martedì 27 ottobre 2015

The Punisher (2004): non potrà mai essere brutto come il primo film, no? (Madornale errore)


Mi immagino i ragazzi della Marvel nel 2004, convinti che per fare un bel film sul Punitore non ci volesse poi molto, tanto non potrà mai essere brutto come Il Vendicatore, no? … Il bello è che sono riusciti a fare tutte le scelte giuste per farci rimpiangere la versione con Dolph Lundgren. Benvenuti a Gara 2 della trilogia dedicata a Punisher.

Avi Arad è stato il primo produttore nominato dalla Marvel per iniziare la conquista del grande schermo, Kevin Feige che attualmente ricopre questo ruolo, cresciuto alla scuola di Arad. Il buon Avi aveva capito che la prima cosa di cui avevano bisogno i fumetti, era la credibilità presso il grande pubblico, è lo stesso che ha coinvolto Sam Raimi ed Ang Lee, cosa gli passasse per la testa quando decise di affidare allo sceneggiatore Jonathan Hensleigh la regia di un film sul Punitore proprio non lo so.

Evidentemente erano tutti convinti che una maglietta con un teschio e un budget serio bastassero a fare un film migliore di quello del 1989, me li immagino a ridacchiare pensando a Dolph Lundgren tinto, tutto un ridacchiare e darsi cinque alti… sì, sì, bravi, ridete.

"Si vede il teschietto?".

La cosa che fa ridere è che ancora adesso Hensleigh sia pronto a giurare e spergiurare che la Marvel gli abbia imposto un budget di poco conto e una scadenza molto breve per consegnare il film. Guardandolo “The Punisher” è chiaro che si tratta di un film girato con la fretta, un disastroso caso di uno sceneggiatore (così così) che esordisce alla regia, con ambizioni autoriali miste a citazionismo fumettistico sfrenato, il risultato è una puttanata che scontenta tutti, sembra una roba scritta da uno che ha letto due fumetti di Garth Ennis (quello di Preacher) e ha pensato di capirli, ok ci sono… Facciamo il film!

La storia è sempre quella: Frank Castle è un poliziotto (… Di Nuovo!) che durante un'azione sotto copertura mette i bastoni tra le ruote al gangster Howard Saint e ne provoca involontariamente la morte di uno dei figli. Saint si vendica massacrando la famiglia di Castle, che va fuori di testa (… O si ubriaca, non è chiaro) e abbraccia il concetto di Punizione.

"Stai bene? Ti porto qualcosa?" , "Un paio di reni nuovi e un eutanasia mi farebbero comodo".

Se il primo film si è calamitato addosso l’odio dei fans per l’assenza del celebre Teschio sul petto di Dolph Lundgren, questo è quello che tutti odiano perché è ambientato nella soleggiata Tampa (Florida) e non nella buia e sporca New York… Che per quanto mi riguarda è come lamentarsi che quello che ha scassinato casa tua portandoti via tutto, aveva le scarpe sporche e ha lasciato tutto il pavimento sporco.

Se poi l’idea era quella di allontanarsi dal precedente adattamento del personaggio, è curioso che come attore principale sia stato scelto un altro biondo, costretto a tingersi i capelli per assomigliare a Frank Castle, questa volta è Thomas Jane, uno che ha il fisico giusto e personalmente mi è anche simpatico, ma povera stella, quando deve interpretare la parte dell’incazzato fa tenerezza e quando deve recitare le parti drammatiche (il finale di “The Mist”…) risulta tragicomico… In questo film quando corre sul pontile per raggiungere il corpo inerme di sua moglie Maria, sembra Aldo, di Aldo Giovanni e Giacomo quando grida: «MAAAAaaaaariaaaaa!»

Il classico momento drammatico-intimista di Tom Jane

Il film è un infame casino di cose buttate dentro a caso che ci regalano un Frank Castle davvero poco credibile, dopo il massacro della sua famiglia, Frank dovrebbe perdere la testa, come fa Hensleigh a mostrarci questo dettaglio fondamentale? Castle mette su uno sguardo scuro e si ingolla “Wild Turkey” come se fosse thè freddo (e probabilmente sul set lo era davvero). Poi per darsi un tono e far vedere che lui il personaggio lo conosce bene, rubacchia a piene mani da “Bentonato Frank” il primo ciclo di storie a fumetti scritto da Garth Ennis e disegnato da Steve Dillon (la coppia che ha regalato al mondo Preacher).

