I Doors
cantavano che nessuno ricorda il tuo nome, quando sei strano, ed in effetti, ci
sono pochi personaggi di casa Marvel più strani (anche nel nome) del Dottor
Strange, scusatemi se ogni tanto lo chiamerò ancora con il titolo di laurea
all’italiana, vecchia abitudine da lettore di fumetti.
Di sicuro
pochi conoscevano il nome del Dottore prima che venisse annunciato questo nuovo
film Marvel, anche se il personaggio creato dal grande Steve Ditko (il primo
disegnatore dell’Uomo Ragno, scusate se è poco) nel 1963 sulla pagine di
“Strange Tales”, è in giro da parecchio. Il mago supremo dell’universo Marvel diventò il personaggio
simbolo della controcultura psichedelica degli anni ’60, pare che qualche
lettore arrivò a credere che le strambe formule magiche pronunciate nelle
vignette dal Dottore, fossero veri incantesimi, in realtà, erano semplici
neologismi privi di senso inventati da Ditko, ecco perché non è consigliato
leggere fumetti sotto effetto di dietilammide.
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Psichedelia, tutti i neuroni ti porti via... (Cit.) |
La Marvel
aveva già cercato di portare il personaggio sul grande schermo negli anni ’80
con risultati disastrosi, ma ora che i Marvel Studios possono permettersi film
ad alto budget con
alberi e procioni parlanti, i tempi sono di nuovo maturi per il ritorno del Dottore.
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1978, quando la Marvel non era proprio la corazzata di oggi. |
Alla regia, Scott
Derrickson, se ve lo state chiedendo, no, non è un omonimo, è proprio lo stesso
Scott Derrickson di “L’esorcismo di Emily Rose” (2005), di “Sinister” (2012) e
purtroppo anche del remake di “Ultimatum alla terra” (2008) su cui preferirei
non dire nulla perché potrei cominciare ad inveire usando espressioni degne
degli incantesimi pensati da Steve Ditko, ma con molti più vaffanculo dentro.
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Si si, fai il bravo nerd, per questa volta ti è andata bene Scotty. |
Se per la
regia avevo qualche dubbio, la scelta dell’attore protagonista, che non è stata
affatto facile mi ha tranquillizzato, sotto la cappa di levitazione di Strange
abbiamo Benedict Cumberbatch, l’amatissimo Sherlock della serie BBC, evidentemente il suo oroscopo prevedeva per lui un ruolo
da Dottore, visto che prima di infilarsi nel cappotto di Sherlock Holmes, ha
accarezzato a lungo l’idea di sostituire David “Ten”nnat ereditanto da lui il
titolo di Doctor Who. La cosa curiosa
è che il buon Benedicto, pare abbia rinunciato a viaggiare nel tempo a bordo
del TARDIS, per paura della sovraesposizione, le sue parole sono state «I
didn't really like the whole package - being on school lunchboxes.», ma si sa
che la Marvel Comics non produce nessun tipo di merchandising legato ai suoi
film no? No no, proprio nessuno…
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Benedict... STACCE! |
Se siete tra
quella porzione di pubblico, frastornata dai film Marvel, ormai incastonati uno
sopra l’altro, e quasi del tutto impossibili da seguire senza aver visto tutti
i film precedenti (come
Civil War per
capirci), sappiate che “Doctor Strange” ha il compito di far conoscere il
personaggio al grande pubblico, quindi non siete costretti a recuperare tutti i
film della Marvel che avete perso per seguirlo, ma allo stesso tempo il film ha
anche il compito di introdurre gli elementi magici dei fumetti Marvel, nel
famigerato Marvel Comics Universe (MCU) cinematografico, detta fuori dai denti,
il film è una lunga “Origin Story” affidata ad un regista che ha il compito di
trasformare l’arrogante neurochirurgo Stephen Strange nel mago supremo della
Marvel, se conoscete già il personaggio non aspettatevi grosse novità, per
tutti gli altri, mi spiace, ma vi tocca rassegnarvi agli “Spiegoni”, qualcuno
anche di troppo a dirla tutta.
