mercoledì 20 gennaio 2016

L'arte della guerra di Deadpool: "Quando il nemico è unito, dividilo" oppure scatenagli addosso Deadpool!


Era un pezzo che non mi leggevo le avventure di Deadpool, il mercenario chiacchierone di casa Marvel, in questo speciale, la parlantina sciolta di Wade Wilson può vantare il talento di Peter David… Pietro Davide e D-Pool: un'accoppiata imperdibile.

Peter David è da sempre uno dei miei sceneggiatori preferiti, fin dalla sua storica run sulle pagine di Hulk (durata ben 12 anni), lo scrittore privo di cognome ha sempre saputo imprimere il suo stile ai personaggi, per altro, dimostrando enorme professionalità quando la Marvel gli chiede (e succede spesso) di far rientrare le trame delle sue storie all’interno del mega evento di turno… In questa storia auto-conclusiva Pietro Davide ha potuto togliersi qualche sassolino dalla scarpa.

L’idea di base è tanto bizzarra quanto gustosa: una rilettura del celebre e famigerato “L'Arte della Guerra” di Sun Tzu, il trattato diviso in capitoli relativo alla strategia militare, datato quinto o sesto secolo dopo Cristo, anzi, V o VI secolo, in questi casi bisogna usare i numeri romani.

Il glorioso Sun Tzu PRIMA di incontrare il mercenario chiacchierone.
Non l’ho mai letto, quindi non ci provo nemmeno a spiegarvelo, sono davvero fuori dal mio campo di gioco, quello che posso dire è che l’influenza delle pergamene di Sun Tzu è arrivata anche qui da noi in Occidente, Michael Douglas negli impomatati panni di Gordon Gekko, citava Sun Tzu quasi a memoria nel celebre “Wall Street” di Oliviero Pietra. Il mondo degli affari è quello che si è maggiormente alimentato dalle lezioni de “L'Arte della Guerra”.

D-Pool in versione Buster Keaton: Come vinsi la guerra
L’idea di Peter David è talmente folle e brillante da poter essere messa in scena solo con il più matto degli (Anti) Eroi della Marvel, ovvero: Deadpool. Che prima a suo modo mette le grinfie sulle pergamene originali di Sun Tzu e poi si reinventa scrittore per cercare di convincere l’editore a produrre la sua personale versione di "L’arte della guerra"… Perché non utilizzare i super eroi Marvel, visto che sono tanto di moda.

Un libro per sopravvivere ad un'enorme guerra, sì, ma prima ci vuole una guerra! Quindi D-Pool semina zizzania e convince Loki ad attaccare suo fratello Thor, utilizzano i precetti di Sun Tzu, dopodichè ad invadere la Terra, sperando nell'intervento degli eroi di Midgard, quei tre o quattro mila che ci sono nell’universo Marvel.

Ma quindi alla fine la storia l'ha scritta Sun Tzu, Peter David o lo stesso Deadpool? Mi gira la testa...
Peter David dimostra ancora una volta di conoscere bene i personaggi della Marvel, essendo Deapool l’unico eroe (si fa per dire…) della Casa delle Idee, che è consapevole di essere un personaggio dei fumetti, David abbatte a mazzate il muro della quarta dimensione, facendosi bonariamente beffe della sacrosanta continuity Marvel. Una delle scene migliori è quando Deadpool si sceglie il Loki che preferisce per la sua storia, snobbando quello bambino (creato da Matt Franction) o quello donna (utilizzato da J.M Straczynski, detto stracchino, nella sua run sulle pagine di “Thor”). Secondo me, Peter David ha accettato l’incarico di scrittore solo per togliersi questa piccola soddisfazione nei confronti della Marvel Comics.

Allora non ero l'unico a credere che Loki-Bambino fosse un idea balorda!
Per altro, se avete amato Avengers di Joss Whedon, in un paio di momenti, ritroverete alcune battute che sono volutamente delle citazioni inserite da David, pescando da quel film, sentire Deadpool che dice “Noi abbiamo un Hulk” è veramente uno spasso. I disegni sono affidati a Scott Koblish, non avevo mai letto nessun fumetto disegnato da lui, ma devo dire che il suo tratto è perfetto per questa storia, molto abile nel riempire le pagine di dettagli, ma anche nel dare quel giusto tocco da cartone animato, che in un storia di Deadpool non è mai fuori luogo. Insomma, non so cosa ne avrebbe pensato Sun Tzu, ma è sicuramente una lettura divertente.

8 commenti:

  1. Non conoscevo se non di nome questa storia, ma già rido tutto :-D

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    1. Sono di parte perchè stimo molto Peter David, ma l'idea è bella matta, è un peccato che sia un mini di soli quattro numeri, altrimenti avrebbe otuto fare anche di più. In ogni caso è pieno di trovate ottime ;-) Cheers!

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  2. SunTsu è uno dei miei breviari, pur non apprezzando alla follia la resa grafica, questo non me lo posso perdere! Grazie della segna!!!

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    1. In effetti i disegni non sono il massimo visti così, ma nell'economia della storia funzionano, sono volutamente un pò retrò. Figurati fammi sapere cosa ne pensi, questo albo è uscito da poco si trova facilmente, come tutto il materiale su Deadpool ;-) Cheers!

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  3. Lessi "L'arte della guerra" alle superiori e... beh... diciamo che non mi aiutò molto nella vita sociale e con le ragazze. Forse avevo frainteso diverse cose ^^'
    E' da molto che non leggo fumetti e, per quanto la Marvel mi abbia stufato, DoppiaW è uno dei personaggi per cui farei eccezione. Questo me lo segno :)

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    1. Le donne sono cosi misteriose che nemmeno Sun Tsu ha provato a dire la sua ;-) Deadpool é talmente fuori dagli schemi che potrebbe appassionare anche chi non ha mai letto un fumetto, figuriamoci della Marvel ;-)Cheers!

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  4. Deadpool l'ho smesso di leggere mesi fa, ma non ti nego che volevo riprendere con questa storia

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    1. Da qui all'uscità del film scriverò di altri D-Titoli che potrebbero farti venire voglia di tornare a leggerlo, gli speciali di Deadpool sono tutti meglio della serie regolare secondo me ;-) Cheers!

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