mercoledì 10 maggio 2017

Feud - Stagione 1: Bette Davis (and Joan Crawford) eyes


Quel matto di Ryan Murphy come l’impero, colpisce ancora, l’uomo con il vizio della serie antologica questa volta si è superato facendo davvero il colpaccio, la prima stagione di “Feud” rischia di essere meglio di tanto cinema, che poi è anche l’argomento principale.

Mi rendo conto che ho sviluppato una predilezione per le serie che sanno fare fiction partendo da fatti reali, immaginatevi se i fatti in questione, coincidono con la storia del cinema, non posso che andarci a nozze con una serie così!

L’idea di base di “Feud” è micidiale, ogni stagione una nuova faida e qui s'inizia forte con quella tra Joan Crawford e Bette Davis, nata sul set del film di Robert Aldrich, quella bomba di “Che fine ha fatto Baby Jane?” (1962). Sembra davvero che Murphy abbia trovato la quadratura del cerchio tra la voglia di trattare il cinema e i suoi generi di American Horror Story e l’aderenza quasi giornalistica ai fatti reali di American Crime Story, al netto dei risultati, Murphy questa volta si è davvero superato.

Lo vediamo anche in questa serie, sono passati i tempi in cui gli attori di Hollywood si tenevano lontani dalla televisione per non rovinarsi la carriera, ormai la tendenza sembra quasi invertita, la Tv sembra in grado non solo di riflettere sul suo cuginone grande (il cinema), ma pare potersi permettere anche di dare spazio ad attrici che ad Hollywood non ne trovano più, che poi è il sottotesto per niente velato di tutta la prima stagione di “Feud”.


Nell'angolo rosso Bette, nell'angolo blu Joan, che il massacro cominci!
Questa serie è strapiena di cinema, fin dai titoli di testa in pieno stile Saul Bass, che strizzano l’occhio ad Alfred Hitchcock, che con il successo del suo “Psycho” (1960) ha di fatto sdoganato i thriller in odore di horror, di cui “Che fine ha fatto Baby Jane?” è diretta conseguenza.

Murphy e la sua squadra di registi (molte delle quali donne, mi sembra pure giusto) ricostruiscono l’epoca d’oro di Hollywood, regalandoci un ottimo spaccato di tanti miti cinematografici quando ancora sgomitavano per emergere come Robert Aldrich (un ottimo e azzeccatissimo Alfred Molina), ma anche le due protagoniste non ancora pronte ad imboccare il viale del tramonto.


"Prossimo film di guerra, e nel cast solo uomini!".
Proprio la Crawford si aggrappa con tutte le sue forze al progetto su Baby Jane, scegliendosi regista e protagonista da affiancare, quella Bette Davis (Susan Sarandon, giù il cappello!) che si barcamenava nei teatri di Broadway.

Da appassionato di cinema ho amato moltissimo il modo in cui Murphy ha saputo ricreare intere porzioni del film di Aldrich, ci sono dei momenti in cui viene quasi un senso di dejà vu a vedere la Lange e la Sarandon al posto di Bette e Joan in alcune scene. Inoltre, per uno come me che va matto per storielle e addettoti legati alla produzione dei film, questa serie è stata un'autentica gioia, posso dire che quello che sapevo della travagliata produzione (passatemi l’eufemismo) di “Che fine ha fatto Baby Jane?” è stato riprodotto molto fedelmente sullo schermo.


Provate ad indovinare che film ho voglia di rivedermi adesso?
Ma la serie non si limita a questo, assistiamo al successo del film e il modo in cui le due dive lo affrontano in modo totalmente opposto una rispetto all’altra, uno degli apici emotivi della serie è sicuramente l’episodio 1x05 (“And the Winner is... The Oscars of 1963”), non voglio rovinarvi la sorpresa, nel caso non sapeste com'è andato il film di Aldrich con le statuette, ma questo è quello che intendo quando parlo di fare dell’ottima e coinvolgente fiction, partendo da fatti reali, quando arrivi a dimenticarti come sono andate le cose nella realtà perché sei troppo preso dalla storia, allora vuol dire che è stato fatto un ottimo lavoro.

Clamoroso e Fantozziano caso di non da la mano.
Ho apprezzato moltissimo anche l’episodio successivo (“Hagsploitation”), dove la recalcitrante Joan Crawford prova a cavalcare il successo lanciato dal maledetto “Baby Jane” diventando la star di “5 corpi senza testa” (1964), ho trovato una chicca davvero brillante quella di far interpretare il regista e produttore di tanti film di genere William Castle, a quel mito di John Waters, a sua volta regista di tanti film indipendenti diventati di culto.


