venerdì 10 febbraio 2017

Alien vs. Predator (2004): Si accettano scommesse sul vincitore


C’è un solo film che riesce nella non proprio ammirevole impresa di essere considerato come la più infame delle vergogne dagli appassionati di Alien e da quelli di Predator in contemporanea ed è il film di oggi nella rubrica settimanale dedicata ad entrambi, a ben pensarci, avrei proprio potuto intitolarla: Alien vs. Predator.



Era dalla scena finale di Predator 2, quella celebre in cui il teschio di uno Xenomorfo, fa bella mostra di sé tra i trofei nella nave degli Yautja che il mondo sognava un film in cui gli alieni della Fox s'incontrano e si scontrano come Mirco e Licia. Ma la realtà è stata a lungo diversa, per dirla con parole povere: non c’era un solo regista al mondo interessato a dirigere davvero questo film.

A lungo, abbiamo seriamente rischiato di vedere un nuovo film di Alien scritto da James Cameron, il Canadese aveva idee bellicose, tipo avere Sigourney Weaver come protagonista e Ridley Scott alla regia. Se la vostra mente non è esplosa all’idea di un film così non siete più miei amici!

"Quindi il film si chiama Alien vs. Ridley Scott? Fammi capire".
Ma la verità è anche un’altra: al di fuori del magico mondo di Hollywood, Xenomorfi e Yautja hanno sempre goduto di buonissima salute, anche solo in termini di risposta di pubblico e vendite, i fumetti della Dark Horse Comics ancora oggi sono popolarissimi, mentre i tipi della Electronic Arts sono arrivati a far scontrare le due letali razze ben prima del cinema, in una lunga serie di vendutissimi videogiochi e su questo argomento tenetemi l’icona aperta che ripasso…

Proprio in virtù di tutto questo fiume di soldi che videogiochi e fumetti smuovono, la 20th Century Fox capisce che forse è ora di mettere in cantiere un film, il problema è che appena Sigourney Weaver e Ridley Scott sentono parlare di Predator, la prima etichetta l’operazione come una menata (storia vera) e il secondo dichiara che non vuole avere a che fare con Alien mai più (storia vera, secondo estratto).

"Quale parte di "Vietato l'ingresso agli Xenomorfi" non hai capito?".
Quindi, ora c’è la volontà di produrre questo scontro atteso dal 1990, ma nessun regista interessato a farlo, nessuno, tranne Paul W. S. Anderson che non fa in tempo a bussare alla porta della Fox, che viene subito assunto.

Paul William Scott Anderson, sapete qual'è la più grossa sfiga di questo ragazzo? Il cognome, si fosse chiamato Smith, McCucchoch oppure Calipari (Paul William Scott Calipari, senti come suona bene), avrebbe guadagnato in credibilità, invece, siccome si chiama quasi come un mix tra Paul Thomas (detto Pitì) Anderson e Wes Anderson, da una vita tutti lo trattano come quello scemo della cucciolata.


"Hey regista, se mi dai la parte da protagonista, ti faccio conoscere una mia amica bona, si chiama Milla".
Il suo nome è legato a filo doppio alla saga di “Resident Evil”, caciarona quanto volete, ma realizzata alla grande a livello tecnico, perché dal punto di vista visivo Paul W. S. Anderson non è certo il “Figlio di un Dio minore”, però, bisogna dire che si sceglie sempre dei soggetti che i cinefili raffinati (quindi non come il sottoscritto) guardano dal basso verso l’alto.

Nessuno dice mai una cosa, però: alla fine Paul porta quasi sempre a casa il risultato, anche partendo da premesse tutt’altro che rosee. Ok, “Mortal Kombat” (1995) era poca cosa, ma ancora oggi è il miglior film tratto da un picchiaduro visto al cinema (anche perché la concorrenza…) e, contando che il cast del film non era in grado di alzare un sopracciglio (figuriamoci un pugno), è quasi un miracolo. Il remake di "Death Race"? Un modo divertente e riuscito di aggiornare un vecchio classico, anche qui, tamarro oltre ogni misura accettabile, però anche molto riuscito e soprattutto spassosissimo.