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Questi spiegoni mi lasciano con le ossa rotte... |
Stephen
Strange (Benedict Cumberbatch) è il miglior neurochirurgo del mondo, ma è tanto
talentuoso quanto arrogante, un sera recandosi ad una festa sul suo macchinone,
ascoltando “Interstellar Overdrive” dei Pink Floyd (il loro secondo disco “A
Saucerful of Secrets” in copertina omaggiava una pagina di “Strange Tales” #158
una delle ultime apparizione del dottore su quella rivista), va fuori strada e
si devasta le mani in un modo che la scienza medica occidentale non è in grado
di curare. Disperato e pronto a tutto pur di guarire, Strange raggiunge
Kamar-Taj, comunità dell’Himalaya guidata dall’Antico (Tilda Swinton pettinata
come il Dalai lama), scoprendo così l’esistenza delle arti mistiche e delle
forze oscure che minacciano il nostro pianeta, una guerra eterna che si
combatte dietro la facciata del mondo, che solo il Stregone Supremo può
affrontare. Seguono viaggi acidi e casini intergalattici.
Il film inizia
molto bene, la prima mezz’ora scorre via che è una meraviglia, poi purtroppo
incespica su qualche spiegone di troppo, su un umorismo non molto azzeccato, e
su una parte centrale che risulta ripetitiva e noiosa, inoltre avendo parecchia
roba da raccontare, il film spesso zompa in avanti, lasciando indietro la
caratterizzazione di alcuni personaggi secondari, ma soprattutto riducendo il
lungo apprendistato di Strange a troppi pochi minuti. Capisco che il buon
Dottore sia incredibilmente intelligente e dotato di memoria fotografica, ma in
un arco di tempo davvero troppo breve, passa dall’essere lo studente somaro da
spedire dietro la lavagna al primo della classe, eletto e destinato a salvare
il pianeta.
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"Come vado?" , "Come mago fai schifo, ma saresti un ottimo vigile urbano". |
Chiaro che la
parabola del personaggio sia già segnata, ma velocizzando così tanto si rischia
di perdere di credibilità, in un film che alla voce “sospensione
dell’incredulità” richiede davvero molto allo spettatore, prendere in prestito
dai vecchi film di Kung-Fu, un po’ di quel sano sacrificio del protagonista, e
non solamente qualche combattimento improvvisato, avrebbe sicuramente aiutato.
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"Ti do una castagna così forte che ti trasformo nel fantasma formaggino". |
Promossa Tilda
Swinton, una che ormai con i personaggi dal look assurdo ci “Azzuppa” come
dicono i Francesi, la sua versione dell’Antico è flemmatica e ambigua, capace
di portare lo scompiglio tra Stefano Strano e Mordo (Chiwetel Ejiofor), anche se più
di un volta, mi sono ritrovato a pensare ai cavalieri Jedi di Star Wars, maestri, apprendisti, lati
oscuri, predestinazioni, l’archetipo narrativo è sempre un po’ quello e anche
qui non ci si discosta poi molto.
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Ehm, ecco dove si erano già visti questi due. |
Avrebbe
meritato ben più spazio il Mordo, appena abbozzato da uno sprecato Chiwetel
Ejiofor (visto di recente in
Codice 999),
il suo personaggio nel fumetto è ben più sfaccettato, qui invece ha un ruolo di
poco rilievo, per assurdo la seconda (si sono due!) scena dopo i titoli di
coda, forse sarebbe stato meglio integrarla nel film, ma è chiaro che il
personaggio qui viene rimandato ad un eventuale sequel. Consolati Chiwetel! A Michael
Stuhlbarg è andata molto peggio, qui fa poco più che la comparsa, anche se il
personaggio che interpreta, Nicodemus West, nel fumetto originale ha ben altro
spessore, ma con questo film Marvel bisogna pensare quadrimensionalmente e
soprattutto in termini di numerosi seguiti.