"Ma tu non sei quello dei fenicotteri?" , "Disse quella del gorilla".
La prima stagione di “Feud” riesce alla perfezione a far arrivare allo spettatore il concetto arci noto, ma spesso dimenticato, che la gloriosa Hollywood è sempre pronta a rendere chiunque un mito, per poi masticarlo e sputarlo con la stessa velocità e se un attore può permettersi di diventare interessante, carismatico, o Sean Connery invecchiando, alle colleghe donne questa prerogativa non è concessa.

Da una parte abbiamo Joan Crawford, che combatte con Padre Tempo un duello impossibile, in memoria di quando era considerata la donna più bella del mondo, dall’altra, Bette Davis molto più talentuosa perché beccami gallina se mai qualcuno ha provato a definirla bella. Opposte, ma legate dall’unico metro di paragone con cui le attrici si misurano: l’avvenenza fisica.

Dalle mie parti si dice più furbo che bello, modo di dire che vale anche per Murphy che ha già abbracciato il talento di Jessica Lange (due premi Oscar in carriera) dove proprio in alcune stagioni di AHS aveva dato sfoggio di bravura, ma anche quello di Kathy Bates che qui compare nei panni di Joan Blondell.


Guardate un po' chi si rivede, queste due mi pare di conoscerle.
Per una serie che parla di attrici di talento non più nel fiore degli anni, che faticano a trovare ruoli degni della loro fama e del loro talento, ci vogliono proprio attrici di questo tipo, ad esempio Olivia de Havilland, qui è interpretata dalla rediviva Catherine Zeta-Jones, spero che sia una precisa scelta stilistica quella di non aver fatto nulla per provare a fingere l’invecchiamento del personaggio, tutto il cast indossa trucco e parrucco per mostrare gli effetti degli anni che passano, la Zeta-Jones no, immagino che sia un voluto omaggio alla straordinaria longevità di Olivia de Havilland.

Ma staremmo qui a parlare della fuffa se non fosse per la scelta geniale di dare a Susan Sarandon il ruolo di Bette Davis. Che la Sarandon sia fenomenale non lo scoprite certo qui oggi da me, ma in questa serie si supera, in certi momenti sembra davvero di stare guardando Bette Davis, anche grazie ad uno straordinario lavoro sulla voce, motivo per cui dovreste vedere tutti questa serie, in rigorosa lingua originale.


Finalmente un ruolo all'altezza del talento di questa signora, era ora!
Per certi versi, però, ho trovato Jessica Lange anche più brava della sua collega, per il modo in cui ha saputo dare corpo alle ossessioni e alla solitudine di Joan Crawford, senza mai scadere nel banale, anzi in certi momenti ci si ritrova a patteggiare per lei, anche se delle due attrici al centro della faida, è molto probabilmente quella più avvezza ai peggiori colpi bassi.

Menzione speciale per Jackie Hoffman, la sua Mamacita è chiaramente il personaggio di culto di questa stagione e anche se è un periodo pienissimo per guardare serie tv (tiri un calcio al muro ne cascano dieci che meritano di essere viste), cercate di trovare il tempo e non perdetevi questa perché è davvero notevole, nella prossima stagione, che è già stata confermata, si cambia per passare ad una nuova faida, quella tra Carlo e Diana, mica male no?


Mentre aspettiamo, spin-off su Mamacita. Subito!!

14 commenti:

  1. Nooo ma questo è oro! Che sei andato a trovare: questo dev'essere assolutamente mio ^_^

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    1. Ti assicuro che è veramente una gran serie, guardandola ho realizzato che ha un solo difetto, dura otto episodi, ne avrei voluti molti ma molti di più ;-) Cheers

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  2. La mia Gola Profonda a Cinelandia USA mi ha detto che Susan Sarandon e Fredo Molina saranno diretti da John Waters - che, incredibile dictu, si cala nel Marvel Cinematic Universe - ne
    " Che fine ha fatto Mary Jane ? " in cui si racconta di un futuro possibile in cui due giovani mutanti cyborgs con nanopinte di sangue alieno si perdono nel crepuscolo durante un temporale come quello che attende la Connor nel finale del primo Terminator e bussano alla porta di un maniero in cui vive una bislacca mad doctor ovvero MJ con trucco e parrucco al lavoro per creare un clone di Harry Osborn a cui, colpevolmente , aveva rifilato un due di picche anni prima spingendolo ad assumere pilloline pericolose, il tutto nella cornice di una festa con rottami sul viale del tramonto che forse un tempo erano supersoldati, dei del tuono e tycoons in armatura. Excelsior !

