuti “Iron Man 2” perde sempre di più il potenziale della sua storia, perché costretto a tener conto di troppi paletti: far brillare Tony Stark rendendolo protagonista di TUTTE le gag del film, dover infilare a forza la Vedova Nera della già citata Rossella Di Giovanni nella trama, perché la Marvel al pari di Nick Fury, avrebbe un film sui Vendicatori da tirare su, quindi bisogna rispettare la tabella di marcia. Justin Theroux scrive come un matto tutta questa roba, ma è chiaro che la sua predilezione va all’elemento comico piuttosto che al sotto testo drammatico, il risultato è un film perfetto per generare MEME in rete, non chiedetemi un parere su DJ Tony, oppure su quando ci mostra come si fa a fare la pipì con l’armatura addosso. Dico solo che in un film di supereroi, uno dovrebbe immedesimarsi nell’eroe, io in quella scena, mi sento in imbarazzo come Pepper Potts e nessuno nella vita vorrebbe essere Gwyneth Paltrow... Che cacchio!

La Bara Volante presenta: Meme che potreste aver visto sull’Internet.
Un vero peccato perché i primi trenta, quaranta minuti del film sono davvero ottimi, per assurdo in questa porzione di film, viene applicata la regola James Cameron per il perfetto seguito, ovvero: "Tieni conto degli effetti del primo film sui personaggi", Jimmy facendo così un paio di gioie, anche piuttosto grosse ce le ha regalate.

La scena iniziale per me è una bomba assoluta, inizia serissima con Iron Man che si lancia in volo da un aereo come se stesse andando a salvare il mondo, poi parte a volumi criminali “Shoot to thrill” degli AC/DC, pezzo capace di rendere esaltante anche il doversi destreggiare con il carrello pieno all’Esselunga e Tony atterra da vero tamarro (d’altra parte si chiama Tony dai!) nel mezzo della Stark Expo, in un tripudio di ballerine vestite (si fa per dire) da cosplayer di Iron Man, più che una mostra di scienza sembra la cerimonia degli MTV music awards, con Tony nei panni della rockstar. Parliamoci chiaro: se voi foste miliardari, aveste appena garantito il periodo di pace sul pianeta più lungo di sempre e aveste a disposizione un’armatura indistruttibile che vola a Mach 2 non fareste lo stesso? Io di sicuro, ma proprio senza ombra di dubbio! Quando Robert Downey Jr. dice «It’s good to be back» è il primo a crederci, state pur certi.

Cose che fareste anche voi, se foste nati miliardari (vi conosco mascherine).
L’inizio di “Iron Man 2” oltre che alzare subito il volume degli AC/DC della radio, tiene davvero conto degli effetti del primo film sui personaggi, Tony e la tecnologia Iron Man sono lo scudo che protegge l’America dai suoi nemici, come dicevano in Point Break, la pace si ottiene con un volume di fuoco superiore ed è proprio il tipo di arroganza e falsa sicurezza che il personaggio di Tony ha bisogno a questo punto della sua storia. Un megalomane drogato di potere convinto di non poter sbagliare mai e di avere davvero il controllo su tutto, il palladio che alimenta l’armatura di Iron Man, ma che allo stesso tempo rischia di ucciderlo è la miglior metafora della dipendenza da potere del personaggio, con un minimo di coraggio in più da parte della Marvel, l’alcolismo di Tony avrebbe avuto un ruolo più importante nella storia, invece ciccia, vuoi mica che i bambini attacchino con i Martini alle otto e mezza del mattino per imitare il loro eroe?

In ogni caso, l’idea di base è molto valida, Tony Stark grazie all’armatura di Iron Man è il pistolero più veloce del West e ha l’arroganza per farlo notare a tutti, tipo al suo diretto rivale Justin Hammer (un Sam Rockwell in gran spolvero) a cui riesce a far fare una figura di niente, in una scena in cui ci vengono mostrati i tentativi maldestri di imitare la sua armatura Mark II. Ora, ditemi cosa volete, ma se quella scena non è chiaramente ispirata alla presentazione dei modelli Robocop 2 del film di Irvin Kershner mi mangio il cappello!

