“Hai visto Stranger Things?”
“No non
ancor…”
“Hai visto
Stranger Things?”
“No ho avuto
casini con Netfli…”
“Hai visto
Stranger Things?”
“No!! No!
Cacchio no!! Adesso me lo guardo!”
Capita anche a
voi? Di solito guardo sempre film e serie tv, anzi a dirla tutta, avevo messo
gli occhi su questo “Stranger Things” fin dalla prima immagine promozionale,
quelle BMX gettate a terra facevano pizzicare il mio senso di Cassidy e poi?
Poi succede che qualche volta mi distraggo ed arrivo tardi per vedermi un
titolo che improvvisamente piace a tutti, mi è successo per il primo “Saw” ed
ora di nuovo con “Stranger Things”... Ora posso dirlo: sì, l’ho visto, sì mi è
piaciuto ed ora ve ne parlo… MA!
Ma per farmi
perdonare l’attesa, ho pensato di farlo in modo un po’ differente dal solito,
non ho intenzione di parlare delle citazioni (giusto quelle due o tre) di “Stranger
Things” e di che parli se non parli delle citazioni di questa serie? Togli
quelle resta bene poco! Uhm, più o meno, perché per fortuna “Stranger Things”
sta in piedi sulla sue gambe ed ha tutto per piacere a chiunque, infatti ha
fatto andare giù di testa praticamente tutti.
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L'arma segreta per piacere a tutti: LUI! |
Serve che vi parli della trama visto che ormai hanno commentato anche sul “Manuale delle giovani marmotte” questa serie?
Vabbè, stringatissimo (per quanto io possa esserlo):
Hawkins, Indiana.
Anno 1983, Mike, Lucas, Will e Dustin sono impegnati in una partita di
“Dungeons & Dragons” nel seminterrato di Mike, la partita, però viene
interrotta a metà e resterà così per un po’, perché Will Byers tornano a casa
(sulla sua BMX) scompare, senza lasciare nessuna traccia. La sparizione del
ragazzino diventa il più grosso evento della storia nella noiosissima Hawkins,
barbosissima cittadina in prossimità di una base militare (che torna buona per
il resto della storia), gli amici di Will lo cercano, lo cerca sua madre Joyce
(Winona Ryder, tornata in un ruolo di rilievo) mamma single fragile, ma
risoluta, lo cerca sua fratello Jonathan (Charlie Heaton che sembra il figlio
di Norman Reedus), ma soprattutto lo cerca lo sceriffo con il dopo sbronza Jim
Hopper (David Harbour, lasciatemi l’icona aperta su di lui).
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Gioie che solo i giocatori di D&D possono comprendere. |
Nessuno riesce
a trovarlo, ma le luci di casa Byers iniziano a fare cose strane e in città
compare una ragazzina, senza nome, ma con un numero tatuato, 11 (Millie Bobby
Brown bravissima!), Eleven, Ele per gli amici, ovvero Mike Lucas e Dustin che
scoprono presto che la ragazzina sia legata in qualche modo alla scomparsa di
Will, ma soprattutto, ha dai poteri mica da ridere. Seguono citazioni anni ’80 e
otto episodi che si bevono alla velocità della luce, devo aver finito la serie
in tipo, tre giorni, solo perché ho centellinato l’ultima puntata.
Prodotta a rilasciata
da Netflix, la serie è scritta e diretta dai Duffer Brothers e prodotta da Shawn
levy (che dirige anche due episodi 1x03 e 1x04)... Alt! Ferma tutto! Duffer
Brothers? Perché questo nome che ricorda la birra preferita di Homer Simpson mi
ricorda qualcosa?
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Questi due cloni qui, ora non chiedetemi chi sia uno e chi l'altro però. |
Duffer
Brothers, nome d’arte di Matt e Ross Duffer, classe 1984, registi,
sceneggiatori e produttori che avevo già diretto Hidden, loro, io invece, classe 1983 (Dicembre) quindi di fatto
quasi loro coetaneo Hidden l’ho visto
e commentato e mi era anche piaciucchiato, un film che inventava davvero poco
(anzi proprio nulla), ma che gestiva al meglio personaggi e situazioni per
raccontare una storia tutto sommato coerente, proprio come in “Stranger Things”,
dove i personaggi sono il cuore della storia.
