Potreste
essere al corrente del fatto che questo weekend in uno strambo Paese a forma
di scarpa, sia uscito un Horror con un titolo che ricorda un pezzo degli Who. Dico potreste, perché magari avete passato gli ultimi mesi in una caverna su
Marte, l’unico modo possibile per salvarsi dalla martellante pubblicità. Ma
alla fine merita questo film? Bah, ha dei numeri, non molti ma li ha…
Greta (Lauren
Cohan la Maggie dei Camminamorti)
accetta un lavoro da governante in un paesello inglese per scappare da un
passato che bla bla bla solita roba vista cento volte, gli anziani datori di
lavoro sono i coniugi Heelshire, il lavoro è semplice, ma molto regolamentato:
la ragazza dovrà prendersi cura del figlio della coppia, il piccolo Brahms,
seguendo alla lettera una serie di regole legate alla giornata e all’educazione
del piccoletto.
Insieme alle
istruzioni arriva anche un monito: se le regole non verranno seguite con
precisione, succederà qualcosa di terribile. Greta non pare turbata, non dalla
lista di cose da fare, forse un po’ da Brahms che è… Un inquietante bambino ben
vestito con la faccia inquietante e i capelli pettinati con la riga? Più o
meno, più che altro è una bambola di porcellana ben vestita con la faccia
inquietante e i capelli pettinati con la riga (storia vera).
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"Mi chiamo Brahms, vuoi giocare con me?". |
Mettiamola
così: Greta reagisce fin troppo bene alla stramba richiesta dei coniugi Heelshire, il film le prova tutte per far concentrare anche noi spettatori sulla lista
di regole e sugli inspiegabili eventi che avvengono ogni volta che la ragazza
canna qualche indicazione, che tutto sommato potremmo riassumere come, qualcosa
che si rompe in casa e la bambola Brahms che ricompare magicamente in un altro
punto della casa. Greta indaga con l’aiuto di Malcolm, pizzicagnolo locale e
broccolatore di tate americane a tempo pieno, di paranormale non ci capisce una
mazza, anche se lo interpreta Rupert Evans che era il ragazzino assoldato dal
B.P.R.D. nel primo film di “Hellboy”, ci ho messo mezzo film per capirlo…
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Eppure si muove... (impossibile battere Brahms ad "Uno, due, tre stella").. |
Diciamo anche
che tre quarti del film mi hanno lasciato il tempo per capire dove avevo
già visto quell’attore, perché “The Boy” prosegue su binari conosciuti, molto
conosciuti, il regista William Brent Bell (quello di “L'altra faccia del
diavolo” non proprio roba di cui vantarsi al bar con gli amici…) se la gioca
facile sul terreno della casa di campagna inglese tetra e della bambola dalla
fissità inquietante.
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"Bellina, guarda che in quella serie con gli zombie che fai tu, ci sono attori più inespressivi di me". |
Sì, perché il
cinema Horror è pieno di pupazzi e pupazzetti spaventosi, dal clown di Poltergeist, fino a Chucky la
bambola assassina, Brahms, ma soprattutto William Brent Bell si incastrano in
questo filone, tra ritmo lento, qualche saltello sulla sedia di poco conto e
tanti bambolotti che si spostano da soli, anche l’inevitabile questione: “Cara
Greta forse passi troppo tempo sola in questa casa e ti sta partendo il
boccino” viene archiviata presto, ma prima di vedere qualcosa bisogna arrivare
a tre quarti abbondanti di film, almeno fino al momento in cui la trama fa un
bel giro su stessa, meglio noto anche come twist.
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Il colpo di scena: Brahms è il bambino di Mad magazine! |
Ora, il twist
(o Twist in end come preferite) ha salvato tanti film e in parte anche “The
Boy”, la sceneggiatrice esordiente Stacey Menear ha saputo dare un minimo di
senso al coinvolgimento di Greta nei confronti dell’inanimato Brahms, ma anche
a dare un'interessante svolta al film.
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"Brahms bello di mamma! Mangia qualcosa, sei sciupato!". |
Senza rovinare
la sorpresa a nessuno “The Boy” passa dall’essere il vostro classico Horror con
pupazzi e case stregate, ad un'altra tipologia di film dell’orrore e vi posso
dire anche quale senza farmi odiare da chi non ha visto il film, ovvero lo
Slasher.
Ricapitoliamo:
il film procede un po’ troppo con il pilota automatico nella parte iniziale,
piazza un discreto colpo di scena poco dopo il fine primo tempo, fa aumentare
l’interesse passando da un genere all’altro e poi si sgonfia di nuovo nel
finale che tende all’anticlimatico andante.
Insomma: non
mi ha esaltato particolarmente, ma bisogna dire che rispetto ai tanti
horroricchi commerciali che escono in sala, almeno un'idea di originalità ha
fatto capolino, salvo che alla lunga, forse il titolo giusto di questo film sarebbe stato "The Boring" più che "The Boy". Inoltre non riesco a trovare il modo di togliermi gli Who dalla
testa… Ma questo non è nemmeno un male, anzi!
It's a boy, Mrs.
Walker, It's a boy
It's a boy, Mrs.
Walker
It's a boy
A son
A son
A son
Non l'ho ancora visto, ma mi ricorda anche una certa puntata di Buffy dove il pupazzo da ventriloquo fa cose strane...
RispondiEliminaTi assicuro che quell’episodio era più figo, almeno per i commenti che faceva il pupazzo ;-) Aspetto il tuo parere… Cheers!
