lunedì 24 agosto 2015

Housebound (2014): In the middle of the street…


Ve lo ricordate “La Casa Nera” di Wes Craven? Io me lo ricordo bene, perché la prima volta che lo vidi ero con un mio amico, onestamente, se dovessi fare un'ipotetica classifica delle giornate più sinceramente divertenti della mia vita, quella visione del film di Craven è almeno nella Top Five, tanto che ancora oggi, quando sento parlare di “La Casa Nera” scoppio a ridere (storia vera).

Sì, perché il film, con il suo miscuglio di generi, un po’fiaba per bambini un po’ Horror, si offriva ad alcuni momenti di “ridoppiaggio” da parte mia e del mio compare, il risultato è che quel pomeriggio, ci siamo spanciati dal ridere fino alle lacrime. Da allora, non credo di averlo più rivisto, anche perché vi giuro… Mi viene da ridere ancora oggi solo a pensarci.

Evidentemente, non sono l’unico che si è spanciato guardando “La Casa Nera” da ragazzetto, perché mentre guardavo “Housebound” ho trovato dei punti di contatto con il film di Craven ed ora vi spiego il perché…Contenti?

"Eh si felicissime, non vediamo l'ora...".
La Nuova Zelanda non è nuova all’Horror comico, tutti vogliamo bene a Pietro di Giacomo ben prima che vincesse la statuina di Zio Oscar (un po’meno per la battaglia dei cinque eserciti), questo “Housebound” viene proprio dalla Terra dei Kiwi.

Kyle Bucknell (Morgana O'Reilly non proprio la vostra tipica protagonista di Horror come attitudine e bellezza) viene arrestata mentre cerca di portare a termine una strampalata rapina ad un bancomat, il giudice la condanna a 8 mesi di carcere? No, molto molto peggio… Ai domiciliari. Ma a casa con i suoi genitori! (E questo dimostra che si tratta davvero di un film dell’orrore!!).

"No! A casa con i miei genitori no! Dovrete passare sul mio cadavere...".
Kyle non sopporta la petulante madre, non comunica con il patrigno Graeme, è infastidita da Amos, il tizio della compagnia di sicurezza, addetto al controllo dei suoi movimenti e al funzionamento del suo braccialetto elettronico, ma soprattutto… Si annoia, si annoia da morire, peggio di dover tornare a convivere con i proprio genitori, con cui ha evidenti problemi non risolti, c’è solo il logorio delle lunghe giornate di far niente…

La madre di Kyle è convinta che la casa in cui vivono sia infestata da qualche spirito maligno, tra rumori notturni, un inquietante orsetto a pile e alcune sospette sparizioni di oggetti, anche Kyle comincia a crederlo. La trama si complica quando Kyle scopre che proprio in quella casa, anni prima, è avvenuto un efferato fatto di sangue, con l’aiuto di Amos, Spiritista e Detective delle Domenica, inizia ad indagare.

"Guarda che come sosia di Jimmy Stewart sei penoso..."
Voi direte: a parte la situazione iniziale dei domiciliari della protagonista, che è un espediente abbastanza originale per tenerla chiusa in casa, sarà il solito Horroricchio pieno di Jump Scare e trovate già viste mille volte…. Invece no! Perché “Housebound” è soprattutto un riuscitissimo miscuglio di generi.

Ci sono premesse Horror e alcuni momenti grondanti sangue, il sottogenere delle case infestate si mescola al giallo, al Thriller e tutto è condito in salsa di commedia, ma soprattutto “Housebound” è un film scritto bene: le motivazioni dei personaggi funzionano, il rapporto tra di loro è chiaro e la trama cambia di direzione più volte, ma sempre in maniera sensata e ogni colpo di scena, funziona sempre perché riesce a mettere in moto il prossimo momento Comico/Horror/Giallo a seconda dell’esigenza.

Al pari di “La Casa Nera” si gioca molto bene la trovata di “Qualcosa che vive nelle intercapedini”, sempre come il film di Craven, riesce ad essere un misto di generi, ma la differenza di “The People Under the Stairs” è che in questo film, quando ridi non è per le trovate involontariamente comiche della trama, ma perché c’è la volontà precisa di far ridere, riuscendoci molto bene, senza parodiare nessuno dei generi utilizzati.

Cantatevi la sigla de "La Famiglia Adams" nella vostra testa...
Gerard Johnstone, scrive, dirige e monta il film, il nostro arriva da un Sit Com Neozelandese che non faccio nemmeno finta di conoscere. Si vede perché il personaggio della madre della protagonista, sembra davvero un personaggio ben fatto di una Sit Com, solo traslato all’interno di un film Horror.

Girato con pochi soldi e tanta passione per i generi utilizzati, il film di Johnstone non fa ridere per una singola battuta memorabile, ma diverte perché funziona nei suoi contrasti e l’umorismo scaturisce naturalmente dai personaggi e dalla situazioni. E' il classico film che sembra semplice e soprattutto facile da realizzare, che poi è la caratteristica principale delle cose fatte da quelli bravi: farvi credere che fare una commedia Horror intrisa di Giallo sia una roba alla portata di tutti.