Perché “Strane
robe” funziona così bene e piace a così tante persone, praticamente il 100% di
quelli che hanno iniziato a guardarlo? Perché è scritto, diretto e pensato per
piacere a tutti, ufficialmente è una serie per ragazzi (con ragazzini come
protagonisti) di fatto il target di riferimento sono quelli che erano ragazzini
negli anni ’80, i Duffer, quasi miei coetanei, sono venuti su guardando e
leggendo le stesse cose che abbiamo visto e letto voi ed io e in questa serie
non solo le hanno omaggiate con il cuore in mano, ma hanno riprodotto alla
perfezione un film (perché la qualità è cinematografica) che è in tutto e per
tutto anni ’80, dal font utilizzato per i titoli di testa, alla colonna sonora
(ammettiamolo, "Should I Stay or Should I Go" dei Clash usata in QUEL
contesto, è una scelta geniale) o al massiccio utilizzo di synth nella sigla di
apertura, bastano due note per pensare immediatamente alla tastiere del Maestro John Carpenter, più volte citato
anche durante le puntate.
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Il poster è così anni '80 che forse mi compro la VHS. |
Poi, ovviamente,
Stephen King, persino lui da twitter si è reso conto del palese omaggio, che
inizia dal font (ITC Benguiat) dei titoli di testa e finisce in TUTTI i suoi
romanzi e Spielberg, tra lo Squalo, “E.T.”, I Goonies, ho
passato le otto ore che compongono la prima stagione di “Stranger Things”, con
il mio ditino da Nerd che puntava lo schermo ad ogni omaggio tipo quan… Alt!
Avevo detto non si parla delle citazioni, troppo facile! Per quello ci sarà
tempo modo e maniera.
I Duffer
Brothers omaggiano il decennio delle spalline larghe e dei jeans a vita alta
ricreando alla perfezione le atmosfere dei film con cui siamo cresciuti, perché?
Perché sono furbi e sanno che cavalcare l’onda lunga della malinconia
funziona, basta guardare le polemiche (spesso inutili) all’annuncio di ogni
remake dei film della nostra infanzia, poi sarebbe carino chiedersi come mai “Stranger
Things” viene celebrato, mentre robe clamorose come Turbo Kid restano nell’ombra, ma questa… E’ un'altra storia.
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"Mi stai facendo arrabbiare. Non ti piacerà vedermi arrabbiata" (Cit. anche questi anni '80). |
Penso che
questa cosa delle citazioni e delle strizzate d’occhio ai vecchi film che
abbiamo amato stia scappando di mano, a volte penso che non è importante che un
film o una serie tv sia buona davvero, l’importante è che abbia LE CITAZIONI,
gli esempi recenti, purtroppo parlano chiaro su quali sono i gusti del pubblico
del 2016.
I Duffer lo
sanno e, come detto, sono fuuuuurbi, perché nel cast richiamano due vecchie
glorie come Matthew Modine (il mio Joker preferito di sempre, che si sappia) e Winona
Ryder fortemente voluta da Matt e Ross Duffer, perché? Perché se anche voi come
i Duffer siete dell’84 o giù di lì avete visto “Schegge di follia”, il Dracula
di Coppola, "Beetlejuice" ed "Edward mani di forbice",
quindi Winona ve la ricordate ai tempi d’oro, cosa dicevo sui Duffer? Fuuuuuuuuurbi.
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Tu-tum tum pam tum M-m-m-my Winona! |
I pareri
generali su My-Winona in questa serie sono tutti concordi, uno shock generale
per quanto appare sfatta, personalmente, mi sembrava molto più sfatta nelle
foto (segnaletiche) dopo i vari arresti per taccheggio, che hanno lievemente offuscato
la sua stella, posso solo dire che sono felice di vederla in un ruolo da
protagonista, in cui la Ryder è davvero perfetta, recita quel tanto che basta
sopra le righe, da renderla la madre isterica a cui nessuno crede, una
donnina che sembra poter volare via al primo soffio di vento, che pianta i
piedi a terra e diventa inamovibile sulla sua convinzione che il figlio Will le
stia parlando attraverso le lucette natalizie, in una scena che, ovviamente, è una
citazione ad un certo film di Spielberg, ma questa ormai è la parte facile.
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Se seguite il lampeggiare viene fuori S-P-I-E-L-B-E-R-G. |
Basta farcire
una storia di citazioni per guadagnarsi il favore popolare? Nel 2016 pare di sì,
i Duffer (fuuuuurbi) lo sanno e lo fanno, ma per nostra fortuna non si limitano
a questo, perché “Stranger Things” come Hidden inventa poco, ma cammina dritto
sulle sue gambe, indipendente dagli omaggi che hanno stregato il 90% del
pubblico, la citazione è una gioia extra che può esaltare chi la coglie, non
serve coglierle tutte per amare questa storia, per fortuna “Stranger Things” è
più della somma delle sue parti, ho promesso di non parlare delle citazioni, ma
una concedetemela a titolo di esempio, dico SPOILER solo per correttezza, non è
un dettaglio così fondamentale.