La dottoressa Christine
Palmer, interpretata da Rachele D’Adami (Il caso Spotlight, True Detective) qui
ha il ruolo ingrato di donna del protagonista e suo baricentro emotivo, serve
qualcuna da prendere a male parole per far vedere quanto Stephen Strange sia
stronzo? Rachel roba tua. Serve qualcuna in grado di strabuzzare gli occhi
quando Strange torna carico di magie e strambe richieste? Ancora la McAdams,
che per carità regge benissimo il ruolo, ma è davvero sprecata, e va sotto
bevendo dall’idrante nello scontro diretto con l’altra “infermiera” dell’MCU,
ovvero la Claire Temple che Rosario Dawson interpreta nelle serie Netflix
(ad esempio Daredevil), personaggi femminili veramente di peso
in un film della Marvel? Attendiamo ancora l’avvistamento nemmeno si trattasse
del mostro di Loch Ness.
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"Andrà tutto bene, ho già chiamato Rosario Dawson, sta arrivando". |
Per altro, la
McAdams deve avere lo stesso oroscopo di Cumberbatch, visto che qui fa la
spalla del famoso Sherlock televisivo, ma era già stata la spalla dello Sherlock
interpretato da Robert Downey Jr. che poi è lo stesso che fa Iron Man nei film
Marvel… Complotto? Mi sta salendo la paranoia? Forse non dovevo calarmi un
acido prima di vedere il film, ooohhh guarda quanti bei colooooooriiiii….
Altro punto
debole dei film della Marvel, i cattivi, qui a provare a portare un po’ di
carisma ci pensa il Kaecilius interpretato da Mads Mikkelsen, l’Hannibal Lecter con le labbra a becco
di papero, che qui è perfettamente a suo agio nel ruolo del promettente allievo
passato al lato oscuro (Star Wars, secondo estratto…). Mikkelsen è micidiale
perché può stare fermo immobile a snocciolare i piani del suo personaggio, e
comunque buca lo schermo, il problema che qui il suo personaggi ribadisce i
piani del suo padrone, il terribile Dormammu (Proveniente dalla dimensione
oscura… Non dalla Sardegna), per tre o quattro volte durante la pellicola,
cattivi che fanno spiegoni, ma il film della Pixar “Gli Incredibili” non aveva
già detto la parola fine su questo argomento?
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"Mi è scappata la mano con l'Eyeliner, ma mi mangio sempre la scena". |
Per altro
realizzo solo in questo momento che il nostro Benedict, qui è alle prese con
Mads Mikkelsen, ma in “Sherlock” aveva già affrontato il cattivissimo Charles
Magnussen, interrpetato da Lars Mikkelsen, fratello maggiore… Inizio a vedere
tutti gli intrecci della realtà, il grande disegno mi è chiaro, e poi guardate
che scia colorata lasciano nell’aria le mie mani se le sventolo così in cielo…
uhhhh che bellooooo, guarda che coloooooriiiii…
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Le porte della percezione sono aperte... |
Ah! Non vi ho
parlato del concorso nascosto nel film! Il primo che riesce a riconoscere Scott
Adkins vince un quartino di acido! Occhio perché è più facile trovare Wally in
un libro della serie “Dov'è Wally?” che il nostro Scott qui, gli hanno
appioppato il ruolo di sgherro di Kaecilius, lo riconoscete perché è quello che
picchia forte, utilizzato troppo poco, in una scena confusa per via dei tanti effetti speciali, ma è andata meglio a lui che a Georges St-Pierre in "Winter Soldier" ad esempio.
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Scott Adkins, protagonista di una lunga scena di lotta (se riuscite a scovarlo). |
Anche perchè i combattimenti, per quanto tutti in rigoroso PG-13, devo dire sono oltre le media dei film Marvel, dove le scene di lotta sono ovattate, se non addirittura non mostrare. Per lo meno qui ci sono personaggi che restano incastrati nelle pareti, ed il protagonista che ad un certo punto, realizza di aver ucciso un uomo (incredibile ma vero!), e anche in questo Il Doctor Strange si conferma diverso (e strano) riaspetto alla media dei suoi colleghi in calzamaglia.
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"Ciuffus! Deciuffus!" (Cit.). |
L’umorismo,
croce e delizia di ogni film della Marvel, ormai un tratto distintivo di questo
studios, qui alcune gag riuscite (come quella della password del Wi-Fi) erano
già state bruciate dal trailer del film, mentre altre stridono parecchio con il
personaggio di Strange, il povero Wong, qui ridotto ad una mal tratteggiata
macchietta (in odore di stereotipo raziale), consulta libri in biblioteca
beccandosi del “Adele”, “Bono” o “Beyoncè” per via del suo mono-Nome. Meh!
