giovedì 6 luglio 2017

L’Uomo Ragno (1977): Non hanno ucciso l’Uomo Ragno

Ve lo avevo promesso un capitolo a sorpresa che dite, siete sorpresi? Ben tornati alla rubrica… Torna a casa Spidey!


Da quando ho memoria, ho sempre amato l’Uomo Ragno, passione mai sopita che rinnovo ogni quindici giorni con l’uscita di un nuovo albo del personaggio e anche prima di saper leggere, mi piacevano i cartoni animati, la serie storica (quella arrivata in uno strambo Paese a forma di scarpa solo nel ’77), ma anche quella più moderna del 1981, con la sua variante “L'Uomo Ragno e i suoi fantastici amici”, mio primissimo contatto con gli Uomini-Pareggio.

Essendo nato negli anni ’80, avevo una decina di anni quando nel 1994 uscì “Spider-Man: The Animated Series”, davvero un ottimo cartone animato, ancora mi ricordo il tema principale dei cattivi (ta-na-na! Ta-na-naa-naaa! Per iscritto non viene tanto bene) per capirci quello dove Peter Parker indossava una maglia a righe e su questo argomento, tenetemi l’icona aperta…

A proposito di piccolezza, di anni, invece, ne avevo nove anni quando in Italia tutti, compresa vostra nonna, sono diventati improvvisamente appassionati dell’Uomo Ragno, era il 1992 e la canzone più gettonata in radio e in tv era l’esordio degli 883, “Hanno ucciso l’Uomo Ragno”. Adesso sono passati abbastanza anni per ammetterlo: una canzone pop brillante nel saper sfruttare un'icona come Spidey, ma ai tempi dimostravo già segni di schifo per le mode e quella canzone mi stava profondamente sulla palle.


Ma come puoi volergli male a questo ragnetto? Guarda con che occhioni ti guarda!
Perché l’idea del MIO Uomo Ragno morto me le faceva girare, per dirvi di quanto quel pezzo era un tormentone (ma anche della mia insana passione) mi esaltai tantissimo quando Italia 1 in seconda serata organizzò una maratona di film dell’Uomo Ragno intitolata “Non hanno ucciso l’Uomo Ragno” (storia vera, magari qualcuno la ricorda).

Voi dite: facile oggi fare una cosina del genere, dopo cinque film milionari dedicati al personaggio. Sì, dai, provate a farlo nel 1992! Allora c’era un solo film su Spidey che avevo già registrato con il mio fedele videoregistratore in un passaggio sulla Rai ed era questo, “L’Uomo Ragno” del 1977. Lascio il tempo ai più giovani di voi di riprendersi dalla notizia.

"Brrrrr! Spiderotico!".
Pazzesco come conservassi un numero incredibilmente alto di dettagliati ricordi del film e questo dovrebbe dirvi di quante volte me lo sono visto, consumando il nastro, vi dico solo questo, rivedendolo qualche giorno mi sono esaltato, anche a rivedere “La mano di legno”, dettaglio che avevo immotivatamente mitizzato negli anni e che, magari, più avanti nel corso del commento sarà chiaro anche a voi e non solo a questo malato di mente che vi scrive.

Ben prima che James Cameron tentasse di portare il personaggio al cinema e a quindici anni esatti dalla sua creazione tra le pagine dei fumetti, la CBS lanciò una serie televisiva con attori intitolata “The Amazing Spider-Man”, con Nicholas Hammond nel ruolo del protagonista. Il risultato finale riuscì nella non proprio rosea impresa di scontentare tutti, persino Stan Lee prese le distanze dalla serie, considerandola troppo diversa dallo spirito del personaggio… No dico io, ti devi impegnare per scontentare Stan Lee, Stan “Il sorridente” Lee! L’uomo che vive in una condizione di entusiasmo senza fine dal 1963!