Un ruolo importante lo gioca la casa stessa, ci va una mano ferma per gestire in maniera logica una location che di fatto è un labirinto. L’unico difetto di questo film è probabilmente la sua impossibilità di essere etichettato, troppo horror per i fan del Giallo, e troppo comico per quelli dell’Horror, ma a mio avviso, è proprio la principale qualità della pellicola, la sua natura deviante, secondo me potrebbe piacere a chi ad esempio, è allergico agli Horror, anche perché un buon film di solito mette d’accordo tutti.

Housebound in the middle of the street


22 commenti:

  1. Questo film fu una vera rivelazione, ti tiene incollato per tutta la sua durata, è impossibile da classificare (anche perchè passa durante la visione stessa da genere a genere) e, proprio per questo, divertentissimo!

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    1. Concordo é un po' horror un po' commedia e un po' thriller con mistero, tutto ben gestito a me ha divertito, avercene di film così ;-) Cheers!

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  2. Uh che ghiotta segnalazione! Ho un debole per i film neozelandesi, e recentemente ho scoperto un "kiwi western" molto divertente. Credo sia nella loro natura aggiungere dell'umorismo anche in generi storicamente "seri" ;-)
    Bella rece e ottima dritta!

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    1. Ti ringrazio ;-) Si hai ragione probabilmente fa parte del loro spirito, come si chiamava il western? Cosi se non l'ho visto me lo vado a cercare ;-) Cheers!

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    2. http://hotmag.me/zinefilo/western-good-for-nothing-2011/
      Eccolo qui nella vecchia casa del Zinefilo in attesa di essere trasferito ;-)

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    3. Grazie mille me lo vado a leggere e a cercarmi il film ;-) Cheers!

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  3. Moooolto mooolto interessante, lo cerco e me lo vedo. Grande Cassidy.

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    1. Figurati che ci sto a fare qui sennò? ;-) Fammi sapere come lo hai trovato, Cheers!

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  4. Non so: leggendo la tua recensione - e la tua descrizione della protagonista, quasi quasi mi innamoravo di questo film.
    Adesso lo devo assolutamente vedere; un bel tocco di comedy in un horror (a volte) ci sta! :D

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    1. Secondo me è un film brillante per lunghi tratti, poi si segue facile, cambia di genere senza sbattertelo in faccia, fammi sapere come lo hai trovato ;-) Cheers!

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    1. Grazie ti ringrazio, chiamami Cassidy come fanno tutti ;-) Cheers!

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  6. Visto e recensito tempo fa ^-^
    Grandissimo film Cassidy ;)


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    1. Grazie mille, andrò a leggermi la tua recensione ;-) Cheers!

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  7. Prova a cercare Wyrmwood ( è uno strano Z-movie )

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    1. Visto, lo trovi recensito anche qui sulla Bara ;-) Cheers! P.S. Ti metto il link per comodità http://labaravolante.blogspot.it/2015/02/wyrmwood-per-una-volta-la-locandina-non.html

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    2. sorrami Cassidy ahaha il ritorno al lavoro mi ha rincretinito ;)

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    3. No problem, a me tocca tornare in schiavitù Mercoledì quindi sei super-giustificato ;-) Cheers!

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  8. La casa nera a me invece ricorda un'infelice pomeriggio in cui scoprii che quel film che avevo apprezzato da ragazzetto, rivisto in dvd oltre la ventina mi piacque assai meno, anzi, diciamo che mi fece proprio cacare, boh, non so nemmeno se ce l'ho ancora quel dvd (uno dei tanti missing in action dei traslochi). E' un brutto colpo quando scopri che un film dell'infanzia/preadolescenza ti è invecchiato dentro ed è andato in aceto. Fatto sta che da allora ebbi una certa repulsione per buona parte della filmografia di Wes Craven, al sentirlo nominare mi si alza il bordo del labbro...
    Però dalla recensione Housebound sembra roba ghiotta, cercherò di scacciare questi fetenti ricordi dalla mente.!

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    1. Se può consolarti, Housebound ha ricordato "La casa nera" solo ai miei neuroni, che sono strambi come il loro proprietario ;-) Per il resto ti capisco, anche io ho un rapporto conflittuale con il vecchio Wes, una volta però "La casa Nera" vorrei rivederlo, per vedere l'effetto che fa ;-) Cheers!

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  9. Simpatico da morire e sì, incredibilmente debitore di quel mezzo capolavoro made in Craven. Come spesso accade, i Neozelandesi lo fanno meglio, soprattutto l'horror demenziale!

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    1. Hai appena guadagnato la cittadinanza onoraria della Nuova Zelanda ;-) Il film di Craven devo proprio rivedermelo una di questa volte ;-) Cheers!

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