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"Ti chiami Stefano Strano e prendi per il culo me per il nome?". |
L’umorismo del
Dottore è quello di un intelligentissimo sociopatico, che dice cose che fanno
ridere lui, e lasciano spiazzati tutti gli altri, lo stesso tipo di gag in cui Benedict
Cumberbatch già eccelle nella serie “Sherlock”, l’idea di renderlo un computer
umano che ricorda a memoria tutte le canzoni degli anni ’70 era la via giusta
da seguire, che purtroppo va annacquata in troppe battutine da sbruffone, amici
della Marvel, il personaggio ha il pizzetto, ma non è Tony Stark!
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"Non sono Tony, andiamo solo dallo stesso barbiere". |
In tutto
questo Cumberbatch se la cava molto bene all’inizio, poi risulta un po’ in
affanno nella parte centrale, forse costretto dai troppi eventi (e spiegoni)
del film, mi spiace solo non aver potuto vedere il film in lingua originale,
perché il vocione di Benedict è indoppiabile, inoltre, e non so se si tratta di un invenzione del nostro doppiaggio, non si fa mai riferimento al testo sacro
della magie di Strange, il libro dei Vishanti, ma nel film viene citato spesso il libro di Cagliostro, per saperne di più dovrò rivedere il film in lingua originale.
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"Libri? Ma la Marvel non faceva solo fumetti?". |
Quello che mi
è mancato è un po’ di epica, il sacrificio di un personaggio che disimpara
tutto quello che ha imparato (come direbbe Yoda) e si carica sulle spalle il
peso del mondo che è destinato a proteggere, eppure se la trama a alcune lacune
e qualche lungaggine, dal punto di vista visivo Scott Derrickson fa un lavoro
davvero incredibile.
Gli effetti
speciali della ILM riempiono lo schermo, trasportandoci in un mondo magico
appena sotto la superfice del nostro, chiaro che vedendo un intera città che si
accartoccia su se stessa, si smonta e si ricompone, viene subito da puntare il
dito verso lo schermo gridando fortissimo “Inception!!”, ma la suggestione arrivano
proprio dal film di Nolan, uno che a mio avviso non inventa nulla, ma è stato
anche l’unico a saper mettersi in scia a “Matrix”, un titolo che tanti hanno
copiato (specialmente per il “Bullet time”) ma pochi hanno davvero saputo
sfruttare, guarda caso, anche in “Matrix” c’era un Mr Nessuno che imparava ad
essere l’eletto per proteggere il mondo, proprio come accade a Stefano Strano.
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"Christopher Nolan? Non era quello di quel film con i maghi?". |
Anche se il
mega scontro tra pareti rotanti e scale che farebbero venire la paura delle
altezza anche a Maurits Escher è una figata, le mie parti preferite del film
sono quelle più palesemente ispirate alla psichedelica anni ’60 del fumetto
originale e delle tavole del decano Gene Colan, il super trip lisergico fatto di manine che si moltiplicano
all’infinito, trasformandosi in altre manine farcite di manine, è visivamente uno spasso, che per altro, rende il 3D un effetto
narrativo centrale rispetto alla storia, e non il solito modo, come dice il
Maestro Carpenter, per scucire più soldi allo spettatore.
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You'll lose your mind and play, free games for may, see Emily Stephen play... |
Senza rovinare
la visione a nessuno, ho amato moltissimo la scena finale, i protagonisti che
si muovono in avanti, mentre il tempo si riavvolge su se stesso è molto
efficace, ma è lo scontro con Dormammu che mi ha esaltato, spesso gli eroi
Marvel surclassano l’avversario in astuzia più che in forza, qui la trovata
messa su da Strange mi ha fatto ripensare a più di un episodio del
Doctor Who, resto sul vago perché merita
la visione, ma è una trovata che sottolinea ancora una volta quando Strange sia
anomalo rispetto a tutti gli altri personaggi di casa Marvel.
