lunedì 3 aprile 2017

The Ring 3 (2017): La maledizione della VHS? No del reboot!


Praticamente una legge dogmatica: se passano un numero minimo di anni che vanno dai cinque ai sette, anche la saga più famosa si becca il riavvio nemmeno fosse un vecchio pc affaticato, prima o poi tocca a tutti, è come una maledizione da cui non si sfugge, Samara lo sa bene.

Di anni dall’ultimo “The Ring 2” ne sono passati 15, anche se quel capitolo, a differenza del primo remake americano, non era diretto dal mio nemico/amico Gore Verbinski, detto “Il Non Regista”, l’uomo con la filmografia che avrebbe potuto tranquillamente dirigere chiunque altro al posto suo, vista l’infilata di titolo commerciali accettati da Verbinski(fo), uno con cui ho fatto un minimo di pace grazie a “Rango” (2011), ma se mi omaggi così spudoratamente Clint Eastwood con me vinci facile.

Penso e spero che lo sappiate tutti che la Samara di “The Ring” altro non è che la versione Yankee della ben più spaventosa Sadako di “Ringu” (2008) di Hideo Nakata, ora a costo di dire una banalità, ho sempre preferito l’originale giapponese, sia per la sua capacità di spaventare (dettaglio non secondario per un Horror), sia per la logica della storia, in cui il “Ring” del titolo, era spiegato molto meglio rispetto alla versione americana.

Ma la legge del reboot se ne frega e, quindi, sotto con un altro capitolo che tiene conto del fatto che le nuove generazioni non hanno idea di cosa sia un VHS, figuriamoci se possono trovarla spaventosa, beh probabilmente se gli spiegassero che dopo aver visto il film, bisognava riavvolgere potrebbero rimanere sconvolti.


"Può appendere la tv alla parete dicevano! Reggerà il peso dicevano!".
Per una volta, il titolo italiano è più in linea con il senso di tutta l’operazione rispetto al più anonimo titolo originale “Rings” che, sì, fa sempre riferimento alla circolarità della maledizione di Samara, ma perde il senso che questo nuovo film diretto da F. Javier Gutiérrez, sia a metà tra un seguito e un rilancio della ormai mitica saga. Ma serve davvero ricominciare nuovamente? Se c’è una maschera dell’horror recente che davvero ha raggiunto un enorme fetta di pubblico, è stata sicuramente la bimba con i capelli diversamente pettinati e il suo “Tra sette giorni morirai” che sembra tanto uno qualunque dei miei lunedì mattina al lavoro.

"Morirai tra sette giorni" , "Sì, sì... no... mo' me lo segno".
La scena di apertura è già moderna, così moderna che sembra di guardare Final Destination, cose che capitano se due tizi che hanno guardato il contenuto della cassetta maledetta si trovano sullo stesso aereo, dopo questo incidente gli Americani modificheranno il loro documento della dogana, quello che compili in volo prima di atterrare aggiungendo la domanda: “Hai visionato video o filmati maledetti negli ultimi sette giorni?”.

La storia prosegue con Julia (Matilda Lutz) e con un altro tocco di gioventù, il professore universitario Gabriel Brown, interpretato da Johnny Galecki, il Leonard di “The Big Bang Theory” che, nel frattempo, è diventato abbastanza vecchio da passare per giovane Professore Geek, perché non ha gli occhiali, altrimenti sarebbe Nerd. Capito come funziona nel 2017, Geek e Nerd va bene, VHS malissimo, oh sentite non le faccio io le regole, ok? È così e basta, fatevi forza.


"Ti consiglio di non guard..." , "Sta zitto Leonard!" , "Ok, scusa Penny".
Si procede a colpi di “Salti Paura” ah no scusate, Jump Scare, i giovani li chiamano così e noia varia che non so come si definisca in base al vocabolario giovane moderno, ma sempre quella è: NOIA.
La svolta arriva quando i protagonisti arrivano nella Sacramento valley dove è sepolto il corpo di Samara Morgan e Julia si ritrova con uno strano segno sulla mano.

Ora, se avete visto il trailer del film, sappiate che tutte le scene migliori ve le siete già bruciate, compresa quella di Samara che cristona mentre ciccia fuori da una di ‘ste cazzo di tv piatte che basta un attimo e volano per terra rovinandole l’entrata in scena ad effetto, non succedeva mai con i televisoroni con tubo catodico, mannaggia a te maledetto 2017!

