Ditemi cosa volete, ma la saga di Hatchet creata da quel pazzarello di Adam Green si attende sempre con un certo piacere, certo qualche volta il risultato finale non è proprio all’altezza delle aspettative, ma resta un appuntamento imperdibile. Prima di sprecare anche una sola sillaba, mettiamoci dalla parte del giusto, parola ai Creedence Clearwater Revival!
Si perché era a
tutti gli effetti una commedia Horror che faceva volutamente il verso al Jason Voorhees
di Venerdì 13, ma era anche uno
Slasher movie spassoso, nato con l’obbiettivo di esagerare tantissimo, ogni
omicidio doveva essere il più folle, sanguinolento e assurdo mai visto, il
tutto rigorosamente prodotto con i trucchi della vecchia scuola, sangue finto,
effetti speciali prostetici di gomma, insomma tutto il meglio, un occhio di
riguarda verso il glorioso passato degli Slasher tanto da potersi permettere
anche Kane Hodder ad impersonare Victor Crowley, lui che è stato per ben
quattro volte il “Ripieno” di Jason Voorhees.
Quando poi nel
2010 è uscito “Hatchet II”, Adam Green ha davvero esagerato, il film rispettava
i canoni del primo film, ma era un’opera, come dire, ecco ad essere gentili
dovrei usare l’espressione autocelebrativa, ma per amore di precisione devo
descriverla per quello che è: Una sega davanti allo specchio. Ok, dopo questa mi
sono guadagnato un invito a corte per i miei modi gentili e il mio vocabolario
forbito.
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Ripieno di Kane Hodder, ma ricoperto di sangue di adolescente! |
“Hatchet II”
sembrava pensato per la proiezione di mezzanotte nei vari film festival
specializzati in Horror del pianeta, oltre ad essere farcito da strizzate
d’occhio ai cortometraggi scritti e diretti dallo stesso Adam Green (e
probabilmente visti solamente da lui), era una massacro in cui ogni omicidio
comico e volutamente esagerato, pernsato e diretto per lasciare il tempo al pubblico per applaudire alle gag oppure alle secchiate di sangue,
spassoso quanto volete, ma sempre di masturbazione si tratta.
La musica è
cambiata un minimo con “Hatchet III” (2013), in cui Adamo Verde ha fatto la
concessione di cedere la regia ad B. J. McDonnell (cameraman dei due film
precedenti), limitandosi solo a scrivere la sceneggiatura, il film resta
comunque auto masturbat… celebrativo, però se in una pellicola ci butti dentro
un quantitativo di omicidi così folli, e soprattutto ognuno completamente
diverso dal precedente, tutti conditi da secchiate di sangue, il risultato lo
porti comunque a casa ed io con una roba così non posso che divertirmi.
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Una normale giornata di lavoro ad un film festival per il nostro Adam. |
Insomma era stata
imboccata forse la strada giusta qua… NO! Adam Green come l’assassino di uno
Slasher torna a colpirci tutti quando ormai sembrava morto, infatti Hatchet
IV “Victor Crowley” è nuovamente scritto e diretto da lui, l’unica novità è
davvero la mancata continuazione della numerazione, se il nome del vero
protagonista sparato nel titolo poteva far pensare ad un cambio di andazzo, il
film conferma che non è andata affatto così.
L’unico
sopravvissuto del massacro delle paludi di Honey Island da dieci anni campa di
rendita, in vista del decennale Andrew Yong (Parry Shane) va ospite nel talk
show della sua ex moglie Sabrina (Krystal Joy Brown) a pubblicizzare il suo libro,
che tanto nessuna ha davvero letto sul serio.
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"Ma come non lo ha letto nessuno? Ci ho messo tanta passione per scriverlo!?". |
La regista Chloe
(Katie Booth), l’attrice e trruccatrice Rose (Laura Ortiz) e il tuttofare Alex (Chase
Williamson) raggiungono le paludi con mezzi proprio, e con sorpresa ci trovano
proprio Andrew Yong la sua odiosa manager e un’infilata di personaggi destinati
a morire (male), si perché Yong si è fatto convincere, tanti presidenti spirati
stampati su carta verde, per tornare a Honey Island per una breve comparsata.
“Victor Crowley”
inizia alla grande, il prologo iniziale è divertente ben girato e termina nel
sangue, oltre che smontare un paio di cliché sul genere, insomma vedere questa
coppietta impegnata in una proposta di matrimonio tragicomica è un vero spasso, quindi l’inizio è il migliore possibile, poi purtroppo le cose cominciano ad andare decisamente meno bene.
