Niente quando mi
metto a scrivere di scimmie non smetterei mai, ma ridendo e scimmieggiando
siamo già arrivati all’ultimo (per ora) capitolo della rubrica… Blog of the
apes!
Lo so che a
nessuno piacciono quelli che gongolano, però come vi raccontavo, era davvero
tutta da ridere la prospettiva di un film intitolato “Dawn of the
Planet of the Apes” che mandasse in crisi la precedente scelta italiana di
tradurre “Rise” come “L'alba del pianeta delle scimmie”. Quando
l’alba è arrivata davvero, ci voleva un'idea geniale per la versione italiana del film,
un colpo di genio per uscire dal vicolo oscuro in cui si erano infilati, il
risultato delle menti geniali qual'è stato? Un capolavoro, tradurre un titolo
in Inglese, con un altro titolo in Inglese: Apes Revolution.
Che, per altro, non
ha davvero alcun senso, perché la rivoluzione vera le SIMMIE l’hanno fatta nel
film precedente, quindi al massimo sarebbe stato sensato (o almeno meno
vergognoso) chiamare il primo reboot “Apes Revolution” e questo “L'alba del
pianeta delle scimmie” e invece niente, sono scivolati sulla doppia buccia di
banana.
La pre produzione
del film è stata piuttosto travagliata, Rupert Wyatt dopo un lungo tira e
molla, è sceso dalla giostra per le solite “Divergenze creative” al suo posto, abbiamo
vinto Matt Reeves, uno che si è fatto un nome con un film di cui ho apprezzato
una scena (Cloverfield del 2008) per poi perderlo subito con l’inutile “Blood
Story (2010, a proposito di belle “traduzioni” di titoli) evitabile versione
yankee dell’ottimo “Lasciami entrare” (2008).
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"Ho trovato le istruzioni dei sensori Andy!" , "Muoviti, mi si gelano le chiappe". |
Reeves, se non
altro, si conferma uno capace di confezionare questo tipo di film, complice
anche un cospicuo numero di ex presidenti morti stampati su fogli verdi (170
per la precisione) Matt mette su uno spettacolo visibilmente molto
ben fatto, ho apprezzato molto la ricostruzione di questa San Francisco
divorata dalla natura tornata a riprendersi il pianeta.
Inoltre, il film
ha una palette di colori molto omogena che Reeves sa utilizzare molto bene,
nella scena in cui Cesare va a far cagare sotto parlare con gli umani, tutti
gli umani indossano vestiti scuri, mentre Malcolm (Jason Clarke) è l’unico
vestito di chiaro in modo da spiccare tra la folla e guadagnarsi l’attenzione
del pubblico.
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Dagherròtipo fornito a supporto della tesi altresì comprovata (ma come parlo?). |
Vi devo anche parlare della CGI? “Apes Revolution” è un'orgia di
scimmie in computer grafica, tutto sommato ben fatte, malgrado qualche piccolo
movimento a scatti, possiamo dire che sono tante (tantissime!) e anche
piuttosto variegate, tanto di cappello ad Andy Serkis per aver aggiunto un’altra
banana alla sua cintura… Tacca! Un’altra tacca alla sua cintura.
L’idea di Reeves
è di dare una circolarità al film che, infatti, comincia (e finisce) con un
primo piano sugli occhi di Cesare (Andy Serkis) che non si sa per quale
ragione, insieme ai suoi soci si è truccato come uno dei KISS.
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I wanna Rock and roll all night and monkey everyday! |
Non è chiaro
nemmeno se il trucco da Gene Simmons serva per spaventare i cervi prima di
ucciderli (saranno pure onnivori, ma non me le vedo delle scimmie fare una
grigliata), oppure portare la mandria non si sa bene dove, nel dubbio, per fare
sfoggio di un altro po’ di CGI, spunta pure
l’Orsa di Leonardo Di Caprio a fare un saluto e sfregare la spalla del figlio di
Cesare, detto Cesarino.