Ora, Ennis sta al Punitore come Frank Miller sta a Daredevil o a Batman, “Bentornato Frank” era ancora scritto con il registro grottesco tipico dello scrittore Nord Irlandese, che ha iniziato a fare sul serio con il personaggio successivamente, quando la Marvel gli ha dato carta bianca creando la linea “Max” (la linea per “Adulti” della Casa delle Idee) dove Ennis poteva ammazzare Mafiosi e usare tutte le parolacce che voleva. Il problema è che il Punitore di Garth Ennis è un personaggio che quando entra in un bar ordina un bicchiere d’acqua (storia vera), perché Ennis nella sua intelligenza sapeva che le azioni del personaggio, dovevano essere guidate dalla follia e non dall'alcool nel suo sangue, vero Hensleigh?

Condire il vostro Frank Castle frollato con sale, pepe, e far cuocere a fuoco vivo per una ventina di minuti...

La sensazione è che qualcuno (la Marvel) abbia dato a Jonathan Hensleigh una pila di fumetti del Punitore, dicendogli: “Queste sono le storie fondamentali del personaggio”. Il problema è che la full immersion ha fatto più male che bene, perché Hensleigh ha semplicemente rubacchiato intere scene, riportandole nel suo film identiche. Ma questo suo pescare un po’ di qua e un po’ di là non tiene conto delle varie fasi in cui le storie sono state pubblicate. Sì, perché il Punitore è passato dalla fase “Rambo” degli anni ’80 (armato con mille mila armi) fino a quella minimale e violentissima di Ennis.

Il risultato è che nel film Frank Castle prima fa curiosi scherzetti psicologici agli scagnozzi che tortura per convincerli a parlare (la scena della saldatrice e del ghiacciolo, che arriva dalle pagine di “Punisher: War Zone” di Chuck Dixon e John Romita Jr.) fino alla lunga scena di pestaggio con il russo, che invece è un furto proprio dalla sopra citata “Bentornato Frank”, da dove sono stati pescati anche i vicini di casa di Frank, Joan, Mr. Bumpo e "Spacker" Dave e la scena dei piercing.

Momenti comici di cui non si sentiva il bisogno.

Ma, non pago, Jonathan Hensleigh si convince che rubacchiare dai fumetti non sia sufficiente e al pari sul discorso del budget, ancora oggi va in giro a dichiarare che il suo film voleva rendere omaggio a All’Otello di William Shakespeare, a Mad Max di George Miller e Ispettore Callaghan… Se lo trovate in qualche bar appeso ad un bicchiere di Wild Turkey, probabilmente vi snocciolerà questa storiella, voi fate di sì col capo e quando si distrae cambiate di posto al bancone.

Le famigerate citazioni a Mad Max sono tutte riassunte nella GTO nera guidata da Frank Castle (sob!), ma di davvero odioso è il modo in cui Hensleigh cerca di darsi un tono da autore di film di genere, per altro è palese il suo disperato tentativo di fare del Western a tutti i costi…. Per altro senza riuscirci.

Prima delle visita del Russo (il Wrestler Kevin Nash, che si è tagliato i capelli sul ring dopo un match perso contro Chris Jericho solo perché doveva fare questa parte nel film), Frank viene raggiunto da un altro sicario, interpretato dal cantante Country Mark Collie, non lo potete mancare, è quello che entra nel ristorante dove Castle sta pranzando ed inizia a suonargli una serenata con la chitarra… In una scena che ogni volta che la rivedo (poche, ho rivisto il film solo per questa mini-rassegna perché vi voglio bene) mi mette a disagio, non tanto per me, ma perché è così ridicola che mi fa sentire in imbarazzo per chi ha dovuto girarla, per chi è dovuto stare sul set durante l’interpretazione e per Tom Jane, che si è puppato la faccia convinta di Mark Collie senza poter ridere.