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Pensi che il film prenderà una deriva metacinematografica tipo "Scream", invece nisba! |
Metteteci anche che la trama ricorda pure troppo il triste destino dei Lynyrd Skynyrd,
una mossa che garantisce trovate comiche, oltre che la possibilità di girare tre
quarti del film in un set fatto a forma dell’interno di un aereo, sicuramente
più economico e facile da realizzare piuttosto che una credibile palude, ma il
problema di “Victor Crowley” è strutturale, se escludiamo il prologo e l’ultima
mezz’ora, è tutto basato sui dialoghi.
Lo dico fuori dai
denti, ci sono dei passaggi talmente idioti, basati su un umorismo di grana
così grossa, che pare di stare guardando uno degli “Scary Movie” che vi manca,
tipo il fanatico che si inventa la sua personale idea di fare il “Groupie”
chiedendo ad Andrew di autografargli il… vabbè avete capito. In altri momenti
si ride, si ride forte perché alcune trovate sono sinceramente azzeccate e
spassose, ma quello che a lungo manca sono gli omicidi tutti matti che sono
sempre stati alla base di “Hatchet”.
Badate bene, non
è che manchino totalmente, quando Victor Crowley entra in scena qualcuno esce,
di solito morto ammazzato malamente, tipo l’omicidio con Smartphone è uno dei
più matti mai visti in questa saga e di conseguenza rischia di essere uno dei
più folli di sempre. Pecccato che per troppo tempo sia necessario sorbirsi che
so, le battute dello scemissimo Dillon (Dave Sheridan) che nella sua stupidità
spesso fa ridere, ma il più delle volte è urticante e basta.
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Avrei preferito un po' più Victor e un po' meno commedia, ecco. |
Nell’ultima
mezz’ora il film sale di colpi, chi sarà l’ultimo a restare in piedi contro Victor
Crowley? Adam Green si diverte a frustrare tutte le nostre aspettative,
prendendo allegramente per il naso tutti i cliché con soluzioni da cartone
animato, sembra una barzelletta in cui gli elementi comici sono chiari, bisogna
solo capire come si uniranno insieme per creare l’effetto finale, effetto
splatter in questo caso.
Non perdetevi
inoltre la scena dopo i titoli di coda, compare una vecchia conoscenza di tutta
la saga (e di una fraccata di horror in generale), che offre il migliore degli assist
possibile per il prossimo capitolo “Hatchet V”, oppure si chiamerà “Victor
Crowley II”? Ah non lo so! L’unica sicurezza è che sarà diretto da Adam Green!
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Una gara ad eliminazione, in cui i clichè vengono spernacchiati. |
And I can still hear
my old hound dog barkin'
Chasin' down a hoodoo
there
Born on the bayou
Born on the bayou
Born on the bayou
Ma sai che della saga di "Hatchet" non ho visto manco mezzo capitolo? Credo di aver visto qualcosa del primo anni e anni fa e mi dava l'idea di poverata DTV che si trova nei cestoni degli autogrill. Onestamente: meritano o posso continuare a vivere senza?
RispondiEliminaBeh il primo è fatto volutamente con effetti speciali vecchi scuola, resta piuttosto divertente, un omaggio/parodia ai vari “Venerdì 13” (giusto per fare un titolo). Ha la sfiga di essere stato venduto come un capolavoro, non lo è, ma resta un film molto divertente, il primo e il terzo sono i migliori. Tienilo a mente per una volta che hai voglia di Slasher ma non del solito Jason ;-) Cheers
EliminaMi sa che mi manca anche il III da vedere, i primi due mi divertirono parecchio :D
RispondiEliminaIl terzo è ancora più matto, mi diverte un sacco, se hai visto i primi due, non dovresti lasciarlo indietro ;-) Cheers!
EliminaGrande Cass ahahah! Ma sai che quando ho visto Hatchet ho detto: "ma che stronzata di film è". Poi, non ricordo, se addirittura da te o in qualche altro posto del web mi fecero notare che "era un horror con venature di commedia".
RispondiEliminaOps che figura :D.
