venerdì 13 ottobre 2017

Venerdì 13 parte V - Il terrore continua (1985): Tenete duro, domani è sabato (14)


Qui alla Bara Volante non crediamo nella scaramanzia, d’altra parte potremmo mica andare in giro con un nome del genere se fossimo sensibili all’argomento? Qui sopra il giorno venerdì 13 non viene visto come fumo negli occhi, ma celebrato, perché alla Bara Volante ogni venerdì 13 è il giorno di Jason Voorhees!

Abbiamo già parlato dei primi tre capitoli della saga dell’assassino di Crystal Lake e anche il capitolo numero quattro, quindi per festeggiare come si deve questo venerdì 13 Ottobre 2017 è il momento del quinto capitolo della saga: “Friday the 13th Part V: A New Beginning”.

Il piano originale degli autori era quello di sfornare un nuovo capitolo che portasse avanti la storia del piccolo Tommy, "Final boy" sopravvissuto alla mattanza del film precedente, piccolissimo problema: nel frattempo il giovane Corey Feldman ha fatto clamorosamente il botto interpretando proprio nel 1985 la parte di Mouth in quel capolavoro che è I Goonies, quindi con il cavoletto che torna a fare il vostro Slasher se non siete disposti a pagare bei soldini.

Per questa ragione, Corey Feldman compare solo nella prima scena del film che, per altro, è stata girata nel cortile di casa Feldman in mezza giornata (storia vera) proprio per liberareil giovane divo dai suoi vincoli con la produzione. Anche per questa ragione la scena iniziale di “Venerdì 13 parte V - Il terrore continua” risulta piuttosto enigmatica, vediamo solo Tommy sotto la pioggia assistere al dissotterramento della bara di Jason che, ovviamente, ringrazia a suo modo i due becchini improvvisati spedendoli dritti all’altro mondo. Iniziate a segnare due sul cartellino del nostro Giasone che in questo episodio si mette d’impegno per risolvere il problema della sovrappopolazione.

"Fessi nei pressi" (Cit.)
Senza Feldman la storia prende un'altra piega, ma continua a concentrarsi su un Tommy ormai adolescente (interpretato da John Shepherd) ragazzo tormentato che fa dentro e fuori gli ospedali psichiatrici. Nel tentativo di risolvere il suo Jason-Trauma viene spedito nell’istituto di Pinehurts Halfway, una specie di colonia estiva per ragazzi gestita dal dott. Matt Letter e dalla sua bella assistente la bionda Pam (Melanie Kinnaman).

La comunità è piuttosto variopinta, abbiamo Jack un ragazzo balbuziente (mettete in preventivo del tempo se a chiamare aiuto dovesse essere lui), una specie di sosia in miniatura di Cindy Lauper di nome Violet, la coppietta tutta ripiena di ormoni composta da Eddie e Tina (tenetemi l’icona aperta che più avanti ripasso…) e poi il mio personalissimo MVP: Joey il cicciotto che meriterebbe una saga tutta sua!


Signora come li vuole questi adolescenti, tagliati sottili vanno bene?
Il simpatico Joey (interpretato da Dominick Brascia) è un impiastro tutto impiastrato di cioccolata, non solo lascia macchie sulle lenzuola pulite con le sue ditine cicciotte e sporche di cioccolato, ma poi pensa bene di attaccare un clamoroso bottone a Victor che del gruppo è quello muscoloso e con un pessimo carattere. Ora, io non so quale sia la vostra posizione nei confronti di quelle persone che attaccano a parlarti addosso dei problemi loro, quando tu sei impegnato a farti gli affaracci tuoi, tipo tagliare la legna con un'ascia come sta facendo Victor, però Joey, benedetto figliolo, se poi quello dà di matto e la suddetta ascia la usa contro di te, vuoi pure dargli torto? Cacchio! E' un pazzo conclamato, ha un'ascia affilata in mano, non andare a rompergli le scatole, su!

Ciao Joey, insegna agli angeli come rompere la palle ad uno psicotico armato di ascia.
La morte di Joey pare una liberazione un incidente isolato anche se sconvolge persino i sanitari accorsi a recuperare il corpo del ragazzo, fatto a pezzetti molto piccoli (dajè Victor! Dajè!), ma di lì a poco i ragazzi iniziano a morire come mosche, mentre Tommy ha visioni sempre più drammatiche, tipo una scopiazzata dalla scena delle lenzuola stese di Halloween di John Carpenter, in cui il ragazzo guardando fuori dalla finestra della camera, vede Jason fermo in piedi a fissarlo con la sua caratteristica maschera da hockey.

