lunedì 18 settembre 2017

What Happened to Monday (2017): Il giorno della marmotta (rapace)


Non so voi, ma personalmente non ho mai sopportato i lunedì, più vado avanti più li trovo insopportabili. Quindi, un film in cui la premessa è la scomparsa di lunedì già m'interessa, figuriamoci poi se è diretto da quell’adorabile matto di Tommy Wirkola. Virgola, anzi no, punto.


Purtroppo, a scomparire non è l’odioso giorno della settimana, ma grazie ad una veloce premessa prima dei titoli di testa, il film ci porta nell’anno 2073, un futuro distopico in cui per far fronte ad una sovrappopolazione mondiale galoppante e all’impossibilità di produrre cibo per sfamare tutti, la super capoccia della solita multinazionale interpretata da una svogliata Glenn Close istituisce la regola del figlio unico, dove i secondi e terzi geniti di ogni nucleo familiare vengono congelati in capsule criogeniche, in attesa del giorno in cui ci sarà pappa per tutti quanti. Quando vengo tirato giù dal letto dagli “adorabili” pargoli dei miei vicini di casa, capisco perché nella realtà del film questa legge sia passata così agevolmente.

Peccato che nonno Terrence Settman (Willem Dafoe che ultimamente si vede spesso per fortuna) di fronte alla sue sette nipotine tutte gemelle, faccia come Scalfaro e al grido di “Io non ci sto!”, le battezza con enorme sforzo di fantasia chiamandole con i nomi della settimana e poi decide di nasconderle in casa imponendo loro un rigido sistema di regole per sopravvivere. Vi è andata bene ragazze, avete rischiato di chiamarvi Dotto, Pisolo, Eolo, Mammolo, Gongolo, Cucciolo e Brontolo.


"Lo so che avreste preferito i nomi dei sette samurai, ma così su due piedi non li ricordavo tutti".
Per trent’anni il sistema inventato da nonno Willem funziona, le ragazze crescono seguendo una regola ferrea, si esce un giorno a settimana in base al nome (Domenica è la più sfigata, trova tutti i negozi chiusi, però non va mai a lavorare), interpretando tutte la stessa identità fittizia, ovvero quella di Karen Settman tiratissima donna in carriera dai tailleur che lavora proprio nell’azienda di Nicolette Cayman (Glenn Close). Quando dico regola ferrea, intendo che non è possibile concedersi distrazioni, per il bene di tutte le sette ragazze in casa sono libere di sviluppare la proprio personalità, ma il giorno in cui vengono chiamate ad interpretare Karen Settman queste differenze non si devono vedere, dettaglio che può avere anche sviluppi sanguinolenti, vedere per credere.

La storia del cinema è costellata di attori impegnati ad interpretare più di un personaggio nello stesso film, un classico ad esempio è la coppia di gemelli, lo ha fatto Tommaso Resistente in Legend, Jean Claude Van Damme in “Double Impact” (1991) e anche i miei gemelli cinematografici preferiti di sempre, Beverly ed Elliot Mantle entrambi interpretati da uno scintillante Geremia Ferroso in Inseparabili.


Fletto i muscoli e sono nel vuoto! (Cit.)
Nelle commedie attori come Eddie Murphy e Mike Myers (ma che fine ha fatto?) nella saga di “Austin Powers” hanno fatto di questa specialità un'arte, ma mi vengono in mente anche i quattro cloni di Michael Keaton nello spassoso “Mi sdoppio in quattro” (1996). Vogliamo alzare la posta in gioco? Ricordo un vecchio film di John Huston (“I cinque volti dell'assassino” 1963), in cui Kirk Douglas interpretava cinque personaggi, potrei citare James McAvoy in Split, ma penso che il vincitore morale di questa classifica sia l’imprendibile Alec Guinness che in “Sangue blue” (1949) interpretava ben otto personaggi. Se mi sono dimenticato qualche caso celebre siete liberi di insultarmi e sparare nomi nella casella dei commenti.

Nel tentativo di insidiare Sir Alec Guinness entra in questa classifica a gamba tesa Noomi Rapace che qui vola a quota sette interpretando tutte le sorelline del film, motivo per cui il titolo originale del film era proprio “Seven Sisters”, modificato poi da Netflix (che ha l’abitudine di farlo) in “What Happened to Monday” forse per non inimicarsi le maggiori compagnia petrolifere mondiali.


