giovedì 3 dicembre 2015

Crossed +100: La fantascienza secondo Alan Moore


Quando ho occhieggiato che il maestro delle fintestorie Alan Moore si sarebbe dedicato a “Crossed” mi sono detto: "Sterco! Questa è una cosa cinematica! Il modo miglior per convincermi a leggere una fintastoria che mi ha fantasmato…". No, non sono (completamente) impazzito, mi sono solo adattato alle lettura di “Crossed +100”.

Per chi non lo conoscesse, “Crossed” è una serie di genere Survival/Horror Zombie, creata da Garth Ennis (il papà di Preacher) e Jacen Burrows. Un fumetto dedicato a tutti quelli che sostengono che Ennis si sia addolcito con il tempo, la storia di “Crossed” racconta di un'epidemia scoppiata sulla Terra il 27 Luglio del 2008, un virus misterioso trasforma le persone in “Scrociati”, nome che deriva dallo sfogo sulla viso a forma di croce segno distintivo dell’avvenuto contagio.

La cosa "fantasmante" è che questo branco di appestati inizia a sviluppare il tratto più distintivo degli zombie, ovvero: la voglia di nutrirsi di carne umana cacciando i sopravvissuti. Essendo umani a tutti gli effetti, non hanno il problema della lentezza nei movimenti, ma la marcia in più di una cattiveria senza confini. Una volta infettati gli “Scrociati” si trasformano in degenerati senza controllo che uccidono, stuprano dando libero sfogo alle più basse forme possibili di perversione umana. Finire divorati vivi è la cosa più piacevole che ti possa capitare…

Ora, io non sono propriamente uno stomachino debole e nemmeno uno che si lascia turbare facilmente dalle “Fintestorie”, ma la lettura del primo volume di “Crossed” è stata una mezza agonia, ancora oggi se ripenso alla scena del sale (Brrrrr…) mi viene voglia di andare a fare una doccia. Non ho seguito tutti i volumi di “Crossed”, un po’ il cambio di spacciatore di fumetti, un po’ il fatto che i volumi successivi non siano stati scritti direttamente da Garth Ennis, mi sono un distratto. Ma per leggere “Crossed + 100” è sufficiente conoscere quello che vi ho appena raccontato… Vi risparmio la scena del sale.


Alan Moore il mago delle Fintestorie.
Moore per essere uno che ha lasciato il mondo del fumetto è piuttosto attivo, è risaputo che il Mago di Northampton non risponde bene alle avance delle grandi case editrici, evidentemente Garth Ennis ha saputo come prenderlo (lo avrà portato al Pub…), perché le dichiarazioni di Moore su “Crossed” sono state il classico punto di vista di un genio su un'opera, la visione che ti cambia per sempre il modo di vedere l’opera stessa. Secondo Moore “Crossed” è il paradiso della razza umana, la malattia degli scrociati rappresenta quello che l’umanità vuole, efferatezze senza confini, sesso estremo violento e senza conseguenze… Se ve lo state chiedendo: sì, Alan Moore è un grande fan della razza umana.

Il suo approccio a “Crossed” è completamente diverso, Moore non è interessato a scrivere una storia di efferatezze alzando l’asticella della violenza mostrata nei fumetti, badate bene “Crossed +100” non è una passeggiata in un parco in un pomeriggio di sole da questo punto di vista, però è un approccio tutto nuovo, come se Stanley Kubrick decidesse di dirigere un capitolo della saga dei morti viventi di George A. Romero e lo facesse alla sua maniera.

Il “+100” del titolo è presto spiegato: la storia di Moore è ambientata 100 anni nel futuro dopo “La sorpresa”, ovvero lo scoppio della mortale infezione. Gli scatenati “Scrociati” sono ridotti a sparuti gruppi malnutriti, fiaccati dal loro stile di vita, troppo sesso e cannibalismo alla lunga logora…

La razza umana si è riorganizzata ricostruendo sulle rovine della vecchia società, Moore ci offre un'occhiata ad un mondo dove la natura ha ripreso possesso delle città abbandonate, dove gli animali chiusi negli Zoo vagano liberi e non è improbabile incontrare degli elefanti a Memphis.
La storia è narrata dal punto di vista di Future, un'archivista addetta a collezionare informazioni del mondo-prima, con un ristretto gruppo di compagni, attraversa il Midwest Americano a bordo di un “Bus” una specie di locomotiva a vapore su ruote corazzata, che sembra una versione steampunk del “Dead reckoning” visto in “La terra dei morti viventi” di Romero.


