Il Venerdì qui alla Bara Volante è il giorno dedicato a John Milius, abbiamo già parlato del clamoroso Dirty Harry, quindi oggi è il momento di parlare del suo seguito Una 44 Magnum per l’ispettore Callaghan.
Il rischio di un sequel è quello che per
dare al pubblico ciò che vuole (ovvero altro Dirty Harry) si rischia di
svalutare e sovraesporre il personaggio. Ma siccome nel 1973 le Major ancora ci
tenevano a produrre film decenti e a fare soldi (nel 2015 la seconda voce è più
che sufficiente…), la Warner affida di nuovo il caso Dirty Harry a John Milius,
che firma il soggetto del film, mentre la sceneggiatura viene scritta a quattro
mani con Michael Cimino, che solo un anno dopo dirigerà proprio Eastwood nel
bellissimo “Una calibro 20 per lo specialista”, di cui un giorno dovrei anche
decidermi a scrivere su qualcosa come si deve…
Per me la questione è tutta da ricercare
nelle enormi polemiche che hanno seguito il primo film, quindi questo sequel,
pare cercare in tutti i modi di ridimensionarsi, ma senza calare le braghe, è
chiaro l’intento di smussare qualche angolo, ma per nostra fortuna si possono
fare soldi al botteghino, anche senza svendersi completamente.
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"Da grandi vogliamo essere dei Callaghan anche noi". |
Alla regia c’è Ted Post che aveva già
diretto Eastwood in “Impiccalo più in alto”, già regista del peggior film della
saga “Il pianeta delle scimmie” (“L'altra faccia del pianeta delle scimmie” il
remake di Burton è così brutto che nemmeno lo considero) e che prima ancora
aveva fatto solo tv, con parecchi episodi di “The Twilight Zone". Proprio dalla tv
arrivano anche altre facce note, uno dei giovani agenti al centro del film, è
interpretato da David Soul, il biondo di “Starsky & Hutch”.
“Magnum Force” da noi diventa “Una 44 Magnum
per l’ispettore Callaghan” (che belli i titoli italiani degli anni ’70!), forse
prendendo ispirazione dai fantastici titoli di testa: un bel primo piano sulla
pistola di Callahan.
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Migliori titoli di testa di sempre... e se non vi piacciono preparatevi al fuoco! |
Tutto il film è una riflessione su come
Harry Callahan abbia alzato il livello della lotta contro il crimine, in
pratica è Dirty Harry che riflette sul “The Dirty Harry Problem”.
Un vigilantes uccide i maggiori criminali
di San Francisco, lo fa sempre con lo stesso modus operandi, travestito da
poliziotto, avvicina le vittime in auto, li fa accostare chiedendo patente e
libretto e poi li uccide dentro le loro auto. Le vittime selezionate solo
persone palesemente colpevoli, specialmente agli occhi dell’opinione pubblica.
A differenza del primo film, la distinzione
tra buono e cattivo non è più così netta, la cura e il male ora si
assomigliano, i giovani agenti freschi di accademia, sono stati ispirati
dall’Ispettore Callahan, che è costretto ad affrontare le conseguenze del suo
modo di agire.
Milius e Cimino dedicano parte dello script
anche ad esplorare il personaggio di Harry Callahan, lo vediamo interagire con
altre persone, ha un nuovo partner (nero), per altro una faccia notissima, vi
ricordate il dirigente della OCP di colore in “Robocop”? E' lui, più giovane e
con l’afro in testa, ma è lui!
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"Dimmi un pò ragazzo, ti sei presentato al colloquio con la OCP con quella zazzera?". |
Callahan si intrattiene con una trombo
amica (chiamarla fidanzata mi sembra eccessivo), che guarda caso è un'orientale
anche un po’ Hippy, qui mi immagino Milius fare gli sguardi scuri a Cimino, evidentemente
fan del fenotipo femminile in oggetto (sì, stavo pensando proprio alla
protagonista femminile di “L'anno del dragone”). Pensate che Harry ha persino
un vicino di casa Gaio che non si fa i fatti suoi quando lo vede armeggiare
con la posta.