Pensare che si erano anche sbattuti con la pubblicità!
In molti Paesi, compreso uno dalla buffa forma di scarpa, alcuni episodi della serie, sono diventati dei film per la tv, il pilot e le prime puntate qui da noi sono diventate questo film. Mettiamo i puntini sulle “M” (della Marvel): la casa delle Idee di allora, era quella del telefilm dell’Incredibile Hulk, di Capitan America con le orecchie di gomma finte attaccate sopra la maschera (non chiedete, non volete sapere) e per far digerire un arrampica muri in costume colorato al pubblico, si decide di far sparire i suoi (costosi da realizzare) super nemici e dare al film un taglio investigativo.

L’Uomo Ragno di questo film diretto da E. W. Swackhamer (salute!), proprio questo è: uno che si arrampica sui muri, lo fai nei titoli di testa (vogliamo dire vintage?), anche se le origini del personaggio sono tutto sommato aderenti al fumetto, il Peter Parker di Nicholas Hammond è un ragazzone con un sacco di capelli, i panta-zampa anni ’70 e una collezione di maglioni a righe che ci ricordano che l’Era della psichedelia era ancora dietro l’angolo. Vi ricordate la serie di cartoni animati del 1994 di cui parlavo? Il Peter Parker del cartone era ispirato anche nel look proprio a Nicholas Hammond! (così chiudo quell’icona lassù).


Le righe sono sempre di moda, se ti chiami Peter Parker.
Peter fa il fotografo al Daily Bugle e lavora come scienziato in un laboratorio dove si conducono esperimenti radioattivi con un livello di tecnologia paragonabile a quello del laboratorio di chimica del vostro I.T.I.S. di provincia, sarà per quello che mi è così familiare questo film. Il ragno radioattivo che morde Peter? Lo abbiamo e anche se la scena del morso è anti-climatica, nessun’altro film su Spidey ha mai potuto contare su un ragno che brilla ad intermittenza come le lucine sull’albero di natale, nessuno!

Oh, jingle bells, jingle bells, Jingle all the way.
Peter più che dei nuovi poteri, testati prima in un vicolo fuggendo da una macchina e poi camminando sulla facciata di casa propria con l’utilizzo del PEGGIOR green screen mai visto in un film, è più preoccupato di non avere i 46 dollari necessari a ritirare il pacchetto ordinato, ad occhio e croce non da Amazon considerando l’annata.

Eh no eh, questa la commentate voi però, perchè davvero parla da sola.
Come recuperare il denaro? L’idea arriva dai più improbabili suggeritori: J. Jonah Jameson (David White con la panza ma tutto sommato adatto) e Joe Robertson (Hilly Hicks) lo storico capo redattore del Daily Bugle qui più anni ’70 di quando lo disegnava Romita Senior!

I due suggeriscono che per vendere qualche copia (prematura crisi della carta stampata) servirebbero delle foto di questo Uomo Ragno, la cosa incredibile è che i dialoghi del film che occupano circa l’80% dei 90 minuti del film (prematuro trucco per tenere bassi i costi) non sono nemmeno così male, un paio di scambi di battute simpatiche ci sono, tipo quando Peter dice di aver visto l’Uomo Ragno, J.J.J. gli dice “Ma che fumi l'erba?!? E quante gambe aveva?", poca roba, ma comunque più di dei due film diretti da Marc Webb messi insieme!

Senza colpo ferire Peter mette su un costume già pronto nei minimi dettagli e passa a farsi delle Selfie, almeno per come la intendevano nel 1977, in un vicolo... Ma è tutto ambientato nei vicoli questo film, non avevano il permesso per girare per strada?


"Veloce con 'sta selfie! Prima che arriva la Madama!".
Con le foto vendute al Daily Bugle Peter paga finalmente il pacchetto tanto atteso che contiene dei transistor, che lui utilizza per creare i suoi comodissimo lancia ragnatele (con i transistor? Vabbè), di fatto due ENORMI padelle, collocate sui palmi del poveretto, che costringevano Nicholas Hammond a recitare con le mani spalancate, perché di chiuderle a pugno non c’era verso (storia vera). Quindi, se ve lo state chiedendo: no, non è la morte di zio Ben a rendere Peter un eroe, anche perché non c’è davvero traccia dello zio in tutto il film (incredibile ma vero!). La verità è che l’Uomo Ragno, diventa l’Uomo Ragno, per soldi e nemmeno tanti, 46 dollari (forse il budget del film), quindi è davvero ragno e taccagno questo Uomo Ragno!

