Ultimamente
sono quasi riuscito ad affrancarmi da trailer cinematografici, che tante volte
ti raccontano tutto il film privandoti della gioia di scoprire la storia in
sala, di questo “Trafficanti” non sapevo quasi una mazza, tranne il fatto che
la rimbombante pubblicità lo vendeva come “Dal regista de Una notte da leoni”.
Ho detto che mi sono quasi affrancato, non che ho un impeccabile filtro anti
pubblicità, per quello ci sto lavorando, datemi tempo!
Evidentemente
dopo tre “Una notte da leoni” (ognuno più moscio del precedente), intervallati
dallo scemissimo “Parto col folle” (2010, complimentoni ai titolatori Italici),
Todd Phillips si è messo in testa di fare altro, chi si aspetta un altro
“Hangover” probabilmente resterà deluso, ma nemmeno tanto, alla fine il film mi
ha divertito, anche se l’argomento è serio come un colpo in testa e mai modo
di dire fu più azzeccato visto il soggetto.
Di base,
l’articolo scritto da Guy Lawson per la rivista Rolling Stones e
successivamente pubblicato in un libro dal titolo “Arms and the Dudes”, da qui
Todd Phillips parte a raccontarci la storia dei due più improbabili trafficanti
di armi di sempre.
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Non so se sono più loschi i due in primo piano, o quelli in foto dietro. |
Due giovani
amici di scuola David Packouz (Miles Teller lanciatissimo dopo Whiplash, un po’ meno dopo Fantastici Quattro) e Efraim Diveroli (Jonah
Hill) mettono su la società AEY Inc. intermediaria tra il i venditori di armi
e le forniture richieste dal Pentagono per i suoi eserciti sparsi in giro per
il mondo. In gergo sono dei “War Dogs” che poi è anche il titolo originale del
film, dispregiativo per chi campa sulla vendita di armi, ma i due
accontentandosi di commesse piccole e sfruttando il pallino per la guerra
dell’amministrazione Bush (inteso come quel furbone di George Dabliù) entrano
nel giro che contano, da qui in poi è tutta avidità prima con un affare di
Beretta ("La beretta, la beretta, la beretta ah-ah-ah" Cit.) da far arrivare in Iraq, poi con un enorme affare che
prevede carrettate di munizioni per AK-47, seguono casini mai finiti.
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"Beh non male, prendo questa e una cassa di mine Claymore". |
La struttura
di “Trafficanti” è ben nota: ascesa, avidità e caduta. Schema rodato fin dai
tempi di “Scarface” di Brian De Palma, citato più e più volte qui fin dalla
locandina. Se dovessi paragonarlo ad un altro film, però direi “Lord of War” (2005)
di da Andrew Niccol, con Nicolas Cage, vuoi per la voce narrante del
protagonista, ma anche per i momenti ironici che sfociano nel dramma.
Todd Phillips
fa un buon lavoro, sembra quasi che sfruttando il suo cast, composto da attori
comici, che fanno anche film più impegnati (Jonah Hill ma anche Bradley Cooper,
nei panni di un signore della guerra sosia di Bono Vox) per fare il salto di
qualità e passare a film diversi dalle solite commedie per cui è
diventato famoso.
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I still haven't found what i'm looking for. |
Il film ha un
ottimo ritmo, malgrado il tema tosto, sfruttare la commedia non è affatto un'idea pellegrina, in fondo la storia ha dei tratti grotteschi, due
ventenni-e-qualcosa che riescono a gabbare il sistema di approvvigionamento
armi del Pentagono inventandosi una società dal nulla richiede toni da commedia
per essere raccontata in modo logico, Phillips, inoltre, è bravo a sfruttare i
due improbabili protagonisti, una delle scene più riuscite è sicuramente il
loro attraversamento del triangolo della morte, per consegnare il carico di
Beretta oltre il confine Iracheno. Ci vuole anche del talento a rendere
divertente uno dei posti più pericolosi del mondo, quindi bravo Todd!
Milles Teller
e Jonah Hill sono affiatati il giusto e funzionano ancora meglio quando tra i
loro personaggi scoppiano gli inevitabili screzi, Hill quando ci si mette è
bravo anche a fare la parte dello stronzo, Teller funziona nei panni del
bugiardo patologico che impara a rigare dritto per non perdere figlia e sua
moglie Iz, interpretata dalla Ana de Armas vista in Knock Knock, ci ho messo
mezzo film a riconoscerla, ma meglio tardi che mai, no?