“Venerdì 13 parte V - Il terrore continua” è forse l’ultimo capitolo della prima porzione dell’interminabile saga dedicata a Giasone nostro, dal prossimo capitolo Jason diventerà lo zombie indistruttibile e impossibile da uccidere che tutti conoscono, ma qui sotto la maschera troviamo ancora un essere umano e come nei capitoli precedenti il mistero di chi si nasconde sotto la maschera da hockey tiene banco.


Proraso Jason Voorhees barbiere a domicilio.
Mistero, oddio parole grosse, leggendo la trama sono sicuro che avete già capito come va a finire il film, vi posso dire che sì, termina proprio come avete immaginato, ma con una piccola sorpresa nel mezzo, perché il film sarà anche il quinto capitolo, ma il suo numero è il due, perché di fatto si tratta della seconda pellicola della saga in cui ad uccidere non è Jason (come succedeva già nel primo film), ma è anche il secondo film con il più alto numero di morti ammazzati, ben 15, in classifica generale sta dietro solo all’imprendibile “Jason X” (2001) che da questo punto di vista gioca proprio in un’altra categoria!

La regia di Danny Steinmann non è particolarmente ispirata per quanto riguarda le parti di transizione tra un ammazzamento e l’altro, cose che capitano quando hai un produttore come Timothy Silver che ripete costantemente «Un morto ogni otto minuti! Otto minuti» (storia vera). Il risultato sono delle scene che oggi etichetteremmo come “Jump Scare” se non fosse che non fanno granché paura, la mia preferita è quella dei due tizi con l’auto in panne nel bosco, per altro entrambi conciati come due Greaser usciti da Quadrophenia degli Who però in pieni anni ’80 (ma perché!?), uno dei due si allontana nel bosco per ehm… Fara la cacca e quando vede un coniglio si porta la mano al petto (sarà vestito come “Il Selvaggio”, ma a recitare non sembra proprio Marlon Brando) e dice «Ah che colpo!», ma come che colpo? E' un coniglio, fosse stato un leone, ti facevi venire un colpo apoplettico?


"Non fate caso a me, sono solamente il giardiniere".
Detto questo, gli omicidi, che poi sono la vera anima di uno Slasher di questo tipo, sono tutti piuttosto ben fatti e variegati tra di loro, ad esempio uno dei due Greaser muore con un razzo segnalatore cacciato di forza in bocca. Perché avessero un razzo segnalatore due Greaser con l’auto in panne nel bosco non lo so, probabilmente per cacciare via i terrificanti conigliettini morbidini, come Alan Grant faceva con i T-Rex in Jurassic Park.

I personaggi di contorno sono la solita canna da cannone adolescenziale perfetta per essere passata a filo di machete da Giasone, magari non ti ricordi proprio tutti i nomi, ma le facce sicuramente, ad esempio, uno dei miei preferiti è il compagno di stanza di Tommy, un ragazzino di colore che sembra a tutti gli effetti un sosia di Arnold che clamorosamente anche se nero, che resiste fino alla fine del film, pensate che ad un certo punto nel tentativo di correre in soccorso della bionda Melanie Kinnaman, il nostro Arnold ciccia fuori a bordo di una ruspa e investe in pieno petto Jason, ci mancava solo un bel «Get away from her you bitch!» e poi l’omaggio ad Aliens - Scontro finale sarebbe stato completo!


Un nero che guida una ruspa, in pratica l'incubo di Matteo Salvini.
Una delle trovate più divertenti in assoluto di tutto il film è la colonna sonora, la tradizione vuole che nella saga di “Venerdì 13” la musica parta di colpo solo quando Jason Voorhees entra in scena, per altro, questo è il primo film in cui il nome dell’assassino di Crystal Lake (in trasferta dal suo lago preferito) viene pronunciato per esteso, anche se il doppiaggio italiano lo trasforma in Jason Voris, pronunciato proprio così, “Voris”, ma allora perché non “Gieson Voris”? Vabbè, la smetto qui prima che diventi una dialogo preso da “Frankenstein Junior”.

Ogni volta che “Gieson Voris” uccide qualcuno parte la caratteristica musichina, uno spasso che fa ci ci ci ah ah ah, ci ci ci ah ah ah seguito dal classico ZAAAN! ZAAAN! ZAAAN! Jason uccide la cameriera della tavola calda e il suo fidanzato cocainomane (vittime numero 9 e 10)? Ci ci ci ah ah ah ZAAAN! ZAAAN! ZAAAN!