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Se tanto mi dà tanto, tutti insieme formano i Cesaroni. |
Sì, perché ragazzi,
come ci spiega la veloce panoramica sui titoli di testa del film, gli anni sono
passati, la razza umana è stata sterminata dagli effetti collaterali dell’ALZ-113
e solo pochi umani immuni sono sopravvissuti, in pratica è un incrocio tra “L’Esercito
delle 12 Scimmie” di Terry Gilliam e “L’ombra dello scorpione” di Stephen
King, per farvi capire: questo Virus non agisce certo a caso, esiste un disegno
dietro alla sua diffusione ed è chiaro dai sopravvissuti: Abbiamo un grande
attore come Gary Oldman! Grande, quindi il virus non uccide gli attori molto
talent… Ah no, si è salvato anche Jason Clarke, niente ragà! E’ il solito
blokbuster se c’è dentro Clarke
è il solito sequel per riempire il palinsesto
estivo.
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"Pietà Cesare! Ho bisogno di lavorare anche io!". |
Però capiamoci,
mentre gli umani perdevano il loro pianeta una città alla volta, le scimmie
hanno iniziato a prosperare, si sono trasferite tutte nell’Albero Casa di “Avatar”,
hanno messo su un asilo, dove accompagnare i bimbi prima di andare in ufficio,
il cui l’Orango Maurice insegna loro la frase mantra di ogni scimmia che si
rispetti “Ape don’t kill ape”, giusto per mettere in chiaro che se il film
precedente era ispirato a 1999 - Conquista della Terra questo, invece, sogna di essere un po’ meglio di Anno 2670 - Ultimo atto, anche se ci va davvero poco.
Insomma, Cesare
non è più un ragazzino, è un padre di famiglia ora, sono passati i tempi in cui
si faceva le canne con James Franco, ora vuole solo stare “Casa” con “Famiglia”
che poi sono le uniche parole che si sentono nei primi minuti del film, perché le
scimmie comunicano tra di loro in inglese con il linguaggio dei segni,
per dare un po’ di brio a questa mia seconda visione, ho deciso di escludere i
sottotitoli e provare a vedere se ero in grado di seguire la trama lo stesso
(sono un po’ matto lo so).
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Incredibili e chiarissimi segni di continuità. |
Ve lo dico
subito: sì, si segue alla grande, perché tanto le parole chiave per evitare che
il pubblico
si rompa i coglioni di un branco di scimmie che gesticolano come
Italiani all’estero non capisca la trama, vengono pronunciate da Cesare, ma
anche dal suo eterno amico/nemico come Red & Toby, il terribile e
cattivissimo Bonobo Koba… No, dai davvero, non riesco manca a scriverla questa
cazzata, è un Bonobo! La scimmia più pacifica del mondo! Lo sapete come si
svolgono i rapporti sociali tra Bonobo, se due s'incontrano su, diciamo un
albero, prima cosa trombano, poi si spulciano, poi trombano un altro po’
(storia vera, ho visto i documentari non su You Porn, degenerati!).
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Bonobo Power! We improve the community, and human sucks! Human sucks! (Cit.) |
Sapete qual'è la
cosa divertente di immaginarsi dialoghi tra scimmie che parlano con il
linguaggio dei segni? E’ che tutto sommato puoi immaginare che dicano qualunque
cosa, ad esempio nella mia versione Maurice rispondeva a tutti utilizzando
solo frasi fighe, un po’ come se fosse il Han Solo delle scimmie.
Poi un giorno di
pioggia, la Scimmia Andrea e la Scimmia Giuliano incontrano un umano per caso
e Boom! Nel senso che BOOM! L’umano gli spara, quindi Cesare come la polizia,
s'incazza, va dagli umani e gli dice: "Statevene a casa vostra! Noi stiamo nella
nostra e siamo tutti felici".
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...Poi l'umano finita la pioggia incontra e spara alle scimmie così. |
Peccato che l’Albero
Casa delle scimmie e la roccaforte in stile i
Camminamorti degli umani, siano distanti come Natale e Santo
Stefano, ma io dico: siete scemi? Un pianeta quasi disabitato e voi vi piazzate
uno accanto all’altro? Cioè, ci avrete messo del tempo per tirare su una
roccaforte del genere, avrete fatto un sopralluogo, sono solo io che controllo
le recensioni dei ristoranti prima di andare a cena? No. Niente, uno vicino all’altro,
come il tipo sudaticcio che decide che il posto migliore sul bus (vuoto) e
quello accanto al tuo.
