martedì 13 settembre 2016

The night of - Stagione 1: Ti verrà assegnato un John Turturro d'ufficio


In cerca di una serie estiva m'imbatto in questa “The night of”, di che parla? Ma che ne so, c’è John Turturro nel cast, quanto basta. “Turturro, John. John Turturro” (Ciao Sergio!).

Tratto dalla serie “Criminal Justice” della BBC (che non ho visto), “La notte de” prevedeva originariamente il grande James Gandolfini nella parte del protagonista, questo spiega perché il suo nome compare ancora tra i produttori della serie, una cosa assurda lo so, ma così è. Alla sceneggiatura troviamo Richard Price (quello di Child 44), mentre alla regia di tutti e dieci gli episodi della prima stagione c’è Steven Zaillian.


"Vieni qua, sei un bravo guaglione!"
Il pilot è davvero micidiale, ma quello me lo aspetto anche, la HBO non bada mai a spese quando si tratta di lanciare una serie (sì, sto pensando ai clamorosi pilot di “Boardwalk Empire” o “Vinyl”). Sì, ma di che parla questa serie? Tutto inizia con il giovane Nasir Khan detto Naz (Riz Ahmed visto in Jason Bourne) il classico bravo ragazzo di origini pakistane che vive a New York, una sera viene invitato dagli amici fighi ad una festa, ci vuole andare a tutti i costi anche se l’amico gli tira pacco lasciandolo a piedi. Come fare? Naz corre il rischio e prende il taxi del padre, il taxi che il padre possiede insieme ad altri due proprietari.

"Favorisca patente, libretto, passaporto, codice fiscale e tessera punti dell'Esselunga". 
Arriva in centro, si perde e scambiandolo per un taxi vero, sale a bordo Andrea (Sofia Black D'Elia), giovane carina e piena di droghe, siccome è universalmente riconosciuto che esista una cosa che tira più di un carro di buoi, Naz finisce prima a casa di Andrea a giocare al giochino del coltello e a letto con la ragazza dopo, per risvegliarsi in un fosso senza una rete e sullo specchio una scritta con il rossetto la scritta “Benvenuto nell’AIDS”… No, ahimè questa volta “mio cuGGino” degli Elio e le Storie Tese non c'entra. Naz si sveglia in cucina, Andrea invece non si sveglia più, morta ammazzata nel suo letto con ventidue coltellate, segue panico e arresto, in un episodio pilota bellissimo che da solo vi convincerà a vedere la serie, garantito al limone.


"Vuoi venire a casa mia a vedere il pilot della nuova serie HBO?".
Anche grazie all’entrata in scena del più impossibile avvocato mai visto in una serie tv, per certi versi pure più scombinato di Saul Goodman, si chiama John Stone ha il naso e la camminata di John Turturro, è un azzeccagarbugli che campa con i casi disperati, quelli beccati in fragranza di reato e accusati di furtarelli e adescamento. Decide di aiutare Naz solo perché nasa al volo la sua innocenza, ma l’avvocato ha una brutta fama e uno sfogo allergico ai piedi anche peggiore. Sai che bella roba quando l’unico che può salvarti da un ergastolo, è uno spilungone in pastrano e sandali per far respirare i piedi?


"Ma tu non giocavi a bowling in un film?" , "Lo hai detto hermano. No se escherza con Turturro!".
A questo aggiungete una giovane avvocatessa (interpretata da Amara Karan) entrata in scena dopo un lungo valzer tra principi del forum, il detective sulla via della pensione assegnato al caso Dennis Box (Bill Camp) e un altro personaggio super classico, nel braccio della morte della prigione di Ryker, vuoi non avere un ex campione di Box (tutto questo mi ricorda qualcosa) diventato re incontrastato dietro le sbarre? Ad interpretarlo troviamo Mr. HBO, Michael K. Williams il mitico Omar Little di “The Wire”, visto di recente nei panni di Leonard.


