lunedì 26 giugno 2017

Orange is the new black - Stagione 5: Stand up for your rights


Quando ricomincia “Orange is the new black” tutte le altre serie possono aspettare: ci sono delle priorità nella vita! Resterò sul vago, ma nel dubbio lo scrivo lo stesso: SPOILER!
Per quanto mi riguarda, la quarta stagione di OITNB (salute!) è stata una delle migliori in assoluto, una gestione corale del cast e quasi nessun calo di ritmo che invece era presente nella stagioni precedenti, inoltre, questa quinta nuova stagione era appena appena attesa, per via di quel finale, un cliffhanger che ci ha lasciati tutti con una domanda: che fa Dayanara, spara o non spara?

Spara Jurij Daya spara...
Curioso che una stagione che comincia con una detenuta che punta un'automatica in faccia ad una guardia, faccia un lungo giro per presentarci nuovamente la stessa situazione, un’altra detenuta, un’altra pistola e un’altra guardia. Dentro questo dubbio è vivo/è morto da gatto di Schrödinger, ci sta tutto il percorso di questa stagione.

Un'intera stagione e una rivolta carceraria spalmata sull’arco di tre giorni, nell'arco dei quali la prigione di Litchfield si trasforma in "Bitchfield" come la ribattezza Cindy. Una tre giorni di libertà ritrovata, o meglio, un'illusione di libertà dove tanto vale godersela e togliersi gli sfizi, qualcuna si sballa, qualcuna come Maritza e Flaca (ormai ufficialmente le “Flaritza”) usano lo smartphone per lanciare il loro canale youtube con i tutorial sul trucco. Ma perché non inventarsi un “Litchfield Icon” un talent show con concorrenti (volontariamente forzati) scelti tra i secondini presi in ostaggio, in una scena tutto sommato divertente, anche se occupa da sola un intero episodio (il 5x04 per la precisione).

"Tutti gli ostaggi dicano cheeeeeese".
Ma abbiamo anche chi come Alex (Laura Prepon) della rivolta non ne vuole sapere e mette a rischio il pallore pur di tenersi alla larga, diventando, suo malgrado, modello per la contro rivolta. In tutto questo la qualità di recitazione e scrittura resta sempre alta, se non fosse per un paio di svarioni, a mio avviso, imputabili al fatto che il cast di personaggi da gestire è davvero immenso e qualche personaggio ben avviato dopo due episodi sparisce dalla trama senza addurre motivazioni plausibili come avrebbe detto Elio, sì, sto parlando di Sofia Burset che si reinventa crocerossina (o crocerossino? Sono sempre in difficoltà lo ammetto) e poi PUFF! Scompare.
La mano su un vetro è un classico carcerario che non passa mai di moda.
Mi ha fatto piacere vedere tornare i flashback sul passato dei personaggi, per fortuna utilizzati in maniera non martellante come nella terza stagione, dove davvero era un costante bombardamento di salti temporali, quello che ho apprezzato meno, è stato il fatto che OITNB abbia ripreso l’abitudine di piazzare un paio di episodi a metà stagione dove davvero non succede moltissimo e che allungano un po’ il brodo, qui sono solo due di numero, però ci sono e sono due in più rispetto a quanti ce n'erano nella stagione numero quattro.

Il bello della “Quinta di Orange” è anche il modo in cui il tema del trattamento delle detenute torna centrale nella storia, in questo senso il personaggio di Taystee (Danielle Brooks) sale di colpi e grazie anche ad un monologo appena appena intenso (nel finale dell’episodio 5x05) ha dimostrato che anche un personaggio nato per dare un tocco di colore e umorismo, possa diventare centrale per la storia.