"Facciamo un gioco, il primo che ride ha perso".

Le aspirazioni da regista Western di Hensleigh sono palesi: nella fucilazione di Castle sul pontile, nel duello nell’atrio con i due sicari, ma soprattutto nel pietoso scimmiottamento di scontro a fuoco con il cattivo alla fine. Ribadisco: imbarazzante è la parola che mi torna in mente più spesso quando penso a questo film.

Per altro, in “The Punisher” quando qualcuno si becca un proiettile in pieno petto… Non muore!
Succede ben due volte: una al protagonista all'inizio del film (con Hensleigh che orgoglioso mostra la cicatrice sul petto di Tom Jane) e alla fine quando Castle spara a Saint. Non ho mai avuto il coraggio di guardare i contenuti speciali del DVD, ma mi sembra quasi di sentirlo il nostro Johnny che spiega tutto contento che nel suo film le persone non muoiono perché ha voluto fare leva sulla violenza, sulla componente fumettistica irreale delle sparatorie, sul fatto che si stava meglio quando si stava peggio e che non ci sono più le mezze stagioni o Dio solo sa cosa potrebbe essersi mai inventato per giustificare una menata del genere.

Un arco che fa subito "Rambo", giusto per non farci mancare niente...

Insomma, un enorme casino, un regista che con la foga di mettere dentro al film di tutto, ottiene come risultato una serie di trovate che si contraddicono una con l’altra, ma voi direte: "Almeno è girato bene?". Macchè, figuratevi.

Le sparatorie sono frettolose, gli stunt girati malamente, tutta la scena dell’attacco alla famiglia di Castle è pietosa, uno dei miei passaggi preferiti è quello dove c'è uno degli assalitori sparato lontano da un colpo di fucile del padre di Frank che quando atterra ad un metro di distanza, si vede chiaramente che si tratta di un mamozzo di gommapiuma, con le braccia che svolazzano in aria in direzioni impossibili… Almeno per un corpo dotato di ossa, forse per qualche celenterato, ma umani non credo proprio.

La fretta con cui il film è stato girato è palese, una cosa che ha sempre mandato in tilt l’ossessivo compulsivo che c’è in me è l’unghia nera sul pollice sinistro di Thomas Jane… Storia vera, ma soprattutto vado a spiegare.

Reperto numero uno: Unghia del pollice sinistro di Tom Jane.

Nella scena del pontile ad inizio film, quando Frank abbraccia i cadaveri dei suoi cari, è impossibile non notare che Jane ha l’unghia del pollice sul grigiastro andante, come se si fosse acciaccato il ditone appendendo il classico chiodo sul muro. Nella scena dell’inseguimento in auto verso metà film, quando stringe il volante l’unghia e nera, si vede perché sembra che abbia quasi lo smalto. Ora non so dove si sia procurato l’ammaccamento Jane, magari proprio sul set, ma un paio di cose sono chiare:
1. Non ha avuto il tempo di curarsi il ditone perché stava girando il film e durante le riprese l’unghia non è guarita.
2. Hensleigh non se n'è reso conto e non ha mascherato il dettaglio che è stato enfatizzato dal montaggio del film.
Per altro, ho appena avuto un'Epifania: Se in un film sul Punitore, la cosa più interessante da notare sono le unghie nere del protagonista, vuol dire che siamo proprio alla canna del gas.

Ma se il budget era così basso da non permettere ai truccatori di mascherare l’unghia nera di Jane, dove cacchiarola sono finiti tutti i soldi del grosso budget messi sul tavolo dalla Marvel (e dalla Lionsgate)? Facile, nel casting.

Ben Foster in una performance sopra le righe, ma dai? Non lo fa mai...

Guardate il casting di “The Punisher” sembra una parata di star degna dei tappeti rossi dei film festival, persino nei ruoli minori troviamo un nome medio grosso, se non addirittura enorme. Ma il dramma è sul COME questi attori e attrici siano stati utilizzati.

