Indovinate chi
è tornato? Sì, proprio il nostro amato Ash Williams! Non so voi, ma non vedevo l’ora
che questa serie ricominciasse ed evidentemente non solo io, visto che il
primo episodio è finito in rete con un paio di giorni d’anticipo rispetto alla
programmazione prevista, le influenze del Necronomicon si fanno sentire!
Il finale della scorsa stagione aveva
lasciato qualcuno dubbioso, io trovo sia stato il finale giusto per Ash, anticlimatico quanto volete, ma azzeccato. Infatti
ritroviamo il nostro beniamino nella sua amata Jacksonville, pantaloni corti e camicia
Hawaiana, assoluto protagonista di una festaccia a colpi di barili di birra e
canzonacce pop che sembrano riassumere la sua filosofia di vita: I
don’t care.
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Quella camicia è avanzata dal set di "My name is Bruce". |
Ma come
prevedibile le cose degenerano presto, perché Ruby (Lucy Lawless) ormai non ha
più il controllo sui suoi "Creepy Kids" che, non solo sono triplicati di numero e
cresciuti troppo velocemente, ma ormai la tengono in pugno. Il personaggio di
Ruby è uno dei più interessanti, nata come avversaria, nel giro di un solo
episodio è diventata prima vittima del libro dei morti (che pensava di poter
controllare) ed ora alleata del nostro gruppo di protagonisti, infatti la festa
in spiaggia viene interrotta da un paio di Deaties che pretendono le
attenzioni di Ash, ma non nel modo che sperava lui, niente Sandwich
madre-figlia, è andata male Ash.
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La vacanza è finita Ash, si torna al lavoro. |
Tempo tecnico
cinque minuti, i nostri protagonisti sono già ricoperti di sangue ed intenti ad
affettare teste e braccia a colpi di battutacce (“Ladies first!"). Per affrontare
il male Ash dovrà fare i conti con il suo passato, tornando nella sua cittadina
natale, quella Elk Grove da dove manca da trent’anni, ovvero dal suo ritorno dal
un weekend passato in una
casa in mezzo al bosco piuttosto famosa (o famigerata).
Una trovata
piuttosto interessante, perché tra il primo e il secondo film di Sam Raimi, non
abbiamo mai visto Ash tornare a casa, l’assunto è semplice: intorno al suo
ritorno si è creata una leggenda metropolitana, quella di “Ashy Slashy”
(nomignolo geniale!), l’uomo che ha fatto a pezzi i suoi amici durante il weekend. Motivo principale per cui l’addetto del reparto ferramenta non ha più voluto mettere piede nel suo paesello, espandendo il passato del personaggio, fa il suo esordio in questo episodio un nuovo personaggio: Brock Williams, il papà di Ash!
La scelta di
casting è geniale, ad interpretare il personaggio troviamo il grande Lee Majors,
quindi è ufficiale: Ash è il figlio dell’uomo da sei milioni di dollari! Era
dai tempi dei
due Jones che non
vedevo un legame di parentela così azzeccato.
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La mascella deve averla ereditata dal lato materno. |
Procedono,
quasi slegate, le due sottotrame legate a Kelly e a Pablo. La prima è
impegnata in un match contro se stessa, che si conclude a colpi di mitra e
citando John McClane (“yippee kay yay mother...”), mentre il messicano, è
afflitto da costanti visioni legate alla sua brutta esperienza con il
Necronomicon, visioni furbette, perché compaiono proprio quando la trama ha
bisogno di una scossa, ma sono anche molto ben realizzate grazie ad un sacco di
effetti speciali vecchia scuola.
A proposito di
vecchia scuola, chissà se il regista Rick Jacobson ha realizzato che i vecchi
tempi sono tornati anche per lui, vent’anni dopo, è nuovamente sul set di una
serie tv, a dirigere Bruce Campbell e Lucy Lawless. Tutti i fan di “Hercules” e
“Xena” (presente!) saranno felici di rivedere insieme Autolycus e Xena!
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Previously on "Ash vs Evil Dead". |
Non manca
nemmeno la ormai celebre scena del bagagliaio, in cui Ash si arma per la
battaglia contro i Creepy Kids, in un montaggio alla Sam Raimi che si conclude
con la solita battutaccia di Bruce Campbell (“Give peace a chance. But now is
time for war”). Per altro, il mitico Bruce è in forma smagliante, è sicuramente
quello che si diverte più di tutti, sul set e fuori, solo per promuovere la
seconda stagione di questa serie, ne ha combinate di tutti i colori sui social
network.
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Tempo tecnico cinque minuti e sono già da buttare in lavatrice. |
La tradizione,
ormai collaudata di questa serie, prevede un pezzo Rock (anche lui della
vecchia scuola) per chiudere la puntata, questa volta tocca a “Star Rider” del
rocker canadese Neil Merryweather. Non so voi, ma a me l’autunno non dispiace
per niente come stagione dell’anno e da quando esiste questa serie, ho un
motivo in più per apprezzarlo!
Ben tornato Ash ^_^
RispondiEliminaAncora non l'ho visto ma prima o poi gli andrò giù di maratona :-P
L’unica serie con episodi da 45 minuti che seguo, in cui ogni episodio mi pare sempre durare la metà, questo per dirti di quanto voli via ogni puntata ;-) Cheers!
EliminaAttendo che si faccia su qualche episodio per procedere con la maratona!
RispondiEliminaMitico Ash!
Ci ho pensato di fare così. Per circa due secondi ;-)
EliminaAlla fine non resisto, è tornato il mio appuntamento settimanale, anche se di solito per le serie anche io sono un accumulatore. Cheers!
Anche io attendo qualche episodio per poi fare binge watching... Ash lo richiede :)
RispondiEliminaUna buona tattica, ma poi arrivo alla Domenica e mi manca la mia razione settimanale di Groovy ;-) Cheers
EliminaBentornato a casa Ash!
RispondiEliminaPer qualche settimana abbiamo un appuntamento fisso ;-) Cheers
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