Rocco Noomi e i suoi fratelli le sue sorelle.
Noomi Rapace qui compare in più versioni della Barbie, con capelli rossi oppure in versione sportiva mostrando i muscoli mentre prende a pugni il sacco da boxe, bisogna dire che a livello di identificazione dei personaggi siamo un po’ alle aste, quella intelligente del gruppo ha gli occhiali e un look grunge, mentre Saturday è quella tinta bionda con la propensione per l’alcool e la “Vida Loca”, d’altra parte se esci di casa solo il sabato è normale che ti sale la febbre del sabato sera.

Il bello è proprio il fatto che dietro l’identità fittizia di Karen Settman ci sono sette donne diverse costrette a vivere all’infinito la stessa identica giornata senza sgarrare per non fare una brutta fine, un infinito giorno della marmotta (Rapace) imposto per opporsi alla distopia di un mondo impazzito.

"Ho sempre la fastidiosa sensazione che sia sempre lunedì mattina".
Ho sempre voluto bene a quel matto di Tommy Wirkola, gli zombie nazisti di “Dead Snow” (2009) erano una buffonata molto divertente con cui il Norvegese pagava il suo debito di amore per l’Evil Dead di Sam Raimi. “Hansel & Gretel - Cacciatori di streghe” (2013) è stato giustamente massacrato perché era poca cosa, però aveva quel look generale da episodio di “Xena” che mi faceva sentire un po’ a casa, inoltre, la trovata di Hansel diabetico per aver mangiato troppe caramello da bambino, dai ammettiamolo: era geniale!

Dead Snow 2: Red vs Dead, è diventato subito uno dei film più divertenti del 2014 anche in virtù di quel finale tutto matto, questo progetto prodotto da Netflix di fatto è la prova che Tommy Wirkola può lavorare anche su soggetti non per forza Horror, ma senza perdere quel gusto per il sangue e la capacità di saper imprimere un bel ritmo ai suoi film.

Quando la ferrea routine delle sette gemelline salta e Monday scompare senza più tornare a casa dall’ufficio, le altre sei sorelle indagano per scoprire cosa è successo nelle ultime ventiquattro ore di vita della sorella, il tutto con la multinazionale di Nicolette Cayman alle calcagna. Che, per altro, realizzo solo in questo momento, Glenn Close è passata da dare la caccia ai cuccioli di dalmata nei panni di Crudelia Demon, a Noomi Rapace in questo film, da padrone di dalmata non posso che tifare subito per Noomi!

Crudelia Glenn Close, Crudelia Glenn Close, farebbe paura perfino a un leon...
La prima difficoltà palese è quella di dirigere una sola attrice che con trucco, parrucco e talento si trova costretta a recitare ogni scena da tre o quattro punti di vista differenti, fino ad un massimo di sette quando tutte le sorelline sono insieme nella stessa inquadratura. Tommy Wirkola risponde presente perché nemmeno per un momento gli effetti speciali e i trucchi di montaggio e regia ti fanno vedere i “Fili” tirato, il che è davvero importante per continuare a credere alla storia che stiamo seguendo, quindi il buon vecchio Tommy, che mi ha fatto tanto ridere con il suo cognome buffo così facile da prendere in giro, ogni volta si conferma un regista capace, punto, anzi Wirkola.

A proposito di gente capace… La Rapace (scusate non potevo resistere!) senza esagerare davvero mai, è molto brava a dare forma, linguaggio del corpo e carattere a sette personaggi differenti, considerando che la trama è quasi tutta orientata sul ritmo e l’azione, l’attrice svedese si prende il poco spazio disponibile e lo utilizza molto bene, in una prova fisica efficace, quindi non solo quantità (sette) ma anche qualità, chapeau!

Non una, non due ma sette Noomi Rapace (Lucius mi sa che ti ho appena venduto il film).
Lo dico per sicurezza, anche se rimarrò estremamente vago, in questo paragrafo possibili SPOILER!
“What Happened to Monday” non è certo il film che riscriverà per sempre il destino dei film di fantascienza distopica al cinema, ad un certo punto si gioca un colpo di scena efficace, ma non proprio impossibile da intuire che ricorda un classico di questo genere. Inoltre, il finale come spesso accade in questi casi è una rivoluzione dello status quo che è molto convenzionale e che in qualche modo in un film così ci si aspetta. Bisogna, però dire che malgrado la trama non brilli per originalità, per una volta non ci si rompe la caviglia mettendo un piede nelle solite voragini di sceneggiatura che ormai sembrano la costante al cinema. Ok fine degli SPOILER giuro!

