Ogni tanto mi capita di accendere la televisione e in quei due, tre o cinque secondi che siano, prima che il lettore blu-ray si accenda, mi capita di venire esposto alle trasmissioni televisive contemporanee. Temo che se l’esposizione fosse sufficientemente prolungata, potrei trasformarmi in qualche mutante metà uomo e metà digitale terreste.
Qualche giorno fa, quei cinque lunghissimi
secondi mi hanno colto con gli scudi abbassati, lanciandomi addosso “Top Gear”,
una simpatica trasmissione con un Inglesaccio bastardo vecchio e bilioso, che fa
cose con automobili che costano più soldi di quanti vedrò mai in sei o sette
vite.
Non sono mai stato un fanatico di automobili,
ho sempre a che fare con il mondo della macchine per lavoro, ma non c’è cosa
che mi emozioni di meno, potreste averlo notato, visto che sto sempre qui a
parlare di cinema e mai di macchine veloci. Malgrado questo, gli inseguimenti
in auto per me sono la base del cinema, la storia della settima arte passa
anche da copertoni consumati sull’asfalto e pistoni pronti ad uscire dal
cofano, ci sono poche cose in un film che mi esaltano più di un inseguimento
ben fatto e auto che si accartocciano, possibilmente male. Sarà perché mi
guadagno da mangiare cercando di evitare che la gente venga sparata fuori dal
parabrezza durante un incidente? E se facessi il ginecologo di mestiere, che
film guarderei? Ok, meglio mettere immediatamente fine a questa riflessione che
non c’entra nulla con il film di oggi.
Dicevamo, “Top Gear” perché mi sono soffermato
a guardare il sopra citato Inglesaccio? Perché tra gli ospiti c’era Nicholas
Hoult e guarda caso, pochi giorni prima avevo visto “Autobahn -
Fuori controllo”, noto anche come “Collide”, anche se il titolo con cui è
uscito nei nostri cinema rende meglio l’idea del film.
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Si chiama "Autobahn", ma anche su google trovo solo foto di questi due, qualcosa vorrà dire no? |
Intervistato dal (simpaticissimo!) figlio di
Albione, il buon Hoult ha raccontato della sua passione per le automobili, nata
quando tirava le sgommate nei piazzali con la sua Fiat Punto (storia vera), il
che mi ha fatto capire perché abbia accettato di recitare in questo film
scritto e diretto da Eran Creevy, prodotto da sua maestà Joel Silver (non
proprio pizza e fichi) e tutto girato in Germania, com'è facilmente intuibile
dal titolo.
S'inizia forte con un inseguimento e relativo
incidente sulla Autobahn, la celebre autostrada tedesca, quella dove ad un
certo punto i limiti di velocità sono quasi totalmente banditi, non fai in
tempo a realizzare che questa lunga lingua di asfalto sembra nata per un film
con macchine che rombano, che BUM! Parte il flashback, che ci aggiorna sulla
trama, pardon, sulla RIVOLUZIONARIA trama del film.
Casey (Nicholas Hoult) è un corriere della droga
che... "No basta! Questa volta è l’ultima volta poi mi ritiro". Ma facendo il giro
dei locali di Berlino conosce Juliette (Felicity Jones), carina sbarazzina e
con la capigliatura tutta matta, i due s'innamorano senza alcuna sorpresa per
lo spettatore, se non il fatto che lui si chiami Casey e non Romeo, visto
l’andazzo del film e il fatto che la bionda si chiami Giulietta dobbiamo
considerarci fortunati.
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Si viaggiare, evitando le buche più dure. |
Il colpo di scena è che Giulietta è malata, la
dialisi non basta ci vuole un trapianto di rene, non ho ben capito il perché
delle crisi epilettiche, ma di medicina ci capisco meno che di automobili,
quindi mi fido di Eran Creevy, per ora.
Per procurarsi i soldi per l’operazione Casey
accetta di la proposta del criminalissimo Geran (Ben Kingsley) di truffare il
capo di una gang rivale, un inglese che ha la faccia di Anthony Hopkins (che
ultimamente compare in ogni dove), a
cui bisogna rubare il solito MacGuffin di cui non frega niente a nessuno e che
serve solo ad mandare tutto in vacca e a trasformare Casey in un uomo in fuga
lungo le strade della Germania. Ho come l’impressione che le camice sudate da Eran
Creevy per scrivere la sceneggiatura siano state meno delle proverbiali sette.
Ma poi, in fondo, che ci frega della trama, se
gli inseguimenti sono ben fatti, il ritmo è avvincente e l’intrattenimento
sgomma più delle auto in fuga? Ecco, qui cominciano i guai veri, perché la Autobahn
del titolo si vede per circa dieci secondi, per il resto del tempo è tutto un
tripudio di dialisi, gente che parla e attori lasciati liberi di andare sopra
le righe.
