giovedì 25 maggio 2017

RIP Roger Moore: Il suo nome è Moore, Roger Moore


«I don't believe in Bond as a hero. It's a load of nonsense. How can you be a spy when any bar you walk into, the bartender says, "Ah, Mr Bond. Shaken, not stirred?".»


Il 2017 ha scaldato i motori per prenderci tutti a calci in faccia, ancora mi devo riprendere dalla brutta notizia su Chris Cornell che il Bondiano in me si becca anche un altro schiaffo, Il 23 maggio, all’età di 89 ci ha lasciati anche sir Roger Moore.

In televisione è stato il ladro gentiluomo Simon Templar nella serie tv “Il Santo” (1962-1969), e subito dopo insieme a Tony Curtis è stato l’inglesissimo Brett Sinclair della serie “Attenti a quei due” (1971-1972), due personaggi che basterebbero a garantire la fama a chiunque, e che per Moore sono stati la palestra per il suo ruolo più celebre, quello dell’agente James Bond.

Ve lo dico fuori dai denti, Roger Moore non è certo il mio agente 007 preferito, è quello che ho impiegato più tempo per apprezzare, ma anche quello che è stato capace di ereditare il ruolo da Sean Connery (dopo la brevissima parentesi di George Lazenby) e trasformare saga e personaggio in una macchina sfascia botteghini.

Le sopracciglia più letali di tutto l'impero britannico.
Per quanto mi riguarda Moore ha incarnato la fase Pop del personaggio, quella in cui i cattivi erano i più mitici e sopra le righe di sempre, Richard Kiel/Squalo di “La spia che mi amava” (1977), la May Day di Grace Jones di “Bersaglio mobile” (1985), oppure il Baron Samedi e il Francisco Scaramanga del grande Christopher Lee di due dei miei Bond preferiti di sempre “Vivi e lascia morire” (1973) e “L'uomo dalla pistola d'oro” (1974).

Roger Moore con il suo carisma, e quella facciona da schiaffi è stato il più ironico di tutti gli agenti al servizio (segreto) di sua Maestà, ho messo quella frase lassù in apertura proprio perché da sola riassume il suo approccio al personaggio. L’Agente 007 più vecchietto e anche quello più legnoso per quanto riguarda il Karate, ma anche quello più spavaldo nell’orizzontalizare Bond Girls e ad affrontare situazioni anche deliranti, come la funivia Brasiliana o le gondole su gomma Veneziane del mattissimo “Moonraker - Operazione spazio” (1979).

Basta la chiudo, ma solo perché ho delle cose in pista su James Bond che spero diventeranno concrete con il tempo, mi consolo pensando che quel furbacchione di Moore ovunque si trovi ora, ci guarda con l’aureola in testa, sollevando le sopracciglia nel suo modo caratteristico.

Ciao Roger, ci vediamo nei film!

12 commenti:

  1. Un grande protagonista. Non ho mai amato i suoi 007, ho però un bellissimo ricordo di "Attenti a quei due", di Simon Templar, del film "I quattro dell'oca selvaggia", poi anche "Ci rivedremo all'inferno" con quel mito di Lee Marvin. Bel personaggio, ironico, spiritoseo. Un bel professionista del cinema.

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    1. Non so più nemmeno quante volte ho visto "I quattro dell'oca selvaggia", aveva una bella età ma mi è dispiaciuto lo stesso, ma a ben pensarci era già un mito di quelli come non ne fanno più. Cheers!

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  2. Colui che mi fece conoscere James Bond, così come James Bond fu il personaggio che mi fece conoscere lui... in un'indimenticabile serata al cinema con la mia famiglia a guardare "Octopussy - Operazione Piovra"!
    Forse sarò una folle voce fuori dal coro, ma la sua era é quella che oltre a preferire mi sembra anche quella invecchiata meglio!
    Mancherà... e sarà incolmabile il vuoto da lui lasciato!

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    1. Guarda non sei l’unico a pensarlo, l’era di Moore è quella in cui Bond ha esasperato (nel senso migliore del termine) le sue caratteristiche fondamentali, mi sono spinto a definirla “Fase Pop” giusto per rendere l’idea, ho imparato ad apprezzarlo con il tempo il suo Bond, come attore invece mi piaceva anche prima ;-) Cheers

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  3. Da giovanissimo ho seguito sia "Il Santo" che "Attenti a quei due", ma l'unica cosa che mi è rimasta è un'associazione con Montecarlo che non sarei neanche in grado di spiegare...