Quando Elliot
mette la parrucca bionda in testa ad E.T. è un momento comico, fa ridere vedere
la creaturina disegnata da Carlo Rambaldi pettinato come Raffaella Carrà,
quando in questa serie 11/Eleven indossa la stessa identica parrucca, è chiaro
che i Duffer stiano omaggiando Spielberg, ma l’effetto finale è diverso, a quel
punto Eleven è solo una (bella) bambina che può confondersi nella massa e Mike
la vede (appunto bella) per la prima volta per quello che è. FINE SPOILER (era
una roba da nulla, vero?)
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"Io sarò sempre qui" (Eleven telefono casa). |
Matt e Ross
Duffer, come già dimostrato in Hidden, sono furbetti (fuuuuuuurbi), come quando
alla faccia degli anni ’80, pescano a piene mani da “Under the Skin” (anno
2013, altro che anni ’80) per mostrare gli effetti della vasca di deprivazione sensoriale, perché costa
poco ed oltre ad essere facile da mettere in scena, garantisce un effetto
finale visivamente efficacissimo, ma per nostra fortuna, hanno davvero a cuore
i personaggi e fanno un lavoro micidiale con gli attori.
Normalmente
mal sopporto i bambini saccenti nei film, in “Stranger Things”, invece, ci si
affeziona subito a tutti (Dustin è il mio preferito, però), provateci voi a far
recitare in modo così naturale e convincente dei bambini, il risultato è che “Stranger
Things” fa quello che GIEI GIEI Abrams ha fatto in “Super 8” solo molto, ma
molto meglio (beccati questo Abrams! Un giorno passato a parlare male di J.J.
un giorno ben speso!).
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"Pronto casa Abrams? J.J. sei tu? Oh sai chi ti saluta un sacco?". |
Nel cast sono
tutti bravini, gli unici a spiccare davvero sono Millie Bobby Brown, che è
davvero fenomenale nei panni di Eleven, ma quello che mi ha impressionato più
di tutti è stato senza ombra di dubbio lo sceriffo Jim Hopper. David Harbour è
un cristone vicino a My-Winona sembra ancora più grosso, ha la faccia di quel
personaggio che di solito in un film o fa il cattivo, o quello che tradisce il
protagonista, invece è il pigro (prima) e risoluto (poi) sceriffo di una
cittadina, con l’aria e la panza da sceriffo di provincia, ai Duffer basta una
telefonata alticcia all’ex moglie e un piccolo flashback sulla figlia, piazzati
nei momenti giusti della serie, per creare il personaggio. Il resto lo fa David
Harbour, che funziona quando deve fare l’incazzato, ma anche quando ascolta un
gruppetto di ragazzini Nerd che gli spiegano strampalate teorie scientifiche
usando un piatto di plastica e una matita.
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"Ah quindi sarei un ciccione? Fornisca i documenti prego". |
Perché “Stranger
Things” riesce a parlare ad almeno due o tre generazioni, tutte rappresentate
nella serie, ci sono i bambini, ma anche gli adolescenti, rappresentati da Nancy
Wheeler (Natalia Dyer) e Jonathan Byers (Charlie Heaton), poi, ovviamente, ci
sono gli adulti, per un motivo o per l’altro ci si identifica con tutti, con i
piccoli che ci ricordano I Goonies, E.T. e i bei tempi andati, con i più
grandicelli che si apprestano ad l’adolescenza che come cantavano i Tre allegri
ragazzi morti convince con la guerra (auguri ragazzi!), ma anche con gli adulti
e i loro problemi concreti e realissimi. Che bello poi vedere degli adulti così
sfaccettati, che si siedono ad ascoltare le teorie dei bambini, invece di
coprire il ruolo degli scettici assenti, come succede quasi sempre in questo
tipo di storie.
“Strane robe” davvero
non inventa nulla di nuovo, ma utilizza talmente bene tutte le sue parti e in
un modo così onesto per cui è impossibile non farsi tirare dentro per il
bavero. Amore, amicizia, lealtà, affrontare un mostrone armati solo di una
fionda (ciao Zio Stephen King) tutte (strane) cose che funzionano
indipendentemente dalla citazioni.