“Alien vs. Predator” rientra perfettamente in questo filone: è tratto da un videogioco, riesce a far arricciare il naso, corrucciare fronti e inarcare sopracciglia ai fan di entrambi i franchise. Pensiamo solo che a Robert Rodriguez, per beccarsi qualche “Bravò!” sulla fiducia, è bastato dire che il suo Predators non aveva nulla a che fare con questo film, però sapere che c’è, il bistrattato “Alien vs. Predator” ha contribuito all’iconografia dei personaggi (specialmente degli Yautja) molto di più che il film prodotto da Rodriguez.


Avete presente quella sensazione fastidiosa di sentirsi osservati?
L’imposizione della 20th Century Fox, però, è molto chiara: il film deve costare il meno possibile. Infatti, è stato girato in Repubblica Ceca, nemmeno fosse uno degli ultimi film di Steven Seagal, il suo strambo e ben poco hollywoodiano cast è stato selezionato proprio per questo: per risparmiare. Ecco perché la protagonista è la ben poco nota Sanaa Lathan e nel cast compare Raoul Bova, cosa che in uno strambo Paese a forma di scarpa di mia e vostra conoscenza, ai tempi, venne appena appena pubblicizzata, ma proprio un filiiiiiiiino.

Nel 2004 io avevo un altro problema: avevo 20 anni, che di suo non è affatto un problema, ma fino a poco tempo prima con gli amici di scuola, nell’ora d'informatica, giocavamo in multiplayer ad “Alien vs. Predator” (storia vera). Anche perché diciamolo: cosa deve insegnare di informatica a dei ragazzini, un professore con il triplo degli anni? Ecco, appunto, per la cronaca io sceglievo sempre il Colonial Marines con il Minigun e, per altro, ero pure fortino, rarità per il sottoscritto quando si tratta di videogiochi (e non solo).


Ora posso dire, che almeno in una cosa a scuola era bravo.
Ovviamente, si va al cinema, cavolo vuoi non andare a vedere il film in memoria dei vecchi tempi (che poi erano due anni prima, ma vabbè...), risultato: mi diverto. Mi diverto perché affronto il film con il piglio giusto, non mi aspetto certo di vedere l’Alien di Ridley Scott, quello di James Cameron, o il Predator di McTiernan, sarei pazzo a pensarlo, va considerato una cosina sullo stile di “Freddy vs Jason” solo girato dieci volte meglio e con una trama comunque molto più solida. Certo, la butta in caciara, ma in ogni caso è comunque scritto meglio e contribuisce in maniera più riuscita all’iconografia dei personaggi di che so, Prometheus che, guarda caso, è diretto da quello che con Alien non voleva mai più avere a che fare.

In Antartide viene rivelato un improvviso aumento di temperatura sull’isola di Bouvetøya. Charles Bishop Weyland organizza una spedizione per indagare, bisogna fare in fretta perché la scoperta è grossa e altre compagnie scalpitano, come potreste aver intuito dal cognome, Weyland è QUEL Weyland, il fondatore della futura Weyland-Yutani, la famigerata “Compagnia” di Alien ed è anche quello che darà il volto all’androide Bishop, come visto in Aliens - Scontro finale e Alien3. Infatti, è interpretato nuovamente dal mitico Lance Henriksen che con la sola presenza dà continuità agli altri film e diciamolo: si mangia pure la pellicola.


"Quando ho finito qui, gradirei un caffè grazie".
L’esperta di escursioni estreme Alexa Woods (Sanaa Lathan) si unisce agli archeologi Sebastian De Rosa (Raoul Bova) e Graeme Miller (Ewen Bremner, quello con la faccia buffa di “Trainspotting”), per indagare sul segnale, insieme a loro dei tizi armati della Weyland, tra cui Tommy Flanagan, l’Irlandese sfregiato di “Sons of Anarchy”.

La scoperta è stupefacente: sotto i ghiacci è nascosta una gigantesca piramide che ha caratteristiche estetiche riconducibili a quelle egiziane, cambogiane ed azteche, solo che è molto, ma molto più antica. Chi l’ha costruita? E qual'era il suo scopo? Se ve lo state chiedendo: no, alla spedizione non prende parte anche Roberto Giacobbo, anche se sarebbe venuta fuori una puntata di Voyager esagerata!


