domenica 25 ottobre 2015

Buffy L’ammazzavampiri - Stagione 4: Hush little baby don't say a word...


Ho sentito dire peste e corna della quarta stagione di Buffy, ma onestamente l’ho trovata molto più riuscita della terza, ambientare tutto al College contribuisce a far maturare i personaggi, poi diciamolo: questa stagione contiene un paio di colpi di scena grossi e due degli episodi migliori di tutta la serie.

Dopo qualche episodio in cui Buffy fa i conti con la vita del College (4x01 Freshman o 4x05 Beer Bad) questa è la stagione dove la bionda cacciatrice si da più da fare, non tanto con i vampiri, quanto sotto le lenzuola, infatti passa anche un intero episodio a fare sesso (4x18 Where the Wild Things are) scatenando un casino. Ma non è questo il motivo per cui ho apprezzato questa quarta stagione… Non sono mica un maniaco sessuale! Cioè, non fino a questo punto almeno…

La stagione contiene un sacco di episodi scemi, ma gustosi, come Superstar (4x17) dove la classica sigla della serie cambia, per effetto dell’incantesimo di cui tutto il mondo è vittima, quindi anche noi spettatori. Oppure lo spassosissimo finale di Feart Itself (4x04) che personalmente mi ha fatto davvero ridere ("dimensioni non in scala", dai che spasso!).

Anche questa scena qui, a livello di comicità non scherza per niente...
Ma è anche la stagione in cui prima perdiamo e poi ritroviamo (per perderlo nuovamente) il grande Oz. Personalmente ho sempre apprezzato il personaggio interpretato da Seth Green, con la sua calma da fare invidia a Fonzie, un'altra serie si terrebbe stretto un personaggio del genere (con i suoi continui cambi di colore di capelli), ma Joss Whedon aveva altri piani in testa. Come vi dicevo parlando della stagione precedente, sono i dettagli a fare la differenza in Buffy e dopo averlo solo accennato, un personaggio della serie cambia orientamento sessuale.

Ora, bisogna inquadrare un attimo la scelta fatta da Whedon, in una serie con un target adolescenziale, per altro di grande successo, lui butta dentro la tematica dell’omosessualità, mostrandola con il minimo di clichè consentiti dalla legge, considerando, inoltre, che la serie è andata in onda verso la fine degli anni ’90 e i primi anni 2000, quindi non proprio nel pieno della “Golden Age” delle serie tv che stiamo vivendo ora dove tutto è consentito pur di fare audience, è una scelta piuttosto coraggiosa.

"Cosa? Che cosa succede in questa stagione? Dimmelo! Devo saperlo!".
Il continuo tira e molla tra Whedon e il Network deve essere stato un testa a testa degno delle più epiche sfide, ma ogni volta che Whedon ha avuto carta bianca ha saputo sfruttare al meglio l’occasione, infatti in “Buffy” gli episodi più belli, sono quelli che abbandonano la fin troppo collaudata routine (quella che prevede un combattimento allo scoccare del minuto 35… di… Tuttti… Gli… Episodi… TUTTI!).

Come vi raccontavo, “Buffy” ha parecchio in comune con i fumetti di Super Eroi, proprio in questa stagione assistiamo al ritorno di un Super Cattivo e ad un altro classico topoi delle storia super eroistiche americane, ovvero: eroe e cattivo che si scambiano di corpo, un po’ come è successo recentemente a Spider Man divenuto Superior.

"Decolliamo e nuclearizziamo".
La lunga trama orizzontale della stagione, prevede il solito cattivone, in questo caso il potente Adam, un Frankenstein con lettore floppy disk nel mezzo del torace (i Floppy disk! Ma vi rendete conto? Che tenerezza!), ma soprattutto la presenza del biondo Riley e dell’Iniziativa. La comodità di vedere una vecchia serie, in diretta dal 2015, è che si ha una panoramica più ampia: è abbastanza chiaro che quest'idea sarebbe poi sbocciata in quel capolavorone senza sterzo intitolato “The Cabin in the woods”, non aggiungo dettagli per non rovinare la visione di questa serie, o del film scritto da Whedon, ma è impossibile non notare la parentela tra le due idee.