Concludo con un piccolissima provocazione:
pensate che la storia raccontata dai Duffer Brothers in “Stranger Things”, non
avrebbe potuto funziona identica a se stessa ambientata nel 2016, invece che nel
1983? Sostituisci i telefoni cellulari ai Walkie talkie (del film “Explorer”)
ed è fatta, i bambini vanno in bici anche nel 2016, no? Ok, magari non le Saltafoss,
però le usano, no?
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Ragazzi fate un saluto allo Zio Stephen King che ci segue da casa nel Maine. |
Le citazioni
sono divertenti, le buone storie sono meglio, per nostra fortuna “Stranger
Things” è una buona storia, bravi Duffercosi, fuuuuuuurbi, ma soprattutto
bravi, ora vedete di non dare un calcio al secchio del latte con la stagione
numero due, però.
Ti leggo con piacere e ti posto, ma quando tutti adorano un prodotto il mio senso etrusco si blocca, e più mi lodano qualcosa più non la vedo per ripicca! :-P
RispondiEliminaUn giorno vedrò la serie, e magari tornerò a commentare ;-)
Ti ringrazio e apprezzo molto ;-) Non è davvero una serie criticabile, ben fatta, appassiona e si segue che è una meraviglia, ma il tuo senso di etrusco non ti consiglia male, infatti ho chiuso con un provocazione (da poco), senza le citazioni ai film e ai libri delle nostre infanzia, il mondo avrebbe amato “Strane Cose” allo stesso modo? Temo che ormai le citazioni siano più importanti delle storie, una tendenza abbastanza inesorabile. Cheers!
EliminaAh, ah! Funziona in maniera similare per me in più di un caso. XD Ma io le vedo (a parte "Lost" XD) ed in diversi casi ne rimango più o meno deluso. Sarà una coincidenza e magari anche se non venisse lodata non mi piacerebbe, però... boh!
Elimina"gli amici di Will lo cercano, lo cerca sua madre Joyce (Winona Ryder, tornata in un ruolo di rilievo) mamma single fragile, ma risoluta, lo cerca sua fratello Jonathan (Charlie Heaton che sembra il figlio di Norman Reedus), ma soprattutto lo cerca lo sceriffo con il dopo sbronza Jim Hopper (David Harbour, lasciatemi l’icona aperta su di lui)."
Messa così sembra quasi il remake de "L' avventura" di Antognoni! XD
" senza le citazioni ai film e ai libri delle nostre infanzia, il mondo avrebbe amato “Strane Cose” allo stesso modo? Temo che ormai le citazioni siano più importanti delle storie, una tendenza abbastanza inesorabile"
Quoto! Sic! Almeno Lucas faceva o citazioni discrete (3bo simile al robot di Metropolis) o occulte (scena del massacro degli zii stile "Sentieri selvaggi" XD).
Una volte gli omaggio erano un modo per creare, delle rielaborazioni, oggi sono sempre più fini a loro stessi, delle strizzate l'occhio, tipo "Episodio VII" per capirci. Cheers!
EliminaVista la prima puntata, niente male. Bisogna solo stare attenti a schivare le citazioni quando schizzano fuori dallo schermo. ;-)
RispondiEliminaInizia bene e mantiene il livello, le citazioni sono così grosse e palesi (ne parlerò domani qui) che quando fanno capolino viene da fare un'altra citazione “vengono fuori dalle pareti, vengono fuori dalla fottute pareti!” ;-) Ed è già iniziato il toto-citazione per indovinare chi verrà omaggiato nella stagione numero due. Cheers!
EliminaIo non guardo telefilm, ma per Stranger Things ho fatto un'eccezione!
RispondiEliminaDirei che vale fare l’eccezione, per quello dico che ha tutto per piacere a chiunque questa serie ;-) Cheers
EliminaNon avevi ancora visto Stranger Things?
RispondiEliminaClamoroso! :)
Se la vicenda fosse stata ambientata nel presente anziché negli 80s il suo fascino sarebbe stato molto più ridotto, e poi tu non avresti potuto scrivere un secondo post con tutte le citazioni presenti. ;)
Ho dato la precedenza alla terza stagione di "BoJack Horsemen" poi con le vacanze ci ho messo un sacco a scriverne ;-) Esatto avrei fatto un post in meno, ma gli anni '80 fanno ancora presa sul pubblico, su di me sicuramente, i Duffer lo sanno (fuuuuurbi), ora spero che la seconda stagione mantenga alto il livello. Cheers!
