giovedì 1 giugno 2017

Hap & Leonard - Stagione 2: Muchissimo mojo!


Ci sono un sacco di serie che ottengono un successo spregiudicato e poi c’è “Hap & Leonard” che, invece, non se la fila di pezza quasi nessuno, quasi nessuno, tranne me!

Bisogna dire che Joe R. Lansdale è quasi più famoso qui da noi in uno strambo Paese a forma di scarpa che in patria, ma “Champion Joe” può contare su due grandi fan i mitici Jim Mickle e Nick Damici che hanno già dimostrato con Freddo a Luglio, di avere lo spirito giusto per portare le storia di Lansdale fuori dalla carta stampata.

Lo dico subito: io stravedo per lo scrittore texano e la prima stagione della serie tratta dal primo romanzo di Hap & Leonard Una stagione selvaggia, a me non è dispiaciuta affatto, ma so che qualche naso si è arricciato. Poco male, questa seconda stagione funziona ancora meglio sotto parecchi punti di vista.


Come cantavano i Thin Lizzy, "The boys are back in town".
Della serie di Hap & Leonard, una larga percentuale di pubblico considera Mucho Mojo il romanzo più riuscito, non stento a crederci ed è anche uno di quelli che rileggo più volentieri, ma ho sempre pensato che a livello di risoluzione del mistero, non fosse proprio così impossibile da anticipare, ben prima di essere arrivati a leggere le ultime pagine del libro, forse pensavano la stessa cosa anche Jim Mickle e Nick Damici che per l’adattamento televisivo hanno pensato di porre rimedio alla questione.

Avevamo lasciato i ragazzi alle prese con una (brutta) sorpresina nascosta sotto le assi del pavimento della casa di zio Chester, li ritroviamo qui, con Hap (James Purefoy sempre più stropicciato) ancora a piangere la tua Trudy e alla ricerca di un luogo decente per le ceneri della donna, potreste già aver intuito che la spoglia scatola, sarà al centro di più di una gag nel corso dei primi episodi, garantito al limone.

Leonard, invece, ha problemi più grossi, come i tossici che si ritrova come vicini di casa (quanto ti capisco Len!), con cui lui tratta nel suo modo estremamente democratico e aperto alla discussione, beh più o meno, in ogni caso Michael Kenneth Williams è una gioia sotto il cappello di Leonard, ribadisco: non somiglia per nulla al personaggio cartaceo nella mia testa di lettore, ma ha davvero fatto suo il personaggio e ha il vissuto (artistico e umano) giusto per rendergli giustizia.

Il ritrovamento del cadavere è un problemino che va gestito, anche per scoprire chi è il vero assassino, anche se tutto lascerebbe pensare ad una vita segreta per zio Chester, Leonard è certo dell’innocenza dello zio, quindi i due amici si ficcano nell’ennesimo casino, per fortuna la bella avvocatessa Florida Grange (Tiffany Mack) darà loro una mano.

Avete appena rivalutato la categoria degli avvocati non è vero?
Non mi va di dilungarmi troppo sulla trama, mettetevi comodi e godetevi i sei episodi che compongono la serie, al parti di un romanzo di Lansdale, li farete fuori ad una velocità micidiale, grazie ad una storia appassionante e a personaggi originali, ben scritti e ben recitati.

Mickle e Damici possono contare su tre registi (due episodi a testa) che riscostruiscono molto bene l’atmosfera sudaticcia del Texas orientale degli anni ’80, un luogo in cui il caldo ti uccide e la questione raziale è più bollente della temperatura, allora come oggi. La chimica tra i due protagonisti, forse non è ancora perfetta, ma sta migliorando, il che va benissimo, mi aspetto di vederli diventare due fratelli per la stagione quattro o cinque, seguendo l’andamento dei libri.

James Purefoy è bravissimo, anche se in certi momenti inciampa con l’accento, in alcuni passaggi sembra davvero un Texano, in altri pare quasi che cambi voce, non dev'essere semplice per un Inglese come lui recitare in un’altra lingua, perché non è questione di accento, il Texano è proprio un'altra lingua!

