venerdì 14 ottobre 2016

Prometheus (2012): "Dio ci scampi! Siamo nelle mani degli ingegneri"


Lo so, avevo detto che la rubrichella aliena terminava con i quattro film legati al canone di Alien, ma visto che, anche se non si direbbe, sono uno preciso e che Ridley Scott (forse) l’anno prossimo ci delizierà con un altro capitolo, oggi vi beccate pure “Prometheus”.




Potrei risolvere molto velocemente la pratica di questo film, anzi lo faccio, riassunto veloce di cosa penso? “Prometheus” è un film diretto alla grande e scritto da un cretino. Fine del commento. Veloce, visto?

In realtà, ho molte cose da dire su “Prometheus”, una di queste è che quella “H” random nel titolo mi manda in crisi ogni volta che devo digitarlo, ma questo è il problema minore del film. Una cosa che a distanza di qualche anno dalla sua uscita, ancora non riesco a capacitarmi è il fatto che nel mondo il film sia uscito in piena estate del 2012, mentre in uno strambo Paese a forma di scarpa di mia e vostra conoscenza, è stato spostato a settembre e poi non paghi, ad ottobre, di questo passo, se i Maya avessero avuto ragione, abbiamo rischiato di non vederlo mai. Dannati Maya! Non si può mai contare su di voi!


Una Charlize Theron a caso, per sollevarvi il morale prima di parlare del film.
Peggio della distribuzione italiana, c’è stato solo il modo in cui il film è stato venduto, quando i primi rumors, hanno ini… Che è ‘sto casino? Ah, i rumors giusto! Quando si è iniziato a parlare di Ridley Scott alla regia di un possibile film legato alla saga di “Alien”, il mondo è esploso. Colui che ha dato il via a tutto firmando il capolavoro nel 1976, lo stesso regista che ha alzato ulteriormente l’asticella della fantascienza nel 1982 con “Blade Runner”, esaltarsi? Quasi un dovere morale. Ma a contrastare quello che i giovani (con i blue Jeans) chiamano “Hype” ci hanno pensato i diretti interessati e la 20th Century Fox, al grido di: «No! Non è il prequel di “Alien” tranquilli!».

Personalmente ho smesso di essere tranquillo quando ho saputo che a sceneggiare il film sarebbe stato lui, il maledetto, Damon “Cioccolatino” Lindelof, appena appresa la notizia ho urlato, ma si sa, nello spazio nessuno può sentirti farlo.


Figura mitologica, con il corpo di uomo e la testa di caz..
“Prometheus” è bipolare, genio alla regia e sregolatezza (ma facciamo pure idiozia) alla sceneggiatura, do per scontato che ormai lo abbiate visto tutti, in ogni caso, a mia volta rispetterò le due anime di questo disgraziato film, perché “Prometheus” per via della sua sceneggiatura ridicola, potrebbe essere demolito scena per scena e in effetti qualcuno di mia conoscenza lo ha fatto davvero!

Quindi, inizio a parlarvi di cose generali sulla pellicola, di quanto di buono c’è nel film, poi, da un certo punto in poi, dovrò per forza scendere nel dettaglio delle singole scene. Facciamo così: io vado, quando arrivo al punto fatidico mi metto a ballare la Giga, così non potete sbagliarvi.

“Prometheus” è un film enorme, se Alien lavorava di sottrazione anche per creare l’angoscia, questo film nasce con il chiaro intento di riempire le pupille dello spettatore, dal punto di vista visivo è un film favoloso, diretto da uno che è nato per la fantascienza, la regia un po’ algida e fotografata alla grande di Ridley Scott, si adatta alla perfezione agli scenari della fantascienza, quando vedi Scott dirigere questo film, sembra di vedere uno che è tornato a casa. Volendo, Ridley avrebbe potuto passare tutta la sua carriera a fare film di questo tipo, o magari ad unire la saga di “Alien”, all’altro suo capolavoro “Blade Runner”, creando un unico universo narrativo, lo dico a costo di sputtanarmi: “Prometheus” visivamente è talmente bello, da poter essere l’ideale punto di unione tra la “Alien” e “Blade Runner”, David il replicante di questo film interpretato da Michael Fassbender, potrebbe essere l’ultimo modello prima dei Nexus 6. Scott, invece, non ha fatto nulla di tutto questo, negli anni ha preferito fare cose molto più importanti, tipo “Un'ottima annata” (FACCIAPALMO).