Il resto dei colpi di scena ci pensa una sceneggiatura davvero banale ad anticiparli tutti agli spettatori meno distratti, basta aver visto più di due film in vita vostra per capire che SPOILER!!!
Se il cieco della città è interpretato da Vincent D'Onofrio (che sembra un gigante tra i bambini, e non solo per mole fisica) e il segno di Julia sulla mano è scritto braille, non è impossibile che le due cose siano legate, anche perché D’Onofrio non passa inosservato e non lo fai venir giù ad interpretare una particina di contorno, ma scegliere lui, a livello di linguaggio cinematografico, non fa che ammazzarti il colpo di scena FINE SPOILER!
"Ero invidioso del mio amico Daredevil e allora?"
F. Javier Gutiérrez non fa un brutto lavoro, ma il film è davvero poca cosa, l’unico punto che posso dire di aver apprezzato è il finale, in cui questa saga si riallinea con la tecnologia moderna, ma soprattutto, Samara Morgan recupera quella cattiveria che l’ha sempre contraddistinta, anche perché per gran parte di questo “The Ring 3” sembra lei la vittima.

Risultato finale: anche questa volta con un horror commerciale passo quasi tutto il tempo a guardare l’orologio sperando in un brivido che di fatto non arriva mai, anche perché nel finale, mi è sembrato di rivedere una versione in piccolo del recente Man in the dark, vuoi vedere che il tempo di “The Ring” è già finito? Bah, non credo, Samara è ancora un personaggio che potrebbe fare molta paura, però questo rilancio mi è sembrato davvero fuori tempo massimo, un film con il retrogusto di minestra riscaldata.

22 commenti:

  1. Cosa vuoi che ti dica?
    Sarebbe stato meglio che gli yankee si fossero fermati già al primo remake.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dici bene, che per quanto io abbia un rapporto difficile con Verbinski, almeno ai tempi potè contare su una certa visibilità e gli effetti speciali di Rick Baker, qui invece poca fantasia, la cosa più divertente legata al film è stata una specie di scherzo fatto a fini pubblicitari in un centro commerciale americani, dove un attrice vestita da Samara "usciva" da alcune tv in esposizione, ben poca roba comunque. Cheers!

      Elimina
  2. A me il primo film piacque, il secondo già più ammeregano e cafone ma va bene lo stesso.
    Questo manco ho voglia di vederlo... mi sa di cazzatona e infatti non sbagliavo a pensarlo.
    Lo spoilerone che si giocano così è tipo da fiction poliziesca, quando in un episodio c'è quache guest star famosa e ovviamente sai già che l'assassino è lui :)

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho avuto la sfiga di non aver apprezzato niente diretto da Verbinski(fo) che non fosse “Rango” o i video musicali dei Bad Religion, inoltre ho visto la versione americana dopo l’originale “Ringu”, e la differenza balza agli occhi.

      Dici bene, effetto da fiction poliziesca, per altro, senza nessun tentativo di mascherare il colpo di scena, se così possiamo chiamarlo. In compenso, il resto era già stato rovinato dal trailer del film. Cheers

      Elimina
  3. Ho letto giusto l'introduzione e mi sono fermato: per quanto mi aspetti il Nulla con il buco intorno, voglio prima vedermi il film e poi tornare a commentare.
    Ovviamente consiglio il vasto ciclo Ghost in the Well di Obsidian Mirror: di film su Sadako ne esistono più di quanto sia dignitoso pensare! :-P

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho metto tanto di Spoiler per evitare tragedie, ma poi lo stesso trailer del film lavora contro di noi, aspetto il tuo parere sul film, mai sei nella predisposizione d’animo giusta ;-)

      Ecco bravo cercando il link giusto, purtroppo non ho letto tutti i post del vastissimo e davvero ottimo ciclo di Obsidian Mirror, devo ancora leggerli tutti, ma mentre guardavo il film pensavo che era tutto materiale da aggiungere al suo ciclo ;-) Cheers!

