sabato 9 luglio 2016

Preacher - Episodi 1x04/05/06: Si chiama Genesis, ma non come il gruppo


Continua la serie tratta dal leggendario fumetto di Garth Ennis e Steve Dillon, giunti a metà stagione, qualcosa inizia a diventare più chiaro, anche il fatto che questo adattamento televisivo differisce ogni episodio di più dal fumetto originale, seguono moderati SPOILER… Consideratevi avvisati!

Preacher 1x04 - Monster Swamp

Odin Quinncannon fa il bello e il cattivo tempo nella cittadina di Anneville, i suoi operai in libera uscita dai turni della macellazione delle mucche, sono come i cowboy in libera uscita in città e se nella loro versione cartacea seminavano il panico nella cittadina di Salvation, qui si raggira la censura in un modo intelligente: gli operai inseguono le ragazze del bordello, impegnate a correre mezze nude nel cuore della notte, per evitare di essere fucilate a colpi… Di paintball!

Ma il giochino degenera e una ragazza ci lascia le penne, anche se tutto viene messo presto a tacere, citando “Chinatown” di Roman Polanski, cosa che non fa mai male. La faccenda dei buchi nel terreno è solo una delle cose che non è ancora stata spiegata di questa serie, ma in ogni episodio pare diventare sempre più importante.


Una chicca direttamente dal tavolo da disegno di Steve Dillon!
Quel mattacchione di Cassidy capisce che non potendo uccidere i suoi “emissari del governo” (visto che tornano costantemente in vita), l’unica cosa da fare… E' fregarli!

Con la promessa d'incastrare Jesse, scuce ai due gonzi un po’ di ex presidenti stampati su carta verde da utilizzare per droghucce e sollazzi vari, passatempo che lo porta nel bordello locale dove vive anche Tulip, per via del classico scambio di persona, la risulta ragazza fa volare Cassidy da una finestra e una corsa in ospedale dopo, scopre il segreto dell’Irlandese, un segreto del Vampiresco tipo.


"Zero positivo, il mio cocktail preferito...".
Ovviamente, Joe Gilgun si mangia tutte le scene in cui compare, ormai è davvero l’unica costante di questa serie tv.

Nel finale, Jesse capisce che se vuole davvero cambiare qualcosa ad Anneville, deve convincere il suo cittadino più influente e durante il sermone domenicale, usa il suo nuovo potere su Odin Quinncannon, convincendolo a servire Dio. L’episodio non è eccezionale, il ritmo rallenta sempre di più anche se la qualità generale resta sempre piuttosto alta, le cose vanno un po’ meglio nella puntata successiva…


"Questa chiesa è troppo piccola per tutti e due pellegrino".
Preacher - 1x05 - South Will Rise Again

Il cold open prima della sigla è nuovamente dedicato al misterioso pistolero, visto due puntate fa, immagino che per lo spettatore che non conosce il fumetto originale, sia piuttosto frustrante vedere questi continui flashback apparentemente slegati alla trama principale, se non altro qui viene chiarito definitivamente il motivo del viaggio. Ora, non mi metto a cavillare sul fatto che rispetto alle origini cartacee del personaggio, ci sono differenze piccole, ma sostanziali, ho già deciso che questo tipo di approccio alla serie Tv voglio gettarlo alle spalle, finchè lo spirito dei personaggi funziona, vanno bene anche le differenze.

Jesse dopo il successo domenicale, è una specie di celebrità ad Anneville, tutti chiedono consiglio al predicatore che sfrutta il suo potere per sistemare tutto quello che può, come il pregiudizio popolare su Eugene, anche se si era già capito, l’adorabile faccino del ragazzo (si fa per dire…) è legato a filo doppio a Tracy, la ragazza in coma vista nell’episodio numero due.


"Su quel sellino non ti fa male il cul... vabbè lascia stare".
Sistemato Facciadicul… Ehm, scusate Eugene, questo episodio ci regala anche un piccolo spaccato sul passato (criminale) di Jesse e Tulip, la storiella del varano di Komodo e del traffico illegale di rettili esotici (!), mette in chiaro che la ragazza rivuole il suo “Bad-boy” e non solo per vendicarsi del famigerato Carlos, di cui ancora non sappiamo nulla.

Ed è proprio qui che la serie tv di “Preacher” mena il suo colpo più duro: Tulip passa da un ragazzaccio all’altro, il peggiore in circolazione non può essere che Cassidy. I due sono sempre più legati, molto legati (legatissimi direi!), anche se mi pare abbastanza chiaro sia solo un modo per far ingelosire Jesse e convincerlo a tornare al lato oscuro. Sono sicuro che i fan del fumetto originale, che ancora non hanno patteggiato con il concetto chiave “Based on comic book”, su questa scena in particolare sono definitivamente morti e defunti!

La cosa che trovo più fastidiosa di questa serie al momento, è il modo in cui centellina le rivelazioni, è chiaro che i due agenti governativi con Stetson in testa (“Stetsons are cool” cit.) sono angeli del Paradiso, il loro dialogo con Jesse è interessante, ma viene troncato sul più bello e qui mi puzza tanto di quella che io chiamo “Sindrome di LOST”, ovvero che quando è il momento di mettere in chiaro certi passaggi chiave, gli autori passano a parlare d’altro, spero sia solo una cosa temporanea e non un andazzo di questa serie, non so quanti telespettatori possano sopportare a lungo questo embargo delle spiegazioni.