"Cassidy mi hai fatto una capa tanta con quel film, ero ubriaco, come te lo devo dire?".
Un film che ambisce ad essere enorme anche nei contenuti, la volontà è quella di porre le grandi domande, fare discorsi sulla vita e la creazione, rispondere usando la fantascienza ai grandi misteri della vita, chi siamo? Dove andiamo? In che ristorante ceniamo questa sera? Si vede che mi piace Douglas Adams?

Il tutto, però, al grido di “Non è un prequel di Alien”, anche se il font e il modo in cui le lettere del titolo compaiono sul grande schermo è lo stesso.


Un prequel di Alien? Ma vaaaa! Cosa ve lo fa pensare?
Serviva raccontare le origini? Secondo me no, Alien era bellissimo così, sapevi poco e questo contribuiva a tenere lo spettatore spaventato. Serviva davvero raccontarci vita morte e miracoli del pilota alieno fossile del primo film? Non credo, ma la faccenda è purtroppo scappata di mano, quando tutta l’operazione è stata messa nella mani del maledetto Damon Lindelof, uno che avrà una moglie o una fidanzata immagino, sicuramente la donna più insoddisfatta sulla faccia della Terra, perché “Cioccolatino” Lindelof, è bravissimo a creare aspettative, generare uno schema narrativo in grado di farti pensare “Sarà fantastico!” e poi sul più bello... Non concludere rifugiandosi in una spiegazione bislacca del tipo “Ho mal di testa cara”, lasciando tuti con un palmo di naso. Come dite? Ost? Most? Cost? Non vi sento, non capisco, vi sento lontani, come se stesse parlando da una lontana isola deserta.

L’errore fondamentale di “Prometheus” è quello di essere un film incompleto, scritto e pensato per essere parte di una trilogia? Non so, se davvero dovesse arrivare un seguito l’anno prossimo avrebbe la responsabilità di provare a sistemare il casino messo su da Lindelof, in ogni caso.

Ridley Scott si è lasciato tentare dalla sirene della serializzazione, me lo vedo Lindelof intento a circuire l’anziano Scott, parlandogli di trilogie e campagne promozionali virali. Lindelof si meriterebbe un Facehugger nel… Non vi dico dove perché sono un signore, se già non potevo sopportarlo per una certa serie Tv, non vi dico dopo questo disastro, vorrei prenderlo e spararlo fuori nello spazio al grido di: «Stai lontano da Ridley... Maledetta!».


Perchè non ho mai un power loader giallo quando ne ho bisogno?
Sì, perché il caro vecchio Ridley, porco mondo, fa un lavoro che levati, ma levati proprio! La messa in scena è micidiale, anche le scene d’azione infilate dentro a forza (la tempesta di sabbia) sono dirette come si dirige in paradiso, il mio momento preferito resta, senza ombra di dubbio, quando rilasciano le sonde svolazzzanti con il compito di esplorare i tunnel. No, sul serio, giratelo un film bello come questo, poi ne riparliamo.

Scena da ammirare in religioso silenzio.
“Prometheus” funziona anche come ricostruzione, malgrado il fatto che sia stato girato 36 anni dopo il primo Alien, risulta credibile come prequel, il design delle astronavi, delle tute spaziali e degli accessori riempie gli occhi e funziona, ad esempio, il personaggio di Michael Fassebender è un robot precisino pettinato come il Ken di “Toy Story 3” (o il Peter O'Toole di "Lawrence d'Arabia"), è credibile il fatto che non passi inosservato, perché è un modello antecedente all’Ash del primo film, che avendo il fisico, non proprio da adone di Ian Holm, poteva mimetizzarsi tra gli umani passando per uno di loro.

Oppure è la versione 2.0 del Gigolo Joe di "A.I.".
La cosa curiosa è che i nomi degli androidi nella saga seguono un ordine preciso Ash di Ian Holm (A), il Bishop di Lance Henriksen (B), la Call di Winona Ryder (C) e il David di Fassebender (D), iniziano le scommesse per il nome del prossimo Androide, io faccio il tifo per Ercole!