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"Quanto ci vuole per quel fegato con fave e Chianti che ho chiesto?". |
La sensazione è che Eran Creevy, di fronte a due mostri sacri come Sir Ben Kingsley e Sir Anthony Hopkins, non se la sia sentita di dir loro nulla, il risultato è il più classico del “Faccia lei Dottore, tanto è bravissimo lo stesso!”. Quindi Hopkins, reso celebre da un cannibale manipolatore, qui recita da seduto, tranne una scena in cui caccia gli occhi fuori dalla testa sbraitando come se non ci fosse un futuro, mentre Ben Kingsley, ormai specializzato in comparsate da tamarro, ci regala una replica del suo terrorista di “Iron Man 3”, che tanto per allungare ancora un po’ il brodo di questo film fin troppo parlato, trova il tempo di celebrare il suo amore per il film “Perfect” (1985) quello in cui John Travolta e Jamie Lee Curtis sfoggiavano i loro corpi allora bionici, amoreggiando a colpi di aerobica. Se lo avete visto non potete dimenticarlo, gli anni ’80 al loro meglio (o peggio, fate voi).
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Swagga! #HovintounOscarevoino! |
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Caruccia è sempre caruccia, imparasse pure a recitare... |
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Una roba tutta così, ma per 99 minuti di fila. |
Ecco Nicholas, sei un bravo ragazzo, mi stai
un sacco simpatico, però se la tua passione per corse e motori ti porta ad
accettare di fare altri film come questo “Autobahn - Fuori controllo”, la
prossima volta per favore evita e scegli un film dove ti concedano di fare a
maglia a livello agonistico, ci sarebbe da guadagnare per tutti, credimi!
Ammazza che trama innovativa e sperimentale: forse è un esperimento per vedere quanto si possa essere banali in un film solo :-D
RispondiEliminaIo ho avuto una delusione similare con lo spagnolo Combustion (con l'accento sulla "o" fatto sparire per spacciarlo in Italia come ammericano! Pilota che l'ultima volta poi mai più, storiella d'amore con complicazioni, cattivi da operetta, manco cinque minuti di auto. In pratica una fotocopia di questo, anche se è del 2013!
E ancora la gente fa l'intellettuale chiedendosi come sia possibile essere arrivati a Fast and Furious 8: forse perché è l'unico filone che mantenga ciò che promette? :-P
Mi ero dimenticato di “Combustion”, che avevo scoperto leggendoti, ma hai riassunto “Autobahn” meglio di me, è “Combustion”, ambientato in Germania e in ritardo di quattro anni ;-) Possono piacere le auto o meno, possono o non possono piacere gli inseguimenti al cinema, ma dici bene otto “F&F” non incassano soldoni così per caso. Cheers
EliminaNon ci crederai, ma Eran ed io abbiamo discusso x ore sui nomi dei personaggi - l'idea era di fare una vita al massimo due punto zero - e sono stato io a dire che da noi non era il caso di chiamare un tizio Romeo perchè il nome evoca inchieste romane da mesi e da poco anche il giglio magico e chissà cosa domani. Gli ho raccontato di Moana e di come abbiamo dovuto tradurre diversamente. Non mi fraintendere: io sono un fan da sempre di "tradimenti" come Il Braccio Violento della Legge in loco dell'anodino French Connection, ma sono anche x non svegliare il cane che dorme. Non che un titolo aiuti sempri. Cambiare in Triplo gioco Romeo Is Bleeding non ha salvato il film dal flop e Gary Oldman ancora non mi ha perdonato. Immagina se oggi girasse un remake e permettessi arrivasse nelle nostre sale con un letterale Romeo sta sanguinando. Credi che la stampa penserebbe a Shakespeare ? Avrei i legali della famiglia Renzi alla giugulare. E forse anche il team Raggi. Mm.
RispondiEliminaIl motivo per cui qui da noi ad essere in silenzio sono gli innocenti, e non gli Agnelli, che qui a Torino ancora conticchiano, anche se non proprio come un tempo. In effetti “Romeo sta sanguinando” sarebbe stato come sanguinare davanti agli squali, e non alle “Fauci” ;-) Cheers
EliminaUn film che mi ha deluso su tutta la linea, peccato perché visti gli attori coinvolti mi sarei aspettato qualcosina di meglio.
RispondiEliminaAmen, non avrei potuto dirla meglio, ma poi, se si chiama "Autobahn" quelle auto che corrono a cannone su 'sta benedetta autostrada le vuoi far vedere? ;-) Cheers
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