La cosa
curiosa, questa posso dirvela senza rovinarvi la visione, è che il faccione di
Dormammu è stato creato utilizzando il motion capture e ricalcato le fattezze
di… Benedict Cumberbatch!
Lo stesso
Benedicto ha proposto l’idea a Derrickson, il che è anche una trovata
metanarrativa interessante, come se l’eroe e il cattivo fossero due lati della
stessa medaglia, infondo nei fumetti è spesso così, l’avete visto “Unbreakable”
vero!?
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La vendetta della faccia gigante. |
Alla faccia di
quelli che a fine film ancora lasciano la sala (ottantadue film Marvel è ancora
succede, people are strange…), la prima delle due scene post credit è una specie
di spot al prossimo film Marvel in programma, ovvero “Thor 3” (detto “Thor
Ragnarok”), quindi mettete in conto anche una comparsata del Dottore di casa
Marvel anche in quel film, d’altra parte hanno fatto di tutto pur di inserire
il personaggio (e la sua personale gemma dell’infinito, l’occhio di Agamotto…
Che non è un agrume) nel grande affresco, quindi fatevene una ragione, Cumberbatch
avrà parecchio da lavorare nei prossimi anni.
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"Sappiate che chiamare il Dottore a casa costa il doppio". |
People are strange
when you're a stranger
Faces look ugly
when you're alone.
Dai, in settimana lo vedo.
RispondiEliminaBene, aspetto il tuo parere, tra pregi e difetti comunque é un film da vedere ;-) Cheers
EliminaHo abbandonato il carrozzone Marvel da un bel po', ma il Dottor Strano mi ha sempre ispirato non poco.
RispondiEliminaMi sa che lo recupererò sicuramente.
Questa è la classica “Origin story”, ma visivamente il film è davvero bello, uno dei pochi in cui il 3D merita davvero. Un occhiata se la merita, perché è davvero il personaggio più “Strange” di tutto il fitto bosco Marvel ;-) Cheers
EliminaCredo sia uno di quei film che va visto al cinema. In alcune scene ci sono talmente tante cose che succedono sullo schermo che è difficile non rimanere esaltati. E' la cosa più vicina ad un orgasmo visivo e sono felice che il tutto non si sia limitato alle scenettine mostrate nel trailer con i grattacieli. A pensarci bene se toglievano gli effetti i combattimenti diventavano decisamente meno interessanti e così facendo hanno creato un certo spessore. Come te ho poi apprezzato lo "scontro finale." Ormai siamo così abituati a cazzottoni e sfide a suon di raggi laser che veder risolvere il conflitto finale di un lungometraggio così non può che farti sorridere. Se il loro intento era rendere il Dottor Strano un supereroe anomalo e diverso direi che ci sono riusciti in pieno nonostante una delle trame più scontate e prevedibili degli ultimi secoli. Avrei potuto chiamare ogni scena con un buon anticipo di dieci minuti... però ero comunque curioso di vedere COME l'avrebbero realizzata.
RispondiEliminaI palazzi alla “Inception” ricordano molto le atmosfere della nuova serie a fumetti del personaggio, mentre i trip acidi, sono un omaggio alle storie degli anni ’60, per una volta, hanno usato gli effetti speciali (e il 3D) in modo creativo, il prezzo da pagare, è una “origin story” lineare e scolastica, con un po’ di stanca nella parte centrale, ma secondo me vale la pena resistere ;-)
EliminaHo amato il fatto che il Dottore usasse l’astuzia e il sacrificio, un finale degno di un altro Dottore (Who). Per essere un blockbuster fatto per vedere pupazzi e lunch box (per la gioia di Benedict), ha un sacco di trovate davvero gustose ;-) Cheers!
Malgrado la mia allergia alla Marvel ho tentato la visione, ma se già con gli eroi "normali" fanno un gran casino, figuriamoci con quelli "strani"! Anni fa provai a leggere qualcosa del Dottor Famolo Strano, mi pare una raccolta 100% Marvel, ma la caciara totale mi ha impedito di capire una sola vignetta. Peccato, perché è un simbolo delle mode esoteriche anni Settanta molto utile: dimostra quanto la Marvel abbia perfettamente ricreato i sistemi dei vari santoni (e truffatori) per vendere i loro libri magici. Strange almeno è scusabile perché è un fumetto, ma persone dal vivo hanno davvero usato i suoi sistemi per far soldi sulla creduloneria della gente!