“In ogni caso volevo dire, che io un Oscar l’ho vinto lo stesso, tiè”.
La sabbia negli ingranaggi perfetti di Tony Stark arriva dal passato anzi dalla Russia con rancore ed è rappresentato da Ivan Vanko, interpretato da un Mickey Rourke che si mangia lo schermo ogni volta che entra in scena e il più delle volte lo fa con uno stuzzicadenti tra i denti, probabilmente sarà stata una pretesa dello steso Rourke che qui godeva ancora dell’onda lunga della sua grande prestazione in “The Wrestler” (2008) effetto positivo che ad oggi, anno 2018 è ufficialmente già terminato. Ciao Mickey è stato bello finché è durato.

Fino alla scena del gran premio di Monaco e dell’attacco di Ivan Vanko/Whiplash che con le sue fruste trova il modo di rendere interessante la Formula Uno sfasciando macchine e facendole e pezzetti come se non ci fosse un domani, il film tiene botta, poi, però, iniziano i problemi.

“Ti spiezzo lo stuzzicadenti in due”.
Tutto viene sacrificato sull’altare del “Facce ride Robert!”, il cattivo, che è quello che dovrebbe definire l’eroe, viene prima ridotto a topo di laboratorio a costruire i droni per Justin Hammer («Drone è migliore») e poi passa il tempo a lamentarsi del fatto che vuole il suo pappagallo. Ma perché cazzarola!? Hai Mickey Rourke che sfoggia il suo migliore accento russo e me lo riduci ad uno smanettone informatico da niente? Eri riuscito a tirare a bordo l’unico attore al mondo che ha avuto una vita più tormentata di quella di Robert Downey Jr. e lo getti nella spazzatura così!? Basta guardare il terzo atto del film, quando Ivan Vanko torna in azione, viene fatto fuori con una semplicità irrisoria che annulla tutta la minaccia rappresentata fino a quel punto dal personaggio.

Persino il rapporto di amicizia con James "Rhodey" Rhodes è fatto a tirar via, Don Cheadle che a recitare è tipo cento volte più bravo di Terrence Howard, eredita da lui il personaggio, pare che Howard volesse troppi soldi per tornare nel ruolo, quindi la Marvel ha pensato bene di sostituirlo pensando che nessuno se ne accorgesse, probabilmente per i membri del Ku Klux Klan che sono andati a vedere il film è stato così, per loro un nero vale l’altro, per me, invece, il dettaglio si nota e non basta la battuta con cui Rhodey entra in scena dicendo «Sono io, sono qui, fattene una ragione» a risolvere tutto. Ma è chiaro che l’attenzione ruota più intorno alla sua armatura potenziata, ovvero War Machine che al personaggio che ci sta dentro.

"Forse facevo meglio a lasciare il ruolo a Terrence Howard".
Niente da dire “Iron Man 2” risulta anche spassoso, le scene d’azione sono sempre e comunque tre, girate tutte con la mano sinistra e senza voglia ma anche divertenti, la battaglia finale di Iron Man e War Machine contro i tanti droni di Hammer è ben fatta ma dura due minuti in un film che in totale ne conta ben 124. Il resto è il “Robert Downey Jr. show” che è bravissimo, davvero fenomenale, ma con solo con questo film ha rischiato seriamente di saturare il pubblico, un “Effetto Jack Sparrow” amplificato all’ennesima potenza che per fortuna è stato stemperato dai seguiti, in cui il personaggio evolve come si deve.

Da grandi sbronze, derivano grandi cerchi alla testa.
Gwyneth Paltrow (che normalmente fa film che di solito ignoro) qui è davvero una perfetta Pepper Potts, Samuel L. Jackson ha il compito di ricordare che “Avengers” è dietro l’angolo, ma il personaggio che stona di più è la Vedova Nera di Scarlett Johansson che pare scritta sul retro di un tovagliolo, ma destinata ad un lento arco narrativo ed invece BOOM! Ficca la Johansson nella tutina più aderente che riuscite a trovate e fatele fare una (dico una) scena d’azione per giustificare il personaggio. La disparità di trattamento trapela dal volto della Johansson, tutti i personaggi attorno a lei hanno battute spassose, tipo quella sulla “Futura causa per molestie sessuali”, tranne lei che resta drammaticamente seria per tutto il tempo, pare uscita da un film della Distinta Concorrenza per quanto è fuori luogo.