EliminaAnche a noi l'ha salvato il twist,e la faccenda del perchè lei,ad un certo punto,in un certo senso sìa protettiva verso quel bambolotto....
RispondiEliminaUno dei rari film horror di cui il Khal non ha capito tutto nei primi 5 minuti,yeah!
Non mi aspettavo nulla da questo film, è arrivato pochino, ma l’idea del colpo di scena mi è piaciuta. Bisogna dire che nella mani di un regista migliore (e si una sceneggiatrice con più esperienza) sarebbe stato di sicuro meglio, malgrado gli evidenti difetti, il soggetto non è malissimo ;-) Cheers
EliminaNe hanno parlato tutti così male che mi è passata la voglia :/ tu sei stato quello più generoso, per dire...
RispondiEliminaIn mani più capaci poteva essere un film migliore, non è nemmeno un film da demolire, come direbbe Douglas Adams è "Praticamente innocuo" ;-) Cheers
Eliminanon so, per me è proprio il twist e quella parte finale che ha buttato giù tutto il film che comunque all'inzio viveva di atmosfera....
RispondiEliminaVero il cambio è netto, però il brio manca (secondo me) sia nella prima parte, che negli ultimi minuti, ho apprezzato il cambio di passo, un po’ meno come le due tipologie di Horror sono state sfruttate. Cheers!
EliminaIo non riesco a togliermi dalla testa un film di qualche anno fa con una tizia in una casa di un creatore matto di manichini e bambolotti, con discreto sorpresone finale. Anche lì nella dabbenaggine c'era qualche idea carina piazzata al punto giusto. Sicuramente l'avrai visto, confido in un tuo aiuto :-P
RispondiEliminaNon credo siano "Annabelle" e "May", nessun creatore passo lì, potrebbe essere "Dead Silence"? Però mi sembra fosse una ventriloqua... Sai che non dormirò stanotte non non indovino il titolo vero? ;-) Cheers
EliminaNon l'ho ancora visto e quindi non posso giudicare, però se proprio vuoi vedere un film ben fatto sullo stesso argomento ti consiglio di recuperare "Dolls".
RispondiEliminaCiao.
Bellissimo “Dolls”, Stuart Gordon è un grande ha fatto un sacco di film fighi nella sua carriera, tra quei proprio “Dolls”, un giorno di questi me lo riguardo, è passata una vita dall’ultima visione ;-) Cheers
EliminaPure per me un filmettino modesto, ma non del tutto da buttare.
RispondiEliminaMi aspettavo molto di peggio e invece no... cosa che devo dire mi ha un po' deluso, visto che speravo di aver trovato un titolo buono per la classifica del peggio dell'anno. :)
Hai ragione, eravamo tutti un po’ pronti al peggio, e successivamente a prendere a mazzate il film… Dovremmo sfogarci su un altro titolo ;-) Appena ho un minuto passo da te a leggere il tuo commento… Cheers!
EliminaA me ha deluso parecchio...Non ho avvertito tensione e anche i classici spaventi da doloby-surround non mi hanno fatto fare un minimo spostamento dalla poltrona. Anche il twist finale non salva il film da una piena insufficienza (che con il sennò di poi, gli indizi per capire cosa ci sia realmente sotto, ci sono tutti)
RispondiEliminaOra sono in attesa per "Somnia" che presenta un'idea forse non nuova, ma nemmeno troppo usata (almeno a me non vengono in mente molti film) e con il ragazzino di "Room" che potrebbe essere una futura star...
Vero, il problema di questo "Ragazzí", é tutto scritto pensato e orientato a quel twist e silo quello, nella prima parte se non ti coinvolgono le regole (e non lo fanno) inizi a pensare che una serie di cose non hanno senso, quando arriva il colpo di scena pensi: Dai che ora lo girano sto film, dai, dai, titoli di coda ;-) Siamo in due ad attenderlo quello, per quanto riguarda Mike Flanagan... Domani a quest'ora che fai? ;-) Cheers!
EliminaL'ho trovato banale e un po' ridicolo... meno male che c'è la Cohan <3
RispondiEliminaVero, qui meno imbambolata (ah-ah) di come recita di solito in TWD, ma comunque sempre molto carina. Cheers!
EliminaBamboloni, bambini ed horror gli ho accantonati da anni.
RispondiEliminaMa apprezzo la citazione che hai fatto per Alfred E. Neuman :D
Siamo in territorio horror, e nemmeno di quello pregiato ;-) Ti ringrazio, quando ho visto quelle orecchie non ho potuto fare a meno di pensare al mitico Alfred ;-) Cheers!
EliminaCiao, finito di vedere poco fa in una notte insonne e riletto il commento per l'occasione. a me il colpo di scena ha ricordato fin troppo quello dell film/libro di Pupi Avati "Il nascondiglio", con tutte le differenze del caso ovviamente. Che ne pensi?
RispondiEliminaTi ringrazio perché vuol dire che i miei commenti non fanno venire sonno, lo so che per te non è il massimo, sarebbe stato meglio addormentarsi, però grazie ;-) Ci sta, il film strizza l'occhio ai film degli anni '70, non so se il regista conosce "Il nascondiglio", però è un ottimo paragone bravo! Cheers
EliminaVisto ora, non male il twist e poi lei sempre guardabile…c’è di peggio, tipo,il sequel 😱
RispondiEliminaEsatto, quello si davvero inguardabile! Cheers
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