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Ecco chi era! Tutta vestita non la riconoscevo. |
Inoltre, Todd
Phillips conferma un talento che avevo già notato nel film “Parto col folle”,
oltre alla capacità di dirigere buddy movie funzionali, il ragazzo ha un ottimo
gusto musicale, è fissato con i Wolfmother, qui trova spazio il loro celebre
pezzo “Dimension”, mentre nel film con Robert Downey Jr era la volta di “Joker
& the Thief”.
Ma non mancano
altri gruppi, come i Beastie Boys, che ultimamente si sentono spessissimo al cinema,
o gli Aerosmith (“Seeet emotion”) che stanno rinvenendo forte in acqua quattro. Insieme ad alcuni classici che fanno sempre la loro porca figura, “Fortunate son” dei Creedence, “Wish you were here” dei Pink Floyd e “Behind blue eyes” degli Who, per la serie: ti piace vincere facile? In ogni
caso, l’utilizzo
della musica per quanto estemporaneo, risulta migliore, anche a sottolineare i
concetti espressi dalle immagini, rispetto al Juke box impazzito di film come Suicide Squad, quindi direi che va anche
bene così.
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"Ma quanto ci costa di SIAE questo film?" , "Che ti frega siamo milionari". |
In soldoni, “Trafficanti”
pur inventando davvero poco o nulla, è un film che si lascia guardare, divertente
senza essere scemo, risulta un modo coinvolgente di raccontare un fatto di
cronaca reale, non ci sono tigri chiuse nelle suite d’albergo, però alla fine
mi sono divertito lo stesso.
Anche a me è piaciuto, Jonah Hill è perfetto quando gli scatta la bastardaggine :-P
RispondiEliminaSorpresa per Bradley, che non lo avrei mai creduto convincente in un ruolo del genere, una bella sorpresa.
Ma sai che ultimamente sento in continuazione "Fortunate Son" dei Creedence? La cosa mi piace, ma mi chiedo: c'è un loro revival? (Capito? Creedence Clearwater Revival ;-D )
Pensa che a metà dei Novanta, quando li ho conosciuti ed amati subito, recuperai un film di guerra con Nick Nolte degli anni Settanta solo perché si sentiva quella canzone! Ora me la ritrovo ovunque, ed è comunque un bene...
It ain't me, it ain't me...
Vero gli attori funzionano, Cooper quando fa il serio punta sempre sul trasformismo, finché si limita alla pettinatura va anche bene, spero non si faccia prendere la mano, la sindrome di Nick Cage è sempre dietro l’angolo ;-)
EliminaI guerrieri dell'inferno! Che in originale mi pare si chiamasse “Who'll Stop the Rain” tanto per stare in tema ;-)
Sono schifosamente di parte, adoro i Creedence e “Fortunate Son" è uno dei pezzi che preferisco, quindi ben venga questo Revival ;-) Penso sia il pezzo dei CCR che si sente più spesso, era anche nel quarto “Die Hard” lo ricordo di certo, sarebbe bello tracciare tutte le comparsate del pezzo, ci sarebbe molto materiale in merito ;-) Cheers!
Io li ho conosciuti tardi, nel modo più assurdo: i titoli di coda di "Senza tregua" di John Woo sfoggiava "Born on the Bayou"! In epoche pre-internet non è stato facile recuperare info e brani, ma è stato amore a primo orecchio ;-)
EliminaAh, e complimenti: era proprio quel film! Dovresti organizzare un tour cine-musicale :-P
Nick Nolte me lo sono studiato bene, uno dei miei attori preferiti, bravo a te che mi hai ricordato quel titolo, e bravo perchè si, i CCR erano anche sui titoli di coda di "Senza tregua" vero! ;-) ti capisco bene, ora si usa Shazam, ma prima l'unico modo era leggersi tutti i titoli di coda, aspettare la lista delle canzoni, ricordarseli a memoria, e poi cercare cercare cercare. Pensa che ancora oggi la porzione "Music" è una delle mie preferite dei titoli di coda dei film ;-) Cheers
EliminaNonostante la promessa di un qualcosa del genere "Una notte da leoni", ho intuito che non c'entrasse molto con quel tipo di film.
RispondiEliminaMi interessa ma penso che lo attenderò in home video.
hai intuito giusto, se escludiamo attori e regista, il soggetto è ben diverso, somiglia ad un "Lord of war" più consapevole della sua comicità di fondo. Cheers!
Eliminatemevo la scopiazzatura scorsesiana...
RispondiEliminaNo no, per fortuna non c'è mai un momento in cui viene da pensare che Phillips stia provando a fare Zio Martino, meglio così ;-) Cheers
EliminaL'ho trovato abbastanza godibile, Jonah Hill l'ho trovato l'arma giusta del film.
RispondiEliminaLo penso anche io, Hill se continua così avrà una lunghissima carriera. Cheers
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