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    1. Forse perché viveva a Montecarlo, mi pare di ricordare che si fosse trasferito lì da tempo. Forse "Attenti ai quei due" era più celebre, ma penso di aver visto molti più episodi de "Il Santo" ;-) Cheers

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  4. Per cominciare un doveroso GRAZIE a Cassidy per questo post. Ho trovato sorprendentemente negativo che altri blog di cinema (giusto per citarne uno conosciuto: i 400 calci) non abbiano ancora scritto nulla in proposito. Io lo dico senza vergogna: per me 007 è Roger Moore. Da bondiano malato suoi sono i film che ho visto di più in assoluto. La spia che mi amava e solo per i tuoi occhi (oltre ad avere due tra le più belle bondgirl in assoluto di cui della Bach, a mia memoria, solo per un attimo si vede il seno lateralmente mentre è sotto la doccia cosa mai apparsa in nessun altro film di Bond nemmeno nei più recenti) sono tra le migliori pellicole dell'agente inglese sicuramente superiori ad un quantum of solace giusto per dirne uno. Moore ha rappresentato lo 007 più scanzonato, ironico, british che ci possa essere. Sicuramente il più multiculturale, aperto addirittura ad un pizzico di misticismo in Vivi e lascia morire. Mentirei se dicessi che affermo tutto ciò senza una trasporto personale. I film con Moore sono anche quelli che vedevo con mio padre, io ancora piccolo e mio padre che affittava le "pizze" quando le vhs non erano così comuni e le proiettava sul muro di casa. Mi basta ripensarci per avere gli occhi lucidi.
    Il Bond di Moore non era perfetto e certo alcuni film non sono memorabili (moonraker forse il peggiore), certe scene davvero al limite del ridicolo come l'urlo di tarzan in octopussy però Moore sapeva tenere alto il livello della pellicola. I suoi duetti con Q o il generale Gogol, lo scambio di battute tra lui e M ne l'uomo dalla pistola d'oro, la sua calma british quando catturato in Vivi e lascia morire sono, a mio parere, perle di cinema che valgono quanto l'aston martin o Ursula Andress in Licenza d'uccidere. Moore è riuscito a traghettare Bond nei 70 e negli 80, anni difficili in cui le mode cambiavano ma, grazie a lui Bond è rimasto. Purtroppo non ha saputo reinventarsi e questo a mio parere è un peccato anche se, da quanto ho letto, lui stesso ha ammesso che si era un po' montato la testa cominciando a chiedere compensi enormi per interpretare altri film tra un 007 e un altro.
    Ci lascia un grande interprete che ha saputo consolidare il mito più longevo del cinema lasciando su di esso un segno indelebile che Dalton meno, Brosnan molto di più (ed infatti Brosnan secondo me era lo 007 "perfetto" racchiudendo in se le qualità di tutti i suoi predecessori), non si è potuto ignorare. Questo fino a Craig che a mio parere è quasi l'antitesi di Bond: un gorilla che non sa cosa sia l'ironia che preferisce l'azione alla tattica, spogliando 007 di quella caratteristica che Moore ha sempre valorizzato: la classe nel senso più ampio del termine.
    Ci mancherai Roger

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    1. Di nulla grazie a te! Dici bene “British”, il Bond di Roger Moore e film come “Un colpo all’Italiana” per me rappresentano lo sciovinismo britannico al massimo della sua divertente arroganza (nel senso migliore del termine), apprezzo sempre molto le persone dotate di senso dell’umorismo è Moore apparteneva sicuramente a questa categoria, ecco forse Brosnan ha cercato di raccoglierne l’eredità, ma senza lo stesso livello di mito, anche perché i tempi erano molto diversi. Craig lasciamolo perdere, non ha più voglia di vivere, dovrebbe solo lasciare la parte ad altri. Cheers!

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  5. per me il miglior bond di sempre.

    solo per i tuoi occhi è il mio bond film preferito.

    fantastica l'auto presa in giro che faceva di se stesso in la corsa più pazza d'america. chapò.

    ci mancherai roger

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    1. Ne parlavavo giusto qualche giorno sulla pagine del Zinefilo del suo cameo (anzi, andatevi a leggere il post di Lucius: https://ilzinefilo.wordpress.com/2017/04/25/cannonball-run-1981/ )

      Di tutti i Bond è quello che si divertiva di più ad esserlo anche fuori dal grande schermo, visto che sono in vena di collegamenti selvaggi, leggiti questo, rappresenta davvero l’approccio di Moore al personaggio: http://www.badtaste.it/2017/05/25/roger-moore-toccante-aneddoto/245780/

      Cheers!

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  6. Davvero un grande peccato.... Mi dispiace davvero!

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    1. Anche a me, aveva una bella età ma non è certo una giustificazione alla brutta notizia. Cheers

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