Inoltre, Tommy Wirkola fa un ottimo lavoro, nel mondo da lui creato è possibile comprare della carne di ratto per cena, in un piovoso vicolo pieno di neon, da una bancarella di un venditore giapponese, ma il regista tutto sommato non è sottomesso anche lui all’estetica imposta da Ridley Scott(o) con “Blade Runner”. Dal 1982 sembra che il futuro possa solo essere luci al neon, buio e pioggia, in “What Happened to Monday” piove in alcune scene, ma pensate c’è anche il sole! Incredibile vero?

Nel futuro è prevista parecchia distopia, ma anche sprazzi soleggiati.
Malgrado il fatto che le musiche siano riciclatissime da mille altri film che avete già visto e che la pellicola sia stata girata interamente in Romania (storia vera), l’aspetto generale non è affatto quello della vostra produzione media con protagonista Steven Seagal, anzi risulta un film piuttosto curato in cui il nostro amico Wirkola non fa la figura del “poverino” venuto già a dirigere una roba su commissione, punto! Due punti! Ma sì, fai vedere che abbondiamo!

Non voglio raccontarvi troppo, ma sappiate che una delle scene più intense ruota intorno ad un dito di Sunday, Monday (happy days!), che diventa centrale anche quando le sorelline si trovano alle prese con un'arma a riconoscimento di impronte, simile al legislatore del Giudice Dredd (giusto per restare in tema di trovate già viste in altri film). Ecco, qui il buon Tommy ci ricorda il suo gusto per il sangue e lo splatter in una trovata gustosa e schifosa in parti uguali, vedere per credere.


Noomi nella sua migliore interpretazione del giudice Dredd.
Inoltre, il ritmo è davvero impeccabile, una delle scene più intense del film (tanto da finire dritta sparata in locandina) termina in un modo meno convenzionale di quello che ci si attenderebbe, i vari combattimenti sono brutti, sporchi e cattivi al punto giusto. Porte del frigo, pentolini d’acqua messi a bollire, tubi della doccia, per le nostre sette sorelline tutti diventa un'arma in una scena di combattimento in casa ben diretta, ben coreografata e con una Noomi Rapace in gran forma, anzi tante volte in gran forma.

Certo, alcuni colpi di scena vi ritroverete ad indovinarli con diversi minuti di anticipo, ma Wirkola non alza mai il piede dall’acceleratore, nel finale sceglie di giocarsela difficile, aggiungendo anche degli specchi a portare ulteriore complessità ad una scena che ha già l’aggravante della Rapace in più ruoli da dover gestire.


Davvero il caso di dirlo, uno specchio impietoso.
Insomma, “What Happened to Monday” non è il film che cambierà le sorti della fantascienza al cinema, ma magari vi farà passare una serata più che decente, inoltre è la conferma del talento di Tommy Wirkola, uno che ha abbracciato il cinema di genere e pare avere tutto l’entusiasmo e la bravura necessaria per mettere su un interessante carriera. A questo aggiungete una Noomi Rapace sette volte brava, cosa volete di più, che ve lo porto a casa? Già fatto lo trovate su Netflix.

28 commenti:

  1. C'è chi ne parla malino, chi benone, la tua opinione mi rincuora... lo guarderò! Ma la vera domanda è davvero che fine ha fatto Mike Myers! L'ultima volta credo di averlo visto in Bastardi senza Gloria...

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    1. Non ti so dire non ho letto quasi nulla sul film, non bisogna aspettarsi una trama originale, quella proprio per nulla, ma è ben diretto e per riempire una serata va benissimo, aspetto il tuo parere ;-)
      Davvero da attore giusto quella piccola comparsata, ultimo avvistamento che ricordo, era sul palco di “Monty Python Live (mostly)” a fare niente, se non quello che farei io se mi trovassi ad un metro dai Python, avvero tenere su un sorriso a metà tra l’incredulo e l’ebete ;-) Cheers

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  2. Netflix sta mettendo fuori parecchia roba interessante e molta ne verrà... Forse forse gli do la seconda opportunità. Intanto questo me lo appunto che non si sa mai. Grazie Cassidy!

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    1. Sembra che gli faccia la pubblicità, ma solo perché lo trovo molto comodo, anzi se volessero regalarmi un abbonamento a Netflix non mi farebbe schifo ;-) Detto questo il film non è rivoluzionario ma si lascia più che guardare, grazie a te! Cheers

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  3. Già una sarebbe di troppo, ma SETTE Noomi Rapace sullo schermo in azione CONTEMPORANEAMENTE?
    No, non ce la posso fare, non la tollero, è più forte di me, pessima attrice monoespressiva oltre il "punto di non ritorno Steven Segal".
    Certo, Dafoe e Glenn Close sono tanta roba, ma 7 Rapace come le controbilanci?