Alla faccia dei Maya, e di cinecittà (Cit.)
Anderson tira le fila del film alla grande, all’inizio si prende tutto il tempo che gli serve per presentarci i personaggi e le loro motivazioni, quindi abbiamo nomi e volti e non solo dell’anonima carne da cannone pronta ad essere falciata, poi non ho mai nascosto di avere un debole per i film in cui una spedizione in Antartide si ritrova a gestire casini molto ma molto grossi, ma Anderson, ribadisco, è un dritto, più che al film di Carpenter pare ispirarsi a quel capolavoro del romanzo “Alle montagne della follia” di H.P. Lovecraft, per poi ricordarsi che il pubblico è dal 1990 che aspetta di vedere Xenomorfi e Yautja prendersi a pugni e da questo punto di vista il film offre quello che promette fin dal titolo.

Film in Antartide, la via più facile verso il mio cuoricino cinefilo.
In tutto questo, Anderson espande gli universi narrativi di entrambi i personaggi, da Alien prende in prestito l’idea della piramide, quella che era presente nella sceneggiatura originale del primo film, scritta da Dan O’Bannon intitolata “Star Beast” e integra il tutto con le tradizioni da cacciatori dei Predator.

Ho sempre trovato brillante l’idea degli Yautja giunti sulla terra e venerati come Dei dalle antiche civiltà umane, è un modo originale di sfruttare l’idea abusata intorno al mistero della costruzioni delle piramidi, mi piace anche l’idea degli umani sacrificati per generare Xenomorfi con cui allenarsi a combattere. Tutto questo ci viene spiegato con il classico “Spiegone”, ottenuto leggendo gli ideogrammi, ma come sempre dal punto di vista visivo Paul W. S. Anderson vince a mani basse, erano anni che non rivedevo il film, ma lo sapete che la scena in cui un orda di Xenomorfi assalta pochi e tostissimi Yautja in cima alla piramide mi ha strappato un brivido? (Storia vera!).


Così! Tutto così doveva essere il film! Eccolo!
Ci hanno sempre mostrato Predator adolescenti o con poca esperienza, intenti ad allenarsi contro qualcosa, qualcosa di immagino enorme, questa scena è la prima in tanto tempo che ci dà un concreto assaggio di quello che la saga di Predator avrebbe potuto (e magari pure dovuto) essere. Lo ripeto: se per te uno Xenomorfo è solo uno “Sparring partner” con cui allenarsi, il tuo avversario VERO, che razza di bestia dev'essere? Purtroppo forse non lo sapremo mai.

Certo che non aiuta alla credibilità, stare qui a parlar bene di un film che nel cast sfoggia Raul Bova, con tutto il rispetto per l’attore che, per altro, nella versione estesa del film, cristona terrorizzato in Italiano (storia vera), visti i suoi trascorsi televisivi è difficile prenderlo sul serio, anche se a sorpresa prima di finire inseminato, dura parecchi minuti, non ci avrei scommesso un centesimo.


"Sarai anche stato Ultimo, ma oggi muori per primo".
In compenso, possiamo rifarci con la prova di Lance Henriksen: il suo personaggio è malato e lui sul set ha recitato in preda alla febbre (storia vera), ma comunque è intenso anche quando affronta uno degli Yautja più grossi e cattivi, la strizzatina d’occhio ai fan, è vederlo in ufficio fare il celebre gioco del coltello, quello con cui in Aliens - Scontro finale, faceva cagare sotto Bill Paxton.

"Occhio Bill, alla prima curva ti sorpasso". 
Visto che ho citato il grande Paxton, è proprio Lance Henriksen a tallonarlo nella classifica delle morti per mano di creature cinematografiche famose. Il record di Bill Paxton è noto, ma anche Henriksen è riuscito in carriera a farsi falciare da Terminator (nella stazione di polizia), dalla regina madre di Aliens e qui da un Predator, anche se in un film impersonava l’androide Bishop, motivo che per la giuria è sufficiente a lasciare lo scettro di morto ammazzato famoso nella mani di Paxton.

Ora, non sto dicendo che il film sia un capolavoro, Paul W. S. Anderson è molto più dotato come regista che come sceneggiatore e non aiuta nemmeno che Sanaa Lathan sia più caruccia da vedere che davvero brava a recitare.