Michael K. Williams si candida per un ruolo nel prossimo "Undisputed".
“La notte de” ti compra con quell’episodio pilota capace di incollarti allo schermo, poi bisogna fare i conti con il fatto che Nasir è un cretino: malgrado tutti intorno a lui, avvocato e padrino in prigione, gli regalino i loro consigli migliori, il ragazzo fa sistematicamente le scelte peggiori. Motivo per cui fin dal primo episodio ho pensato: “Questo è talmente scemo che di sicuro ne esce pulito”.

Per fortuna, la serie non è così banale, anche se non è tutta pesche e crema, la sceneggiatura si gioca un paio di personaggi “civetta” buttati nel mucchio per coprire il ruolo di possibili assassini della ragazza, anche se sono così poco credibili da venire automaticamente depennati. Non ve li elenco tutti per non rovinarvi la visione, ma almeno uno mi ha ricordato la comparsata del mitico il Tony Todd in Final Destination, predizioni apocalittiche comprese, anzi, mi sa che gli ho pure fatto un complimento.

Capisco bene che con un unico sospettato, beccato praticamente con le mani nel sacco (e con l’arma del delitto in tasca), le indagini del detective a pochi giorni dalla pensione (un altro clichè) siano ben poco approfondite, ci può stare, quello che davvero non si può perdonare a “The night of” è la poca cura dedicata alle parti in tribunale, quando questa serie prende l’inevitabile svolta da legal thriller, la credibilità va sotto con perdite.


Vedo Paul Sparks e ripenso alla sua risatina scema in "Boardwalk Empire".
Durante le testimonianze in aula, le domande poste dagli avvocati sembrano scritte e recitate solo per approfondire i personaggi, tanto personali che non è affatto credibile che quasi mai la parte opposta contesti sollevando al giudice un'obbiezione. Ma il top assoluto è il modo in cui le prove e i reperti presi dal luogo del delitto, vengano maneggiati da chiunque in sala, solo il coltello, ovvero l’arma del delitto, preso e tocchicciato da tutti, non è nemmeno chiuso nel classico sacchetto di plastica trasparente per le prove che si vede sempre nei film. Sul serio, persino gli episodi classici di “Perry Mason” erano più accurati di questa roba qua.

Sempre senza darvi troppi dettagli della trama, alcune dinamiche tra personaggi, sono più orientate al colpo di scena o alla svolta melodrammatica che al realismo, capisco di aver fatto un errore mortale, prima di iniziare a guardare “The night of” ho recuperato la (bellissima) “American Crime story” (prossimamente su questi schermi), quella sì, incredibilmente accurata nelle parti ambientate in tribunale, ma indipendentemente da questo, mi sembra insensato che nel 2016 una serie basata su un'indagine venga proposta con così poco realismo.


"No vostro onore, mai visto Perry Mason, guardavo solo Hazzard".
Un disastro? No, perché se c’è qualcosa che tiene su la baracca qui è la prova di John Turturro, il suo improbabile avvocato afflitto da irritazione cutanea è fantastico, Turturro ci mette del suo a renderlo un perdente sulla via della redenzione, bisogna purtroppo registrare il fatto che la sceneggiatura batte insistentemente sul tasto dei METAFORONI e lo fa per tutti e dieci gli episodi della prima stagione.

L’eruzione cutanea ai piedi che rende l’avvocato un paria, relegandolo tra i perdenti, segue l’andamento del caso (e dello stress del personaggio), ancora di più il suo complicato rapporto con il gatto della vittima, adottato dal luogo del delitto, malgrado l’allergia ai felini, è chiaro anche agli spettatori più distratti che il micio chiuso in una stanza, ma comunque al centro delle attenzioni dell’avvocato, rappresenti Naz un uomo innocente a sua volta chiuso in un inferno per vivi, come cantava Bob Dylan.