Oppure, fa fuori il tizio nero chiuso nel cesso in preda agli effetti della frittata nemmeno fossimo in un film di Boldi e De Sica? Ci ci ci ah ah ah ZAAAN! ZAAAN! ZAAAN! E via così ogni otto minuti riparte la musichina e qualcuno resta a terra Jack il balbuziente e la rossa cotonata (vittime numero 12 e 13) fino ad arrivare ad una delle mie morti preferite, quella della sosia di Cindy Lauper, ovvero Violet.


La giovane Violet, morta per insegnarci una grande lezione di vita.
Sappiamo che nei film della saga di Jason Voorhees chi si droga e chi fa sesso muore malamente, ma il braccio (armato) e moralizzatore di Giasone non guarda in faccia nessuno, ogni forma di divertimento giovanile è bandita, infatti Violet viene uccisa in camera sua mentre è tutta impegnata, a farsi una canna? A fare pensieri impuri? No, ad esercitarsi a ballare come un Robot, il Robot avete presente la danza del Robot? Ecco, se vi capita di incontrare Jason Voorhees provate con la Macarena, la Lambada, ma il Robot no, altrimenti… Ci ci ci ah ah ah ZAAAN! ZAAAN! ZAAAN! (Vittima numero 14).

Eppure, la formula funziona, perché alla sua uscita “Friday the 13th Part V: A New Beginning” fu un bel successo al botteghino, anche perché rispetta la natura molto semplice di questa saga, non credo che sia un caso se l’omicidio più riuscito e celebre di tutta la pellicola, sia quello di Tina, anzi diciamolo giusto, della popputa Tina che da solo merita una parentesi perché è davvero meritevole.


Nel dubbio, il mio personaggio preferito del film, così, per quel suo certo non so che.
Questo quinto capitolo è famigerato anche per i tagli subiti dai censori dell’epoca, più bacchettoni di Jason Voorhees, infatti la scena di sesso nel bosco tra Eddie e Tina dura la bellezza di… Un secondo! Ma se non altro la bella Tina ci mostra tutte le sue grazie prima di venire falciata con le cesoie negli occhi da Jason, ancora oggi uno degli omicidi più iconici di tutta la saga. Ma sapete perché questa scena è memorabile? Per due ragioni… No! Non le poppe di Tina, ma state alla canna del gas non vedete una donna del 1992!

Non cercare di scorrere la foto, non va più giù di così (ah-ah!).
No, la scena diventa particolarmente divertente perché l’attrice che interpreta Tina si chiama Debi Sue Voorhees (storia vera!) quando si dice che uno il destino lo ha nel cognome. Per altro, la carriera cinematografica di Debi Sue non è durata moltissimo, ma lei è rimasta marchiata a fuoco dalla sua partecipazione al film, visto che per la sua scena di nudo ha dovuto cambiare ben due scuole, nessuno voleva una docente con tali trascorsi ad insegnare nella propria scuola. Mi viene da dire nessun genitore in stile signora Lovejoy dei Simpson (“I bambini! Perché nessuno pensa ai bambini!” Cit.) perché sono abbastanza sicuro che agli studenti una professoressa così andasse benissimo!

Tutto “Friday the 13th Part V: A New Beginning” è un film così, pensate che l’attrice Melanie Kinnaman che per tutto il tempo della produzione ha litigato sul set con il regista Danny Steinmann, ancora oggi dichiara che la sua scena preferita è quella in cui la combo spruzzatori d’acqua e camicetta bianca la trasforma in miss maglietta bagnata 1985. Che ci volete fare, era un set così, capita.

GROOVY!
Il finale è davvero uno spasso, la stessa Kinnaman affronta Jason con una motosega e l’ultima morte è un continuo spostare l’esito finale di qualche secondo per fornire un climax adeguato. Bisogna anche dire che, però, lungo il film gli indizi sull’identità dell’assassino non mancano, basta guardare i triangoli sulla maschera da Hockey di Jason, non il solito triangolo sotto sulla fronte, ma due quadrati blu ad altezza guance, come a volerci suggerire che questo non è il nostro solito Jason.


Jason ti stai facendo crescere i baff... Ok non ti arrabbiare scherzavo!!
Il finale è il solito, non manca la classica scena del risveglio dal sogno e lo spiegone finale per chi non avesse capito l’identità dell’assassino, con tutti i suoi limiti “Venerdì 13 parte V - Il terrore continua” offre il classico intrattenimento che ti aspetti da questa saga, da qui in poi anche Jason cambierà pelle, quindi questo quinto capitolo, a suo modo, risulta ancora molto classico, ma per parlare della prossima evoluzione dell’assassino di Crystal Lake avremo tempo il prossimo venerdì 13. Per ora, questo passatevelo bene e ricordatevi: se incontrate un cristone con la maschera da Hockey NON mettetevi a ballare come un Robot!

