giovedì 8 giugno 2017

Doctor Who 10x08 - The Lie Of The Land: Facciamo una cosa stile 1984?


Niente, non vorrei proprio passare per quello che non riesce ad emozionarsi, grigio, svogliato e pigro (beh pigro un po’ lo sono), però questa “Monks Trilogy” com'è stata ribattezzata non mi ha convinto, ma prima di proseguire… SPOILER!

Lo abbiamo visto nello scorso episodio, per salvare il Dottore e sistemare la sua cecità, Bill ha consegnato il pianeta agli alieni noti come i Monaci che non solo hanno sistemato una piramide in mezzo a Londa e alcune (orribili!) statue con le loro sembianze in tutte le città, parchi, piazze, marche di automobili del pianeta, ma hanno anche rimodellato la storia a loro piacimento, in pratica quello che fa qualunque leader appena eletto con il giusto quantitativo di canali tv conniventi.

Questo “Coraggioso nuovo mondo” è una società in cui ogni pensiero contro i Monaci viene perseguito da un corpo di polizia speciale, se state pensando a 1984 di Orwell tranquilli, perché l’ispirazione anche nel costumi di scena arriva proprio da quel capolavoro senza sterzo.

Il trionfo dei Monaci è totale, il Dottore è diventato la loro personale “Voce del Fato”, impegnato a recitare comunicati di propaganda pro-monacale, per altro, già il cappello perché Peter Capaldi potrebbe convincere chiunque ad abbracciare anche la peggiore delle dittature immaginabili con quella faccia. Bill, dal canto suo resiste, sforzandosi di ricordare la vita prima dell’arrivo dei Monaci, appellandosi ai ricordi del Dottore e di sua madre, anche se della donna sa davvero poco, un'immagine idealizzata creata sulla base delle fotografie fornite proprio dal Dottore.

Ditemi cosa volete, ma la giacchetta nuova del Dottore mi piace un casino!
La fantascienza distopica non è certo una novità, forse si è vista poco nel nuovo corso di “Doctor Who” (dal 2005 in poi), ma in generale l’episodio è diviso in due grossi tronconi: il primo funziona, il secondo mi è parso davvero troppo frettoloso.

Il ritorno di Nardole, steso per sei mesi dal batterio assassino (figurati se lo eliminavano così facilmente!) guida Bill verso la stanzetta del Dottore che, sorpresa sorpresa, si è davvero convertito alla causa dei Monaci, ma è un trucco, un test per la ragazza sulla falsa riga di quello fatto da V ad Eve in “V for Vendetta” di Alan Moore (e così sono già due volte che lo cito), non del tutto imprevedibile, per fortuna, Pearl Mackie è talmente brava che il suo monologo risulta trascinante.

"Bella di zio! Non ci sei cascata nel vecchio trucco della cadrega".
Bisogna dire che la trovata della rigenerazione mi è sembrata davvero una trappola per polli, è lo stesso Dottore a chiedere a Nardole se è stato un po’ troppo un'esagerazione, ti rispondo io Dottore: sì, lo è stata! Era chiaro che era una scena da inserire solo nei “Prossimamente”, per far discutere i fan in rete, anche se mi ha fatto pensare alla non-rigenerazione di David TENnant, ma in generale su questa puntata, l’ombra del decimo Dottore ha aleggiato parecchio, l’idea del Gallifreiano alle prese con una società distopica mi ha ricordato fin troppo il finale della terza stagione, uno degli ultimi avvistamenti del Maestro.

A proposito di Maestro, per nostra fortuna la Missy di Michelle Gomez si mangia davvero lo schermo, ho trovato interessante come la signora del Tempo abbia fatto notare al Dottore che il suo modo di essere buono è legato ai suoi affetti, un rifiuto a cancellare la mente di Bill e salvare il mondo da cui Missy si discosta. Peccato che il personaggio nella trama del singolo episodio risulti uno spreco di carisma e talento, visto che svolge la funzione di “Spiegone umano” (anzi Gallifreiano), mi aspetto un utilizzo ben più valido del personaggio nelle prossime puntate.