Anche se non somigli per niente ad Hurricane Carter.
Insomma, “La notte de” è piena di difettucci più o meno grandi, perdonabili nella misura in cui questo tipo di cose vi infastidiscono da spettatori, se non altro il finale (che non vi rivelo ovviamente), apre degli scenari interessanti per la seconda stagione, mi aspetto e mi auguro un cambio di passo come avvenuto tra la prima e la seconda stagione di Broadchurch, ora come ora, se dovessi consigliare questa serie a qualcuno dire: John Turturro Show!


"... Ma dici a me? Ehi con chi stai parlando? Dici a me?".
Ogni volta che compare si mangia la scena, la sua arringa finale da sola può far dimenticare alcuni dei difetti della serie, l’ho sempre considerato un grande attore, che ultimamente si vede troppo poco, o comunque in particine di poco conto, quindi, ben venga questa serie anche solo per la sua prova personale che non fa rimpiangere la dipartita di James Gandolfini e questo è decisamente un complimento. 

13 commenti:

  1. Io l'ho trovata una bomba e non ho trovato tutti questi difetti.
    Credo che la scelta di mostrare le scene in tribunale in questo modo sia molto realistica, visto che nei tribunali veri le cose non vanno come nei film e qui viene mostrato come il sistema della giustizia americano reale sia tutt'altro che perfetto e lontano da quello mostrato finora in tv e al cinema.
    Non conoscendo il sistema giudiziario americano in prima persona (per fortuna) poi non so se sia davvero così o meno... :)

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    1. Penso che tutta la parte in tribunale sia stata volutamente romanzata (il rapporto tra Naz e l’avvocatessa ad esempio), non credo cercassero il realismo a tutti i costi, il problema è che avevo appena finito di vedere “American Crime Story”, quella sì iper realistica, e nel confronto “La notte de” va sotto bevendo dall’idrante. Ho apprezzato molto lo scenario che hanno creato per la prossima stagione, ci sono le premesse per una seconda stagione mica male ;-) Cheers

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  2. Sono curiosissimo e mi papperò la serie quanto prima ;-)

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    1. Il primo episodio è una bomba, è un bel film di un’ora, poi cala un po’ ma non mi ha impedito di papparmi la serie in pochi giorni, di tutte le serie tv estive, è quella che ho terminato per prima, ci sarà un motivo no? ;-) Cheers

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  3. Beh, io apprezzo moltissimo John Turturro e quindi me lo vedrò tranquillamente, magari facendomi un sacco di risate nelle scene in tribunale.
    A proposito di turturro, hai avuto modo di vedere il suo documentario sulla canzone napoletana, dove compare non solo come host ma anche come attore? Nel caso cosa ne pensi?

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    1. “Passione” mi manca, sono sono mai riuscito a vederlo, ma avevo apprezzato moltissimo un altro film che Turturro aveva diretto, “Romance & Cigarettes”, con la Winslet e Gandolfini davvero bello ;-)
      Dovrei provare a cercarlo il documentario, non sono certo un esperto di musica napoletana, ma la musica mi piace. Quello che posso dirti per ora, è che il suo personaggio in questa serie tv, a casa sua ascolta sempre musica Italiana, evidentemente John si è portato i dischi da casa ;-) Cheers

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  4. Turturro idolo, qui a casa, ma il telefilm mi manca.
    Urge recupero.
    Intanto, ieri, ho visto il pilot di Quarry. Da' un'occhiata, che merita. ;)

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    1. Tra le serie estive è quella che ho iniziato e finito per prima, proprio per la presenza di Turturro ;-) “Quarry”, mi manca grazie per la dritta gli butterò un occhio. Cheers!

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  5. La sto guardando in questi giorni e mi piace tantissimo, tornerò a rileggere la recensione quando l'avrò terminata :)

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    1. Mi sembra cosa buona e giusta, buona visione e aspetto il tuo parere ;-) Cheers

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  6. Ho visto i primi due episodi, poi l'estate e il lavoro mi hanno fatto optare per il binge watching. Che è programmato appena finisco Narcos, quindi a breve!

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    1. Ecco anche Narcos 2 merita (a breve su questi schermi), aspetto il tuo parere sulla serie ;-) Cheers!

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