32 commenti:

  1. bella recensione.
    sinceramente non ricordo se l'ho visto o meno.


    quello in cui c'è kaori è il 6??

    non ho voglia di fare i calcoli ma attendo con ansia la rece di jason x.
    quelllo l'ho visto al cinema e mi fece morire dal ridere.

    grazie

    rdm



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    1. Ti ringrazio molto ;-) Nemmeno io lo ricordavo, ma rivedendolo mi sono tornati alla mente dei dettagli, tipo la maschera con i “baffi” azzurri di Giasone. Siccome questi film si ricordano per i loro omicidi, questo è quello della tettona che viene “Sforbiciata”, uno dei più memorabili di tutta la saga.

      Kaori era in uno di quelli più nuovi, ora potrai sbagliarmi ma mi pare di ricordarla in quello con la nave, dove vanno a Manhattan, che per altro fu anche il primo “Venerdì 13” della mia vita (storia vera).

      Non ho ancora fatto i calcoli nemmeno io, ormai sono affezionato a questa tradizione, però ti confesso che pure io ho una voglia matta di rivedermi “Jason X”, che spasso quando lo vidi al cinema alla sua uscita. Beh però potrei barare (in quanto Bara Volante posso permettermelo) e giocarmelo come capitolo speciale della rubrica su Cronenberg, ora vedo, per certe cose mi lascio guidare, seguo il flusso, Darwin, I Ching, roba così (Cit.). Cheers!

      P.S. Non ho resistito, nel 2018 ci saranno ben DUE venerdì 13, che figo!! :-D

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    2. Confermo... Kaori (Kelly Hu) é in "Incubo a Manhattan"!

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    3. Grande! Grazie mille per la conferma allora ricordavo bene ;-) Cheers!

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  2. Nemmeno io rammento se l'ho visto o meno.
    In genere i film di Jason li dimentico subito. :-P

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    1. Penso che sia parte della loro natura, tutto sommato intrattengono ma poi passano. Specialmente quelli della parte centrale della saga tendo a confonderli, anche per questo ho tirato su questa non-rubrica ;-) Cheers

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  3. MISERIA CI HO MESSO UN ORA CAPIRE IL RIFERIMENTO A CRONEMBERG!!!!!!!!!

    Bè A QUESTO PUNTO BARA DUE VOLTE E VEDITI( SECONDO ME RIVEDITI) IL FILM CABAL (1989) .

    cabal lo rividi nel novembre del 2013 a Torino in un cinema d'essai in una versione lunghissima ( un pò come per blade runner sostenevano che era stata trovata per caso) e io mi chiesi : chi copia chi???.
    è nato prima l'uovo o la gallina??


    il film ha 28 anni ed è un miscuglio stranissimo fra psyco , il silenzio degli innocenti , alien , x men e hellboy.

    a vederloora non regge il tempo ma una sufficienza la merita

    grazie e buon week end

    rdm

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    1. Beh potevi chiedere invece di farti venire il mal di testa ;-) Al pari di Carpenter, sono sicuro che la rubrica su Cronenberg tornerà, “Jason X” e “Cabal” sono potenziali candidati.

      Si Cabal esiste anche nella versione estesa, che mi manca quindi potrei prendere due galline con una fava… piccioni! Volevo dire piccioni ;-) Cia e buon week end anche a te! Cheers

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    2. Cabal è uno dei miei film preferiti. Paradossalmente, con più violenza nella parte finale, sarebbe diventato un cult assoluto.

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    3. In effetti si, beh però anche così è diventato un discreto Cult dai ;-) Cheers

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  4. Questo fu il primo Venerdì 13 che vidi, all'epoca non ero ancora un gran fan di questa saga, ricordo anche che lo vidi per via di alcuni commenti positivi di Alice Cooper che invece impazziva per la serie e per questo film in particolare.
    Ricordo bene anche la simil Cindy Lauper ma anche che tutto sommato il film non mi fece poi una grande impressione a differenza del capitolo successivo.

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    1. Quello successivo è quello della svolta per Giasone, mi pare che il buon Alice abbia prestato dei pezzi per il film successivo, ma dovrò ripassare come detto non li ricordo benissimo, ma ricorderò di non fare il Robot come la simil Cindy Lauper! :-P Cheers

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  5. "Un nero che guida una ruspa, in pratica l'incubo di Matteo Salvini": questa frase geniale segna ufficialmente l'entrata della Bara Volante in politica! "Vota la Bara: un Volante per l'Italia" :-D
    recensione spettacolare e prima o poi dovrò vedermi con ordine tutti 'sti Giasoni. Ma intanto, è il momento di cantare a squarciagola: ci ci ci ah ah ah, ci ci ci ah ah ah ZAAAN! ZAAAN! ZAAAN!