"Non ti offendere Sanaa, il cranio di Cassidy finirà presto alla mia collezione".
Le parti migliori restano proprio quelle puramente visive, infatti nel finale (quasi totalmente privo di dialoghi, un dettaglio non da poco), “Alien vs. Predator” dà il suo meglio, parti di Xenomorfo utilizzate come armi e scudi, i segni di guerra sul volto fatti con l’acido e, soprattutto, lo scontro (caciarone quanto volete) con la regina aliena che conclude il film, ma se devo scegliere il mio ammazzamento preferito, non ho dubbi: il Predator che fa fuori un Chestbuster appena, ehm, diciamo partorito, spezzandogli il collo con il pollice, come farebbe un nerboruto contadino con un pollo.

"Mamma, non ci voglio andare a scuola oggi! Voglio stare a casa a preparare i biscotti con te!" (Cit.)
Insomma, “Alien vs. Predator” al pari di Predator 2, va affrontato con lo spirito giusto, la scena che rappresenta di più l’intero tono dell’operazione è quel finale con sorpresina quasi da film Horror, ma forse il vero calcio al secchio del latte della credibilità di questo film, è stato dato dal suo seguito, di cui parleremo, tra sette giorni!



Se volete curiosità, memorabilia, articoli, informazioni e valanghe di passione su Predator e gli alieni della Fox, tutti i giorni trovate il blog curato da Lucius Etruscus, 30 anni di Aliens (Viaggi nel mondo degli alieni Fox), imperdibile per gli appassionati di questa saga!

42 commenti:

  1. Com'è la storia di Bova che smadonna in italiano?
    Questo film non è malaccio, ovviamente per me fa parte dei revival millenial tipo Freddi vs Geson.
    Cercavano di ridare lustro a qualcosa, facendo dei crossover.

    Moz-

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    1. Nella versione “Unrated” del film, ci sono alcune scene in più, quasi tutte dedicate agli umani del film e concentrate nella parte iniziale del film, e poi in una, Raul Bova se ne esce con "Non vedo l'ora di uscire da questa piramide con te, perché mi sto cagando addosso” :-D

      Non si capisce perché il personaggio si Sebastian De Rosa e non Sebastiano, ma poco importa, con quella frase è chiaro che è Italiano ;-) Esatto, gode di una pessima fama ma non è così pessimo, è figlio dell’era dei “Crossover” fumettistici degli anni ’90, con “Freddy vs Jason” hai citato il titolo giusto. Cheers!

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    2. PercHè anche noi italiani diamo questi nomi altisonanti e esotici^^
      Dopotutto lui si chiama Raoul, eh :)

      Moz-

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    3. Vero non ci avevo pensato, anche Raoul non è molto in uso, siamo fatti così, sarà il sangue latino ;-) Cheers

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    4. Non c'era qualche "hunter's moon" raccontata da Raul? Ne ricordo solo la verisone americana. Cos'era, la luna del cacciatore? Tipiche leggende italiche insomma

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    5. Si parlava della luna del cacciatore, almeno nella versione "Unrated" del film quella scena è presente. Cheers!

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    6. Devo ancora ripassare il doppiaggio del film, su cui ci sono alcune chicche da dire, ma ricordo che il personaggio di Bova è un amalgama di italiano e spagnolo, quindi tutto ciò che dice ha valore solo nella mente dello spettatore medio del Kentucky, che non sa neanche che Spagna e Italia sono due paesi separati :-D

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    7. Quello che dicevamo con il Moz, che Sebastian e Raul sono due nomi non proprio da italiano, ma il personaggio sembra più spagnolo, insomma un casino, tanto per loro siamo solo “European” quindi uno uguale all’altro ;-) Cheers

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  2. ottima recensione. grazie.

    a me non è dispiaciuto pure alien vs predator 2. più che altro ho apprezzato il politicamente scorretto di sto film.

    buon week end

    rdm

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    1. Grazie mille a te!
      Il secondo film poteva contare su ottimi effetti speciali, e il divieto ai minori di 18 anni, ne parliamo Venerdì prossimo ;-) Buon week end anche a te! Cheers

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  3. Momento
    Momento
    Momento
    Hanno fatto un seguito ?


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    1. "Aliens vs. Predator: Requiem", in uno strambo paese a forma di scarpa uscito come "Aliens vs. Predator 2" nel 2007, esiste davvero ma se lo hai dimenticato capisco anche il perchè ;-) Farà capolino da queste parti Venerdì prossimo. Cheers!

