mercoledì 20 aprile 2016

Close Range (2016): Scott Adkins mi protegge, quando vengono a picchiarmi


Ho una predilezione per i film spara-spara e mena-mena, mi capita di vederne tanti e ne commento sempre troppo pochi, ma questo “Close Range” mi ha davvero esaltato!

“Close Range” è l’ultima fatica del grande Isaac Florentine, il regista di Undisputed II e III (BOOM!), che da qualche tempo può contare nuovamente sulla presenza di Scott Adkins, uno che al grande pubblico potrebbe non dire molto, ma se siete appassionati di film d’azione, potreste conoscerlo come uno dei migliori attori marziali occidentali al momento in circolazione al cinema. Questo dovrebbe bastarvi a convincervi a recuperare tutta la sua filmografia. Anzi, se volete approfondire passare a trovare il Zinefilo, gran visir di tutti gli Z-Movie!

Diamo le coordinate, giusto per non far alzare (eccessivamente) le aspettative: stiamo parlando di un film uscito in home video a dicembre dello scorso anno, quindi non aspettatevi un blockbuster, ma se non fosse già un ottimo film d’azione, ripieno di grandi scene di botte, vi basti sapere che è uno dei migliori Western moderni (ovvero senza cavalli) che mi è capitato di vedere recentemente. Trama e cominciamo!


Trama: Io sparo gli altri muoiono. Fine della trama.
Hailey (Madison Lawlor) è stata rapita dal narcotrafficante messicano Victor García (Ray Diaz), la madre della ragazza Angela (Caitlin Keats), alza il telefono e chiama il suo fratellone Colton MacReady (Scott Adkins). Seguono mazzate.

Se non vi dovesse bastare la trama “Avete rapito mia nipote, contatevi le ossa che ora ve le mescolo”, sappiate che le cose si fanno ancora più interessanti. Una volta liberata la ragazza il boss (o per dirla in Spagnolo El Jefe) Garcia (Tony Perez) decide di farla pagare a MacReady, con l’aiuto dello sceriffo corrotto Jasper Calloway (Nick Chinlund), blocca Zio, mamma e nipotina nella loro casa e li raggiunge sul posto con una fraccata di sgherri armati. Seguono spari, mazzate e altri spari.

Se non bastasse la trama a farvi venire dei flashback di tutti gli action movie anni ’80 che avete visto nella vostra vita, di certo ci penseranno i barili esplosivi parcheggiati vicino alle sentinelle, da far saltare per aria a colpi di revolver… Ed io che pensavo che dopo “Hot Shot 2” non li usassero più!


"Ti rendi conto? I barili esplosivi... Esplosivi capisci!?".
Per fortuna, “Close Range” non si limita a questo, ci viene raccontato velocemente il passato di MacReady, che non è nemmeno il passaggio più interessante del personaggio, il bello è che il buon Colton è una specie di moderno Samurai (o pistolero senza nome) che arriva a correggere i torti, un personaggio che potrebbe funzionare anche come protagonista di una serie di film se mai Isaac Florentine e Scott Adkins decidessero di portare avanti il discorso.

Ma è proprio l’ambientazione a fare di “Close Range” un western fuori dal suo tempo, una storia di confine, con il deserto dell’Arizona a fare da sfondo, non voglio rivelarvi troppo, ma sappiate che Isaac Florentine non ha resistito nemmeno dal darci la sua interpretazione del classico duello tra buono e cattivo che rappresenta la quinta essenza di molti film western, con tanto di musica in crescendo… Una meraviglia!


"Quando finisce la musica spara...se ti riesce" (Cit.)
La trama è grezza e i personaggi sono dei ciocchi di legno scolpiti con l’accetta, ma la cura nelle scene d’azione ripaga tutto quanto. La scena di salvataggio della nipotina è diretta da Isaac Florentine come uno che ha detto, ok, non ho gli stunt men indonesiani di Gareth Evans e nemmeno i soldi della serie Netflix Daredevil, però una bella scena di lotta in piano sequenza iniziale la voglio pure io! Il risultato è uno spettacolo tutto da godere.

Quando poi incomincia l’ideale seconda parte del film, Florentine fa di necessità virtù, non potendo contare su un grande budget, ambienta tutta la storia in interni, il risultato è uno strambo home invasion in salsa Western, ma con molti più calci in bocca e proiettili che volano… Ragazzi che bellezza!

Don't try this at home (only for professional driver).
Ambientando tutto in una sola location, il film diventa un gioiellino di gestione degli spazi (la rissa tra Scott Adkins e uno sgherro, tutta girata in un piccolo sgabuzzino… Storia vera!), ma anche di ottime coreografie, tutte curate dal grande Jeremy Marinas che fa anche una parte nel film.

Certo bisogna digerire cose tipo: proiettili vaganti che colpiscono (guarda caso) il telefono con cui Angela cerca di chiamare aiuto, ma è davvero un difetto da poco, quando poi ti trovi di fronte a scene, in stile John Woo, di sparatorie attraverso le pareti di cartongesso e Scott Adkins che vende cara la pelle uno contro molti.

"Non mi sto arrendendo, alzo le mani perché così è più facile calartele sulla faccia".
Proprio Adkins in questo film opta per un look con il pizzetto e i capelli rasati, parla poco, mena molto ed è costantemente alla ricerca di un'arma carica (da scaricare addosso a qualcuno) non esagera con l’atletismo spettacolare fine a se stesso, ma manda a segno un paio di calci di quelli dati bene e in un attimo si guadagna le simpatie del pubblico, perché Stallone gli abbia dato solamente una particina da poco nei suoi Expendables, io proprio non lo so, per ora aspetto di vederlo in “Boyka: Undisputed”, e già mi frego le mani!

4 commenti:

  1. Post grandioso e grazie per la citazione ^_^ Quando stileremo l'Enciclopedia del Cinema Action, il titolo è già pronto: "Io sparo, tu muori" :-D
    Hai identificato temi (il western moderno) e particolari (i barili esplosivi) che mi erano sfuggiti.
    Sarebbe grandioso se finalmente Scott la smettesse di fare il lacchè di Van Damme (come in Expendables 2) e tornasse ai fasti di un tempo... se il fisico glielo consentirà!
    Attendiamo tutti il mitologico Boyka, il più grande personaggio marziale della storia, amato in tutto il mondo! (E ovviamente inedito in uno strambo paese a forma di scarpa...)

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    1. Citazione doverosa figurati, per il resto aggiudicato! Abbiamo il titolo dell’enciclopedia ;-)
      Una vera chicca questo film, mi sono divertito come un matto a guardarlo, mentre aspettiamo tutti il ritorno di Yuri Boyka, per altro su Undisputed ho delle cose in canna che arriveranno prossimamente, intanto continuo a cantare: Boy-ka! Boy-ka! Boy-ka! ;-) Cheers

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  2. mi hai convinto al nome del regista! Aspettando Boyka, me lo guarderò con gusto!

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    1. Per riempire l'attesa è davvero un ottimo titolo, mi sono divertito come un matto ;-) Cheers

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