Il problema del film è che s'incarta, spesso malamente, sui personaggi e le loro motivazioni. Si potrebbe già discutere del fatto che la banda di protagonisti prendano “armi e ritagli” (Cit.) e partano alla volta dello spazio profondo, spinti da un disegno rupestre in una caverna. Alcuni personaggi hanno lo spessore della carta velina, altri fanno gesti inconsulti con motivazioni solide come castelli di carta, su alcuni passaggi è davvero impossibile chiudere un occhio e poi, cavolo Lindelof! Hai a disposizione “Alien”, ovvero la storia del cinema, puoi snocciolare tutte queste metaforoni da discount un tanto al chilo? Con tutti quelli davvero bravi a scrivere, perché ‘sto toncolo ancora lavora io proprio non lo so.

Parliamo un attimo degli attori.
Noomi Rapace è (per fortuna) l’anti-Ripley, personaggio che è diventato una tosta nel corso dei film, la Dottoressa Shawn più che una brava a sopravvivere, è una martire naturale, sopporta tutto quello che le capita, compresa una scena altamente sconsigliata alle donne incinte. Il problema è che accanto a Charlize Theron, la Rapace fa la figura della compagna di scuola bruttina.


"Io bruttina? Prova te a stare con una boccia dei pesci in testa, poi ne riparliamo".
Idris Elba si mangia ogni scena in cui compare, anche se il suo personaggio è quello che risente di più della pessima sceneggiatura, o almeno si contende il titolo con Guy Pierce conciato da finto novantenne. Ed ora, è il momento per me di mettermi a ballare la Giga, da qui in poi entro nei dettagli della trama, non disturbatemi. Sto ballando.


"Se esco vivo da questa rubrica su Alien, giuro che mi metto a ballare la giga".
Oh! Finalmente posso togliermi i guanti bianchi e prendere a schiaffoni la sceneggiatura! Si parlava di motivazioni dei personaggi, una missione multimilionaria, che comincia per una flebile speranza di risposte, ben riassunta dal crocefisso della Dottoressa Shawn, per quanto poi io trovi divertente vedere Michele Piegaveloce fare il verso al Peter O’Toole in “Lawrence d’Arabia”, trovo anche insopportabile che uno dei più grandi film della storia del cinema venga citato in questo modo grossolano, sarebbe stato meglio continuare a far esibire Fassbender in quel giochino, gancio cielo a canestro a cavallo di una bicicletta.

Quelle volte in cui uno vorrebbe avere Damon Lindelof a portata di mano.
Capisco che per vendere “Prometheus” la 20th Century Fox abbia speso un sacco di soldi per produrre contenuti virali con cui innaffiare internet, ma un film dovrebbe reggersi sulle sue gambe, il caso più emblematico è il personaggio di Guy Pearce.

Weyland, nome che ai fan di “Alien” dovrebbe ricordare qualcosa, è un 90enne malato, con un orribile trucco posticcio sulla faccia, di fatto, l’unico effetto speciale veramente pezzente del film, visto che il personaggio muore prima della fine, a cosa è servito conciare Pierce in quel modo? Non sarebbe stato meglio prendere un attore anziano per la parte? Beh, però, esisteva un filmato su Internet con il giovane Weyland, solo che in pochi lo hanno visto, quindi qual è il ruolo di questo finto vecchio, se non quello di cercare di vincere il premio come miglior cosplayer di Lo-Pan di Grosso guaio a Chinatown?


Ore di sessioni di trucco mattutine ogni giorno, tempo ben speso!
La cosa positiva è che almeno qui il grande H.R. Giger è stato chiamato a disegnare la versione 1.0 di molte creature della saga di Alien, i serpentoni dalla capoccia vagino/fallica hanno proprio la firma del grande artista Svizzero, il problema è che gli “Ingegneri” tolgono molto del fascino misterioso della saga di Alien.

Ciao Sergio, più guardo le foto e più capisco che hai ragione.
Una volta tolto il casco al pilota, scopriamo questi giganteschi albini sosia di Woody Harrelson (hanno la stessa mascella), insomma, come dare un calcio al secchio del latte togliendo tutto il mistero ai mitici “Space Jockeys”, bravi, ottimo lavoro!