Roba che oggi basta Amazon per diventare tutti super eroi.
Ora vi dico un po’ di modi di dire delle mie parti, per intendere la taccagneria: avere il braccino corto, avere il braccio di legno, avere le mani che puzzano di ascella (queste non è molto in voga ma rende l’idea), insomma il nostro Uomo Ragno, il braccio un po’ corto lo ha, anche perché non si sa come mai, quando indossa il costume, diventa improvvisamente gobbo e storto come Leopardi e si muove zompettando come se il cavallo dei pantaloni gli stringesse. Penso che l’idea sia stata quella di suggerire i movimenti di un aracnide, sarà, ma pare uno che ha paura di sbattere la testa contro la volta del soffitto basso mentre scappa carponi dai creditori.

Inoltre, non manca nemmeno la scena che negli anni ho mitizzato, da buon taccagno l’Uomo Ragno (di nome e di fatto) ha anche “La mano di legno”, vado finalmente a spiegare: per simulare il lancio della ragnatela, il tecnico degli effetti speciali (se così possiamo chiamarlo) ha avvolto nel costume rosso e blu, il congegno spara ragnatele, a cui ha cercato di dare una parvenza di mano umana, ma in realtà è un ciocco di legno piuttosto inguardabile da cui spunta un pezzo di cavo bianco, per altro ad una velocità prossima a Mach 2 (non scherzo). Ci ho riso talmente tanto di questo effetto (S)cult che ancora me lo ricordavo benissimo.


Quando "Avere il braccio di legno" non è solo un modo di dire!
La minaccia? Un ipnotizzatore che fornendo spille a stimati signori (dottori e avvocati) li trasforma in rapinatori, prima di costringerli a suicidarsi, per fermare questa scia di crimini indotti dall’ipnosi, l’ipnotizzatore chiede alla città 5 milioni di ex presidenti spirati, stampati su carta verde. Ma niente paura, sulle piste del criminale, c’è il capo della polizia, il capitano Barbera (Michael Pataki), che voglio sperare sia la confessione dello sceneggiatore Alvin Boretz su che cosa si era sgargarozzato prima di scrivere questa roba.

Malgrado, o forse proprio per via della messa in scena ben oltre il kitsch, questo Uomo Ragno tiene conto di problemi logistici importanti, tipo è l’UNICO mai visto in un film, dotato di bandoliera legata in vita in cui inserire le ricariche dei lancia ragnatele, oh sarà taccagno, ma è molto pragmatico!


"Bat-Cintura... Tzè! Dilettante!".
Inoltre, e non può essere un caso, la bella figliola che accompagna Peter nella sua avventura, ad un certo punto sfoggia un vestito rosso quasi in stile kimono, vedendolo il mio senso di cinefilo si è messo a pizzicare: ma non è lo stesso che indossava Mary Jane (Kirsten Dunst) nel primo Spider-Man di Sam Raimi? Considerando che nella stessa scena, Raimi aveva inserito un piccolo cameo proprio di Nicholas Hammond, vuoi vedere che il vecchio Sam questo film lo ricordava molto bene?

Azione mozzafiato! Incredibile dinamisco! Coreografie ardite...

... Ma anche il doppio pugno sulla schiena in stile Fracchia la belva umana!
Eppure, lo ammetto a costo di passare per scemo (tanto lo sono, sai che novità) grazie alla colonna sonora composta da Johnnie Spence mi sono anche esaltato, sul serio! Vi assicuro che è davvero ipnotico, vedere questo ragno tutto gobbo e storto, zompettare e arrampicarsi leeeentiiiisssiiiiimoooooo sulle parete sulle note di una musichetta esaltante. Davvero, se durante la vita reale, partissero a caso le note di Johnnie Spence, già mi vedo zompettare tutto piegato mentre corro dietro ad un pullman che passa alla fermata!