Il problema è che avevo percepito Hatchet come uno strepitoso ritorno dello slasher bla bla horror inquietante bla bla
Invece è un horror della categoria 'divertissment"
Che dire, adesso prendo un' accetta e vengo a Torino perché ho troppa roba in lista in questi mesi di lettura della Bara Volante. :D
Capisco perché tu lo abbia percepito così, è proprio il modo in cui è stato venduto da tutti i fan dell’Horror che lo avevano visto! :-D Dico sempre che la percezione di un film visto all’interno di un film festival è differente, rispetto a come lo stesso film, viene visto dal grande pubblico. Se stai giorni e giorni a vedere anche sette, otto film al giorno, molti dei quali di poco conto, appena ne vedi uno che sembra un film, tripudio! Giubilo! Penso che fosse uno di questi casi.
EliminaComunque “Hatchet” ha un suo valore, si rivolge ad un pubblcio specifico, ti devono piacere gli Slasher per poterti godere non solo gli ammazzamenti tutti matti, ma anche il modo in cui Adam Green prende amorevolmente per il culo il genere.
Me lo merito! Fammi finire un altro paio di post prima di vederti sfondare la mia porta di casa a colpi di accetta :-P Cheers!
All'epoca del secondo ricordo che feci una maratona in treno dove mi sparai entrambi, sullo schermo dell'EEEPC (il netbook che all'epoca era pompato dalla TIM ma poi è scomparso quando gli utenti si sono accorti che aveva Linux e non Windows :-P Servivano due neuroni per usarlo, quindi era troppo complicato!)
RispondiEliminaOnestamente non ricordo nulla se non che trovai particolare l'operazione e da qualche parte dovrei avere il fumetto: perché ad un certo punto Green ha tentato anche la strada disegnata!
A questo punto sto meditando una nuova maratona zinefila per recuperare...
A proposito, ma la trama non sembra proprio quella di un vecchio Scream? Non ricordo quale, ma la sopravvissuta scrive un libro e durante la presentazione succede qualcosa...
E' il 4° Scream.
EliminaVero è proprio sparito dai radar, hai anche capito il perché Linux per molti è quello della coperta, l’amico di Charlie Brown :-P Sapevo che esisteva un fumetto, ma non ho mai avuto modo di leggerlo, Adamo Verde le ha tentate un po’ tutte le strade ;-)
EliminaSi, anche qui è previsto un personaggio che scrive un libro e un ritorno al luogo originale del massacro, poi i punti in comune finiscono qui, il fatto che ci siano un’improvvisata troupe non viene sfruttato, nemmeno per pensare di fare qualcosa di meta cinematografica, come invece “Scream” faceva sempre in tutti e quattro i film, Green era troppo impegnato a scrivere battute per pensare ad una roba del genere ;-) Cheers
Confermo era il quarto, ma mi pare fosse un libro sull’auto difesa se non ricordo male, ho visto quel film solo al cinema una volta. Purtroppo la biografia citata in questo film si vede per circa mezzo secondo, si intitola (mi pare “I, survived”, se ti serve Lucius ti mando un paio di immagini. Cheers!
EliminaTi ringrazio dell'offerta ma a questo punto scatta l'indagine speciale sugli pseudobiblia scritti da sopravvissuti a capitoli precedenti ^_^
EliminaYeah!!! Ti mando qualche immagine, tanto devo mandarti anche altra roba. Cheers!
EliminaMi sa che dovrei provare a recuperarli tutti, non ne ho mai visto nemmeno uno mannaggia a me!
RispondiEliminaSe sei in vena di una roba molto esagerata sono anche divertenti ;-) Cheers
EliminaCass,la manager odiosa è Felissa Rose,la mitica Angela del cultissimo "Sleepaway Camp" quello sì davvero agghiacciante....
RispondiEliminaAzzo è vero! Appena hai detto il nome l'ho riconosciuta, ma di faccia no, mamma mia che filmone è "Sleepaway Camp"! Cheers
EliminaPErsonaggione! Il film è in lista tra quelli da guardare, se riesco forse già questo sabato... :)
RispondiEliminaOttimo, ottimo, mi siedo qui nella mia palude e aspetto il tuo pezzo ;-) Cheers!
EliminaHo visto solo il primo capitolo, ma mi è piaciuto un sacco...Proverò a recuperare anche il resto della saga...See you soon Bro!
RispondiEliminaIl terzo nella sua follia, é molto divertente, fammi sapere Bro! ;-) Cheers
EliminaQuesto film mi ha ricordato perché le Bayou mi inquietano XD
RispondiEliminaAhahaaha esatto, ottimo appunto ;-) Cheers!
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