Mentre Lucius
Etruscus scalda i muscoli in vista dell’uscita del prossimo
film dedicato alpiù famoso mutante di casa Marvel, io riesco finalmente ad aggiungere alla mia
collezione di fumetti “Arma X” di Barry Windsor-Smith, quindi prima di correre
tutti al cinema, dò il più piccolo contributo a…
Road to Logan!
Pubblicato per la
prima volta sulle pagine di Marvel Comics Presents (numeri dal 72 al 84) da
Marzo a settembre 1991, “Arma X” non è stata soltanto la storia che ha
maggiormente influenzato uno dei personaggi Marvel più celebri e amati di
sempre, ma anche uno di quei pochi casi in cui un artista ha avuto il completo
controllo sulla sua opera: testi, matite, chine, colori e copertine, sono stati
interamente curati da una sola persona, Barry Windsor-Smith.
L’artista inglese, classe 1949, fino a quel momento aveva già lavorato su Daredevil e
Nick Fury, è celebre per il suo ciclo di storie dedicate a Conan il Barbaro e Red Sonja, ma ancora oggi il suo nome è associato proprio a “Weapon
X” un ciclo di storie che è stato ristampato spesso in volume, tanto da venir
quasi considerata una Graphic Novel a sé stante e che da poco Panini Comics ha
deciso di ristampare in un'edizione che ha tutto per ambire ad essere quella
definitiva.
Il formato è
quello maxi della collana Tesori Marvel, per capirci quello già utilizzato per
ristampare l’incontro tra i Dottori di casa Marvel: pagine giganti, carta patinata, per voltare le pagine bisogna
fare gesti ampi tanto che sembra di stare alla guida di un camion e, se devo
dirla tutta, il volume costa anche un occhio (25 euro), ma sono soldi ben spesi,
perché così è davvero possibile godersi ogni tratto di matita di Barry
Windsor-Smith.
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Mi sono divertito a fare il confronto con un qualunque altro fumetto della Panini. |
Il volume, inoltre,
è impreziosito da una sovra copertina pieghevole che, una volta srotolata tipo
pergamena del mar Morto, diventa un poster di gigantesche dimensioni! Insomma,
uno spasso, oltre alle mensole delle vostra collezione di fumetti, potete
tappezzarci casa, ma soprattutto, questo fumetto potete leggerlo e qui arriva
davvero il meglio.
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Lo metterei in una cornice sopra il camino, se solo ne avessi uno. |
“Arma X” riesce
ad essere una storia godibile anche da chi è completamente all’asciutto del
complicato mondo dei personaggi Marvel, vi basta un'infarinatura sul
personaggio e potete godervi il volume, anche perché raramente un fumetto della
casa delle Idee è stato così lontano dai suoi soliti standard, ad esempio, oltre
a Wolverine, non compare nessun altro super eroe e anche così il nostro
protagonista ha ben poco di eroico.
Nudo e muto per
(quasi) tutto il tempo, Logan in questa storia è coperto solo di cavi, aghi
piantati sotto pelle e il sangue delle guardie di sicurezza che prima lo hanno
trasformato in una cavia da laboratorio e poi vittime sacrificali, corpi
lanciati contro la furia di una belva feroce in cerca di vendetta.
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Una delle splash page più celebri, con i nuovi colori di Richard Isanove. |
A distanza di
quasi 26 anni dalla sua prima uscita, è ancora uno dei fumetti più violenti mai
pubblicati dalla Marvel, ma non sono solo i litri di sangue versato a fare di
“Arma X” una storia così importante, come sottolinea il mitico Larry Hama (a
lungo scrittore di Wolverine negli anni ’90) nella prefazione al volume: questa
storia è un ottimo esempio del potenziale del fumetto, come media a tutto
tondo.
Per quanto
affiatato, un team creativo, composto da scrittore e disegnatore, può sfornare
ottimi fumetti, ma quando disegnatore e sceneggiatore sono la stessa persona,
il controllo sull’opera finale è totale, come totale è il controllo di Barry
Windsor-Smith sull’arte fumettistica, è chiaro fin dalle prime tre vignette.