L’Uomo Ragno alle prese con tre maestri di Kendo, riesce a cavarsela sbaragliandoli con i suoi saltelli e la musichina di Johnnie Spence, a chi servono effetti speciali costosi, oppure un costume che sia più professionale di un costume di carnevale economico quando hai una musichetta del genere come sottofondo!


Spidey saluta i lettori della Bara Volante!
Siccome ho promesso una rubrica il più dettagliata possibile (…e sono anche un po’ masochista), sappiate che dalla stessa serie tv della CBS, sono stati tratti altri DUE film dell’Uomo Ragno, entrambi della stessa identica fattura, perché di fatto il secondo film è composto dagli episodi centrali della stagione, mentre il terzo è fatto con la manciata di episodi finali, pensavate che solo Sam Raimi avesse fatto una Spider-Trilogia, eh?

L'Uomo Ragno colpisce ancora (1978)
Mica solo l'Impero può permettersi di farlo, tzè!
Composto dagli episodi originariamente intitolati “Deadly Dust part 1 & 2”, il film è diretto da Ron Satlof, che non è l’unico cambio in stile cestistico, perché David White lascia il ruolo di J. Jonah Jameson a Robert F. Simon che, se non altro, ha i baffi quindi somiglia un po’ di più allo scorbutico editore.

L’Uomo Ragno che come l’impero colpisce ancora, questa volta deve vedersela con alcuni studenti dissidenti che rubano del plutonio dalla loro università, per mettere su una bomba atomica, però si sa che le bombe carta per le proteste studentesche ormai sono superate, antichi!

In tutto questo s'incastrano gli interessi del cattivaccio di turno tale Mr. White (Robert Alda) non potete mancarlo, perché è quello vestito da capo a piedi di, beh, bianco! Inoltre, come un cattivo Bondiano, ama circondarsi di signorine in bikini (bianco), che lo accompagnano nella sua villa di Los Angeles, che fa da location all’avventura del nostro ragnetto.


"Ti sembra il caso di presentarti vestita così?" , "Ah beh, detto da te mi offende proprio".
Proprio dalla Città degli Angeli arriva anche la giornalista Gale Hoffman (la bellissima Joanna Cameron), che entra in scena prima lamentandosi di essere stata strappata dalla sua tintarella Losangelina e poi affiancata all’impacciato Peter Parker, che appena la vede fa letteralmente gli occhi a forma di cuore. Avete presente il clichè del personaggio femminile che entra in scena con la musichina di sottofondo camminando a rallentatore? Gale Hoffman in questo film! In compenso, la ragazza avrà poco da lamentarsi per la sua abbronzatura, perché molto presto finirà pure lei in bikini (bianco chiaramente) nella villa del cattivone e ci passerà pure svariati minuti del film, evidentemente Ron Satlof ha capito che era meglio puntare sul fisico della Cameron che sulla solidità della trama!

Momenti significativi del film: sicuramente la nuova evoluzione del “Senso di Ragno” di Spidey, che ora si manifesta attraverso una luminescenza intermittente Rosso/blu degli occhi di Peter Parker, una roba di psichedelica pura!


Con gli occhi blu blu blu blu... Di Paul Newman (Cit.).
Bisogna dire che, questa versione dell’Uomo Ragno prende a schiaffoni morali anche quella di Marc Webb, perché nel finale, l’Uomo Ragno per beccare Mr. White in fuga sul suo elicottero (stranamente non bianco) e salvare la città dall’esplosione della bomba, si lancia nel vuoto in uno spettacolare (si fa per dire dai!) volo a planare, fatta molti anni prima di quella che apre The Amazing Spider-Man 2!

"Fletto i muscoli e sono nel vuoto!" (Cit.)
L'Uomo Ragno sfida il Drago (1981)
Vi assicuro che la locandina è la parte migliore.
Un peccato che il gioco di parole “The Chinese Web part 1 & 2” che dava il titolo a questa porzione di episodi si traduca in un film così palloso, anche perché l’idea di vedere il nostro ragnetto alle prese con qualche altro Drago cinese maestro di Kung Fu sarebbe stato spettacolare… Per la media di questo film, ovvio!