"Siete qui per la riunione, venite vi aspettavo armat... Ehm ansioso, volevo dire ansioso".
Gli ultimi minuti sono tutti dedicati al Cristiano rinato Odin Quinncannon, forte della rivelazione frutto del potere di Jesse, l’occhialuto ometto, è pronto ad abbracciare una politica “Green” per la sua azienda. Il finale di episodio è fantastico è in linea con la natura un po’ provocatoria di questa serie e poi se hai nel cast uno come Jackie Earle Haley, vuoi solo vederlo fare cose come quella… Dai, ammettiamolo: quanti di noi avrebbero voluto concludere qualche inutile riunione lavorativa allo stesso modo? Io un sacco di volte!

Preacher - 1x06 - Sundowner

Giunti alla boa del sesto appuntamento (sui dieci che compongono il mosaico della prima stagione) “Preacher” manda a segno un episodio in cui anche per lo spettatore che non conosce il fumetto di Garth Ennis e Steve Dillon, qualcosa inizia a chiarirsi.

Qui scopriamo qualcosa sui due agenti del paradiso Fiore (Tom Brooke) e DeBlanc (Anatol Yusef) in missione per recuperare Genesis, l’entità che ha posseduto Jesse Custer di cui ora conosciamo nome e origini. Curioso il fatto che Cassidy faccia (quasi) la stessa identica battuta del fumetto, sottolineando l’omonimia con il gruppo di Peter Gabriel, o Phil Collins… Peter Gabriel, meglio, perché se vi piace Filippo Collina non vi conosco e non vi voglio conoscere!

Il cold open dell’episodio è micidiale: una lunga, grottesca, buffa e grondante sangue lotta tra i due angeli, Jesse e un Serafino, un'altra categoria di angeli del paradiso piuttosto difficili da eliminare. Metà della comicità di questa scena viene dal fatto che l’attrice che interpreta il risoluto Serafino è alta circa un metro, quindi i tre omaccioni vengono messi in serissima difficoltà da una specie di Terminator bionda e nana.

"Non sono bassa sono diversamente alta!".
L’episodio è diretto da Guillermo Navarro, lo storico direttore della fotografia di un altro Guillermo (Del Toro) alza subito il livello, forte della sua esperienza dietro alla macchina da presa di altre serie tv come Hannibal e Narcos, speriamo di veder el Senor Navarro da queste parti molto spesso.

Tulip (Ruth Negga) ed Emily (Lucy Griffiths) hanno modo di confrontarsi e il triangolo Jesse-Tulip-Cassidy diventa sempre più un fattore di questa serie, con Cassidy solo e sconsolato nello sgabuzzino con il suo cuoricino di vampiro a pezzi…

Eugene (Ian Colletti) intanto non si capacita del fatto che nessuno in città lo odi, le brevi scene a scuola che lo vedono protagonista, sono costruite in modo da farci sospettare che qualcosa di brutto stia sempre per accadere al povero “Facciadiculo”.

Ah la scuola, che bei tempi! (si fa per dire...).
Ancora non sappiamo proprio tutto del passato del personaggio, ma essendo quello per cui è più facile provare empatia, i suoi dubbi morali nel finale dell’episodio sono sensati e sottolineano come Jesse sia sempre più convinto di utilizzare Genesis per risolvere tutti i problemi della sua comunità. Forse troppo convinto visto che pare ad un passo dal delirio di onnipotenza, tanto che la cosa gli scappa di mano con quel “Eugene go to hell!” nel finale… Che viene preso fin troppo in parola!


Leggendo i 66 numeri della serie Preacher, ho assistito a parecchi utilizzi, diciamo bizzari del Verbo da parte di Jesse, ma questo mi mancava, sono proprio curioso di vedere come gestiranno questa trovata nella serie tv, che anche dopo l’episodio numero sei si conferma diversa dal fumetto, a tratti anche parecchio, eppure ogni settimana non vedo l’ora di vedere il nuovo episodio. Intanto, a quattro puntate dalla fine della stagione, Preacher avrà una stagione numero due  ed ora come ora… E’ una buona notizia!

4 commenti:

  1. Se a fine stagione se licenze dal fumetto saranno troppo esagerate, mi sa che assisteremo alla Furia della Bara Volante! :-D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per ora devo dire che (un pò a sorpresa) stanno facendo i bravi, ma con AMC ho un conto aperto (I Camminamorti), quindi se mi rovinano "Preacher" sono pronto a fare fuoco e fiamme ;-) Cheers

      Elimina
  2. Non ti leggo perché sono all'episodio 3, ma per ora la serie è divertente... anche se il fumetto è DECISAMENTE un'altra cosa!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tranquillo tanto i commenti non scappano, hai riassunto alla perfezione, la serie si lascia guardare, il fumetto è un capolavoro, differenza da nulla proprio ;-) Cheers

      Elimina