Ciuff Ciuff acciuffami…Tu ciuff-ciuff acciuffi me.
Future ha una passione per le “fintestorie” (in originale Wi-Fi, che sta per wishful fiction, letteratura dell’illusione, ovvero la versione aggiornata della classica Sci-Fi), nel suo viaggio colleziona libri di fantascienza, Moore sottolinea il tutto intitolando ogni capitolo del volume, con un titolo che omaggia i classici della fantascienza e dei racconti di fantasia, ma non sarebbe il genio che è se si limitasse a semplici strizzate d’occhio: i titoli vengono scelti in base agli eventi del capitolo, la parte del viaggio si intitola “il Ritorno del Re” (di Tolkien), oppure “La via della gloria (di Heinlein), la parte dedicata alla sopravvivenza prende il titolo di “La tigre della notte” (come il romanzo di Alfred Bester), e uno die capitoli più interessanti per capire il mondo pensato... Scusate volevo dire capocciato da Moore s'intitola “Un cantico per Leibowitz” e mostra la comunità di sopravvissuti dove resiste l’ultima religione della Terra, ovvero l’Islamismo, unico culto ad essere sopravvissuto (evolvendosi e progredendo) alla degenerazione mostrata dai leader religiosi del mondo dopo essere stati infettati.

Il lavoro di Alan Moore è certosino, quello che rende il primo volume di “Crossed +100” è anche il suo scoglio più grosso, ovvero: la lingua utilizzata dai protagonisti.
Se ci pensate è molto logico, le forme verbali sono in costante evoluzione, sono sicuro che anche voi durante le vostre giornate siete circondati da persone che utilizzano parole (a mio avviso atroci) come “Schedulare”, “Ci aggiorniamo”, “Googlare” o la terrificante “Mandatorio”, bene (cioè bene, si fa per dire…), è logico che tra 100 anni nel futuro, la lingua comune sarà del tutto diversa dalla nostra.


L'Archivista Future, nella tavola preparatoria di Gabriel Antrade.
Moore fa un lavoro degno di Brugess di “Arancia Meccanica”, inventandosi una parlata fatta di neologismi non isolati, ma parte del linguaggio comune dei sopravvissuti. Una lingua fatta di ricordi ormai perduti (Air Play-In che sta per “Airplane”), oppure significati simbolici (“To Casper” che ha sostituito spaventare, nella traduzione italiana dell’albo reso così così con “Fantasmare”). Un tripudio di “Occhieggiare” e “Capocciare”, in cui il “Cinematico” ricorda molto il “Cinebrivido” utilizzato da Alex e i suoi Drughi.

Una delle mie invenzioni preferite è stata “dispiaciutato” che in un particolare momento della storia riesce ad rendere il dolore del personaggio e allo stesso tempo il senso di sollievo per il gesto a cui ha assistito, non aggiungo altro per non rovinarvi la lettura. La prima storia del volume l’ho letta a rallentatore, sbattendo il naso con questi neologismi, ma vi assicuro che dopo qualche pagina, passata a comprendere i rudimenti di questa lingua, riuscirete a muovervi agilmente tra le definizioni, abbiate un po’ di pazienza per apprezzare l’ennesimo fumetto di Moore che chiede di utilizzare quelle rotelline del cervello che si usano poco e sono tutte ricoperte di polvere… Anche se a fine volume ho ancora il dubbio su quale sia il giusto corrispettivo per “Facciadichiesa”.