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    2. Giacomo ha ragione, il seguito non è stato pubblicizzato per niente - perché era palese fosse scarsissimo - e peggio ancora... non esiste più in home video! A Natale volevo comprarmelo perché la mia copia non funziona più, e mi sono dovuto prendere una copia inglese d'importazione: un Blu-ray pieno di speciali... con audio in italiano! Possibile che per vedere un film in italiano devo rivolgermi all'Inghilterra?

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    3. Assurdo, e ci sono un sacco di film in edizioni molto più belle, magari con copertine speciali, che qui da noi non arrivano nemmeno per sbaglio, o titoli di culto, che quando finalmente vengono ristampati in DVD, non hanno uno straccio di contenuto speciale, siamo sempre la periferia del mondo. Cheers

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    4. In realtà non è propriamente vero che AVP2 non esiste più in home video. A fine 2015 lo hanno fatto circolare in versione DVD nelle edicole italiche. E' anche vero che io ce l'ho e non ho ancora avuto lo stomaco di vederlo.
      Significherà qualcosa tutto questo, no? :P

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    5. Intendevo che è "sparito" dall'home video. Io preso su bancarella un'edizione con i due film insieme su un unico disco, che però non mi funziona più. Così per Natale volevo regalarmi questo benedetto AVP2... scoprendo che Amazon non ne aveva una sola copia! Mentre invece Gran Bretagna e Germania sfoggiavano una prestigiosa edizione Blu-ray con anche l'audio italiano!
      Come trama il film è zero, ma tecnicamente è da applauso: vai avanti veloce nelle stupide scene parlate e gustati le mazzate aliene ^_^

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    6. Non lo ricordo proprio in DVD, ma è anche vero che dopo averlo visto al cinema (eravamo una manciata di persone in sala), me lo sono rivisto solo per questa rubrica ;-) Cheers

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    7. Concordo in pieno con Lucius, ha una trama ridicola degna di un brutto horror con adolescenti, ma le creature sono splendide, realizzate alla grande ;-) Cheers!

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    8. Lucius è l'unico italiano che se lo è comprato di proposito, non gli è stato regalato... lo ha proprio cercato!

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    9. Alien Vs. Predator Vs. Lucius ;-) Cheers

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    10. Tanto per far capire il mio livello di follia, sto pian piano traducendo le scene tagliate del film così come le ha immaginate l'autore della novelization del film, libro che finalmente mi è arrivato dall'America al costo di... 3 euro totali! (A comprarlo in Italia mi sarebbe costato di più!)
      L'autore è un novellizzatore bravo, non si limita a raccontare il film ma l'ha arricchito moltissimo: presenterò larghi brani dal mio blog, soprattutto le scene inedite ;-)

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    11. Signore, signore, il più grande fan di Alien che io conosca al suo meglio ;-) Scherzi a parte, non vedo l'ora di leggere il frutto di tutto questo gran lavoro. Cheers!

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    12. "Lucius è l'unico italiano che se lo è comprato di proposito, non gli è stato regalato... lo ha proprio cercato!"

      lol
      Del 2 non sapevo l' esistenza neanch' io fino a qualche anno fa! Giusto un "filino" pubblicizzato di meno del precedente da noi. XD Mi ha stupito leggere che questo film nonostante le ambizioni da kolossal sia costato relativamente poco! E girato nella solita location per risparmiare. °_O

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    13. Esatto, eppure non sembra un film fatto a tirar via, i costumi ad esempio sono ottimi. Cheers

