Tre è sempre
stato il numero di “The Human Centipede”, erano tre le vittime del primo film
e Tom Six ha sempre dichiarato che aveva in mente una trilogia. Giunti
all'ultimo capitolo, viene voglia di prenderlo a calci nel sedere… Tre volte.
Siccome gli è
andata bene con il secondo capitolo, Tom Six deve aver pensato che la chiave
per il successo siano le citazioni meta-cinematografiche, il problema è che il
rischio di scadere nell'auto referenzialità è sempre dietro l’angolo, infatti
quando vedi apparire nel film, Tom Six, nei panni (e nel cappello) di Tom Six,
ti viene voglia di mandarlo sonoramente a cagare. Se non fosse per quello, ci
penserebbe il film a convincerti, dimenticatevi le suggestioni malsane del primo e il metaforone splatter del secondo, per questo terzo capitolo la
parola chiave è caciara. Quando tra molti anni parleremo di questa saga, non mi
stupirò se ci ritroveremo a dire cose tipo “The Human Centipede 3 è quello in
bianco e nero?”, “No, è quello con la porno segretaria”…
Bill Boss
(Dieter Laser, cattivo del primo film occhiolino occhiolino!) è il direttore di
un carcere di massima sicurezza del Texas, un posto che farebbe sembrare
Guantanamo un hotel a cinque stelle. Malgrado la tortura e il water boarding, i
detenuti della prigione sono costantemente in rivolta, il bilancio è in rosso e
il governatore (Eric Roberts) minaccia di licenziare lui e il suo braccio
destro Dwight (Laurence R. Harvey, il cattivo del secondo film occhiolino
occhiolino!).
Lo psicopatico
direttore della prigione vive nel terrore che uno dei più feroci detenuti
(Robert LaSardo) gli faccia la pelle e passa le sue giornate sbraitando,
usufruendo di servizietti della sua procace segretaria (Bree Olson) e
nutrendosi di particolari caramelline essiccate che non volete sapere che cosa
sono in realtà né da dove provengono, credetemi.
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Ecco perché non dovete mai mangiare le caramelle che trovate sulla scrivania del vostro capo... |
Ma proprio dai
DVD dei film “The Human Centipede” e del suo sequel, che Dwight porta sempre
con sè anche in ufficio, arriva l’idea per rivoluzionare il sistema carcerario
americano: The Human-Prison Centipede.
Le questioni
sono due: Tommaso Sei si deve essere bevuto il cervello, oppure, non sapendo
come concludere la saga, ha deciso volutamente di buttarla in caciara, la
pretesa di essere politicamente scorretto al 100% viene rispettata, anche
perché il film è una critica alla società americana scritta con il pennarello a
punta grossa, farcita di maltrattamenti sessisti e insulti raziali ripartiti in
parti uguali a tutte le etnie, l’unico a salvarsi un po' dalla mattanza
religiosa è un detenuto di origine Mussulmana…. Ma mi viene da pensare
che sia una mossa paracula per evitare ripercussioni puntando a bersagli più
facili.
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"Arrivedorci!" , "Stènlio, sei sempre il solito stupìdo!" |
Il film mette
in scena almeno un paio di momenti splatter piuttosto spinti (un'evirazione
truculenta e la “Death Rape”), ma tutto è condito da questa atmosfera in stile
exploitation, i colori caldi del deserto e perfino l’atmosfera Texana
dovrebbero ricordare un film degli anni ’70 (il trailer aveva anche voce off e
scritte in caratteri volutamente retrò), ma il risultato è comunque un film
eccessivamente verboso, in cui la satira è davvero di basso livello e la
critica sociale è veramente poco affilata.
La questione
recitazione, poi, affossa il film definitivamente.
Il
nazi-carceriere Dieter Lasen penso che non smetta di urlare nemmeno per un
secondo, tutti i suoi monologhi e le righe di dialogo del suo personaggio,
vengono urlate a squarciagola, in alcuni momenti urla così forte che le parole
diventano quasi incomprensibili. La sensazione è che Tom Six lo abbia lasciato
completamente a briglia sciolta sul set, al massimo chiedendogli di esagerare
il più possibile, nemmeno fosse un Nicolas Cage qualunque…
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Come far passare Nicolas Cage per un attore composto e misurato... |
La segretaria
è la più imbarazzante di tutto il cast, ma evidentemente non è stata scelta per
come recita… Aspettate un attimo, Time Out Cassidy!