Hey! Sono una piccola didascalia in cerca di lettori! Non guardate solo la Johansson vi prego!
Menzione speciale per la colonna sonora, Jon Favreau non sa dirigere le scene d’azione, ma la sua idea di musica al cinema sembra degna di un videoclip, tanto che i pezzi a volte sono giustificati dalla trama, tipo quando Tony chiede “Qualcosa con le percussioni, così percuoto il mio amico” e inizia a menare Rhodey sulle note di “Another one bites the dust” dei Queen, mentre altri pezzi partono assolutamente a caso. Gli va bene che sono uno meglio dell’altro, secondo voi posso lamentarmi di uno che nello stesso film fa un utilizzo così abbondante dei Clash e degli AC/DC?

Risultato finale: “Iron Man 2” è un film che inizia bene, poi viene sgozzato e sacrificato per essere dato in pasto ad un pubblico che pare urlare “Vogliamo Robert Downey! Vogliamo Robert Downey!”, una serie di scenette simpatiche che messe tutte insieme possono anche divertire, ma a cui manca una sceneggiatura vera degna di questo nome.

Sarà per questo che per il terzo capitolo hanno pensato di far venir giù solo uno dei più grandi sceneggiatori viventi del pianeta? State pronti, prossima fermata: Iron Man 3, da oggi con il 100% di Shane Black in più!

28 commenti:

  1. Il film l'hai riassunto perfettamente quando hai coniato il termine "effetto Jack Sparrow". Come i film sui pirati della Disney, anche questo "Iron Man 2" soffre per lo smisurato "personaggio-centrismo". Là c'è Johnny Depp che gigioneggia e fa le faccette e le mossette accentrando su di se tutto quanto oscurando il resto del cast (e le varie trame...). Qua è lo stesso con Robert Downey Jr. che risucchia tutta la pellicola e la concentra su di lui. Tony Stark fa cose, vede gente, incontra personaggi, guida le auto della Audi, fa il DJ, anima le feste, fa partire gli AC/DC a tutto volume, distrugge la casa, fa gli show in tv, presenta nuovi prodotti come un Steve Jobs 2.0, salva il culo a tutti, annienta la concorrenza, salva ragazzini in pericolo, beve,... Il resto è solo contorno.
    Paradossalmente la pellicola sarebbe anche la più interessante dei tre film di "Iron Man" se non fosse... Un film per ragazzini! L'alcolismo, le donne, l'ego smisurato, i soldi a palate e i casini che nascono mixando tutto ciò avrebbero dato vita ad una pellicola adulta e matura con un secondo piano di lettura bello profondo e serio, con tanto di redenzione e possibile morale finale. E invece beccatevi il "Robert Downey Jr. Show". Va benissimo eh, ma allora cambia trama! Togli l'alcolismo e togli i dopo-sbronza. Io non ho mai letto mezzo albo di "Iron Man" ma all'epoca ricordo che molti si sono esaltati perché il ciclo di storie con Tony Stark alcolizzato è bellissimo e molto importante nell'economia del personaggio. E quindi doppia rabbia perché hai sprecato malamente una cartuccia fondamentale. Poi chiudono l'anno, tirano le somme e hanno incassato fantastilioni di dollari. E quindi, come sempre, hanno ragione loro e i nostri discorsi finiscono nella tazza del cesso!