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  4. Mitico post ^_^ Come sai sono un forte detrattore dell'Anderson sceneggiatore, ma sulla regia, sulla resa scenica e sull'idea di cinema devo solo togliermi il cappello. Anzi, come diciamo noi giovani: levati proprio :-D
    Nel 2004 io ne avevo 30 di anni, ma giocavo anch'io al videogioco (purtroppo non in multiplayer) e mi presentai al cinema il primo giorno di programmazione... con indosso la maglietta di Predator Big Game! (Ho la foto a testimoniarlo, e prima o poi troverò il coraggio di mostrarla...)
    Sarei ingiusto a dire che il film non mi è piaciuto: mi sono divertito, le botte aliene sono da applauso, Lance è un mito al di là del mito, i pupazzoni sono perfetti e c'è tanta azione "vera" come piace a me, con cioè giusto qualche correzione in CG che non dà fastidio. Però venivo da più di dieci anni di storie a fumetti e quindi per forza di cose mi è sembrato un prodotto troppo piccolo rispetto alla grandezza dei personaggi: immagina che i primi 6 film di Star Wars fossero inediti in Italia e la gente conoscesse solo il settimo... non ti sembrerebbe davvero poco per rappresentare un universo così vasto?
    Al di là di queste mie puntigliosità personali, il film è splendidamente costruito dalla prima all'ultima scena: purtroppo è il classico "episodio delle origini" che doveva spiegare il personaggio a chi già lo sapeva a memoria. Paul mica pensava agli italiani che ignorano tutto di quel mondo, parlava agli americani che sanno dirti a cosa serve ogni tubo dell'Alien e hanno dato un nome ad ogni rasta del Predator. Fare la "giacobbata" delle piramidi Maya l'ho trovato davvero troppo superficiale. Ma, di nuovo, lo spettacolo c'è ed è di quelli buoni, e il film mi è piaciuto di più rivedendolo nelle ottime edizioni DVD che girano anche in Italia, piene di speciali ghiotti.
    Ah, e con la didascalia "Sarai Ultimo ma muori per primo", vinci ogni premio: chiudete l'universo alieno, abbiamo un vincitore :-D

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    1. Grazie mille gentilissimo! :-D
      Anderson si caccia sempre in progetti per cui poi verrà schifato da tutti, quindi diventa difficile che risulti credibile come regista, anche se è davvero bravo, a dirigere, a scrivere no ;-)

      Hai reso molto bene l’idea, il basso budget imposto, è stato usato bene, l’azione e gli effetti speciali reali sul grande schermo pagano quasi sempre dividendi, il paragone con Star Wars è perfetto, per realizzare in pieno l’atmosfera dei fumetti della Dark Horse Comics, Anderson avrebbe avuto bisogno di un budget diverso. Anche a rivederlo mi sono divertito, una spedizione in Antartide che finisce male, con un grande Lance, come faccio a non divertirmi? ;-)
      Grazie mille, in qualche modo Ultimo doveva fare la sua comparsata nel post ;-) Cheers!

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  5. Troppo trash per i miei gusti l'ho saltato a piè pari, così come anche Freddy Vs. Jason.
    Però devo dire che mi aspettavo molto peggio, ed invece la tua recensione una piccola curiosità me l'ha accesa.

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    1. Posso testimoniare che è tutto tranne che trash! ;-)
      Purtroppo c'è un equivoco di fondo e per fortuna Cassidy è troppo informato per cascarci: "Freddy vs Jason" non c'entra una mazza con questo film, AVP nasce nel 1990 ma solamente nel 2004 sono riusciti a portarlo al cinema. Nasce da sceneggiature eccezionali che purtroppo costano e non si possono portare su grande schermo, ma paradossalmente è proprio "Freddy vs Jason" che è nato sfruttando il successo internazionale dei "versus" nati dal mondo alieno. Perché dopo "Aliens vs Predator" gli alieni hanno affrontato tutti (Alien vs Superman, Terminator, Witchblade, Green Lantern, Batman e chi più ne ha più ne meetta). All'uscita di "Freddy vs Jason" il mondo pop era sciabordante di "versus" e lui ha solo seguito l'onda. AVP invece va alla radice... cioè, ci prova: prende ciò che può dalla sceneggiatura del 1990 (che all'epoca doveva essere un film diretto da Roland Emmerich!) e l'ha tagliata fino a farne un prodotto che rientrasse nel budget.
      "Laka Placid vs Anaconda" è trash, anche se deliziosamente trash, "Archie vs Sharknado" è trash, sebbene sia un capolavoro: "Aliens vs Predator" è la Regina Madre di tutti i versus ;-)

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    2. Il film gode di una pessima fama, quindi se sono riuscito a farti venir voglia di dargli una possibilità è già un successo ;-) Cheers!

