sabato 24 marzo 2018

Ash vs Evil Dead - 3x04 - Unfinished Business: La vita è Groovygliosa


Pensavate mi fossi dimenticato dell’appuntamento settimanale con questa serie? Assolutamente no! Iniziamo subito ma prima il solito avviso: Seguono SPOILER!

Come abbiamo visto nel finale dello scorso episodio, il nostro Ash ha rimandato al creatore la versione malvagia di suo padre Brock Williams (Lee Majors), ma visto che è la settimana della festa del papà, lo spirito del buon Brock torna a far visita al figlio, in una versione molto più Groovy di “La vita è meravigliosa”.

Bisogna dire che Ash non fa nemmeno una piega a rivedere sua padre sbrilluccicante nemmeno fosse lo spirito di Obi-Wan Kenobi, perché in fondo aveva già avuto questa “Apparizione” nell’ultimo episodio della seconda stagione, che come sappiamo è stato scritto in fretta e furia e modificato in corsa rispetto ai piani originali.

Quando si accende una motosega, ad un angelo spuntano le ali.
Mi sarei aspettato un minimo di spiegazione, perché nel corso della saga di Evil Dead, non mi pare di ricordare fossero previste apparizioni in forma spiritica, e per lo stesso Ash sembra tutto piuttosto normale. Capisco che quando c’è di mezzo il Necronomicon tutto diventa bizzarro, e diciamo che la spiegazione è questa, una più convincente di così non credo arriverà.

L’altra sotto trama importante invece prevede la possessione demoniaca di Pablo (Ray Santiago) che aggredisce subito Kelly e Brandy che per sfuggire dall’indemoniato, si rifugiano nella roulotte di Ash, questo non basta ad impedire di piazzare un mozzico sul polpaccio di Kelly, dettaglio che si rivelerà gustoso più avanti nell’episodio. Anche se mi rendo conto che forse gustoso non è la parola più azzeccata da usare, però vabbè questa frase mi è venuta fuori così, portate pazienza.

Il titolo “Unfinished Business” fa riferimento alla parte più sostanziosa della puntata, ricordate la profezia di Brock Williams? Quell’importante informazione che l’uomo avrebbe dovuto comunicare al figlio, un attimo prima di morire spappolato sotto le gomme della Oldsmobile Delta 88 (meglio nota come “The Classic”)? Ecco finalmente gli autori si sono decisi a chiudere finalmente questa sotto trama, il modo in cui decidono di farlo però non è proprio pesche e crema.

La camicia blu è il capo d'abbigliamento preferito dai Williams.
La rivelazione è che trent’anni prima, nella sua ferramenta il vecchio Brock ricevette una visita da uno dei Cavalieri di Sumeria venuto a spiegare all’uomo che suo figlio Ash, sarebbe stato fondamentale nella lotta contro le forze del male. Poi per via di un piccolissimo disguido, l’uomo è accidentalmente voluta giù per le scale dello scantinato del negozio spaccandosi la testa.

Lo sceneggiatore dell’episodio Nicki Paluga, riesce con un paio di dialoghi azzeccati a mascherare l’indifferenza con cui papà Brock ha reagito, peccato che con il passare dei minuti la coperta si rivela corta. In visita allo scantinato i due Williams, scoprono che l’uomo non solo non era morto, ma è sopravvissuto per un po’ divorando le scorte di cibo accumulate da Brock, ma ha anche tappezzato le pareti dello scantinato con delle scritte in Sumero, che gli appassionati de La Casa, sanno portare sempre con loro un sacco di guai.

"Sumero, io odio lo stramaledetto Sumero".
Ma ora io dico, questo poveretto è rimasto nello scantinato non è dato sapere chissà quanto tempo, senza mai provare ad uscire? Senza chiamare aiuto? No, è rimasto lì in silenzio, ha mangiato qualcosa, fatto due graffiti e poi è morto. Chissà se giustificheranno anche le forzature della sceneggiatura usando la parola magica: Necronomicon!

Quello che funziona alla grande dell’episodio sono sicuramente le trovate sanguinolente, anzi direi proprio “Groovy”, grazie ad un sapiente utilizzo di effetti speciali rigorosamente vecchia scuola, “Unfinished Business” si gioca un paio di scene davvero riuscite.

La prima sono gli effetti collaterali del morso di Pablo, che trasforma la gamba di Kelly in un polpaccio demoniaco con bocca, naso (e baffi) di Pablo, non siamo dalle parti dell’occhio sulla spalla di Ash in L’Armata delle tenebre, però l’idea è chiaramente quella, e non vedo l’ora di vedere dove porterà questa trovata.

Scordatelo proprio, ma nemmeno se ti tagli i baffi!
L’altra scena mica male è lo scontro tra Ash e la parete ricoperta di scritte in Sumero, perché le parole forse non uccidono, ma se sono in grado di evocare tentacoli allora possono farlo! Bruce Campbell non si tira indietro nemmeno se c’è da farsi appendere al soffitto con i cavi e recitare l’ennesima versione della sua lotta solitaria contro il male, il suo entusiasmo è pari solo alla sua faccia da schiaffi!


Notevole anche la scena finale, in cui il nostro Ash cerca di liberare, facendo meno rumore possibile (quindi conoscendo Ash, aspettatevi come minimo un gran casino) la ragazzona presa in ostaggio da Ruby, il tutto senza svegliare il diabolico figliolo partorito dalla donna, ovviamente senza riuscirsi, l’ultima frase del protagonista è emblematica: «Come si dice essere nella merda senza essere volgare?».

"Hey c'è nessuno in casa? In casa avete capit... ok la smetto".
Insomma, al netto di un paio di svarioni (più o meno grandi) di sceneggiatura, anche questa puntata porta a casa il risultato, quindi godiamoci anche questo episodio, perché intanto la serie continua a vagare alla ricerca di una conferma per una quarta stagione che ancora, purtroppo, tarda ad arrivare. Tenete le dita della mostra mano meccanica incrociate, abbiamo bisogno di tutto l’aiuto possibile.

2 commenti:

  1. "Come si dice essere nella merda senza essere volgare?" diventerà una della mie frasi culto :D. Strepitoso il ginocchio indemoniato di Kelly, solo a questi geni poteva venire in mente! Ma a Bruce Campbell uno di quei premi tipo il Grammy no eh?

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    1. Si esatto, è davvero notevole ed ottima per essere utilizzata ;-) Adesso voglio proprio vedere come lo portano avanti il Pablo-Polpaccio! Figurati è destinato ad essere ricordato per sempre come "The King of B-Movie", in fondo a suo modo, lui è un re ;-) Cheers

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