Un casco, tutti questi anni e poi cosa era? Un casco!
Per fortuna, l’impronta di Giger ci regala la creatura più memorabile di tutto il film: la piovra nata dal grembo della Dottoressa Shawn, una specie di baby-Cthulhu, risultato di quella che, a mio avviso, è LA scena di “Prometheus”. Se in Alien, toccava a Guglielmo Ferito partorire uno Xenomorfo dal torace (Auch!), questa scena è altrettanto dolorosa, vi giuro che la trovo inquietante io che non ho un utero! Certo, forse il braccetto meccanico tipo pesca al pupazzetto non è molto credibile, ma il successivo “taglio” del cordone ombelicale, mi ricorda immediatamente le bellezze di una vita senza pargoli.

Un po' più a destra, cavolo speravo di pescare l'orsetto di peluche!
La scena in sé, come detto, sortisce i suoi effetti, peccato che per arrivarci, dobbiamo subirci le motivazioni strampalate di del Robot (Fass)Bender che rifila al fidanzato della Rapace una fialetta del famigerato liquido nero che s'intravede ad inizio film.

A parte il fatto che non ho mai capito perché sulla plancia della nave degli Ingegneri, ci debba essere un ologramma, che spiega per filo e per segno come far funzionare la nave e la destinazione finale degli albini sosia di Harrelson, un po’ come se mettendo in moto la vostra Fiat, vi comparisse l’ologramma della Principessa Leila (quando penso ad un ologramma penso sempre a lei), pronta ad illustrarvi come inserire la marcia, accelerare, rallentare e che strada fare per arrivare a casina vostra.

"Aiutami Obi-Wan Fassbender, sei la mia unica speranza!".
Ma sorvolando su questo, gli Ingegneri, essere superiori, pacifici, altri tre metri e con i deltoidi come Ken Shiro, rispondono alla frase di Robot (Fass)bender, che probabilmente sbagliando una sillaba nella loro lingua, ha involontariamente detto qualcosa sulla sorella degli Ingegneri, che offesi decidono di devastare la Terra, l’unico modo per fermarli è impedire che la loro nave spaziale prenda il volo.

"Cosa hai detto di mia sorella?".
A questo punto, il personaggio di Idris Elba, uno che fino a quel punto aveva solo fatto tre cose:
1. Preso per i fondelli i suoi sottoposti.
2. Suonato un organetto illustrando che mai e poi mai permetterà a “quei cosi” di raggiungere la Terra (senza che nessuno glielo chiedesse).
3. Giocare al dottore con Charlize Theron, per altro con successo. Chiamalo scemo.

Decide improvvisamente di suicidarsi lanciando la sua nave contro quella degli Ingegneri e il suo equipaggio, di buon grado si suicida con lui. Per altro, con il sorriso sulla bocca (FACCIAPALMO).


"Lasciami indovinare, un altro gran finale ideato da Damon Lindelof vero?".
Ma l’apice assoluto dell’idiozia “Cioccolatino” Lindelof lo raggiunge con il personaggio di Charlize Theron, una che ha fatto carriera usando un nome finto, giusto per cercare di mandare a segno uno “Sbadigliosissimo” colpo di scena sulla sua identità che non interessa davvero a nessuno. La Theron è talmente brava e con una gran presenza scenica, che la sua Meredith Vickers sembra quasi le prove generali per la Furiosa di Mad Max Fury road. Peccato che sul più bello, il suo personaggio dimentichi completamente che nella vita si può anche spostarsi di lato e non per forza correre solo e soltanto avanti, facendo la fine di Willy il Coyote, schiacciato sotto un'enorme astronave aliena (FACCIAPALMO!).