Dopo una veloce ricerca in rete, ho dato un'occhiata a
quali altri film aveva preso parte Bree Olson nella sua carriera, a giudicare
dai titoli, adesso ho capito perché recita così male e perché è così giusta
nella parte della PORNO segretaria… Andiamo avanti!
Alla luce del
Time Out, allora posso dire che il più imbarazzante di tutto il cast è
sicuramente Eric Roberts, il fratellone di Julia, sfoggia il minimo sindacale
di facce, applicate ad uno che è qui solo per pagarsi la rata del mutuo, per
altro, complimenti anche al reparto costumi, che lo fascia in un completo di
almeno due taglie più grande del necessario.
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"Ma davvero quel cretino di Cassidy pensava che io fossi un attrice?" |
Se l’idea di Tom Six, era quella di concludere la
trilogia con un “Final sequence“ in grado di picconare seriamente la politica
americana, beh non ci siamo proprio, ma a mio avviso Tommaso Sei ha deciso che
l’unico modo per concludere questa trilogia tanto chiacchierata era fare quanto
più macello possibile e buttarla sul ridere. Penso ancora che Tom Six sia uno
dei pochi in giro in grado di mettersi in scia a gente come Frank Henenlotter,
sfornando B-Movie provocatori e sopra le righe, ecco, magari i primi due
capitoli della saga gli sono riusciti un po’ meglio di questo, però eh?
eh eh in rete ci sono delle foto in cui Bree Olson è mooooolto espressiva...sono contento che concordiamo su questo film...una vera monnezza...peccato perchè i primi due valevano...
RispondiEliminaCon tutti i vestiti addosso ho fatto fatica a riconoscerla eh eh ;-) Un vero peccato, il modo peggiore per chiudere una trilogia iniziata alla grande. Grazie per il commento, cheers! ;-)
EliminaMi stai invogliando sempre di più a spararmi tutta la trilogia ^_^
RispondiEliminaAh si il terzo capitolo in particolare é proprio roba per il zinefilo ;-) Cheers!
Eliminaecco, gia' ho evitato i primi due...
RispondiEliminaI primi due sono crudi ma almeno sono bei film, questo è brutto e basta ;-) Cheers!
EliminaMah, solitamente negli ultimi anni il nome Eric Roberts è sinonimo di FUFFA. Detto questo, manco con gli occhi di un altro, ribadisco.
RispondiEliminaIn effetti la presenza del fratelli di Julia garantisce lo squallore con la presenza ;-) Cheers!
Eliminauna netta forzatura rispetto agli altri 2
RispondiEliminaConcordo, la cosa strana è che ha sempre minacciato una trilogia, ma allora perché concluderla con un terzo capitolo così moscio? Mah misteri del Tom Six ;-) Cheers!
EliminaCome con Insidious, anche qui ho zompato l'intera trilogia. Però in questo caso ho visto l'episodio di South Park in cui Kyle (era Kyle?), non avendo letto le condizioni e i termini del servizio di iTunes prima di accettare, si ritrova al centro dello humancent-iPad.
RispondiEliminaTornando seri, primo e secondo da recuperare (perché almeno c'è gente che muore male), terzo da lasciare (perché la segretaria su di me non ha alcun effetto). Segno.
Bravissima, ti vedo sul pezzo ;-) Era proprio Kyle nell'episodio "humancentipad" per dirti del livello di auto-citazionistmo, in questo terso film Tom Six riceve i complimenti anche per essere stato citato in "South Park" ;-) Questo lo puoi proprio evitare, non tanto per la segretaria ma quando il fatto che è proprio brutto forte ;-) Cheers!
Eliminaio ho visto solo il primo capitolo, il secondo ho delle riserve, ma di questo film ho letto dal bradipo che è una cavolata assurda, che fa lo salto? ^_^
RispondiEliminaQuesto é il peggiore della trilogia, secondo me se ti senti in vena di robe toste buttati sul secondo, questo lo puoi lasciare perdere ;-) Cheers!
EliminaSarà pure una trashata ignorante ma secondo me vedere "Ranieri" che sbraita e balla vale la visione! LOL
RispondiEliminaIn effetti è identico, sembra proprio Massimo Ranieri :-D Eppure quelle rare vole a cui ripenso a questo film, me lo ricordo solo perchè dei tre è quello con la segretaria :-p Cheers
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