A me sembra
davvero strano che nessuno si sia giocato la carta “METAFORONE”, per fortuna
Matt Reeves è stato più furbo che iniziare a blaterare del fatto che il suo
film sia tutta un'allegoria sulla convivenza forzata in stile Israeliani e
Palestinesi o roba del genere, per fortuna, perché in sé il film inventa
davvero poco.
Già alla prima
visione non mi ero divertito proprio per tutta la durata del film, rivedendolo
devo dire che se non altro non ho cambiato parere, di fatto abbiamo da una
parte i leader belli (Cesare e Malcolm) e buoni pronti a collaborare, per
riportare la corrente elettrica agli umani, dall’altra i cattivacci tra le loro
file, che sono brutti e loschi come il “Tizio umano che non molla le armi” (mi
ha impressionato così tanto che non ricordo il nome) e, ovviamente, Koba con il
suo occhio sgherro da cattivo Bondiano.
In mezzo abbiamo
Gary Oldman, personaggio in prima istanza positivo, poi frettolosamente
convertito a cattivo vestito di nero. Lo sapete, Oldman è uno dei miei
preferiti, anche se ormai si è convertito anche lui al lato Blockbuster della
Forza, qui il passaggio da buono a cattivo del suo personaggio avviene nella
scena in cui guarda su un tablet le foto dei figli (che per altro sono i veri
figli di Gary Oldman, storia vera) e scoppia a piangere, memore di quando i
pargoli lo costringevano a maratone di Peppa Pig probabilmente.
Oldman è
fenomenale, di fatto è venuto giù per dare spessore a questa scena, lo fa e può
ritirare l’assegno, ma prima c’è uno scotto da pagare, prima è costretto a
recitare: Il Monologo del Leader (musichina drammatica a vostra scelta!).
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Mi permetto di consigliarvi questa musichina QUI. |
Il monologo del
Leader consiste fondamentalmente in un passaggio chiave, il tuo popolo che
guarda a te come figura di riferimento sta per farsi cogliere dal panico perché,
che so, sono stati minacciati da una scimmia parlante? Ecco, allora tu alza il
mento e ripeti le immortali parole: “Lo so che avete paura, ho paura anche io…”
e allora che cazzo stai lì sopra come un vigile urbano?! Venire giù a cacarti
sotto con noi, no? No, sul serio, dovrebbe passare una legge per evitare i
monologhi al cinema che iniziano con questa frase!
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"Non volevo Cassidy, ma mi hanno torturato! Ore ed ore di papà Pig e del piccolo George...". |
Ma in un film in
cui ci sono centinaia di SIMMIE in CGI, il vero protagonista non può che essere
proprio una scimmia in CGI, Andy Serkis è impegnatissimo a fare il leader dalla
sguardo intenso e corrucciato, quindi Koba gli ruba la scena, anzi, ruba
proprio un mitra agli umani, utilizzando la tecnica più vecchia del mondo: una
combinazione tra la mossa della scimmia e la tecnica dell’ubriaco, un gran
colpo che chiameremo Drunken Monkey Master!
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Vallo a spiegare agli amici al bar che il fucile te lo ha rubato una scimmia ubriaca. |
Da questo punto
in poi diventa il film di Koba che spara a Cesare (perché pugnalarlo 23 volte
alla schiena è roba troppo antica) e sfrutta la rabbia scimmiesca per la sua morte per attaccare gli umani, insomma: il film la butta in caciara. La cosa
clamorosa è che la caciara in qualche modo funziona!
Matt Reeves è
abbastanza bravo da non trasformare un gruppo di scimmie che cavalcano
svuotando caricatori di M16 contro gli umani, in una totale idiozia, una tamarrata quello sì, ma tutto
sommato possiamo dire divertente. Anche perché la scena è piuttosto lunga e ben coreografata, quindi superato il primo minuto in cui pensi “Scimmie
che sparano con il mitra?!” entri automaticamente nella fase “Scimmie che
sparano con il mitra!!!” e, quindi, ti metti comodo e te la godi.