Taystee posseduta dallo spirito di Martin Luther King.
Allo stesso modo, con tutti questi personaggi da gestire, capita anche che Piper (Taylor Schilling) ed Alex (Laura Prepon), nate originariamente come protagoniste della serie, siano quasi personaggi di contorno, almeno fino agli ultimi episodi, in cui loro e tutta la stagione salgono di colpi, diventando protagoniste di un flashback (a base di tatuaggi) tutto loro, nell’episodio 5x12 che, ve lo dico, si conclude con il colpetto di scena, anche se per quando mi riguarda, Piper aveva già vinto tutto riassumendo il suo rapporto come Alex, come quello che c’è tra Maria (intesa come Shriver) e Arnold (inteso come Schwarzenegger).

"Ehm carino il nuovo look", "Mi sono data all'action painting come Pollock e allora?".
Questa quinta stagione è chiaramente un gran modo per rimescolare le carte, lo status quo è definitivamente andato e le prossime due stagioni (già confermate) dovranno tener conto di questo smottamento che è passato anche attraverso il personaggio di Piscatella (Brad William Henke), passa una stagione molto in sordina e poi esplode letteralmente in un finale, dove per dirla come Nicky (altro personaggio tornato in pista per fortuna!) si mette in testa di fare il Jason della situazione e la regia si diverte a trasformare un episodio di “OITNB” in una rilettura delle classiche situazioni da slasher, con il gigantesco e silente assassino che fa fuori le signorine, tutte piuttosto in preda agli ormoni, per una ragione o per l’altra, proprio come i teenager nei film horror, uno spasso insomma!

Piscatella nei panni dell'assassino da Slasher e Red in quelli della final girl.
Insomma, una stagione più simile alle prime della serie, per me non è propriamente una grande notizia, ma in generale tantissimi applausi, perchè il ritmo generale resta piuttosto alto, e anche perché gestire un cast con così tante potenziali protagoniste, è un’impresa davvero complicata che Jenji Kohan ha saputo vincere alla grande con un’altra stagione che mi sono divorato e che mi ha comunque esaltato, anche grazie a quel finale a testa alta.
Schiena dritta e testa alta, visto finali ben peggiori in vita mia.
Ed ora, presi completamente a caso, alcuni dei momenti più spassosi o intensi della serie!

Episodio 5x02, la comunità nera delle prigione è preoccupata, perché durante gli assedi i fratelli finiscono male, non lo avete visto Distretto 13? (citato apertamente), Passando da un Carpenter ad un altro, nell’episodio 5x09 Red risponde “Sono nata pronta!”, grazie Red, sei sempre la migliore.

Uno dei secondini cala la maschera, altro che la “Drammedy” di Netflix, questa è una serie WIP (Woman in Prison) e si mette a snocciolare alcuni dei titoli più celebri del genere, tipo Black mama white mama, oppure Femmine in gabbia.

Comunque per lo spin-off su Nicky, oh quando volete eh!
Episodio 5x05: Nel flashback la ragazzina nera vede la ricca bianca, fare le prove per il musical Dreamgirls e piange calde lacrime, ma non per il talento della biancastra. Sa tanto di parola definitiva sull’argomento whitewashing.

Episodio 5x06: Boo finalmente vestita come ha sempre sognato, entra in scena sulla sigla di “Law & Order” con tutto che odio quella serie, sono morto dal ridere!

Il colpo di genio è la spilletta rovesciata, un capolavoro!

4 commenti:

  1. Ho letto tutto il post nonostante gli spoiler. OITNB l'ho mollato a metà della terza stagione e non ho alcuna intenzione (almeno nell'immediato!) di rimettermi in pari. Sorry Cassidy...

    Ho apprezato molto la prima stagione, la Schilling è perfetta per fare la WASP che finisce al gabbio e i suoi occhioni spalancati recitano lo straniamento da soli. Poi amo la Prepon da quando faceva Donna in "The 70's Show" e trovo bravissime e in parte (quasi) tutte le attrici. Questi sono i pro. I contro? E' troppo un brodo allungato! Tredici puntate a stagione da quasi un'ora l'una è decisamente troppa roba con dialoghi e situazioni tirate il più a lungo possibile. Spesso mi ritrovavo a c@zzeggiare col cell nel bel mezzo della puntata perché tanto mi perdevo nulla. La seconda stagione l'ho guardata perché ci credevo e per vedere come andava avanti la faida tra Piper e la Pennsatucky ma a metà della terza ho detto "Ciao!" e l'ho lasciato impalata (a memoria mi pare dopo l'ennesima rivoluzione in cucina! Cos'era? La quarta in 3 stagioni?).