Se avete familiarità con i lavori di Moore saprete che non è nuovo a queste cose, in “Swamp Thing” ha scritto intere storie in lingua aliena (storia vera), si è inventato la parlata di “Skizz” (la versione di Moore di E.T. ma uscito PRIMA del film di Spielberg!), per non parlare del primo capitolo del suo romanzo “La voce del fuoco” con la narrazione in prima persona di… Uomo di Neanderthal.


Anche io mi perdo tra i libri, ma nel mondo di "Crossed" è meglio non distrarsi...
Ovviamente, tale livello di genio è applicato anche alle svolte della storia… Ma non vi rivelerò nulla, a mio avviso anche questa volta il Mago di Northampton ha dimostrato di poter far fare il salto di qualità a qualunque “Fintastoria” su cui mette le mani.
Alle matite troviamo Gabriel Antrade (quello di “Ferals”), uno a suo agio sia con le efferatezze che con il tratto realistico e se i disegni di un fumetto di Moore vi sembrano anche solo buoni, ricordatevi sempre che i disegnatori che collaborano con lui devono fare gli straordinari. Moore è noto per le sue sceneggiature iper dettagliate, una valanga di dettagli e informazioni scaraventate sui disegnatori che si ritrovano a dover tradurre tutto in immagini… E qui Moore ha ricreato il mondo quasi da zero, quindi immaginatevi che razza di “Tomi” sono arrivati sul tavolo da disegno di Antrade.

L’unico difetto di “Crossed +100” è che dovremo attendere il prossimo volume per vedere l’evoluzione della trama orchestrata da Alan Moore, la cosa bella è che a breve il Mago tornerà ad allietarci con altre storie, attendo moltissimo “Providence” il ritorno di Moore alle ambientazioni tipiche di H.P. Lovecraft… Non vedo l’ora!

18 commenti:

  1. Ti ci volevo da tempo su Lovecraft, che si dà il caso sia il mio scrittore preferito!
    Io sono di quelli che sperano in qualche dimensione dove sia possibile leggere i libri di Sutter Cane.
    Anch'io ho molte aspettative su Providence, tant'è che mi ricompro Neonomicon cartonato… :D
    Il Crossed di Alan Moore non mi ha fatto impazzire, ma in compenso considero la serie classica (i quattro volumi di "Manchi solo tu" non mi sono piaciuti…), 8 volumi finora, uno dei più bei fumetti che potessi leggere.
    Le prime 3 miniserie in particolare le ho trovate fulminanti.
    Poi il bello di questa serie è che son tutti volumi autoconclusivi.
    Puoi leggere l'ottavo, poi il sesto…c'è solo qualche labile collegamento con alcuni personaggi ma poca roba.
    Io ti consiglierei di approfondire e di leggerti almeno i primi 3 volumi.

    P.S Non sono fan di Moore in toto, ma ho apprezzato quello batmaniano e lovecraftiano.
    Hai il recente volumone Panini, "Funghi da Yuggoth e altre colture" ?

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    1. Non sono un esperto di Lovecraft ma lo amo molto, non ho letto tutto, ma ho letto tanto, su Sutter Cane poi, il Carpenteriano che è in me approva sempre ;-)

      Ho letto solo “Il cortile” nella vecchia edizione Magic Press, Neonomicon mi manca, però ho approfittato della nuova edizione panini per comprarlo, infatti è sul mio comodino, in attesa tra le prossime letture, ho già chiesto al mio fumettiere di tenermi da parte anche “Providence” ;-)

      Ho apprezzato molto il lavoro di Moore su “Crossed” è molto coerente con il suo modo di scrivere, approcciarsi ai racconti di genere, e anche nel modo di inventarsi neo-lingue strane ;-) Seguirò il tuo consiglio e inizierò a recuperare i volumi che mi mancano di “Crossed”!

      “Funghi da Yuggoth e altre colture” non l’ho ancora comprato, ho uno sconto da giocarmi in fumetteria, e quello era tra i titoli che volevo accapparrarmi ;-) Cheers!