Gli occhiali
dell’uomo che per tutta la storia viene chiamato solamente “Il professore”, ingrandiscono
le ultime lettere delle parole stampate su un foglio “Experiment - X”, ma nella
rifrazione delle lenti, noi lettori possiamo leggere solo le parole
“X-Men”, il tutto mentre il professore inforca nuovamente gli occhiali, tre
vignette statiche che insieme formano un unico movimento dinamico, quasi
cinematografico.
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Sarà miope o presbite, anzi scusate "PreXbite". |
Le prima pagine
di “Arma X” sono un'ulteriore sfida al lettore, in una sola pagina Barry
Windsor-Smith riesce ad inserire anche tre momenti diversi della vita del
personaggio ed è proprio grazie agli strumenti forniti dal fumetto come media,
che possiamo distinguere in quale momento della vita di Logan si svolge quella
porzione di pagina. Bisogna fare attenzione al contenuto delle didascalie e
all’uso dei colori per barcamenarsi tra i primi capitoli.
Il risultato è
che da lettori ci si ritrova spiazzati, ma perfettamente immedesimati nel
protagonista, un uomo con la mente spezzata e frammentata che cerca di trovare
un senso a quel poco che resta dei suoi ricordi.
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Wolverine sguaina i suoi artigli per la prima volta, un mito nato nel sangue. |
Procedendo con la
lettura, la storia cambia punto di vista concentrandosi sul professore e i
suoi aiutanti Cornelius e l’assistente Carol Hines e assume toni
quasi horror, Wolver… Pardon, l’esperimento X in fuga, diventa una minaccia che
potrebbe colpire da ogni lato ed, in effetti, c’è un momento in cui esce “dalle
fottute pareti” per citare il
film piuttosto famoso, la dinamica diventa quasi quella di
uno slasher, con i protagonisti isolati in un posto senza uscita e
braccati da un assassino inarrestabile e silenzioso.
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Ed è anche mascherato come Michael Myers o Jason Voorhees. |
Ma appena “Arma X”
corre il rischio di diventare soltanto una storia di vendetta, Barry
Windsor-Smith si gioca la carta di quel finale, ambiguo e aperto ad
interpretazioni, ma anche perfettamente coerente con i primi capitoli della
storia, che porta immediatamente “Weapon X” ad un altro livello e “BWS” tra le
crema degli artisti del fumetto.
Il tutto partendo da quello che allora erano davvero pochissimi indizi sul passato di
Logan, sparsi qua e là lungo le sue storie a fumetti, Barry Windsor-Smith ha creato la notte (o le notti) che hanno dato vita al mito del
personaggio. Ai tempi non esistevano i film dedicati al personaggio e nemmeno la miniserie “Origins” (uscita solo nel
2006), eppure con una singola storia, tirata, coinvolgente e drammatica, Barry
Windsor-Smith ha creato quintali di iconografia. Basta dire che anche
nell’ultimo (in ordine di tempo) film, X-Men Apocalisse, Bryan Singer ha voluto omaggiare questa storia, in una scena
che sembra presa di peso dalle tavole di questo volume.
I ragazzi della
Panini Comics, pescando dai loro archivi, hanno voluto aggiungere in coda
al volume, altre due tavole, disegnate dallo stesso “BWS”, prese dal numero 167
della serie regolare di Wolverine, due paginette che avevo già letto, perché
allora collezionavo ancora la rivista dedicata all’artigliato canadese e
ricordavo la storia scritta da Frank Tieri che faceva un minimo di
retro-continuity, inserendo un nuovo cattivo sopravvissuto per miracolo al
massacro perpetuato da Logan durante la notte della sua fuga.
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Tutto lo straordinario talento di Barry Windsor-Smith. |
Le tavole hanno
una diversa colorazione, ma se l’intento del curatore dell’edizione, era quello
di ribadire quanto “Arma X” sia un gran fumetto, obbiettivo raggiunto, i
disegni di Barry Windsor-Smith sono sempre ottimi, ma è nell’utilizzo delle
vignette che si vede la differenza tra un buon mestierante e un maestro del
fumetto.
Barry Windsor-Smith al suo apice, volume eccezionale!