    Ultimo su Rourke e sulla Johansson. Il primo è forzuto, cattivo, intelligente e dovrebbere tener testa ad Iron Man sotto ogni punto di vista. Peccato che dopo l'ingresso in pompa magna anche Whiplash venga sacrificato sull'altare del "Tony Stark Show". Chi è questo che osa oscurare la star assoluta? Pussa via! In punizione!
    La Johansson invece, secondo me, è perfettamente in parte. Da segretaria sexy a Vedova Nera scalcia culi il passaggio è perfetto con tanto di due-scene-due (il ring e le botte nel corridoio) che l'hanno issata a sogno bagnato di ogni nerd sulla faccia della terra in tempo zero. Anche per lei vale il discorso di cui sopra: due scene e fattele pure bastare che nessuno osi oscurare Iron Man.

    Ribadisco: peccato perché da un potenziale "capolavoro" (passatemi il termine...) è uscito un filmetto che fa il compitino aggiungendo il mattoncino all'universo Marvel. Ma nessuno lo metterà mai in cima ai migliori. Come un buon gregario è utile ma non indispensabile.

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    1. Rivedendolo si nota ancora di più, la prima mezz’ora è davvero ottima, un gran film, che con il passare dei minuti diventa il "Robert Downey Jr. Show", non che sia un male, però davvero hanno sprecato la sotto trama dell’alcolismo, che qui poteva essere sfruttata al meglio con la sbornia di megalomania di Tony, facciamo ciao ciao con la manina a “Il demone nella bottiglia”.

      Per questo apprezzo molto di più il terzo film, che è sempre il "Robert Downey Jr. Show", solo che lì almeno tutti i personaggi (anche quelli di contorno) fanno parte dello spettacolo, ne parleremo a breve ;-)

      Mickey Rourke inizia davvero minaccioso, ed è quello che viene depotenziato maggiormente nel corso del film, basta paragonare il primo contro con Tony e l’ultimo, non sembra nemmeno lo stesso personaggio. Sulla Vedova Nera niente da dire, Rossella Di Giovanni è forse troppo formosa per essere una ex spia ed ex ballerina, ma non mi sentirai MAI lamentarmi se una donna è formosa, ma proprio MAI nella vita ;-) L’unica lamentela che posso muovere è che per me, il personaggio di Natasha Romanoff ha esordito davvero non qui, ma nella prima scena di “The Avengers”, dove è spavalda, sexy, tosta e cazzuta, ma soprattutto, scritta da Joss Whedon, dettaglio che aiuta ;-) Quella singola scena, mi fa sempre rimpiangere il fatto che la Marvel non abbia mai fatto un film dedicato alla Vedova Nera, magari firmato da Whedon. Cheers!

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    2. Spero che non ne parli in questo weekend perché al 99% sarò offline... Anzi, non pubblicare nulla da domani a domenica perché mi sa che non ci sarò proprio! ;-P

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    3. In realtà un film prequel su "Vedova Nera" sembra una realtà sempre più vicina, al momento non c'è il semaforo verde ma alcuni sceneggiatori sono già all'opera. E dovrebbe riallacciarsi molto al film più "spy-story" finora fatto in questo saga, ovvero, "The winter soldier".
      Dai, dopo una quindicina di film ambientati nello spazio si farà sicuramente un gradito e nostalgico (sottolineo nostalgico) ritorno alla Terra con un film sulla Vedova. E dato che potrebbe costare anche poco, diventerebbe facilmente l'ennessimo successone ;)

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    4. Per domani ho un pezzo pronto, ti va bene perché penso che nei prossimi giorni, causa ponte, andrò con il palinsesto leggero, se gli Avengers si uniscono per affrontare Thanos, io e il resto della Cass-Famiglia (meglio nota come “The Gang”) stiamo combattendo una guerra infinita con scatole e scatoloni: Traslocatori Uniti! :-P Cheers

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    5. Non sarebbe affatto male, il filone spionaggio della Marvel piace ad una grossa fetta di pubblico (sottoscritto compreso), davvero sarebbe il film più facile del mondo, oh dai insomma, di fatto dovrebbe essere un “Red Sparrow” fatto meglio, ci vuole anche poco considerando la qualità di quel film :-P Cheers

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  2. L'ho detestato ai tempi perchè mi era sembrato (e lo penso tuttora) un allungato e brodoloso episodio di una serie tv su "Iron Man" fatto solo per introdurre lo SHIELD e Vedova Nera per il film dei Vendicatori.
    Oggi lo rivedrei con la sicurezza di sapere come hanno gestito meglio il personaggio da lì a poco(specialmente in buona parte del 3 e in "Civil war"); e ammetto che ho tanta voglia di vedere la sua ultima impresa ora nei cinema ;)
    Saluti!