La Samantha Mathis di The Strain interpreta la moglie di Frank e Roy Scheider quella del padre, specialmente con il secondo, è proprio necessario far venir giù Scheider per un personaggio che muore dopo 5 minuti passati sullo schermo? Notando che il padre muore sulla spiaggia, devo considerarlo un omaggio a Lo Squalo? Anche questa hai fatto Hensleigh?!?

"Ti sto aspettando Bruce, questa volta di fucili ne abbiamo ben due".

Rebecca Romijn e Ben Foster interpretano due dei vicini (uno dei quali si innamora di Frank, vi lascio indovinare quale, indizio: non ha i piercing ma le gambe lunghe due metri), la moglie di Saint è Laura Harring e il suo sgherro di fiducia ha i baffi a manubrio di Will Patton.

Ora io dico: hai bisogno di far venir già per forza Laura Harring, per poi doverti inventare primi piani per lei per non litigare con il suo agente? Non puoi prendere un'anonima popputa qualunque senza giocarti un inutile cast di supporto composto da super star che recitano in ruoli da caratteristi? 

"Cassidy ha fatto un commento sul mio seno, lo voglio morto.... Che soffra!".

Ma il dramma vero è rappresentato dal cattivo… Interpretato da… Non riesco… No davvero… John Travolta, ok? Travolta, l’ho detto!

"Buongiorno, sono il pacato e posato caratterista di nome John Travolta".

Ora, il vecchio John quando deve fare il cattivo è capace, il minimo sindacale che si richiede da lui è quello di andare sopra le righe, “Broken Arrow”, “Face Off”, ma anche quella robetta di “Codice: Swordfish” tutti ruoli da cattivo, tre interpretazioni con occhi fuori dalla testa che almeno ti facevano dire: "Ok, quello è il cattivo". Qui? Tracciato piatto, non si capisce se Travolta cerchi di essere misurato, o sia solo svogliato, opterei per la seconda. Le beffa è che il maledetto Hensleigh non lo fa nemmeno ballare, voglio dire, hai fatto cantare Mark Collie, fai ballare John Travolta, no? Lo fa nel 97% dei film della sua filmografia. La cosa ridicola è che nel film c’è anche una scena in cui Travolta potrebbe ballare con Laura Harring, solo che il personaggio si rivolge ad uno sgherro e gli dice: “Fai ballare mia moglie” ed io temo, ma temo sul serio, che nei contenuti speciali del DVD, un compiaciuto Hensleigh abbia da dire qualcosa su questa sua sagace scelta autoriale… Quasi quasi vado a vedermi i contenuti speci… Ma magari anche no! Meglio se vado a fare qualcosa di veramente utile, tipo mettere apposto il mio cassetto dei calzini.

L’imbarazzo è il sentimento che domina su tutto il film e malgrado i monologhi sulla punizione di Frank “Tintone” Castle, la vera punizione è guardarlo, anche se l’ho fatto attraverso le dita della mia mano, impegnata nell'universale gesto del FACCIAPALMO… Venite ancora a parlarmi male di Dolph Lundgren, dai, provateci.

Ci vediamo qui per Gara 3, prossima fermata: Zona di Guerra.

P.S. Ultima cosa giuro:
Thomas Jane ci ha riprovato con il Punitore, ha rotto il cazzo a tutti finché non ha convinto Phil Joanou a dirigerlo in un corto di 10 minuti nel 2012, si intitola “Dirty Laundry”, c’è anche quel mito di Ron Perlman… Non potevano fare TUTTO questo film così? Brutto?

18 commenti:

  1. Ovviamente mi risparmio dal batterti le mani fino allo spellamento e sottolineare quanto ogni tua parola sia Verità rivelata ^_^ in quel periodo lessinil fumetto di Ennis e giocai al videogioco ufficiale della saga "Bentornato Frank": il russo era un bastardo di big boss mentre nel fumetto è divertentissimo. Sarebbe bastato poco per fare un buon film, e infatti non ci sono riusciti..
    La scena del gelato mi ha fatto infuriare, Frank non avrebbe mai fatto un giochetto del genere, ho gridato, poi per caso ho riletto la saga di Dixon d ho ritrovato la scena identica: ho pianto a lungo...
    Chiudo regalandoti una chicca. Mentre giravano il film intanto Dolph Lundgren lavorava all'ottimo "Direct Action", dove interpreta un poliziotto manesco che picchia chiunque. Quando entra in scena, è in un dove un teppistone lo minaccia... indossando la maglietta del Punisher! Dolph lo smonta di mazzate e poi lo battezza con una frase da applauso: bella maglietta! :-D
    (Cito a memoria, ma la frase dovrebbe essere quella ^_^)