RispondiEliminaMa già ne aveva dato prova nell'altrettanto bellissimo numero di X-Men Lupo Ferito sempre con Logan protagonista ( pubblicato negli Incredibili X-Men 19, mi pare).
Senza contare i suoi bellissimi disegni nei due Vitamorte con Tempesta protagonista.
Barry si può solo idolatrare!
"Lupo ferito" era un'altra delle storie del personaggio che preferisco, così le "Vitamoerte", ma tutto quello scritto da X-Chris in quel periodo era oro. Dici bene, un talento da idolatrare e basta ;-) Cheers
EliminaStupendo, davvero.
RispondiEliminaEsplode in tutta la sua furia 90's, nei disegni. Era un'epoca d'oro per il fumetto supereroistico, quella (ricordi Spawn e company?).
Molto interessante, dovrò procurarmelo.
La scena degli occhiali è micidiale.
Moz-
Ero un grande lettore di "Spawn" ai tempi mi piaceva molto, questa storia ha degli ottimi disegni, e tutto viene sfruttato per narrare, dalle vignette fino ad arrivare all'uso dei colori ;-) L'Edizione delle Panini costa, ma vale davvero la pena, a fine volume ho voluto rileggermelo da capo, non mi accadeva da un po'. Cheers!
EliminaGood, amo quando si è soddisfatti dalle cose :)
EliminaMoz-
Esatto quando uno ha appena finito di "raccontarti" una storia ci si vorrebbe sempre sentire così ;-) Cheers
EliminaSplendido recupero e grazie per i link multipli ;-)
RispondiEliminaIn questi ultimi anni ho riscoperto Barry per il suo eccezionale lavoro con la Red Sonja delle origini, ma quel che mi stupisce è che sebbene non abbia mai fatto nulla per seguire l'universo Marvel... ho conosciuto Wolverine PRIMA di questa storia!
Ero convinto, chissà perché, che Weapon X fosse roba degli anni Settanta, invece scopro da te risale "solo" al 1991! Io nell'aprile 1990 comprai in edicola un fumetto dalla copertina che mi intrigava, con un titolo curioso: "Il Punitore". C'era un tizio con un teschio sulla maglietta e un fucilone in mano aggredito da un matto a torso nudo e con la pelliccia di leopardo usata a mo' di mantello... Era la celebre "African Saga" dove Castle si scontrava pesantemente, e per la prima volta, con il canadese con cui in seguito ha stretto una specie di amicizia. "Ma perché 'sto tizio c'ha le unghie lunghe?" mi ripetevo per tutta la confusa lettura: non ci capii una mazza ma rimasi ammaliato dal Punisher e iniziai a leggerlo avidamente. Quindi del tutto casualmente posso dire di aver conosciuto Wolverine PRIMA che ne venissero scritte le origini :-P
Figurati un piacere ;-) Purtroppo non ho mai letto "African Saga" ma mi fa piacere leggere che anche tu hai avuto un incontra casuale e folgorante con Frank Castle ;-) Il bello di Wolverine è anche questo, nato come cattivo di Hulk, è diventato un personaggio mitico, grazie ad un passato che per decenni è stato un vero mistero, BWS qui ha raccontato le origini negli artigli, dell'adamantio e della mancanza di memoria del personaggio, ma per sapere tutto, abbiamo dovuto attendere fino ai primi anni 2000 con "Origins", non credo esista un altro personaggio a fumetti, con un passato più misterioso di Logan ;-) Cheers
EliminaNon l'ho più letta dal 1991, quando usciva a puntate su Marvel Comics Presents. Ma dovrò comunque rileggerla quando affronterò nel blog gli anni '90 di BWS... tra un paio di anni, a occhio e croce.
RispondiEliminaGrazie per questa rece :-)
Non preoccuparti, aspetterò tutto il tempo necessario per leggerti, quando si parla di maestri del fumetti sei una fonte inesauribile da cui apprendere, grazie a te ;-) Cheers
EliminaVolevo rileggerlo anch'io... Ma credo che il volume originale abbia fatto una pessima fine :(
RispondiEliminaMi spiace, sembre brutto quando un fumetto va perso per sempre. La nuova versione della Panini merita se sei in vena di fare spese. Cheers
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