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    1. Di questo film salvo l’uso arrogante e sprezzante degli AC/DC, l’entrata in scena da vero tamarro di Tony ancora mi esalta tantissimo. Per il resto sono perfettamente d’accordo, il terzo film è due spanne sopra e conclude alla grande l’arco narrativo della crescita personale di Tony. “Civil War” è il suo momento più oscuro (sottolineato dalla rottura con Pepper), mentre “Spider-Man: Homecoming” la completa maturazione del personaggio, che in quanto vero “Frontman” (passami l’anglicismo) dell’MCU ora può fare da padrino alla seconda generazione di eroi.

      Non vedo l’ora di vedere “Avengers: Infinity War”, purtroppo non ho ancora avuto il tempo di farlo ma rimedierò il prima possibile, a fare due più due, avrei già delle riflessioni, proprio specifiche su Stark, ma me le tengo nel taschino fino a quando non avrò visto il film ;-) Cheers

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  3. C'è War Machine, il resto è fuffa!
    Seriamente hai ragione su tutto, all'epoca mi era piaciuto molto e mi piace tutt'ora ma ne riconosco tutti i suoi limiti.

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    1. Ha dai numeri, la prima mezz’ora ad esempio è ottima, poi War Machine è fighissimo peccato sia un po’ sottoutilizzato ecco, in ogni caso Don Cheadle è un netto miglioramento, Howard mi è sempre sembrato anonimo da morire. Cheers!

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  4. Era dai tempi del VI Harry Potter* che al cinema non mi veniva da chiedermi che cacchio stessi guardando. Questo l'avevo quasi rimosso...

    * in realtà l'apice è stato un certo film di Zackino bello, ma monopolizza troppi miei discorsi.

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    1. Ti riferisci a “Il regno di Ga'Hoole” vero? :-P Scherzi a parte, prima o poi prenderò il Watchmen (e il Cavaliere oscuro) per le corna, non possono mancare qui sopra. Cheers!

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  5. Me lo ricordavo poco ma mentre ti leggevo mi è tornato alla memoria, e mi fa piacere che i limiti non li vedevo solo per colpa della mia storica allergia-Marvel :-P
    Rourke ci ha ingannati tutti, per un attimo ci ha fatto credere che sarebbe diventato tutt'altro tipo di attore, invece è rimasto il Rourke sfasciato di sempre...
    Ammazza che capelli lunghi e rossi che aveva Scarlett, qui davvero assomigliava a certi disegni della Vedova Nera! A forza di vederle cambiare look dieci volte l'anno, non me la ricordavo più così...

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    1. No no, purtroppo i difetti ci sono, non è questione di allergia ma di eccesso di gag ;-)
      Un peccato, perché con “The Wrestler” mi ha quasi fatto sudare le palpebre, sai solito discorso su NOI duri che al massimo sudiamo dalle palpebre nel testosteronico sforzo di continuare ad essere così duri… ok la smetto ;-) Un paio di titoli che contava, ma poi è stato lui il primo ad ammettere che Marv di “Sin City”, un energumeno con la faccia devastata, alla fine era davvero il modo in cui lo vedono tutti ad Hollywood e non solo.

      Eh mica male con quella cascata di riccioli rossi, che poi magari sono una parrucca ma chissene, l’effetto finale oltre ad essere molto somigliante ai fumetti è notevole. Ora sono curioso di capire perché in “Avengers: Infinity war” è bionda, sembra Yelena Belova. Cheers!