Piccola delusione la scelta di Cranston Johnson per il ruolo del detective marvin Hanson, personaggio ricorrente nella saga letteraria di Hap & Leonard, ma anche in tanti romanzi di Lansdale, tipo il bellissimo “Atto d’amore”. Johnson è bravo, nulla da dire, ma è troppo giovane! Cavolo nella mia testa è una specie di Danny Glover, vabbè fai in tempo ad invecchiare Cranston tranquillo, è solo questione di tempo.


Tra una decina di anni sarai perfetto.
I sei episodi funzionano molto bene, quello in cui ho avvertito un po’ il calo di ritmo è stato il terzo, scritto da John Wirth, quello di Terminator: The Sarah Connor Chronicles che, però, si riprende fortissimo nel finale, in cui Hap entra in azione, guadagnandosi la sua etichetta di “Trapano Texano”, mentre Leonard risolve il problema della droga a suo modo, scena davvero ben fatta, anche se nel romanzo (e nella mia testa) risultava molto più epica e cazzuta.

Nella prima stagione abbiamo visto che Mickle e Damici hanno introdotto una sostanziale differenza nel passato di Hap & Leonard, una differenza che passa attraverso il viscido giudice Beau Otis (John McConnell), personalmente, ho trovato un'idea davvero brillante quella di sfruttare questo personaggio assente dai libri, per dare un ulteriore colpo di scena al finale di stagione.


Su questa scena sono morto dal ridere, ma morto proprio!
Sì, perché nell’episodio 2x05 (scritto dallo stesso Joe R. Lansdale, sempre super prolifico!) la trama si conclude non senza colpi di scena (per chi non ha letto il libro), ma l’episodio successivo, l’ultimo, regala un finale ancora più logico che mette in pari lettori e non lettori, tutti davanti allo schermo a capire come la risolveranno i nostri eroi questa volta.

Mi è sembrata davvero la prova che i due compari Mickle e Damici, non solo conoscono ed amano i romanzi di Champion Joe, ma possono anche provare a dire la loro, per renderli migliori sul piccolo schermo. L’altra intuizione, al limite del geniale, è aver chiamato l’attore Brian Dennehy, ad interpretare lo sceriffo Valentine Otis, padre di Beau. Dai, cavolo, Dennehy era il cattivissimo sceriffo Teasle di “Rambo” (1982) non possono non averci pensato!


"Non vogliamo vagabondi qui da noi" (Cit.)
Insomma, sono molto soddisfatto da questa serie che, purtroppo, dura sempre troppi pochi episodi e anche l’ultima scena che conclude la stagione, ci ricorda che la prossima avventura di Hap & Leonard, prevede nuovamente che i due incrocino i loro pugni con la questione raziale, quei lenzuoli bianchi stesi non è certo il bucato di oggi!

Poi voi non mi vedete, ma io sono qui che mi frego le mani (non vi dico che casino scrivere sulla tastiera), perché se Mucho Mojo, romanzo bellissimo con un micro difetto, è stato adattato così bene, figuriamoci cosa faranno con Il mambo degli orsi, quello sì, il mio libro preferito della serie! Se mai Mickle e Damici, riusciranno a fare il colpaccio e a far venire giù Don Johnson, ad interpretare nuovamente Jim Bob Luke come ha già fatto nel film Freddo aLuglio, preparatevi, perché saremo di fronte all’universo espanso di Joe Lansdale, il Lansdalverso! Tenete tutte le dita incrociate, ma proprio tutte quelle che avete! 