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    1. L’importante è che Susan ad un certo punto dica “Face it tiger, I wanna be dirty!” ;-) Gran soggetto, potrebbe funziona anche sotto forma di musical come già fatto per Spider-Man con le musiche degli U2. Per altro mentre guardavo la serie con la mia wing-woman, lei è riuscita a ribattezzare il film di Bob Aldrich proprio “Che fine ha fatto Mary Jane?” (storia vera), come sempre la Marvel domina, ExCHEERSior!

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    2. E solo questione di tempo ed avremo Che fine ha fatto Baby Boss ?

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    3. Oddio, per ora mi limito a guardare il cartone omonimo, che per altro dovrei anche decidermi (meglio, trovare il tempo) di scriverne ;-) Cheers

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  3. Come sai, l'ho trovata bellissima.
    E sì, forse anch'io ho preferito la Lange. A tratti patetica, a tratti odiosa, ma nel finale mi ha piegato in due. Penso proprio che i film sul divismo (Viale del tramonto e Eva contro Eva, su tutti) abbiano trovato un altro tassello importante. :)

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    1. Lo so, lo so ;-) Ha per le mani il personaggio più complicato, quello più difficile perché più propenso ai colpi bassi, eppure proprio in quel finale che hai citato alla fine ti patteggia per lei, dici bene, Murphy si è messo in scia ai film sulle dive alla perfezione ;-) Cheers!

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  4. Ne ho sentito parlare, a me piacciono i film che parlano di cinema (Argo e Trumbo per esempio), certo questa è una serie ma potrebbe davvero sorprendere, anche se non sono per niente esperto del cinema classico, per cui molto potrei non capire, in ogni caso proverò a vederla quando capiterà, d'altronde Murphy è sempre Murphy ;)

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    1. “Argo” e “Trumbo” sono due ottimi esempi, certo più conosci di “Che fine ha fatto baby Jane?” e degli altri film diretti ed interpretati dai personaggi, serve a godersi di più la serie. Ma non è obbligatorio, la serie è così ben fatta che potrebbe appassionare anche chi non conosce Bette e Joan, Murphy si è superato ;-) Cheers

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  5. Secondo me, con la zoccola morta nel piatto, hai voglia di rivedere i Visitors :p
    Comunque, Che fine ha fatto Baby Jane? è un capolavoro.
    La faida tra le due idem, e davvero è geniale che qualcuno ne abbia potuto fare una serie!
    Infatti la trovo un'idea vincente, che ancora non vedo ma che farò.
    Che prossime faide consiglieresti?

    Moz-

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    1. Bravo esatto proprio i Visitors! Mi dovrei rivedere la serie originale per riprendermi dal remake, in cui l’unica cosa positiva era Morena Baccarin ;-)

      Spesso le idee migliori sono quelle semplici, o meglio, bravi quelli che fanno sembrare semplice una cosa difficile. Nella prossima stagione vedremo Carlo e Diana, James Hunt e Niki Lauda sono già stati protagonisti del film "Rush", è una gran bella domanda, vediamo ti sparo qualche nome.

      1.Debra Winger e Shirley MacLaine che litigano sul set di “Voglia di Tenerezza”: Ma forse sarebbe una replica in misura minore di questa stagione.

      2. Yul Brynner e Steve Mcqueen sul set di “I Magnifici sette”: Ne ho scritto nel mio commento al film, ma Murphy farebbe di meglio.

      3. A proposito di cose su cui vorrei scrivere: Marlon Brando e Val Kilmer sul (folle) set de “L’Isola perduta”, quel film è stato uno spasso di storie assurde davvero accadute, ma non so quanto sia famoso.

      4. Larry Bird e Magic Johnson, una faida cestistica consumata più sul campo che nella vita, ma che non sarebbe niente male vedere.

      Vediamo se me ne vengono in mente altre ;-) Cheers!

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  6. Appena finisco la seconda di Sense8 la guardo. Spero vivamente sia bella anche se sei l'unico che ne ha parlato abbastanza bene!

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    1. Se non dovesse piacerti mi assumerò le colpe della falsa pubblicità ;-) "Sensotto" sono ancora fermo al pilot della prima stagione, non credo andrò mai oltre però. Cheers!

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