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    1. Il buon (buon?) Matteo si presta sempre ad un sacco di battutacce, ti nomino autore degli slogan elettorale, ne hai già sfornato uno clamoroso! :-D
      Mi sto divertendo a rivederli, sono roba da Zinefili però alla fine guardati con lo spiriti giusto fanno tenerezza e sono piedi di storielle di produzioni gustose e anche alcune belle figliole che non fanno mai male ;-) Il tema principale di Giasone è già un nuovo tormentone, chissà se lo trovo da mettere in cuffia? ;-) Cheers!

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  6. Come ho avuto modo di dirti su "faccialibro" l'ho sempre considerato un gustoso spin-off, fin troppo sottovalutato... sia per l'atmosfera tutt'altro che allegra e spensierata della comunità ma anche perchè il mistero su chi sia realmente l'assassino tiene abbastanza banco. Purtroppo all'epoca dell'uscita lessi su CIAK (davvero stronzi!) che si trattava di un'emulatore, senza tuttavia indicarne l'identità. Nonostante ciò quando lo vidi nell'89 nel ciclo "Mezzanotte con zio Tibia" ebbi comunque modo di sorprendermi... e quindi va bene così!
    Riguardo il ragazzino nero (complimenti per la battuta su Salvini, che é da antologia!), non so se il riferimento ad Arnold è casuale o mirato, perchè Shavar Ross era appunto l'amico di Arnold per alcune stagioni.

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    1. Mentre ero alla caccia di informazioni sul film non ho pensato a cercare Shavar Ross, Arnold mi è venuto fuori come soprannome mentre guardavo il film quindi è rimasto anche nel commento, ma si vede che l'inconscio del cinefilo è sempre in movimento, non può essere davvero un caso che mi sia uscita fuori così ;-) Ti ringrazio molto e mi fa piacere (si fa per dire) vedere che CIAK fin dagli albori ha sempre avuto il gusto per rovinare i finali. Devo dire che mi sono abbastanza divertito a rivederlo, mi è piaciuto più questo che il quarto capitolo ;-) Cheers!

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    2. Il quarto é molto cupo e violento... anche questo non scherza, in entrambe i casi, ma c'é anche una certa dose di ironia: vedasi i due bifolchi madre e figlio, i due "greaser", il baffone e la cameriera... insomma un bel campionario di sagome! :-D

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    3. Si questo é vero non dimentichiamo il tizio alle prese con gli effetti collaterali della frittata, decisamente un bel bestiario umano ;-) Cheers!

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    4. Ahah già anche lui: "Uuh baby uuh baby"! :-D
      Che poi é anche uno dei protagonisti de "Il ritorno dei morti viventi" ricordi?

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    5. Si ecco dove lo avevo già visto! Madonna ma sai che ogni volta che leggo il titolo "Il ritorno dei morti viventi" mi viene un sorriso sulla faccia grosso così? Che gran film quello! :-D Cheers

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    6. Anche a me! E pensare che quando uscì e ne vidi il trailer in TV mi venne una fifa blu! Poi l'ho adorato!!!

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    7. Ho una storia divertente della prima volta che ho visto quel film, me la tengo per quando mi deciderò a commentarlo però, mi stai facendo venir voglia di rivederlo! Cheers

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    8. Attendo con ansia una tua recensione allora! Già pregusto lo spasso! :-)

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    9. Mi metto in pista, non so bene quando ma come Terminator, i'll be back! ;-) Cheers

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  7. Tette e sangue a fiumi. Gli slasher 70-80 sono sempre imperdibili!

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    1. Combinazione vincente infatti la scena migliore del film è quella con Debi Sue Voorhees dove troviamo tutte queste belle cose ;-) Cheers

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  8. Risposte
    1. Non ti preoccupare la saga ti ha compensato andando tantissimoooooooo avanti ;-) Cheers

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  9. Mi ero fermato a quello prima tanto tempo fa, seguendo quella che era la chiusura fatta da Tom Savini, almeno così ricordo nelle sue affermazioni durante la produzione mentre lavorava al make-up.

    Non ci si può tanto lamentare offre tutto quello che ha reso la saga famosa: zinne a volontà (ben quattro paia) , droga, personaggi da cotolengo, bionde e sbudellamenti. Jason che non è Jason, ma almeno hanno tentato di fare qualcosa di diverso.

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    1. Vero, per questo lo trovo uno dei miei capitolo preferiti. Cheers!

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