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    1. Grazie mille! ;-D
      La scena del ghiacciolo è pessima ma almeno nel fumetto è disegnata (alla grande) da John Romita Jr. Qui nemmeno quello. Non l’ho mai visto “Direct Action” adesso dovrò guardarlo per forza! Grazie per l’aneddoto ;-) Cheers!

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  2. Il povero Thomas Jane è anche un discreto attoruccio, però questo non era il ruolo per lui.
    Diciamo che questo, purtroppo, è un film sbagliato dall'inizio alla fine.
    E con questo abbiamo detto tutto.

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    1. Concordo, anche su Thomas Jane, che i suoi ruoli lì fa anche con buoni risultati, ma qui poveretto si vede che non è materia sua ;-) Cheers!

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  3. Pensa che nemmeno mi ricordo la trama... L'ho proprio obliterato ahah

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    1. Eheh mi sai che hai fatto la cosa migliore ;-) Cheers!

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  4. Speriamo che la sua prossima apparizione nella seconda serie di Daredevil dia giustizia al personaggio.

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    1. Il motivo per cui ho deciso di ripassare questi tre (il prossimo arriva a breve) film sul Punitore, ingraziarmi gli Dei con un sacrificio sperando di vedere un Frank Castle decente nella seconda stagione di Daredevil ;-) Cheers!

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    2. Quella non vedo l'ora che arrivi!!!!Netflix facce sognà!!!!

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    3. In Netflix we trust! ;-) Cheers!

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    4. "Il motivo per cui ho deciso di ripassare questi tre (il prossimo arriva a breve) film sul Punitore, ingraziarmi gli Dei con un sacrificio sperando di vedere un Frank Castle decente nella seconda stagione di Daredevil ;-)"

      Ah, ah! lol

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    5. Ridendo e scherzando, è stato davvero uno dei più azzeccati, ed ora rinnovo il sacrificio al Dio Crom per la sua stagione solista! ;-) Cheers

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  5. Felice di essermelo perso XD
    Ora però mi è ritornata voglia di leggere i fumetti di Ennis .___.

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    1. Non ti sei perso molto, i fumetti di Ennis invece... Magari dopo la rilettura di Preacher ci potrei pensare ;-) Cheers!

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  6. Non l'avevo guardato all'epoca,non andando matta per il personaggio,ma se mai avessi avuto voglia di recuperarlo,l'ho persa definitivamente ;) Il Khal,che l'aveva visto all'epoca,dice che era un film comico(mi sa involontariamente XD ).

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    1. Si decisamente comico, ma non nel senso giusto ;-) Il terzo film dedicato al personaggio corregge un pò il tiro per fortuna... Cheers! ;-)

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  7. Quando i film tratti dai fumetti Marvel rischiavano di andare già alla deriva! XD
    Credo sia l' unico cinecomic che si sia mai visto mia sorella! Mi pare soprattutto per la presenza di Travolta. XD
    Eh, eh! E poi la gente si lamenta quando non ci si ispira troppo ai fumetti! XD

    "La cosa ridicola è che nel film c’è anche una scena in cui Travolta potrebbe ballare con Laura Harring, solo che il personaggio si rivolge ad uno sgherro e gli dice: “Fai ballare mia moglie” ed io temo, ma temo sul serio, che nei contenuti speciali del DVD, un compiaciuto Hensleigh abbia da dire qualcosa su questa sua sagace scelta autoriale"

    Avrà voluto spiazzare il pubblico! XD

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    1. Sai che lo penso pure io? Faccio finta di farlo ballare e invece... Ciccia ;-) I fumetti di Ennis sono unici, penso che siano inadattabili per lo schermo, troppo grotteschi ;-) Cheers

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