EliminaSerie adorata dal primo all'ultimo episodio, una delle poche volte in cui mi sono trovato davvero senza parole!
RispondiEliminaSi, infatti si lascia guardare tutta d'un fiato, otto ore che volano via ;-) Cheers
EliminaSerie che ha tutti gli elementi che adoro, compresa Wynona per cui avevo una cotta clamorosa ai tempi di film come Edward, Ragazze Interrotte e La Casa Degli Spiriti.
RispondiEliminaNon sei il solo, e nel club dei cotti a puntino metti anche i Duffer, che l’hanno voluta a tutti i costi, furbacchoni ;-) Cheers
EliminaUna di quelle attrici che non mi spiego perché sia mezzo sparita! Vedi anche Mary Elisabeth Mastrantonio! Anche Michelle Pfeiffer ultimamente mi pare abbia diradato le apparizioni. Quando le attrici non avevano gli zigomi piuttosto pronunciati comunque. XD
EliminaLa storia del taccheggio mi stupì molto! Certo, c' è di peggio come droga, alcool e violenza, ma perché ridurti così? Boh!
Non lo so, ma anche le ultime apparizioni, non mi sembrava tanto in se ecco :-/ Mary Elisabeth Mastrantonio! Protagonista di almeno due miei film del cuore ;-) Cheers
EliminaIo credo di essere uno dell'1% ai quali (o al quale) questa serie non ha lasciato moltissimo. Ben fatta, ben diretta ma non mi ha sconvolto. L’ho apprezzata ma dopo un paio di giorni me l’ero già dimenticata. Ad ogni modo neanche a me in effetti Winona appare sfatta. Mi sembra normalissima, sia per l’età che per il suo personaggio (le è scomparso il figlio, non è quindi necessario che appaia in gran forma). Huah! Io invece ho trovato pessimo l’attore che interpreta lo sceriffo. Ad ogni modo complimenti per la disamina. Yep!
RispondiEliminaPenso che l’entusiasmo vada di pari passo con l’esaltazione da citazione, “Strane cose” è ben fatta, la marcia in più è l’omaggio malinconia, per altro, devo passare dalle tue parti a leggere il tuo pezzo, che ho saltato visto il ritardo con cui ho visto questa serie.
EliminaForse il pubblico non vedeva Winona da un po’, dello sceriffo ho apprezzato la panza, che fa uomo di sostanza ;-) Ti ringrazio e ci leggiamo dalle tue parti. Cheers!
Io a quasi 50 anni l 'ho trovata in forma! Boh! E se non erro ha sempre il suo adorabile viso (nel senso che non credo se lo sia taroccato XD).
EliminaNo è rimasta con le sue parti originali, o almeno così sembra per fortuna ;-) Cheers
Eliminaspero non ti dispiaccia se link il tuo post nella mia rece di ST
RispondiEliminaVai pure tranquillo, così mi leggo anche io il tuo pezzo ;-) Cheers
EliminaSerie che leggendone mi fa venire in mente di rivedere "Scuola di mostri"! XD
RispondiEliminaAllora ho ottenuto un buon risultato, per altro, trovi il commento anche di "Scuola di mostri" ;-) Cheers!
EliminaSono appena appena reduce dalla visione dell'ultimo episodio e ne sono entusiasta! Ho aspettato di finirla per leggere questa tua ottima recensione e per tutto il tempo della visione ho pensato la stessa cosa da te scritta: non inventa nulla di nuovo ma lo propone nel migliore dei modi!
RispondiEliminaNon ho ancora letto il capitolo citazioni e temo di scoprire vergognosamente di non averne colte alcune! Vedremo! Intanto la scena in cui lo sceriffo inizia la sua proposta mi ha ricordato Schwarzenegger in... "Atto di forza"? Ricordo male?
Sono felice che ti sia piaciuta ;-) Ora come ora, così su due piedi, non ricordo la scena in questione dello sceriffo, adesso sono io che ho bisogno di ripassare! ;-) Cheers
EliminaScusami, sono stato vago: mi riferivo all'ultimo episodio quando, al laboratorio, si rivolge ai cattivi dicendo loro: "adesso vi dirò cosa faremo..." e mi ha fatto pensare a Scharzy quando, legato ad una sedia dice ai suoi aguzzini ciò che di lì a poco farà esattamente, punto per punto! ricordo vagamente che fosse in "Atto di forza"!
EliminaPenso che fosse "True Lies", una scena cosi la ricordo in quel film, in "Atto di forza" Arnold era solo legato alla sedia ;-) Cheers!
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