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  2. Menomale, grazie a questa tua recensione mi sento libero di non-recuperare tutto Crossed (cosa che magari farò in seguito) e di leggere solo il "+100"!
    Purtroppo "Neonomicon" mi ha abbastanza deluso (e io sono molto Mooriano e Lovecraftiano!), però "Funghi di Yuggoth" è veramente un volume ottimo.

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    1. Il bello di “+100” è proprio che può essere letto da chiunque, anche da chi non ha mai letto nulla di Moore per assurdo ;-) Su “Neonomicon” ci rivediamo da queste parti prossimamente, anche sui funghetti, come dicevo prima a Tyrant Supremo ;-) Cheers!

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  3. Non sapevo della lingua, molto bella questa cosa, sai?
    Mi interessa questo aspetto, anche perché il fumetto non me lo son mai cagato per il genere, che proprio non è il mio...^^

    Moz-

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    1. Infatti mi sono reso conto di aver parlato più della lingua inventata da Moore che della violenza della storia, anche perché secondo me è la vera marcia in più di questo primo volume, ed è anche il vero motivo per cui Moore ha deciso di prestare barba e matita a questo fumetto, ovvero poter dire la sua sul futuro, anche delle “Fintestorie” ;-) Cheers!

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    2. Sì, sicuramente è un elemento importantissimo... ciò non toglie che il genere resta quello da me odiato^^

      Moz-

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    3. Beh si, lo sforzo di spostare l'etichette del genere da "Horror" a "Fantascienza" è notevole, ma la base horror è tutta lì da vedere. Cheers! ;-)

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  4. Ma sai che da tempo adocchio le sanguinolente cover di questa serie senza mai avere l'idea di leggerla? Dopo la tua entusiastica recensione, tocca aggiungere il milionesimo titolo alla mia lista :-D

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    1. Giusto per alimentare ancora un po’ la curiosità, ti faccio notare che questo primo volume si intitola “Fondazione e impero” penso non serve aggiungere altro ;-) Sappi che ogni capitolo ha il titolo di un romanzo di fantascienza, non li conoscevo tutti, ma tu molto probabilmente si, inoltre la protagonista cerca e salva libri… Ok ora sai proprio tutto, buona lettura ;-) Cheers!

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  5. Alan Moore è un genio e riesce a dire la sua anche in serie come questo molto lontane dalla sua abituale sensibilità.

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    1. Aggiungo solo Amen ;-) La storia mi è piaciuta proprio perché Moore ha “smontato l’orologio” un'altra volta, offrendo un nuovo punto di vista sulla classica situazione da mondo post-outbreak. Cheers! ;-)

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  6. Non sono uno che mastica troppa fantascienza. Crossed +1000 l'ho letto con molta calma... Che dire: beato Alan Moore e chi l'ha creato!

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    1. Anche io la prima storia e mezza del volume letta molto piano per barcamenarmi con le parole inventare da Moore, poi fila via liscio ;-) Cheers!

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  7. Potenza del mago di Northampton mi e` venuta improvvisamente voglia di recuperare questa serie: il primo volume ristampato dalla Panini Comics si trova ancora in giro oppure e` andato nuovamente esaurito?

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    1. Ho guardato sul sito panini e risulta ancora esaurito purtroppo, magari qualche fumetteria ha delle copie, questo + 100 invece é appena uscito. Per altro realizzo ora che il + del titolo é a sua volta una croce da scrociati.... Fiiiiigo ;-) Grazie per il commento e buona caccia, cheers!

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  8. Un giorno leggerò tutta la roba partorita da questo genio.
    Per ora sono solo agli inizi, ma con il tempo recupererò tutto.
    A volte mi fa incazzare la sua prolissità, ma è una cosa a cui passo oltre con piacere.

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    1. Ti consiglio di farlo, personalmente ogni suo nuovo fumetto lo trovo un esperienza.
      Vero tende alla prolissità, ma forse più per le parti di testo vero e proprio, di solito i suoi dialoghi non sono eccessivi secondo me, in ogni caso nelle didascalie manda a segno frasi davvero epiche ;-) Cheers!

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