RispondiEliminaSai che i libri nei film stuzzicano i miei sensi di ragno! A 36 minuti Wong recita i quattro titoli che Strange ha appena letto. Due sono arci-noti - "Astronomia nova" di Keplero e la abusatissima e inflazionatissima "Clavicola di Salomone" (Usano l'accezione "chiave" ma se non ricordo male il latino clavis, claviculis ha dato vita sia a chiave che a clavicola), testo di magia medievale falsamente attribuito a Salomone - e due di cui non ho trovato notizia, come il Codex Imperium e il The Book of Invisibile Sun: entrambi sono stati ricreati dalla Lego nella serie "Minifigures" dedicata al Dottor Strange, quindi immagino siano due titoli che appartengono alla sua storia fumettistica. Continuerò ad informarmi ;-)
Tu sei molto più preparato di Wong, sui libri non ti batte nessuno! ;-) Il Codex Imperium in effetti mi ricorda qualcosa, ma non ricordo in qualche ciclo di storie potrei averlo trovato, per gli altri vale la tua ottima analisi, se scopri qualcosa fai un fischio!
EliminaIn effetti hai ragione, hanno cavalcato quel filone, anche loro per vendere, però sono riusciti a sfornare una vera icona popolare, che dagli anni ’60 è rimasta fin troppo uguale a se stessa. In effetti la capacità di annusare l’aria e capire dove tira il vento la Marvel l’ha sempre avuta, anche oggi, malgrado quello che dicono i fan che commentano i fumetti leggendo le notizie in rete, invece che leggendoli ;-) Cheers
Titolo di post decisamente azzeccato.
RispondiEliminaMagari dopo questo film qualcuno si ricorderà del nome di questo Doctor...
com'è che si chiama? :)
Ti ringrazio, penso che sia Doctor… Doctor, ah si! Doctor WHO? Chi? ;-) Cheers
EliminaManco solo io per vederlo.... Che palle, questo mese mi sto perdendo tutto :P
RispondiEliminaMa chi ti corre dietro? Tanto mica scappa il film, aspetto il commento con il tuo stile colorato come i trip che si spara il Dottore ;-) Cheers!
EliminaBellissimo film anche se concordiamo sia sui pregi che sui difetti. Il suo lavoro lo fa egregiamente ed è forse, tra gli ultimi soprattutto che mi hanno un po' deluso nel post Avengers 2, il migliore.
RispondiEliminaSulle origini del personaggio hanno fatto un lavoro lineare, ma visivamente hanno saputo valorizzare alcuni punti della storia e del personaggio. Non è male vedere un film creativo anche nel campo dei blockbuster per tutti ;-) Cheers
EliminaL'unica cosa che mi chiedo è...
RispondiElimina... MA LE DONNE COME FANNO A TROVARE CUMBERCOSO BELLO????
Ah amico mio siamo nati con il cromosoma Y, certi segreti dell'altra metà del cielo resteranno sempre tali ;-) L'unica cosa che ho capito, e che per noi uomini è più facile essere etichettati come sex symbols, altrimenti non mi spiego perché piacciano che so, Chris Bale! ;-) Cheers
EliminaIo ho solo una cosa da dire, riferita al seguito che sarà diretto da Sam Raimi: datemi citazioni all'armata delle tenebre. Mi basta quello.
RispondiEliminaCitare l'armata delle tenebre dovrebbe essere la regola ;-) Cheers
Elimina"Allora, l'hai detta correttamente, la formula?"
Elimina"Beh..magari non ho pronunciato ogni sillaba corettamente, ma...grosso modo, l'ho detta bene".
Tempo due minuti
"Ehi, Logan! ma sei canadese sul serio, o solo d'addozione? E ciclope? Ha un solo occhio anche sotto il visore? E quei 4 tizi! Certo che fra un uomo roccia e un ragazzo di fuoco, gli sceneggiatori di questi film se ne calano di acidi!"
"Pool, ti prego...chiudi quella fogna...."
Vedi? Si scrive da solo ;-) Cheers
Elimina