Charlize ricordati che puoi svolatare di lato! Charlize no!!
Secondo voi è possibile scrivere un film in maniera così grossolana? Dov’è la logica in tutto questo? E' nel cervello di Lindelof? Visto il suo nome da cioccolatino, viene da chiedersi: dov’è il cervello di Lindelof? Incartato nella carta dei cioccolatini? Il problema con lui è sempre lo stesso: bravissimo a creare domande, ma incapace di gestirle. Nella scena finale, poi, il piovrone baby-Cthulhu cresciuto tutto d’un botto, uccide uno degli Ingegneri e dal corpo di entrambi nasce una specie di creatura dalla testa fallica, che no, non è Damon Lindelof, ma una specie di Xenomorfo, giusto per ribadire il concetto che: No! “Prometheus” non è un prequel di Alien.


Ripetete dopo di me, non è un prequel di Alien, non è un prequel di Alien...
Le spiegazioni sulla nascita delle vita, vengono così rimandate ad un secondo film che ancora non ha visto la luce e visto l’insuccesso di “Prometheus” ha rischiato di non vederlo mai. Un film che avrebbe dovuto farci rivivere le atmosfere del primo Alien, mentre, invece, con i suoi strambi incroci genetici, ricorda più Alien - La clonazione.

Sì, perché quello che abbiamo capito grazie a questo film è che gli Ingegneri se bevono una fiala di quel misterioso liquido nero, coltivato come arma su un pianeta isolato, muoiono sul colpo, ma per qualche strana reazione, generano un essere umano. Quindi avete capito? La razza umana è stata generata dagli Ingegneri. Posso dirlo? “Dio ci scampi, siamo nelle mani degli Ingegneri!”.

Eppure, il giochino messo su da Lindelof non finisce qui. Se due umani, di cui uno infettato dal liquido nero, si accoppiano, nasce una piovra (!), se la piovra si mangia un Ingegnere, nasce una specie di Xenomorfo. No, sul serio, lo dico sempre che quando ci sono di mezzo gli Ingegneri non può venir fuori nulla di buono!

Il gioco della non-Spiegazione Lindelofiana può andare avanti all’infinito: cosa succede se un umano viene divorato dalla piovra? Sul serio, facciamo tutte le combinazioni!
Umano & Piovra = Doctor Octopus
Se incrocio una Piovra che so, con John Cena? Cosa viene fuori? The calamari wrestler?
Una piovra con dell’olio? La frittura di pesce?


Rapace in agrodolce con contorno di tentacoli.
No, sul serio, posso andare avanti per ore, conosco gente che ha aperto blog di successo per molto meno!




A proposito di blog e gente seria (quindi non come me) vi ricordo che se volete curiosità, memorabilia, articoli, informazioni e valanghe di passione Aliena, tutti i giorni trovate il blog curato da Lucius Etruscus, 30 anni di Aliens (Viaggi nel mondo degli alieni Fox), una cornucopia per appassionati di questa saga!

32 commenti:

  1. La citazione “Dio ci scampi, siamo nelle mani degli Ingegneri!”... un autentico colpo di classe!
    Penso che il mio articolo in anteprima dal Regno Unito fosse stato tra i più letti, è un film che si fa guardare perché visivamente è bellissimo ma la trama è una vera "chiavicà" (cit.)

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    1. Ti ringrazio, è una delle mie frasi preferite, visto che con gli ingegneri ci lavoro, ma non quelli albini del film ;-) Un film tanto bello quanto scritto male, la tua citazione rende alla perfezione l’idea ;-) Cheers

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  2. Ti ringrazio di cuore per aver citato il mio blog ma soprattutto per aver creato una recensione onesta: bisogna sempre separare la regia dalla sceneggiatura, perché non è detto siano fatte bene entrambi. Concordo pienamente, la regia è perfetta ma da sola non può salvare una storia nata morta, una sceneggiatura-piovra estratta a forza dalla mente di Lingelof.
    la Dark Horse Comics nel 2014 ha cercato di salvare capra e cavoli mettendo a lavoro i suoi migliori scrittori e fondendo alla perfezione gli Ingegneri con il mondo alieno, ma rimane il fatto che tutto ciò che è legato a Prometheus è autentica robaccia scritta a caso, senza logica e senza alcuna voglia di rispettare il canone alieno.
    Ah, io amo follemente Noomi Rapace quindi per me vince su Charlize, che non mi è mai piaciuta più di tanto: la sua inquadratura migliore per me rimane quella di vent'anni fa nello spot Martini :-D
    Ti lascio con una domanda: ma gli androidi sognano Peter O'Toole? :-P

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    1. Figurati grazie a te, sei uno dei più grossi appassionati di “Alien” che conosca, la citazione era doverosa ;-)
      Se non ci sono riusciti i ragazzacci della Dark Horse, ho davvero molti dubbi per il prossimo “Alien: Covenant” che ha cambiato titolo, ma di fatto è “Prometheus 2”, l’unica buona notizia, NON sarà scritto dal maledetto Lindelof!