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  6. Sono d'accordo, peggio certamente del primo tuttavia sufficiente ;)

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    1. Ricordavo che da un certo punto in poi sbarellasse, ma la prima mezz’ora è davvero buona, resta solido e quello che vuoi, ma tra i tre, preferisco gli altri due ;-) Cheers

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  7. Ancora non ho avuto il tempo di commentare su Iron Man 1, quindi faccio tutto qui :)
    Iron Man è il mio super eroe marvel preferito al cinema (confesso completa ignoranza della componente cartacea), come spiegavo anche nel mio post dedicato, soprattutto perché non ha ricevuto fenomenali poteri facendosi mordere da un insetto schifoso... se li crea, con la sua intelligenza (e poi è ingegnere. grandi amori della mia vita : ingegneri!!)
    Sai che il 2 non l'ho mai visto?
    Comunque Leo Ortolani è un genio, e aspetto ansiosamente la sua recensione di Infinity War (oltre che, ovviamente, la tua): sarà stato trattenuto dalla visione dalla prof delle sue figlie? e tu, che scusa hai :D ?
    à bientôt !

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    1. Ricordo il tuo post, che non ho commentato per la stessa ragione tua ma lo ricordo bene, hai dei gusti strani sai? Io quando vedo un ingegnere salgo in piedi sulla sedie e cerco un giornale arrotolato con cui scacciarla :-P

      … Agli ingegnerei poi questa battuta la spiego dopo :-P :-P Scherzo! Sto scherzando eh? ;-)

      Tornando serio per quanto io possa esserlo, è il bello del personaggio uno che non è un Dio (come Thor) o una leggenda vivente (come Cap), ma incarna la scienza quasi senza lati negativo (il suo opposto? Hulk, infatti i due si annusano e fanno comunella subito in Avengers). Il suo arco narrativo poi, sparso sulla trilogia di “Iron Man” e le altre sue comparsate secondo me è molto bello.

      La prof delle figlie di Ortolani ormai è leggenda, sicuro lo avrà trattenuto, io invece ho passato il 25 aprile a traslocare roba, questione che mi terrà impegnato ancora qualche giorno, di sicuro meglio la scusa di Ortolani, in ogni caso, porta pazienza, arriverò ;-) Cheers!

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  8. Film abbastanza dimenticabile al di là di qualche gag che strappa giusto qualche risatina.

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    1. Si qualcuna si, bisogna dirlo, però il più debole della trilogia. Cheers!

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  9. Sono praticamente d'accordo su tutto nella tua analisi. Tra l'altro il film l'ho decisamente rivalutato a freddo, mentre vedendolo al cinema ne fui estremamente deluso...

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    1. Se avessero spinto di più sulla questione dipendenza/alcolismo sarebbe stato migliore, ho voluto rivederlo perché lo ricordavo molto sbilanciato, non è cambiato nel frattempo ;-) Cheers

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  10. Nella mia ignoranza mi piacque, da appassionato di Formula 1 mi galvanizzò un sacco la parte sul gran premio di Monaco. E la scena della valigia-armatura. Poi il personaggio di Rourke non mi dispiacque affatto.

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    1. La scena della valigetta-armatura sfida le legge della fisica, ma se possiamo credere ad un uomo che vola in armatura, perché non quello no? ;-) In effetti l'ambientazione è figa e giusta per uno come Stark, infatti è piaciuta anche a me che proprio la Formula 1 non mi piace, lo so sono un tipo strano ;-) Cheers

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  11. Anche per me è il più debole della trilogia..troppa poca azione e troppi momenti RDJ :D Rourke comunque memorabile, peccato che come dici tu lo sconfiggono in 2 minuti

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    1. Rourke inizia come una vera minaccia dal passato, l'effetto collaterale delle sue decisioni sbagliate, e poi Puff! Finisce a parlare del suo pappagallo, lo avessero almeno doppiato "Parrocchetto" mi sarei fatto bastare la strizzata d'occhio a "Danko" ;-) Cheers

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  12. Bello, sinceramente non so se mi piaccia di più questo o il primo, sicuramente il livello si è mantenuto alto - soprattutto se pensiamo al terzo che continuo a ritenere sia una presa in giro -.

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    1. Pensa che il terzo é il mio preferito, magari riesco a fornirti qualche punto di vista extra ma più facile no trattandosi di me :-P Cheers!

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