20 commenti:

  1. Ho letto finora solo Una stagione Selvaggia e Mucho Mojo del ciclo di Hap e Leonard e li ho trovati adorabili.
    Devo al piu' presto vedermi queste trasposizioni televisive e sopratutto muovermi a leggere i successivi libri,gia pronti sul mio E-reader da tempo.
    Il tempo e' davvero tiranno certe volte :-(

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    1. Non mi dire niente, comunque preferisco avere mille interessi e correre per cercare di coltivarli tutti, piuttosto che abbandonarmi alla mancanza di curiosità.
      Le primi due stagioni di questa serie sono come i libri di Lansdale, agili e snelle, tanto che te le “bevi” con una velocità irrisoria, se ti interessa trovi tutti i libri di Hap & Leonard commentati qui sulla Bara, giusto per darti uno spunto, ti dirò che il terzo libro “Il mambo degli orsi” è il mio preferito di tutta la serie, buona lettura! ;-) Cheers

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    2. Me li sono procurati tutti i libri del ciclo (senza contare il resto della Bibliografia di Lansdale) ma li sto centellinando a causa dei troppi interessi e del poco tempo da dedicarci a ciascuno .Figurati che solo adesso sto riuscendo a leggere per la prima volta It di King che avevo acquistato circa 20 anni fa.Mi sono deciso per il timore che il film di prossima uscita me lo spoilerasse eccessivamente.Cmq almeno Il mambo degli orsi vorrei leggermelo al mare questa estate.

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    3. I libri di Hap & Leonard mi sono piaciuti tutti, hanno ben pochi cali di qualità, la bibliografia di Champion Joe è una bomba, anche li qualche libro minore si trova, ma in generale è un gran leggere. Non ti posso dire davvero nulla, ti invidio perché stai per leggere per la prima volta in capolavoro, speriamo che il film sia all’altezza, dita incrociate e buona lettura! ;-) Cheers

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  2. Seguo Joe R. Lansdale dai primi romanzi e li ho letti quasi tutti, ma devo dire che ultimanente - probabilmente per la ossidazione progressiva del mio unico neurone - mi pare di viaggiare con il cruise control quando mi immergo nelle sue pagina e - ho già detto del mio neurone ? - il dinamico duo che dialoga alzando la palla e schiacciandola e battendosi reciprocamente la mano sulla spalla mi fa sentire come un turista di un villaggio vacanze davanti ad una compagnia di attori che mettono in scena per il gioco caffè lo show di Ray Mondo e Sandy Mondaini. Tra le ultime cose una raccolta di racconti con Hap e Leo - Champ Joe era bravissimo nella short story vedi Maneggiare Con Cura - ed il romanzo con cover di Zerocalcare. Mm. Saranno gli anni ed i chilometri ( miei ). Per quel che vale, anche il mio Marvin è di mezza età e naturalmente Hap è Lasndale che uno scrittore mi ha detto, come immaginavo dalle foto, ricorda Klaus Maria Brandauer. Leo è una montagna di uomo e non ha quindi uno chassis da fancy dan alla Don Cheadle, ma sono dettagli.
    Attendo il prossimo romanzo - magari con cover di Gipi o Ratigher - per dare una altra chance al vecchio Joe che se la merita. Ciao ciao.

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    1. Anche io lo seguo da una vita, è uno di quegli autori che tende a ripetersi nelle tematiche (alla Garth Ennis per capirci), dopo “Capitani oltraggiosi” (il più debole della saga) i romanzi di Hap & Leonard non hanno il fuoco dei primi tre/quattro libri, anche se si lasciano comunque leggere un po’ per mestiere, un po’ per la prosa di Champion Joe. Nelle storie brevi tira fuori proprio la follia, l’ultimo “Honky Tonk Samurai” ha un gran titolo (fighissimo!) la copertina di Zerocalcare bella (tutti i fan di Lansdale possono avanzare la proposta di disegnare la copertina italiana di uno dei suoi libri? Voglio farlo ance io!) e quel finale bastardello che ti tramortisce e ti fa aspettare il prossimo libro, insomma, mestiere, ben fatto ma mestiere.