Purtroppo “Spider-Man: The Dragon's Challenge” diretto da Don McDougall è davvero una palla, J. Jonah Jameson per aiutare un dignitario cinese, suo ex compagno di università, spedisce Peter Parker in Cina, la sua missione: sfruttare i suoi contanti tra i Marines, per scoprire quali militari vorrebbero morto l’uomo, accusato ingiustamente di aver venduto informazioni al nemico.

Parker viene scelto per scarsità di comparse a disposizione del film un articolo che il ragazzo ha scritto sulle forze armate, ma Peter Parker non faceva il fotografo? Da quando scrive articoli per il Daily Bugle? Non facciamo in tempo a rispondere, che Peter è già andato a terrorizzare l’Oriente, travestendosi da Cinese, una cappello di paglia in testa e via!

Motivi di interesse del film? Pochini, se siete appassionati della serie tv “Cin Cin” o di “CSI”, qui troverete un giovane Ted Danson nei panni di un maggiore dei Marines, per il resto davvero poco, perché in 90 minuti il nostro ragnetto sfoggia il costume pochissime volte, in compenso, negli ultimi minuti del film, la bella di turno Emily Chan (Rosalind Chao) saluta Peter all’aeroporto con addosso lo stesso, vestito rosso orientaleggiante di Mary Jane del film di Sam Raimi, a questo punto due indizi iniziano a fare una prova!

Tana per Sam Raimi, che fa pizzicare il mio senso di citazione.
Con questo è tutto gente, ho davvero finito la rubrica, ora l’unico modo per aggiungere capitoli, sarà vedere il nuovo film “Spider-Man: Homecoming” detto “Torna a casa Ragno”, fino a quel momento, un saluto dal vostro amichevole Cassidy di quartiere!

44 commenti:

  1. Sento che il primo potrebbe spodestare Una Poltrona per Due come nuovo film di Natale!

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    1. Ahahahaaha tra i maglioni invernali di Peter e il ragnetto migliore di un addobbo per l'albero, ha tutto per essere un film di Natale :-D
      Inoltre ti ringrazio, quando mi hai ricordato il disco degli 883 all'inizio di questa rubrica, mi hai alzato un bell'assist per concluderla ;-) Cheers!

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  2. Me li ricordo benissimo sti film. Li davano abbastanza spesso in TV il sabato mattina su Italia 1 (io da piccolo il sabato ero a casa da scuola... HeHeHe!). Le trame le ho rimosse completamente dalla testa e anche il post non me le ha rinfrescate molto ma ricordo perfettamente il lancia-ragnatele stile braccialetto gigante di Pandora e gli "effetti speciali" che sovrapponevano le immagini dell'Uomo Ragno a quello dello sfondo. Con 30 mila Lire il mio falegname la faceva meglio! (Cit.).
    Certo che sembra assurdo che in 30 anni circa si è passati da sta agonia ai film di Raimi fino ad arrivare a Spidey negli Avengers.

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    1. Siamo testimoni di un tempo in cui davvero ci esaltavamo con pochissimo, anche meno delle 30 mila lire di Aldo, Giovanni e Giacomo! ;-) Le trame non sono certo la forza del film, per assurdo la sua forza è nella folle (e poverissima) messa in scena, che continuo a trovare molto divertente, mi sembrava giusto ricordare le origini, prima di fare la conoscenza della nuova incarnazione di Spidey al cinema ;-) Cheers!