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    1. Non entro nel merito del numero di espressioni, quello che penso è che non sia un attrice in grado di spiccare in qualunque ruolo, ad esempio quelli estremamente fisici (e sofferenti) le riescono molto bene, la sua Lisbeth Salander era ottima e non sto nemmeno a dirti di “Daisy Diamond” in cui era bravissima in un ruolo da martire (gulp!). In “Prometheus” era azzeccatissima nella scena forse più memorabile di un film ben poco memorabile ;-)

      L’altra faccia della medaglia sono i ruoli drammatici classici o le parti da femme fatale in cui secondo me funziona molto meno, in "Child 44" era anonima, mentre nel secondo “Sherlock Holmes” addirittura spaesata. Mi sembra il vecchio principio cestistico, dimmi in che squadra giochi e ti dirò che giocatore sei, qui i suoi zigomoni altissimi secondo me funzionano ;-) Cheers

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  4. Meglio Dead Snow..film non innovativo, ma divertentissimamente splatter :D

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    1. Vero, “Dead Snow 2” poi forse mi è piaciuto ancora di più, meno citazioni al capolavoro di Raimi, ancora più splatter e ancora più follia ;-) Questo non mi è dispiaciuto, per essere il primo film non horror di Wirkola, il ragazzo ha mantenuto il suo stile e il gusto per il sangue, mi piace quando vedo i tratti caratteristici di un regista nei film che fa è un segnale di carattere ;-) Cheers

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  5. Ooohhh questo sì che è un consiglione di quelli buoni! ^_^
    Io adoro da morire Noomi e mi sciolgo per la Rapace: averne sette in un solo film è da infarto :-P (E' finalmente uscito in DVD il suo spy action "Codice Unlocked": davvero un ottimo film, te lo consiglio.)
    Finora non mi piaceva lo stile filmico di Netflix, belle idee ma lente o comunque col ritmo sbagliato, ma ultimamente sembra migliorare. Proprio l'altro giorno ho visto per puro caso "La ragazza che sapeva troppo", farlocchissimo titolo italiano - che deve la sua colpa alla scelta della Newton Compton al momento di portare da noi il romanzo - che nascondo un film dall'idea davvero ghiotta. E, guarda caso, c'è Glenn Close...
    Willem Dafoe appare in cento film l'anno e non sbaglia mai: è sempre maledettamente perfetto! Recentemente l'ho visto nel drammone "Quando un padre" con Gerard Butler, in cui fa una parte piccola ma potentissima: Butler ci mette 100 minuti per farsi accettare dallo spettatore, Dafoe appare 10 secondi e già è il re del film :-D
    Grazie della dritta, quindi: questo film finisce subito nella mia sezione del cuore dedicata alla svedese dallo sguardo che mi scioglie ;-)

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    1. Pensa che per un po’ accanto al titolo del film volevo proprio scrivere: “Il prossimo film preferito di Lucius Etruscus” (storia vera) poi ho ripiegato per non esagerare con le aspettative ;-)
      Questo non ha una trama molto originale, si notano molto i riferimenti a cui si ispira, ma ha un ottimo ritmo e Noomi in splendida forma, aspetto il tuo parere ;-)

      Ecco, tra l’infinità di titoli che devo vedere ho proprio "La ragazza che sapeva troppo" prima della fine del 2017 spero di riuscire a vederlo ;-) Grazie per la dritta su “Codice Unlocked” non sapevo se fosse uscito, ne avevo un po’ perse le tracce.

      Williem è grandissimo, ho visto questo poco dopo “Cane mangia cane” e Dafoe ne esce alla grande da entrambi, anche quando fa particine “Alimentari” non passa inosservato, opporlo a Gerard Butler è quasi un crimine per lo Scozzese, eccesso di carisma contro mancanza grave di carisma :-P Cheers

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  6. Penso che oltre a Lucius potresti averlo venduto anche a me...

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    1. Bene ottimo, aspetto il tuo parere (o i tuoi insulti!), giuro che non prendo un centesimo da Netflix, ho scopi differenti, sono in missione per conto del Cinema ;-) Cheers

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  7. Ricorda vagamente l'idea di fondo della trilogia di romanzi Dayworld, ma al contrario. Lì il protagonista era uno solo che interpretava una persona diVersa ogni giorno della settimana, in un futuro distopico molto simile. Comunque, il film me l'hai venduto.