Da da da dan... Sarebbe la quinta di Beethoven, se non si fosse capito.
La seconda metà dell’episodio mi ha convinto il giusto, ho apprezzato che i Monaci, sconfitti dal trucco messo in atto da Bill, fuggano a gambe levate senza combattere, dimostrando di non essere un popolo guerriero, ma una banda di venditori di fumo galattici che campano solo di false promesse, in fondo quante persone conoscete così anche voi?

Bisogna dire che l’episodio mordicchia, ho apprezzato che alla ripartenza dei Monaci in fuga, l’umanità cominci già a dimenticare l’oppressione subita, dettaglio sottolineato dal Dottore che ammette candidamente di non sopportare la maggior parte degli umani, solo qualcuno speciale ogni tanto, vi rendete conto? Siamo una razza così bovina che persino il nostro principale difensore fa fatica a sopportarci e il Dottore burbero di Capaldi è quello giusto per tirare queste frecciatine.

"Speravo vinceste voi, almeno voi i vostri figli li vaccinate".
Il problema dell’episodio è che dopo due puntate di preparazione, i micidiali Monaci sono già spariti e, in generale, complice la seconda metà dell’episodio, non ho visto certo molta novità, mi pare che l’andazzo della decima stagione sia quello di ricalcare situazioni già conosciute, realizzate e recitate molto bene, ma non particolarmente originali, vedremo come andrà.

Nel dubbio la prossima settimana, follia al potere! Arriva Mark Gatiss, amichevolmente ribattezzato “il capo dei minchia” perché è il più buffone (nel senso buono del termine) degli sceneggiatori di Moffat, nel suo episodio, Marte, gli Ice Warriors e il soldati coloniali inglesi, vorrei già fare paragoni, ma me li tengo tutti per il prossimo episodio, spero di divertirmi, ci sono tutte le premesse!

4 commenti:

  1. Ahg non ha convinto nemmeno me la trilogia!
    La scena del test a bill si salva proprio solo perché quei due il dialogo ce lo recitano benissimo, ma narrativamente potevano inventarsi qualcosa che reggesse. Certo ha fatto infuocare i fan....
    Poi le conclusioni di tutti questi episodi sono, come da doctor who style, semplici e banali in senso buono, ma arrivano con un'arguta costruzione di indizi che parte all'inizio della puntata o prima.... è questo che le rende valide. Qui manca.
    Peccato.
    Missy mi fa sperare bene per quell.ultima scena col dottore, se da qui in poi ci mostrano un percorso di conversione aumentando la sua presenza io ci sto.
    Altra cosa: bill gli ha sparato... un tempo le implicazioni psicologiche di questo sarebbero state almeno toccate per un secondino... qui nulla.

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    1. Nessuno credeva davvero che il Dottore fosse passato al “Lato oscuro”, giusto quel monologo serve a rendere minimamente credibile la scena, la trovata della revolverata e della non-rigenerazione è una furbata e basta.

      Poi dici bene, spesso le minacce si risolvono in maniera quasi naif, ma qui davvero, poteva esserci materiale per tre o quattro puntate, invece hanno risolto il tutto con la massima frettolosità. Spero almeno non siano frettoloso nell’utilizzare Missy, sarebbe un gran peccato. Cheers!

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  2. Questa volta mi unisco anch'io alla non-memorabilità di codesto episodio. La parte migliore è stato certamente il testa a testa tra il Dottore e Bill a inizio episodio, per il resto non ho trovato nulla di così fantastico come nei precedenti due episodi. Spero anch'io che Missy sia usata meglio. Per questo episodio avevo aspettative mooolto più alte, e invece è risultato - per ora - quello meno riuscito e più frettoloso della serie.
    Ok, Nardole non poteva abbandonarci così; bentornata capa pelata ancheseilsuoruolorimanesempremarginale!

    MI aspettavo questa recensione di domenica, ho per caso vissuto un viaggio temporale senza saperlo? ;)

    Saluti!

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    1. Siamo tutti allineati, una grande svolta arrivata con “Extremis” che si conclude con un piccolo “puff” invece che con un grande “KABOOM!”, sono in fase onomatopeica oggi ;-)

      Sarà sincero, me la aspettavo anche io domenica :-D Però con un blog bisogna fare come diceva Bruce Lee, essere flessibili come l’acqua perciò “Be water my friend” anche se ti assicuro avrei preferito che oggi fosse stata domenica! ;-) Cheers

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