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  3. Dall'alto della mia vecchiezza posso vantarmi di aver assistito al molto reclamizzato ciclo Rai che nei primi anni Ottanta mandò in onda questi film: non so se era la prima volta, ma ero esaltatissimo. Adoravo la serie animata che vedevo in piccoli canali (quella della celebre sigla rifatta dagli Aerosmith, ma che all'epoca era ricantata con altra musica: "Spider-Man, tu sei l'uomo ragno / Spider-Man, che forte sei tu")
    Adoravo i cartoni degli eroi Marvel - anche quelli fatti con le immagini fisse o animate al minimo - e quindi questo ciclo lo aspettai con ansia. Per l'epoca posso testimoniare che gli effetti speciali erano soddisfacenti: sembra incredibile, a rivederli oggi, ma ricordo ancora come strabuzzavo gli occhi davanti al Ragno che si arrampicava. (Considera che forse non avevo neanche 10 anni!)
    Ovviamente Hong Kong e le arti marziali erano di super attualità e quasi tutti i telefilm avevano almeno una puntata "asiatica", da A-Team a Manimal, dal Calabrone Verde a Magnum P.I. Per l'epoca era segno di grande figaggine :-P
    In un mercatino ho trovato una VHS originale con degli episodi del cartone di Spider-Man del 1994, che ho digitalizzato: se ti interessa fammi sapere, che te li passo ;-)

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    1. La sigla di Spider-Man in italiano è memorabile, ma in originale è un classico, rifatta da tanti, nella versione degli Aerosmith è fighissima ;-) Sul fronte dei cartoni animati il ragnetto si è sempre difeso molto bene, dai tempi di Supergulp fino ad arrivare alla serie “Ultimate” che è uno spasso, se dovessi decidermi di lanciarmi in una retrospettiva a cartoni animati, sappi che verrò a bussare alla tua porta ;-)

      Si vero hai ragione, non avevo pensato al fatto che la puntata asiatica era un classico, era l’onda lunga della “Bruceploitation”, per assurdo si vedono più arti marziali (rappresentate dal Kendo) nel primo film, piuttosto che in quello ambientato ad Hong Kong. Cheers!

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  4. Li vidi anch'io all'epoca e non credevo ai miei occhi anche perché ero un grande fan del cartone animato.

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    1. Ti capisco benissimo perché anche io amando il personaggio fin dai cartoni animati, trovato divertentissima questa versione, che ti giuro ha su di me ancora degli effetti ipnotici! ;-) Cheers

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  5. Io me li sono persi (volevo aggiungere "fortunatamente"), però ricordo, in compenso, che acquistai un numero della collana Corno "Superfumetti in film" dove in copertina campeggiava la prima locandina del post. La cosa assurda è che l'albo ristampava solo le strisce giornaliere di Spiderman di Lee e Romita senza le domenicali, che erano però consequenziali. Con il risultato che le storie procedevano a singhiozzo, con enormi buchi in coincidenza delle domeniche. Insomma, la Corno aveva già allora cominciato a scavarsi la fossa da sola...

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    1. No ma così erano totalmente illeggibili! Ho la ristampa in volume delle strisce di Spidey di Lee e Romita, già come formato la striscia a fumetti ha un suo ritmo, ma così è davvero spararsi in un piede da soli! ;-) Cheers

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    2. Dopo tre anni ho trovato casualmente questo commento, che però richiede parziale rettifica. Il volume di Superfumetti con le strisce di Spidey di Lee e Romita ristampa ovviamente tutto in sequenza, domenicali comprese (la prima inizia ad esempio a pagina 11). E' tutto rimontato ed alcune vignette sono state eliminate, ma proprio per evitare ripetizioni e favorire la lettura non il contrario. Il declino della Corno è iniziato più avanti, in questi anni era ancora un fiorire di iniziative meritorie...

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    3. Ti ringrazio per la precisazione, faceco riferimento ai volumi con le ristampe ;-) Cheers

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  6. Eheheh li vidi quando li trasmisero sulla RAI intorno al 1989-90... li registrai e li feci vedere ad un amico, facendoci tante risate! Tra le cose rimastemi impresse, la prima arrampicata sul palazzo (i abiti borghesi), quando si specchia per la prima volta con il costume e quando prova le ragnatele... mentre quel cromakey lo avevo proprio rimosso! :-D
    Comunque, nonostante tutto, li ho sempre ricordati con molta simpatia e, a costo di bestemmiare, li preferisco ai due "amazing" di ultima generazione!