Questo giusto per ribadire che gli autori sono
stati molto attenti a dare un'immagine più umana al personaggio e nei film
successivi questa tendenza sarebbe continuata, anche con il cambio degli
sceneggiatori.
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"Ferie revocate CallaHAn, torna subito a lavorare...". |
Quello che manca a “Una 44 Magnum per
l’ispettore Callaghan” sono forse le frasi ad effetto di Callahan, vuoi anche
per l’assenza di Siegel, sembra tutto un po’in misura minore, come se il primo
film andasse a volume dieci, mentre questo a otto, non so se ho reso l’idea. Anche
le musiche di Lalo Schifrin sono meno protagoniste, ci sono e riempiono bene le
scene, ma non giganteggiano come nel primo capitolo della saga.
Detto questo, “Magnum Force” fila via che è
una meraviglia, Hal Holbrook il superiore di Dirty Harry è una vera carogna, ad
ogni visione mi gusto il modo in cui Holbrook pronuncia “Callahan” con la “Ha”
bella aperta. La scena della gara di precisione è favolosa, ogni volta che vedo
Callahan sparare alla sagoma del poliziotto faccio “Noooo! Ha perso!” (Storia
vera). Che poi a ben pensarci è una super scena: Harry spara alla
sagoma di un poliziotto davanti a David Soul (Davide Anima), come a dire “Fai
occhio biondino”, ma in realtà è tutto un modo per mettere le mani su un
proiettile proveniente dal revolver dello sfidante.
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"Mettitelo in testa Cassidy, io non sbaglio mai un colpo". |
La scena della sparatoria con i criminali
al porto è coordinata alla perfezione, con Eastwood che resta appeso al cofano della
macchina con una mano (nell’altra, ovviamente, impugna la 44 Magnum), ma il Top
del Top di questo film sono sicuramente i 10/15 minuti finali. Callahan fugge in auto
con dietro gli inseguitori in motocicletta, un'esaltante scena piena di
sgommate, che si conclude con quella che forse è la sola frase epica
pronunciata da Callahan per tutto il film, ma che per me vale da sola tutta la
pellicola, mi sono ritrovato a citarla, più o meno volontariamente centinaia di
volte nella mia vita: “A man's got to know his limitations”.
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"Accosti immediatamente! Ha il fanalino posteriore destro rotto!". |
L’apice emotivo dello script di Milius e
Cimino resta, comunque, lo sconto faccia a faccia con i giovani agenti. Messo di fronte ad un ideale paternità del
plotone di vigilanti, Dirty Harry si schiera, anche lui è contro il Sistema, che
però resta l’unica cosa che separa l’umanità da caos. Finchè qualcuno non ne
inventerà uno migliore, lui continuerà a difendere
(anche se a suo modo) questo, nel tentativo di farlo rispettare. Se
sentendo queste parole vi viene in mente un pezzo dei Megadeth, tranquilli,
tutto sotto controllo…
Il film fu un successo che non scontentò i
fans e fece ripensare anche qualche critico, forse in virtù dell’ampliamento
del pensiero e del personaggio di Callahan. Eastwood titaneggia come sempre,
con la sicurezza di chi sa di essere di nuovo dentro la giacca del personaggio
per cui sarà ricordato. E' una bella lotta, però, tra la giacca di Tweed con le
toppe sulle maniche, o il Poncho marrone del Pistolero senza nome (Yeah!).
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"Nel mio armadio ho solo Ponchi marroni, giacche di Tweed e confezioni di proiettili Magnum". |
Ted Post non è Don Siegel e in certi
passaggi si vede molto (anche troppo), ma “Magnum Force” resta un raro caso di
sequel ideologicamente fedele al personaggio, ovvero come fare soldi senza
tirare un calcio al secchio del latte sprecando tutto il lavoro fatto, a suo
modo, un esempio che ancora oggi a livello di marketing dovrebbe essere
studiato, mentre, a livello di intrattenimento, è sempre una figata!