Per quanto mi riguarda, poi, la quarta stagione è quella che corregge anche gli errori della precedente, invece di un episodio doppio finale eccessivamente lungo, questa stagione si gioca un ultimo episodio onirico bellissimo, zompettando tra i sogni di Willow, Xander, Giles e Buffy (4x22 Restless) è una chicca che sembra uscita da una nottata di David Lynch passata a rigirarsi nel letto cercando di dirigere la peperonata. L’episodio in questione mescola mille mila dettagli pescando a piene mani dal subconscio dei quattro personaggi, il risultato è quello di riuscire a fare un punto sulla loro evoluzione, ma utilizzando un punto di vista differente e decisamente più figo.

Se volete sapere cosa stanno sognando questi quattro dormiglioni dovrete guardare il finale di stagione.
Ma il fiore all’occhiello di questa stagione, è senza ombra di dubbio Hush (3x10), vi dicevo che “Buffy” ha spesso dei punti di contatto con Doctor Who, bene Hush è l’episodio più (Steve) Moffat(tiano) mai scritto da Joss Whedon.

I Gentlemen arrivano a Sunnydale e si portano via la parola di tutti gli abitanti, che si risvegliano… Muti!
Il colpo di genio sta nel fatto che in 45 minuti, Whedon tratteggia una società che ha perso la parola (in cui le lavagnette per scrivere costano 10 Dollari) e i protagonisti sono costretti a comunicare a gesti con risvolti tante volte comici, come quando Buffy cerca di suggerire di uccidere le creature usando il paletto, ma sulla base della sua mimica, sembra che voglia ammazzarli a colpi di energiche pugnette (Whedon è un cretino, quando ci si mette è un adorabile idiota!).

"Buffy per favore un pò di contegno, è una serie per ragazzi questa ok?".
Sotto il trucco di uno dei Gentlemen troviamo il mitico Doug Jones, in effetti lungo, secco e con quelle manone sempre in movimento, o era lui, oppure una versione creepy (ancora più creepy) di Enzo Miccio, non ci sono tante alternative. Non credo sia un caso se l’ordine del Silenzio, creato da Steve Moffat dopo questo episodio, abbia molti punti in comune (anche di look) con i Gentlemen, secondo me anche il Moffa apprezza il talento di quel geniaccio di Joss Whedon.

Più li guardo più mi sembrano Enzo Miccio.... Brrrrr!
Come al solito riesco ad andare contro tendenza e, malgrado abbia sentito tanti parlare male di questa stagione, al momento è la mia preferita tra tutte quelle che ho visto, avercene di brutte stagioni come questa!

6 commenti:

  1. Splendido viaggio: è come se stessi vedendo la serie insieme a te ^_^

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    1. Ti ringrazio, mi sto soffermando sugli episodi più meritevoli, in questa stagione c'è ne sono un paio, e nella prossima uno che è veramente clamoroso ;-) Cheers!

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  2. Ahhh i Gentlemen chi se li scorda!
    Per il resto, la stagione è un po così. Alcuni episodi li ho trovati un po piatti, altri molto interessanti

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    1. A me il cambio di location è piaciuto, è anche l'unica stagione dove ci viene spiegato per bene di cosa si sostenta Buffy, che a volta pare vivere di aria ;-) I Gentlemen sono una bomba, così come l'ultimo episodio onirico ;-) Cheers!

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  3. E non dedichi nemmeno un trafiletto alla modifica tecno organica di Spike, al centro di quella trasformazione che lo renderà protagonista di moltissimi episodi delle serie successive?! ARGH! :)

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    1. Mi sono fatto entusiasmare dalla bellezza dell’episodio “Hush” e mi sono dimenticato di parlarne!! ;-)
      L’evoluzione di Spike mi ha in parte urtato e in parte esaltato, urtato perché troppo spesso finisce a fare il “servo della gleba” citando gli Elii, ma è anche un personaggio sfaccettato e mitico, anche grazie alla trasformazione in stile “Cura Ludovico”.

      Inoltre la sua prigionia, la trasformazione, sono il seme dell’idea da cui poi è germogliato quella bomba di “The Cabin in the woods”, qui Whedon stava facendo le prove generali ;-) Cheers!

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