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    3. Grazie Lucius, non avrei potuto dirla meglio, e in maniera più eloquente nemmeno in un paio di mesi ;-) Emmerich era in pista, poi ha passato la palla, perché dopo il successo di ID4 i suoi obbiettivi erano ormai cambiati. Hai spiegato bene perché AVP non è un "Freddy vs Jason", io dico una cosa molto più banale, AVP mi ha divertito fin dalla prima volta che lo vidi al cinema, "Freddy vs Jason", dopo la prima visione in sala ho detto, va bene così :-D Cheers

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  6. Grande recensione e grande commento di Lucius! Sul film dirò solo che quando uscì io e i miei amici lo adoravamo soprattutto per la morte di Raoul Bova :D

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    1. Ti ringrazio molto e quando dico che Lucius è il più grande fan di Alien che io conosca è proprio per cosette come questa ;-) Conoscevo uno che guardava "Meet Joe Black" solo per rivedere la morte del protagonista a ripetizione, questo film e perfetto per fare lo stesso con Raoul Bova, per noi Italiani la sua presenza è l'elemento comico :-D Cheers

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  7. A me non dispiace troppo e lo dice uno che non sopporta troppo gli Yautja. Ci ho fatto pace solo nell'AvP del 2010. :D
    Bella la scena flashback.
    I film di Paul W. Anderson che mi danno insulto veramente sono quelli di RE.
    Per me sono uno schiaffo ai veri Resident Evil.
    Ma vabbè, quanto sono fanatico dei RE si dovrebbe intuire già un pochino dal Nick. :D

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    1. La brutta fama di questo film é dovuta proprio al seguito, i film di Resident Evil mi divertono, ma non hanno nulla a che fare con i videogiochi, e nemmeno con un qualunque film di zombie, caciara diretta benissimo ma poco altro. Si, si era intuito ;-) Cheers

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  8. Quanto tempo è passato!
    Caspio sembra ieri il 2004

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    1. A chi lo dici, mentre scrivevo mi sono ricordato di quando sono andato al cinema, poi ho detto 2004!?!? ;-) Cheers

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  9. Ci ho provato...almeno un paio di volte...ma questo film mi ha annoiato a morte, proprio non lo digerisco...

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    1. Bisognerebbe guardare solo la parte tecnica, l'ottima realizzazione delle creature, gli effetti speciali... Se solo si vedessero con tutto quel buio! ;-) Cheers

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  10. A me piacque molto quando era uscito, avevo cirva 14 anni, uno scontro che aspettavo da tanto tempo...quando ero ancora più piccolo io mangiavo davanti al televisore con le VHS (triplice edizione di Alien, con i contenuti extra di Alien 3 e la duplice edizione di Predator) di queste due saghe e mia madre m'imboccava il cibo dicendomi "mangia su! questo è per Alien e questo è per Predator" (storia vera!).

    Tornando al film Anderson come regista è semore stato esemplare, una bella dinamica d'azione nella pellicola che dirige, in pratica sa trasmettere quello che bisogna mostrare ad uno spettatore cosa che manca a molti suoi colleghi osannati insulsamente.

    Concordo sulla trama ma la scena che mi è rimasta più impressa è il colpo finale (o comunque per salvare la protagonista) del Predator alla Regina con la lancia in salto, con tanto di rotazione di busto, fatta in contre-plongée. Che poi è stata riciclata nel film Thor di Kenneth Branagh, dove Jaimie Alexander (Lady Sif) colpiva il Distruttore alla stessa maniera e con la stessa tecnica di ripresa.

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    1. No vabbè Alien e Predator al posto del classico “Aereoplanino” vince davvero tutto, lo dico sempre che uno cinefilo ci nasce ;-) Anche a me ha sempre divertito, andai al cinema a vederlo e più o meno penso che siamo coetanei, quindi forse avevamo pure l’età giusta per godercelo da subito.

      Il buon Kenneth non è scemo, sapeva bene di non essere il pesce nello stagno giusto, quindi è andato a studiarsi i registi giusti, tipo Anderson che ritmo e azione lo conosce molto ma molto bene, bravissimo per aver notato il paragone, hai un occhio degno di un Yautja ;-) Cheers!

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    2. Massima invidia per essere nato alieno in modo alieno ^_^ Malgrado io sia evidentemente più grande, sono stato "contagiato" in età similare: avevo 16 anni quando ho visto "Aliens" (in TV) ma nessuno mi aveva mai imboccato con gli xenomorfi :-D
      Splendida la chicca sulla tecnica di ripresa: vado subito a confrontare e nel caso ci faccio un pezzo nel mio post, ringraziandoti da lì per la dritta ;-)

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    3. Si vede che uno ad una certa età è più esposto all’infezione Xenomorfa, la chicca sull’aereoplanino è da biografia di un cinefilo :-D Cheers!

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