Sugli altri film dell’Ispettore Callahan,
ci torno appena possibile, stessa cosa per quelli del Signor Milius, ho appena
iniziato… Intanto non perdetevi la locandina d'epoca del film dalla pagine di IPMP!
Eastwood a me piacerebbe pure sbattuto in faccia...film visto e rivisto decine e decine di volte...
RispondiEliminaA chi lo dici, smorza i toni rispetto al primo, ma avercene di sequel come questo, con un Clint così poi ;-) Grazie per il commento, Cheers!
EliminaForse quello del genere/tipo/periodo invecchiato peggio? Ma forse...
RispondiEliminaMamma mia! Tra una regia quasi televisiva ed una narrazione con cui il film stenta quasi a decollare oltre alla scena dell' omicidio nella macchina che fa quasi storia a se... aggiungiamoci la citata vicina ed abbiamo un pò di quello che reputo il peggio del cinema anni 70! XD
Elimina"sono stati molto attenti a dare un'immagine più umana al personaggio "
Già! Pure troppo! Quando due grandi come Milius e Cimino si mettono insieme ed esce un film così... niente è garantito nella vita come si suol dire! XD
Il finale con la dinamite nella macchina mi ha lasciato basito. Ispettore ma che fai!?! °_O Boh!
Il titolo italiano è storico! ^^ Da piccolo pensavo fosse questo il primo del mitico Callaghan!
Rispetto al primo è un passo indietro, ma bisogna anche tenere conto del polverone sollevato da "Dirty Harry". Cheers!
EliminaMi allineo al tuo "ma forse", a questo punto voglio rivedermi il capitolo successivo, poi ti saprò dire qualcosa in merito... Cheers!
RispondiEliminaMi vergogno ancora a dire che non li ho ancora recuperati... Uff... Il tempo è poco
RispondiEliminaTi capisco bene "Così tante cose da fare... E così poco tempo" (CIT.), prossimamente parlerò anche degli altri, tanto non scappano, fai sempre in tempo a recuperarli ;-) Cheers!
EliminaAlle medie li avevo stravisti, anche se in ordine sparso. Ricordo poco o nulla, ma il mio amore per Clint nacque così
RispondiEliminaTi capisco bene, è una bella lotta decidere se ho iniziato ad apprezzare Clint per il suo Ispettore o per lo straniero senza nome, forse vince quello con il cappello, ma di poco ;-) Grazie per il commento, Cheers!
EliminaMolto diverso dal capostipite per regia difatti Ted Post (Impiccalo più in alto, gran film) non è Don Siegel...ma l'aggiunta di Cimino in fase di sceneggiatura è molto accativante. Lalo Schifrin sempre presente e sempre molto gradito.
RispondiEliminaDue scene non mi scorderò mai, escludendo il mitico incipit, il tiro a bersaglio al poligono dove lui stende tutte le sagome dei poliziotti ed il mitico finale con la frase "Ogni uomo dovrebbe conoscere i propri limiti".
Era necessario abbassare un po' i toni nemmeno un tipo estremo e deciso con Milius si aspettava quel casino, ma è comunque un ottimo modo per farlo aprendo al grande pubblico. La scena del poligono é una delle migliori di tutta la saga (prima o poi riuscirò a scrivere anche i commenti degli altri film) la frase poi in certi momenti della vita capita di citarla non a caso. Cheers!
EliminaSweatin' bulleeeeeets! Da-da-dan!
RispondiEliminaChe film, sempre spettacolare! ;-) Cheers
EliminaStasera su iris ho visto primo pezzo di scommessa con la morte poi sono dovuto uscire gli altri con herry la carogna lì avevo visti ma questo mi mancava sorpresa vedere un giovane jm carrey che fa jm.carrey i guns e roses e liam neeson
RispondiEliminaPrima o poi completeró l'opera e scriverò anche degli altri film di Harry la carogna ;-) Cheers
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