    Peccato perchè OITNB raggiunge vette altissime di intensità con dialoghi e monologhi che ti restano in testa e ti fanno riflettere (mi ricordo perfettamente la faccia della mia compagna quando ha ascoltato la storia di Yoga Jones, o il flashback di Miss Claudette) ma di contro ci sono almeno 4 puntate di troppo a stagione.

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    1. Hai descritto alla perfezione i lati positivi della serie, aggiungo solo che la Laura Prepon ha una borsetta piena di cuori di noi spettatori dai tempi di "The 70's Show", anzi forse ha più di una borsetta ;-)

      Detto questo hai ragione, ogni stagione, la terza in particolare (fino ad ora a mio avviso la più debole) ha un calo di ritmo verso la metà, forse davvero tredici ore a stagione sono troppe, infatti la quarta stagione, quella dove questo calo non avveniva, è quella che ho apprezzato di più. Devo dire che questa è comunque notevole, piena di eventi e con un ottimo finale, ma un paio di episodi a metà in cui non accede nulla ci sono stati anche qui.

      Hanno tanti di quei personaggi che potrebbero davvero rivoluzionarla la struttura della serie, spero che il finale di questa stagione, sia l’occasione per alterare davvero lo status quo. Cheers!

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  2. E' talmente la mia passione per la serie che una scorpacciata di tredici ore l'anno non mi basta: proprio quando mi sono scaldato, proprio quando sono cotto a puntino... la serie finisce e tocca aspettare un altro anno!
    A me sono piaciuti anche gli episodi allunga-brodo, però la mia sensazione è che tutta questa quinta stagione sia un "episodio di transizione" verso qualcos'altro, ma forse è il dispiacere che sia passata troppo in fretta a darmi questa sensazione.
    Gestire un fiume di personaggi azzeccatissimi è un inferno: credo sia l'unica serie dove non esistono protagonisti e comprimari ma SOLO protagonisti di altissimo livello, tutti meritevoli di avere molto più spazio di quanto hanno.
    Applauso per le due schizzate organizzatrici del talent show! Leggevo che durante una première hanno chiesto a Julie lake di scattare un selfie con le attrici della serie... perché non avevano riconosciuto che anche lei ne faceva parte! E' ormai celebre in rete il suo incredibile trucco: è la più irriconoscibile delle attrici sebbene in pratica il suo unico trucco sia l'assenza di trucco! (e i denti pittati da meth-addicted)
    http://media.toofab.com/2016/07/05/0705-oitnb-inset-810x960.jpg

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    1. Che poi l’episodio allunga-brodo è di fatto quello del talent show che ho trovato troppo lungo solo perché non sono interessato a spogliarelli maschili, ma mi rendo conto che davanti alla tv ci sono anche le signore quindi qualche uomo in questa serie devono pure metterlo ;-)
      No scherzi a parte, è vero, la sensazione è che la serie stia andando in un’altra direzione, e a questo punto sono curioso di vedere gli effetti di questa tre giorni di utopia per le protagoniste, tanto la serie è già stata confermata per due stagioni… Olè!

      Questa serie ha tante di quelle potenziali protagoniste che potrebbe donarle ad altre serie tv in carenza di personaggi carismatici ;-) Si in effetti è una trasformazione pazzesca, le ricerche delle attrici nella vita reale, e non sfatte come appaiono qui, secondo me sono tra le più cliccate, gli autori ci hanno pure un po’ giocato, con la crociata per le bellezza della “Flaritza” ;-) Cheers!

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