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L'unico modo per migliorare una scimmia è vederla fare l'imitazione del Grinta di John Wayne. |
Lo scontro finale
tra Koba e il redivivo Cesare si conclude con la negazione del mantra “Scimmia
non uccide scimmia”, con Cesare che lascia cadere Koba nel vuoto dopo avergli
detto “Non non sei scimmia”. In realtà, quello che il film non mostra è che ad
uccidere Koba non è stata né la caduta né l’atterraggio, ma il dubbio
irrisolvibile: “E allora che ‘so? Un Rinoceronte? Un cormorano? Forse un Barbagianni?”.
Ma di fatto, la guerra
con gli umani è iniziata, perché tutto questo film è una lunga premessa per la
VERA guerra ed io mi chiedo, se per questo film si sono ispirati ad Anno 2670 - Ultimo atto, speriamo che
per il prossimo non traggano ispirazione dal remake di Tim Burton!
Come al solito vi saluto con qualche consiglio su cui fare un click, il commento del Zinefilo quello di Non c'è paragone e il videocommento di
Doppiaggi Italioti!
Mah,io lo trovo di gran lunga il miglior film d'azione degli ultimi anni, ma proprio per distacco, l'unico senza tempi morti e buchi di trama. I personaggi sono ben caratterizzati, le scene d'azione girate alla grande, la CGI è splendida, la fotografia pure, Koba piscia in testa al 90% dei cattivi visti al cinema negli ultimi 10 anni: cosa vuoi chiedere di più a una pellicola del genere?
RispondiEliminaPer quanto riguarda la scena di caccia al cervo non credere, gli scimpanzé, al contrario di oranghi e gorilla, sono predatori nati.
Alt, se intendiamo film d'azione in senso ampio può rientrare in parte nel genere, sui tempi morti a mio avviso in termini di ritmo funziona già peggio del primo, e non mi sognerei mai di citarlo tra i migliori film d'azione.
EliminaHa il grosso difetto di giocarsi una trama molto rodata, comunque meglio di una trama lacunosa certo, ma ogni svolta é facile da intuire fin dalla premessa iniziale, Koba é un personaggio che funziona ma anche lui come la trama di certo non é originale.
Sulla scena iniziale concordo e anche sul fatto che Reeves questi film li sappia fare, il problema che questo é un lungo preambolo al film successivo. Cheers!
Mi associo al pensiero di Vincenzo
EliminaCavolo sarei stato pronto a giurare che il primo reboot fosse più amato, i vantaggi di avere un blog con questo ;-) Cheers
Eliminaquoto in toto vincenzo.
RispondiEliminaa parte jason clarke che ha la faccia da pesce lesso ( e fa meglio il cattivo ) il film si merita un otto.
povero charlton heston!!!
mi ha sempre divertito "booling a columbine"
quel paragnosta di moore riesce a dipingere marylin manson per un saggio e charlton per satana!!!!
non è proprio così
ramsey di moncalieri
Jason Clarke dovrebbe fare sempre il cattivo gli viene troppo facile. Trovo troppo divertente scherzare su Heston, uno che per altro é diventato militante dell'NRA molto tardi nella vita. Moore ha tanti difetti, in certi momenti é poco obbiettivo, ma sul discorso di quel furbacchione di Manson (più furbo che bravo quello) per una volta, in quel contesto, devi dire che ha una sua logica. Poi in generale trovo che gli unici ad aver davvero capito l'America siano Matt Stone e Trey Parker i creatori di "South park" ;-) Cheers!
EliminaDopo il capitolo precedente questo reboot de "Il Pianeta delle Scimmie" mia aveva preso bene. Dopo questo capitolo invece mi é calata decisamente la scimmia... (HaHaHa! Battutona!). Alcune cose molte buone (Andy Serkis, il pianeta "verde", le scimmie fatte da Dio,...) vengono cancellate da una serie di cavolate assurde. Ma più che la vicinanza dei due accampamenti (terrestre/scimmiesco), mi sono cascate le braccia con le scimmie a cavallo che smitragliano come non ci fosse un domani. Mi venne il riso isterico e l'espressione "Si, vabbé... E poi?". Tra quello e i militari che non ammazzano la scimmia ma anzi si fanno fregare il mitra come dei pollastri non so cosa sia peggio.