      Noomi piace anche a me, è brava qui almeno hanno cercato di non farle fare una Ripley 2.0, si spera che nel seguito abbia più spazio. Charlize mi è salita di punti con la Furiosa di “Mad Max”, però in effetti bastava lo spot della Martini ;-)

      Bella domanda, secondo me si, di sicuro quando fanno un incubo, sognano Lindelof! :-P Cheers

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  3. Tutte le volte che vedo un Ingegnere rido come uno scemo, grazie per la dedica e complimenti come sempre per l'articolo XD. Prima o poi, quando avrò un attacco di masochismo pesante, dovrò rivedermi il film, perchè devo e voglio capire che cavolo di funzione ha il personaggio di Guy Pearce e perchè fa quello che fa e dice quello che dice, è una questione tra me e Lindor.

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    1. Pensa che io sono circondato da ingegneri ;-) Alla fine è modificato di poco rispetto alla “prima stesura”, ma anche alla seconda visione, il personaggio del finto-vecchio Guy Pearce non ha alcun senso, non utilizzato così, occhio che un viaggio nella testa di cioccolatino Lindor, può essere senza ritorno! Cheers

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    2. Una delle poche idee buone di "Alien vs Predator" (2004) è quella di usare Lance Henriksen per Charles Weyland, come lo aveva immaginato Cameron nel 1986 tanto da metterlo sulla copertina del "People" che Ripley ha sul tavolo del suo appartamento: bene, bravi, 7+
      L'unica cosa buona dello sbagliatissimo "Aliens vs Predator 2" (2007) è il fotogramma finale, quando l'attrice marziale di Hong Kong Françoise Yip interpreta Yutani per un secondo: bene, bravi, 7+
      Ora abbiamo visto i fondatori della Weyland-Yutani, ora abbiamo gli dèi oscuri che guidano l'universo alieno, ai vertici di una Compagnia in perfetta sintonia con la Compagnia di "Cuore di tenebra" di Joseph Conrad, autore "padrino" di tutto il mondo di Alien... i personaggi sono lì, basta prenderli...
      Lingelof se ne sbatte altamente e butta lì un vecchio - forse per far capire che il film si svolge dopo AVP? Ma non è possibile, visto che è (non è) un prequel di Alien... - che per giunta NON fa l'unica cosa che sappiamo di Charles Weyland: costruisce un androide che non gli somiglia...
      Ora capite perché da molti anni schifo i film e amo solamente i fumetti alieni? Dopo Aliens è stato un ascensore per l'inferno: tutto in discesa!!! :-P

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    3. La citazione a Bill Paxton ha più cittadinanza che mai ;-) Conto di rivedermi “Alien VS Predator”, ricordavo solo il dettaglio sul mitico Lance Henriksen, ho visto il film solo quando uscì in sala.

      Cioccolatino Lindor tiene i piedi in troppe staffe, voleva fare qualcosa di nuovo, usando la scusa paraculo nel non-prequel di Alien, ma non ha l’etica per studiarsi un iconografia vasta che evidentemente non conosce. Sa fare i colpi di scena quello sì, ma non sa gestirli, e poi scrive cose stupide, Charlize che non riesce a svoltare, Brad Pitt unico sopravvissuto di un aereo che precipita (nel pessimo “World War Z”) e via così, una “Cagna maledetta” della scrittura :-P Cheers!