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    1. Ma scherzi? Nemmeno da mettere! Il tempo mi è passato molto di più guardando questi tre film che i due "Amazing solo di nome", li ricordavo comunque con affetto, e li ho ritrovati invecchiati si, ma ancora spassosi, il tema musicale poi esaltante ;-) Cheers!

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    2. Ecco... avevo dimenticato di citare il tema musicale come altra cosa rimastami nella memoria a distanza di anni!

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    3. Che poi non é niente di rivoluzionario, però funziona se la musica al cinema deve migliorare le scene, questa lo fa sicuramente ;-) Cheers

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    4. Avrei scommesso mille miliardi di aver visto questo ciclo di film nei primi anni Ottanta, invece sono andato a sfogliare le fonti dell'epoca e in effetti la prima volta che la RAI ha trasmesso i film era il settembre del 1989! Cioè... avevo 15 anni e trovai accettabile 'sta roba? Come stavo messo male... :-D Va be' che dovevo ancora appropriarmi del videoregistratore di casa e farmi una cultura fanta-horror con la C maiuscola (Cameron, Carpenter, Craven e Cronenberg!) però ricordo perfettamente di aver trovato sorprendenti gli effetti speciali... A questo punto spero di ricordar male...

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    5. Ma fai sul serio? Nell'89 e per giunta in RAI? Tu ci avresti scommesso mille miliardi sul fatto di averli visti nei primi anni '80, io la stessa cifra sul fatto di averli visti AL MASSIMO nel 1990-91 ma di mattina e sulle reti del Biscione...

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    6. Quello RAI è stato giusto il primo passaggio, poi ce ne sono stati altri.
      Ho trovato un ciclo di Italia1 risalente al dicembre 1992, però notturno. Indovina come si intitolava quel ciclo? "Non hanno ucciso l'Uomo Ragno" :-D :-D (Cassidy, ti dice qualcosa ^_^)
      L'unico altro passaggio di cui ho trovato prove risale al 1994, quando Canale5 ha passato i film di mattina alle 10...

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    7. Eccolo! Lo sapevo che potevo contare sulle tue abilità di cacciatore :-D Ricordo proprio le pagine della guida tv che pubblicizzavano la maratona notturna con il titolo che faceva il verso al pezzo degli 883, mi sembra coerente con i miei ricordi, ero certo di averlo già visto il primo film del 1977 sulla Rai, prima di quella maratona notturna, sei un macchina non perdi un colpo! ;-) Cheers

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    8. 'azzarola che ricerca! Bravo Lucius! Allora, o li ho registrati alla notte da Italia 1 (o dalla Rai a sto punto...), perché nel '94 avevo 15 anni e dubito di averli visti a quell'età su Canale 5.

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    9. Manca solo da identificare la prima messa in onda Rai. Posso dire che la versione che ho trovato del terzo film, è marchiato TMC, ma penso sia un passaggio successivo, perché la vecchia Telemontecarlo di solito prendeva gli scarti degli altri canali televisivi. Cheers

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    10. È l'ultimo dei passaggi, quello TMC, prima della totale scomparsa. Dal 1989 al 1995 il viaggio è stato: RAI, Mediaset, TMC, che se ricordi bene era un viaggio comune a tantissimi film. (Su bancarella ho beccato un'edizione VHS di Terminator registrata dalla RAI con le scritte cyborg in italiano, per la gioia di Evit ^_^ poi anche lui è passato a Mediaset.)

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    11. Si esatto, era grossomodo la trafila che facevano tutti i film ;-) Gran presa, Evit ne farà un ottimo uso! Cheers

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  7. Sembrano - e quasi sicuramente sono anche - tanta robaccia giusta solo per farsi quattro o cinque risate.

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    1. Ad una prima occhiata si, in realtà i dialoghi filano via belli lisci, e la musica aiuta, sono invecchiati (non bene) però nel loro essere sbagliati, molto onesti alla fine ;-) Cheers

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  8. Da piccolo mi erano piaciuti parecchio, qualche anno fa li ho recuperati in rete ma non ho avuto il coraggio di rivederli e rovinare un piacevole ricordo d'infanzia.
    Comunque magnifica la citazione alle recchie di gomma di Capitan America versione Cannon, mi fa morire ogni volta che ci ripenso.