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    1. In effetti sembra davvero la versione al contrario, la storia dei romanzi sarebbe ancora più economica da portare al cinema, sei travestimenti al posto di sei Rapace in CGI ;-) oggi sto scoprendo di avere abilità di venditore più di certi venditori che conosco :-P Cheers!

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  8. Speravo ne parlassi! Bella recensione, Cassidy!
    Il film mi è piaciuto; come hai ben scritto cade un pò in certe scene convezionali, tipiche del genere, ma si risolleva con altrettante sequenze che lo rendono un prodotto degno di essere visto! Sulla minuzia tecnica non si discute, la duplicazioni della Rapace su schermo è stata veramente ben svolta!

    In ogni caso, a fine film, non ho potuto far meno di pensare ad una cosa: se la Noomi fosse stata duplicata anche in "Prometheus", avrebbero corso tutte e 7 in fila indiana nella famosa scena dell'astronave? :D

    Saluti!

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    1. Muchas gracias gentilissimo! :-D
      Ha davvero il difetto di essere convenzionale in alcune svolte, i modelli a cui si rifà sono chiari. Però davvero la messa in scena funziona, non ho mai avuto nemmeno un momento in cui ho pensato: “Toh guarda quanto si vede che quella Rapace numero 5 la dietro è finta” Il che è importante per una storia così.

      Una bella domanda, probabilmente avrebbero provato a svoltare come il modello originale fa nel film, ma qualcuna di loro, magari non tutte e sette, sarebbe sicuramente andata a sbattere contro Charlize Theron impegnata a correre dritto per dritto, insomma qualcuna una brutta fine l’avrebbe fatta :-P Cheers!

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  9. Mi sa che gli do' un'opportunità, magari questa sera stessa!

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    1. Fammi sapere com'è andata, spero di averti consigliato bene ;-) Cheers!

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  10. Ciao Cassidy, sono quella ragazza che ti scrisse qualche mese fa a proposito del forum di movieplayer. E' triste vedere che non lo hanno riaperto, è un vero peccato. Nel frattempo però mi sono fatta grasse risate grazie alle tue recensioni, soprattutto quelle sulle puntate (alquanto discutibili) di Game of Thrones. Sei un grande, continua così, un abbraccio.

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    1. Mary! Bentornata ;-) Si il forum ancora latita, qualche settimana fa mi hanno confermato che Movieplayer ha in pista l’aggiornamento del forum, purtroppo non tra le priorità, dettaglio che è anche comprensibile dal loro punto di vista, considerando che sarebbe dedicato ad una manciata di utenti. Pare che i capoccia di MP siano interessati a riaprirlo, cosa in cui ci spero, per me è un pezzetto informatico di cuore quel forum!

      Bene sono felice che almeno le mie caSSate ti siano piaciute, teniamo le dita incrociate per rileggerci su MP, stammi bene! ;-) Cheers

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    2. Incrociamo le dita allora, e ancora complimenti per il tuo bellissimo blog ;-)

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    3. Ti ringrazio moltissimo, torneremo, anche perché i gestori di MP sanno che tornerò a rompergli i maroni puntualmente ;-) Cheers

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  11. Sembra decisamente interessante...e poi c'è Noomi...mi sa che provo a recuperarlo...:)

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    1. Vai Bro vai, un filmetto perfetto per riempire una serata senza bestemmiare per le cadute dentro i buchi della sceneggiatura, il che visto cosa troviamo in giro è già tanta roba. Cheers!

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  12. Mi hai convinto a dargli una possibilità. Ma trovo la locandina molto inquietante :I

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    1. Fammi sapere come ti è sembrato, per altro la locandina è un caso assurdo di (quasi) spoiler di una scena del film, anche se a vederla così è impossibile capirla ;-) Cheers

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  13. Concordo con la recensione, però Sabato è la mia preferita!

    Comunque adoro la Fantascienza europea, anche se qui siamo più in chiave thriller, tratta temi riciclati ma a proprio favore. Ho visto anche un po' di Atto di forza messo qua e là, le macchine per muoversi sono identiche al lavoro di Verhoeven.

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    1. Perché sei un festaiolo, l’anima della festa ;-)
      Vero, Tommy Wirkola ha preso un film piccolo e una trama già vista e lo ha fatto sembrare più grande, ha stoffa quel ragazzo. Cheers!

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