      Elimina
    2. Grazie a entrambi per le belle parole sul mio speciale dello scorso anno! Sulla questione "materiale da aggiungere al ciclo" direi che non è il caso. Non c'è molto da aggiungere alle due parole che avevo inserito nell'ultimo post della serie.
      P.S. Mi sono recato al cinema pur avendo la premonizione di stare per fare qualcosa di cui mi sarei pentito, ma in un angolino remoto del mio cuore speravo intensamente non fosse così.
      Sono bastati pochi istanti per realizzare che ero di fronte alla boiata più grande dell'ultimo decennio. Della serie: "come prendere Nakata e buttarlo nel cesso". E lo si è capito da quella improbabile scena iniziale sull'aereo... Ma come? Ti guardi il video maledetto e sette giorni dopo prendi l'aereo? E ti viene in mente quando sei già in volo? Allora cosa fai? Racconti la storia ad una sconosciuta che invece di mandarti a c@g@re ti sta pure a sentire....

      Elimina
    3. La scena iniziale in aereo è atroce, hai appena riassunto alla perfezione il perché non ha alcun senso, allo scoccare del settimo giorno dovresti saperlo che la maledizione non è uno scherzo. Visto che di questo film non abbiamo davvero più nulla da dire, ne approfitto per farti anche da qui i complimenti al tuo ciclo, mi mancano delle parti ma pian piano ti leggo sempre. Cheers!

      Elimina
  4. Mi domando se la maledizione usa algoritmi di YouTube e magari con un po' di "crop" e alterando la geometria non passa

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Potrebbe anche essere sai? Non ti so dire perché dopo una sfilza di film, in particolare quelli americani, ancora devo comprendere in pieno il contenuto della VHS, sembrano una serie di immagini a caso prese da un video di Marylin Manson, però in bianco e nero ;-) Cheers

      Elimina
  5. A me invece è piaciuto parecchio. :D
    Samara è il mio babau preferito.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il momento migliore è il finale, se non fosse già stato bruciato dal trailer, solo che per arrivarci, si passa tra trovate che sanno di già visto, e un po’ di noia, lo confesso. In se poi Samara fa ancora una gran paura, si meriterebbe film più ispirati di questo secondo me, non è un personaggio che non ha più nulla da dire, quello no. Cheers

      Elimina
  6. Però non farmi il broncio, su Ghost in the shell non so come andranno a collegarsi i nostri cavi opinionistici (:P ) ma su altro sto per schierarmi dalla tua.
    Indizio? Io sono Cassidy! (Quasi cit. ) :P

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il broncio non si vede, ho un espressione da bulldog costante ;-) Ma guarda non lo dico per farti la sviolinata perché non è il mio stile, tu ed io non abbiamo gusti identici, ma ci troviamo sulle cose giuste, il che è ottimo perché mi fai notare gli angoli ciechi che non guardo mai. L'Indizio è gustoso, mi aspetto grandi cose da questa imbeccata ;-) Cheers

      Elimina
  7. Onestamente i vari The Ring mi hanno già stancato da anni. Non ho proprio voglia di guardarlo... non ne avevo prima, figuriamoci dopo la tua recensione :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti capisco benissimo, è proprio una saga che nella sua versione Yankee, mi accende davvero poco, quindi mi sta benissimo fare un servizio di pubblica utilità, svoltate verso lidi e titoli più meritevoli ;-) Cheers!

      Elimina
  8. A me, per quel che riguarda la versione americana, il primo film è piaciuto parecchio, lo metto per importanza quasi alla pari del primo originale. Il secondo invece proprio bruttino. Il terzo capitolo me lo vedo in questi giorni, ma non penso la mia opinione si possa tanto discostare dalla tua.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il primo americano è stato sicuramente importante per sdoganare una grande maschera Horror, non ho mai digerito la spiegazione del "Ring" che nella versione americana ha meno senso. Aspetto il tuo parere, intanto ti seguirò dalla tue parti nella tu rassegna ;-) Cheers

      Elimina
    2. Scusa la pignoleria, ma The Ring 2 non é di Verbinski, ma di Nakata, lo stesso dei primi due della saga giapponese...

      Elimina
    3. Di che? ben venga la pignoleria, ero così preso di dire la mia su Verbinski che ho fatto confusione, grazie per la segnalazione, ho corretto la frase ;-) Cheers

      Elimina
  9. Lo vedrò per curiosità, ma non mi aspetto più nulla.
    Ormai è qualcosa di anacronista...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il personaggio di Samara ha ancora da dire, ma non con film con così poche idee, così non si va da nessuna parte. Cheers

      Elimina