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    4. È quello che cerco di spiegare ai "lostizzati": fare un colpo di scena è facile, è motivarlo il difficile. Nell'Isola Misteriosa Verne gioca l'asso facendo sbucare il capitano Nemo, ma poi ti spiega alla perfezione che cacchio ci faccia lì. Invece oggi non sono richieste spiegazioni agli sceneggiatori: è come se alla fine di Prometheus arrivasse il capitano Nemo... Ok, bel colpo di scena... ma mo' mi spieghi cosa cacchio ci fa lì :-D

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    5. Ho visto sei stagioni di Lost (i Lost six years of My life) odiando quelle scappatoie ridicole. Patagone perfetto, tu sai che se Lindelof leggesse mai la tua frase nel suo prossimo film ci ficcherebbe anche il capitano Nemo vero? Speriamo non capisca l'italiano ;-)

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    6. Ahahah non ci avevo pensato! :-D guarda, piuttosto che vedere altra roba tipo Ingegneri... preferirei Nemo mille volte :-P

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    7. Lo Space jokey si toglie il casco e sotto compare un arcigno principe Indiano portatore sano di sommergibili ;-)

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    8. A cui Scott "copre" il volto come a Gary Oldman e Edward Norton. °_O Ogni tanto gli torna questa fissa! XD

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  4. Io però una sberla la darei comunque al buon Ridley, perché è vero che la sceneggiatura non l'ha scritta lui, ma un regista dovrebbe avere diritto di veto, di approvazione o di diniego, non è che una volta scritta un regista ci si applica disinteressandosi completamente al soggetto! Comunque ottima analisi, un film che ha portato a un nuovo livello l'espressione "buchi di trama"

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    1. Anche perché si sta parlando di un mito che lui ha contribuito a far nascere! Possibile che alle riunioni della Fox non abbia preso da parte lo sceneggiatore e non l'abbia picchiato con il copione arrotolato? Va ricordato che Alien è di Scott, è lui che ha massacrato la bella sceneggiatura originale semplicemente perché non c'erano abbastanza soldi: possibile qui non abbia potuto mettere bocca alla sceneggiatura?
      Per me s'è rincoglionito e pian piano distruggerà tutto ciò che di buono ha fatto...

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    2. Vero, i suoi meriti qui sono chiari come il sole, ma sto con la teoria di Cronenberg, il regista é sempre responsabile del film che firma.

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    3. "un ottima annata" é un indizio del rincoglionimento di Scott ;-) Scherzi a parte, la spiegazione che mi sono dato io é che Ridley, non essendo mai stato uno sceneggiatore si limiti a scegliere i soggetti. Curandosi sempre meno del loro contenuto sto pensando anche a "the martian" in cui la forma é perfetta e la sceneggiatura funziona perché fatta da uno che sa scrivere. Vero anche che é lo stesso che sforbiciato "Star beast" di O'Bannon da cui poteva pescare per questo Prometheus. Perché nessuno chiede QUESTE cose a Scott nelle interviste? ;-) Cheers

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    4. Anch' io ho avuto l' impressione che con il passare degli anni si sia curato sempre meno della storia che dirigeva! XD

      "Perché nessuno chiede QUESTE cose a Scott nelle interviste? ;-)"

      Bella domanda! XD

      "il regista é sempre responsabile del film che firma."

      Già! A volte avrà delle attenuanti, ma il capo in fase di realizzazione è o dovrebbe essere lui.

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  5. Prometheus è un film che fa veramente incazzare, perché alcuni momenti allucinantemente stupidi (o stupidamente allucinanti?) hanno cancellato nella mente di molti alcuni passaggi meravigliosi. PEccato!

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    1. Non avrei potuto riassumerla meglio di così, nocche masticate per l'occasione mancata. Cheers!

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    2. Vero, la prima volta che l'ho visto avevo la faccia rossa a forza di sbatterci una mano contro e gridare MACCOSA! Era così facile fare un film semplice per comprarsi i fan, era così facile fare un film capolavoro semplicemente NON facendo niente, invece Ridley si è impegnato a sputtanare ogni singola scena nel modo peggiore. Temo ci sia una Coscienza Ingegneristica dietro...
      Per me il VERO capolavoro di Prometheus... l'ha diretto Evit di "Doppiaggi Italioti" ^_^
      https://www.youtube.com/watch?v=x-i5OLtsNqU

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    3. C'è dietro un lavoro fatto da... Degli Ingegneri. Vedi che tutto torna? ;-) Quello si è un vero capolavoro, solo che ora avrò il tema di "Space Balls" in testa fino a domani, oddio non è certo un male ;-) Cheers