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    1. Ero curioso di riguardarli, mi ha stupito scoprire che ne ricordavo moltissime porzioni a memoria, e posso anche dirti che mi sono divertito a rivederli, è sempre piacevole quando accade ;-) Le “Recchie di gomma” di Cap sono mitiche, arrivate ben prima della gag di Antonio Albanese ;-) Cheers

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    2. Ne approfitto per ricordare il videocommento di Evit e Petar a "Capitan America" e alle sue orecchie :-D
      https://www.youtube.com/watch?v=1CzoE64zcJs

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    3. Oddio! Lo hanno fatto davvero? Non sospettavo che esistesse, me lo vedrò di sicuro :-D Cheers

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  9. Cassidy mi hai fatto venir voglia di vederli. :D
    A me sta simpatico l'Uomo Ragno, quasi come Batman.
    Ho detto quasi, non facciamo che si offenda. :P

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    1. Bene era quello l'intento ;-) Anche a me piace Batman, è il mio personaggio della Distinta Concorrenza preferito (se escludiamo quelli della Vertigo o scritti da Garth Ennis), ma sono un ragazzo della Marvel, quindi preferisco l'Uomo Ragno. Cheers!

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  10. Se poi Batfleck si incacchia poi sono affari tuoi. :P
    Magari posso consigliarti di dirgli che tua madre si chiama Martha! :D

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    1. Batfleck è diventato un super eroi non per il trauma della morte dei suoi, ma per gli insulti scolastici all'amata Martha :-D Il vendicatore dei bulli ;-) Cheers

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  11. Io pensavo che fossero solo frutti della mia immaginazione malata :O

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    1. No no, ricordavi bene, esistono davvero. Oppure sono un'allucinazione collettiva ;-) Cheers

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  12. Ricordo benissimo anche io quel ciclo di film su Italia 1 e ricordo bene il mitico film del 1977. Non sono mai stato un fan viscerale di Spidey, ma ammetto: il fatto che gli 883 lo avessero ucciso in una canzone, non andava a genio neppure a me. I supereroi non potevano essere uccisi! :D.

    Ma a riportare giustizia fu un'altra canzone...

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    1. Mi fa piacere vedere che non sono stato il solo a fare quadrato attorno a Spidey, cinque alto!
      Ora però mi hai messo la ragno-pulce nell’orecchio, quale canzone? Cheers!

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  13. Indelebile il ricordo della prima visione all'arena estiva... Eh sì, gli anni passano. La passione per Spidey, mai.

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    1. Siamo in due, una volta Spider-Fan, Spider-fan per sempre! ;-) Cheers

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  14. Non lo conoscevo. Immagino le maledizioni dell’addetto degli effetti speciali con il budget di una festa di cresima o poco più per fare tutta la serie.

    Comunque queste produzioni hanno un fascino vintage che mi intriga.

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    1. Assolutamente affascinante, mi sono incantato a rivederlo come facevo da bimbo, forse per assurdo i film tratti da fumetti dovrebbero essere così, naif non poveri intendo dire ;-) Cheers

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  15. Aggiungo che "Non hanno ucciso l'Uomo Ragno" non era solo la trasmissione dei tre capolavori con Nicholas Hammond.
    Prima dei film c'era anche uno speciale in cui venivano intervistati tra gli altri Marco Lupoi e Luciano Secchi / Max Bunker. Da bambino vidi lo speciale parecchie volte, mentre il film molto meno, perché la maratona cominciò in ritardo e il videoregistratore registro solo un pezzo del primo film.

    Ho anche il vago ricordo che prima della maratona trasmisero il primo Superman di Donner.
    C'è per caso modo di verificare?

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    1. In effetti quella serata mi è rimasta impressa nella memoria. Per il palinsesto tv storico, vediamo se qualche lettore della Bara tira fuori il ragno dal cilindro ;-) Cheers

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