RispondiEliminaPeccato. Poteva essere il capitolo fondamentale per il rilancio alla grande del franchise e invece con questo si ritorna indietro come i gamberi. Aspettiamo l'ultimo che purtroppo non riesco a vedere al cinema.
Dai? Leggendo i commenti precedenti sono l'unico a cui non é piaciuto?
EliminaReeves non è uno stupido, questi film sa come dirigerli, e la SIMMIE di Serkis sono oggettivamente fighissime, però davvero è un film che ricicla solamente situazione già viste, fin dal “Monologo del leader” che davvero è pescato dal libro dei clichè.
EliminaLa scena delle smitragliate è la diretta conseguenza, una battaglia deve esserci, quindi bisognava far prima digerire scimmie con mitra, e poi farle combattere, è abbastanza ben fatta da piacermi, ma è il momento “Ignoranza” da blockbuster che accetto solo perché mi piace vedere le scimmie al cinema ;-)
Il difetto maggiore di questo film, è quello di dire pochissimo in due ore, preparando il campo per la “The War” (stando al geniale titoli italiano) del prossimo film, se sbagliano anche quello però, saranno dolori, conto di vederlo in settimana casini permettendo ;-) Cheers
Non gli voglio male, ha dei difetti ma tutto sommato fa il suo, secondo me funziona peggio del precedente, anche se per assurdo ha meno difetti, gli manca un po’ di personalità ecco. Cheers
EliminaNon sono tra i sostenitori di questa saga in generale, men che meno di questo film in particolare, che ho visto quasi ad occhi chiusi in un costante gesto del "facciapalma" :-P
RispondiEliminaOrmai è pura estetica digitale, non ci provano nemmeno a inventare una parvenza di trama: almeno i film classici, coi loro difetti, un po' cercavano di fare critica sociale, qui invece c'è solo sfoggio di CGI...
Questo è vero, fin dal primo reboot, la critica sociale è stata quasi totalmente bandita, nel momento in cui hanno sostituito l’evoluzione delle scimmie, evolute al punto da sostituire l’uomo che nel frattempo si è auto distrutto (critica sociale), con un virus che ottiene quasi lo stesso risultato, in un decimo del tempo, hanno dato un calcio al secchio allo spirito critico della saga.
EliminaEppure le premesse per un “Pianeta delle scimmie” che critica i nostri tempi, usando le scimmie di Cesare come metafora era possibile, è mancata la volontà. Ciò che resta è il bravissimo Andy Serkis che fa arte con i sensori addosso, ma il resto sono comunque trame convenzionali. Cheers!
Francamente l'ho trovato anch'io migliore del precedente; alcune trovate saranno anche tipiche del genere e forse mancherà il METAFORONE dei film originali ma nel complesso ho adorato l'impianto post-apocalittico e le relazioni tra i personaggi. "The War", però, sembra promettere molto di più. Sto leggendo ovunque valutazioni altissime, spero di recuperarlo a breve! :)
RispondiEliminaSaluti!
Forse avrei preferito un “Pianeta delle scimmie” aggiornato ai temi degli anni 2000 e qualcosa, ma non si possono biasimare i film per quello che non so, ormai è chiaro l’andamento. Confido a questo punto che “The War” sia almeno uno scontro fatto come si deve tra Cesare e Woody Harrelson, potrei dirti fin da ora come finisce, ma che almeno sia un bello spettacolo. Anche io spero di riuscire a vederlo in settimana. Cheers!
EliminaSto film qua tre anni fa mi piacque abbastanza. Certo, vive su dei momenti di stanca clamorosi, ma si lascia guardare davvero con piacere!
RispondiEliminaVero verso metà arranca con un po' di fatica prima di buttarla in caciara, caciara che funziona ;-) Cheers
EliminaSolo io vedo una visione puritana e bigotta su Koba cattivo ?
RispondiEliminaCioè, è un bonobo , una scimmia ch pensa solo a copulare, sia in maniera etero che omosessuale, e pure con scimmie minorerenni.
Quindi una scimmia senza morale senza Dio, e perciò l'unica adatta a ricoprire il ruolo di malvagio vigiacco e traditor .
No non sei il solo, che poi narrativamente parlando, sarebbe stato meglio renderlo una scimmia identica a Cesare, quindi la decisione è stata pensata e voluta. Cheers!
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