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    4. "https://www.youtube.com/watch?v=x-i5OLtsNqU"

      Mitico! XD Quando un film serio ha una scena simile ad una parodia in cui calzano bene anche la battute e la musica qualcosa non va! °_O XD

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    5. Evit è un mito, ha creato il video perfetto: se lo scopre Ridley lo ingaggia per il prossimo film :-D

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    6. Tanto di cappello, per me è il capolavoro di Evit insieme alla parodia dell'ultima scena di Star Wars Episodio VII, ancora rido come un cretino se ci penso :-D Cheers

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  6. Credimi... Quando lo vidi rimasi basito. Non lo capii all'epoca, nemmeno oggi posso dire di averlo compreso.
    Non capisco se è una puttanata pazzesca o sono io troppo trucido per certi film :I

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    1. Hai dei momenti che mi fanno quasi optare per la prima opzione ;-) Ho voluto rivederlo anche per questo, non è migliorato con il tempo! Cheers

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  7. Rivisto dopo ben 5 anni.
    E niente, per me resta sempre un film sufficiente. Uno spettacolo visivo perfettamente confezionato (applausi per la panoramica d'apertura, il design delle creature e il minuzioso particolare del logotipo "Weyland Corporation" sulla pelle di David...) ma senza nulla di appettibile a livello di trama. Le domande esistenziali sulla vita erano un ottimo spunto da cui partire, poteva anche solo essere un grosso MacGuffin per spingere i protagonisti all'interno di una nuova mitologia da esplorare, piena di pericoli e insidie.
    ...
    E invece camminano.
    Camminano per tutto il tempo descrivendo quello che hanno davanti nel mentre sbadiglio ad ogni loro passo. Se l'avventura non chiama, almeno i personaggi avranno qualcosa di interessante da dire? No, a parte l'arco narrativo di David, tutti gli altri sono facilmente dimenticabili.
    L'unica scena veramente memorabile (diamo a Cesare quel che è di Cesare)è quella del parto cesareo; un eco fortissimo di quell'horror splatter che contraddistingueva i primi Alien. Per il resto, calma piatta.
    Devo ancora recuperare "Alien : covenant" spero che possa essere molto più accattivante; nel frattempo mi congratulo per la tua review, l'ho letta nel 2012 risollevandomi dalla visione del film e lo fa tuttora. ;)
    Saluti!

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    1. Ti ringrazio moltissimo, anche per la pazienza di aver letto ben due volte questo pezzo, che non è cambiato molto rispetto a quella del 2012, anche perché il mio parere sul film non è cambiato anche rivedendolo. Infatti hai riassunto in maniera impeccabile dal punto di vista visivo è ancora uno spettacolo, la scena del parto rivedendola mi ha colpito un po’ meno ma forse perché non poteva contare sull’effetto sorpresa, in ogni caso questo è ancora un film con scene che si ricordano, qualcuna anche per motivi poco nobili (il biologo che tocca gli animali Ortolaniano).

      Per “Covenant” posso solo giocarmi la citazione “Buona notte e buona fortuna”, ti dico che forse ho rivalutato (un pochino) “Prometheus”. Ma mi auguro di cuore che a te piaccia più di quanto non è piaciuto a me. Cheers!

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    2. Il parto veniva però fatto in maniera più discreta e meno pacchiana in "Alien - la clonazione".

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  8. Leggere le critiche a "Prometheus" mi ha ricordato un precedente di Scott, "Legend". Visivamente (ancora oggi) uno spettacolo, ma narrativamente balbettante. Comunque la saga di Alien è anche ricca di spunti di riflessioni sulle classi lavorative, le multinazionali, la scienza, gli affari a tutti i costi, la clonazione... temi messi però in maniera sottile senza annoiare lo spettatore. Da come ho capito quì ci toccano i pipponi esistenziali!

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    1. Esatto, dimenticati la lotta di classe e preparati alla noia. "Legend" sono anni che vorrei rivederlo, credo di averlo visto sempre e solo da bambino, ma non credo possa zoppicare come questo film o come "Covenant" :-P Cheers

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