      In effetti somiglia molto a Klaus Maria Brandauer ;-) E’ un grande, gentile e con zero pretese da divo, mi sono fatto autografare la mia copia di “Mucho Mojo” quando è stato in giuria al Torino Film Festival qualche anno fa, e chiacchierandoci posso confermare che è davvero uno alla mano. Non ti dico che bello poi vedere un texano al bar del cinema, sorseggiarsi la sua tazza di cioccolata calda nel mezzo dell’inverno Piemontese, roba che avevo voglia di uscire a comprargli una scatola di biscotti alla vaniglia da pucciare dentro ;-)

      Per me Marvin è un incrocio tra Danny Glover e Fred Williamson. Hap è naturalmente una specie di Joe Lansdale forse un po’ più moro ma poco. Leonard è più difficile, ne ho un immagine precisa in testa, ma non trovo mai un attore davvero somigliante, diciamo che come movenze e certe espressioni, mi viene in mente un Kendrick Perkins invecchiato, se decidesse di esordire come attore, invece che insegnare come si difende duro sui campi della NBA ;-) Cheers!

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  3. Questa serie me la sono "fumata", come diciamo noi vecchi delinquenti da vicoli. A questo punto tocca rimediare. Tra l'altro di Lansdale ho letto TUTTI i romanzi meno il ciclo dedicato a Hap e Leonard.

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    1. Per altro è un’espressione che uso anche io, anche se non sono un fumatore, però questo fa di me un delinquente dei vicoli, un po’ mi ci riconosco ;-) Allora devi leggere anche il ciclo di Hap e Leonard, perché insieme a quello del Drive-In è dove ha dato il meglio, fallo prima di guardare la serie tv però meglio farsi raccontare la storia dal suo creatore quando si ha la possibilità di farlo. Cheers!

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    2. Sì, però da genovesaccio la serie me la sto scaricando. Lo farò, perché a questo punto la curiosità c'è, oltre al dubbio di essermi perso qualcosa.

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    3. Non che i piemontesi siano noti per avere le braccia tanto più lunghe eh? ;-) Leggiti i libri mi raccomando! Cheers

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  4. Sono davvero contento che il nostro Joe sia trattato bene in TV, o almeno trattato con passione. Prima o poi dovrò spararmi tutti gli episodi insieme;-)

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    1. Esatto, per nostra fortuna è finito nelle mani di persone di talento che amano il materiale originale e si vede. Fai in fretta a recuperarli, sono dodici episodi (sei a stagione) da 45 minuti l’uno, che sembrano 20 minuti, vola via come un libro di Champion Joe ;-) Cheers

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  5. La prima stagione mi era piaciucchiata discretamente, con questa seconda però mi sono arenato all'inizio.
    Non so, mi sembrava facesse fatica a decollare, ma magari cercherò di recuperarla... ;)

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    1. Ho trovato un po' lento solo il terzo episodio che però sulla scena finale si riprende, bisogna dire che gli ultimi tre episodi hanno un brio maggiore se può invogliarti a proseguire ;-) Cheers

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  6. Hai dei tossici come dirimpettai?
    Cooomunque, non conoscevo il titolo, ma dalla tua descrizione mi pare possa fare al caso mio, è anche un po' tarantiniano forse, quindi wow^^

    Moz-

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    1. Uno solo ma basta e avanza, un giorno tra molti anni ci ripenserò e farà molto ridere, per ora devo cercare di non fare come fa Leonard qui ;-) "Tarantiniano" é un aggettivo che viene fuori parlando di Lansdale, che ne ha già uno tutto suo e meritatissimo "Lansdaliano" appunto ;-) La serie merita e si guarda in fretta, ad un fan di "Preacher" come te sono sicuro piacerebbe ;-) Cheers!

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    1. Vai vai, e fammi sapere come è andata ;-) Cheers!

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  8. A me questa seconda stagione è piaciuta tantissimo e sono convinto che fare meglio sarà difficile, anche perché il materiale a disposizione ( parere personale ) era il migliore della saga.
    Gli attori che hanno preso per Hap e Leonard sono eccezionali ed anche fisionomicamente perfetti.

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    1. Anche secondo me i due attori sono davvero azzeccati, in particolare Michael Kenneth Williams, lui ha il vissuto giusto per la parte, e poi è un mito! ;-) A me personalmente piace un pelo di più "Il mambo degli orsi" per quella scena la, quella grosso grossa, molto emotiva, che spero verrà resa molto bene, dita incrociate ;-) Cheers

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