domenica 17 maggio 2015

Elektra - Linea di Sangue: Ovvero come NON rilanciare un personaggio storico


Elektra è potenzialmente uno dei personaggi più fighi dell’universo Marvel. Figlia di un ambasciatore Greco, è stata l’amante di Matt “Devil” Murdock, una spietata killer, una ninja, è morta e risorta, ma lontano dalle mani del suo creatore, Frank Miller, la bella greca ha avuto ben poca fortuna.



Anche a lei tocca la cura “Marvel Now!”, ovvero l'operazione (in continuity, non siamo la Distinta Concorrenza) che ha rilanciato molti personaggi della Casa delle idee. Il problema di “Linea di sangue” è ben riassunto nelle sue note sul retro della copertina.

Nella classica frase promozionale, messa lì a far bella mostra di sè, nel tentativo di convincere qualcuno a comprare l’albo, “Linea di sangue” viene venduta come la prima bella storia su Elektra, dopo “Elektra: Assassin” che è quasi certamente la migliore storia mai scritta sulla Ninja di rosso vestita. Appena l’ho letto, ho capito che le cose sarebbero andate male, perché questi paragoni con certi capolavori, il più delle volte sono delle vere e proprie sole…

Il problema è che non avevo la certezza del disastro, finchè non ho iniziato a leggere la trama messa su da W. Haden Blackman, un pedante mix tra la filologia del fan e la volontà di rilancio voluta dalla “Scuderia”.

Lezione di danza con Elektra, aspettatevi qualche pliè è tanti ninja morti ammazzati.
Elektra, portandosi dietro il solito carico di tormenti personali e passato turbolento, viene incaricata di braccare il più spietato killer del mondo (ma non era lei?): lo sconosciuto e misterioso Capo Corvo, tanto leggendario che, infatti, non si era mai visto in un albo Marvel fino a questo momento. La sua missione non sarà quella di ucciderlo, bensì di proteggerlo da chi lo vuole morto, ovvero: tutta la crema degli assassini Marveliani (Scalphunter, Lady Bullseye etc…). Siccome un Killer super letale inedito ad albo non basta, perché non metterne anche un secondo?

Dall'Australia, con un look che fa sembrare Kraven il cacciatore un modello di Dolce e Gabbana, abbiamo Labbra insanguinate (vi prego, non chiedetemi un commento sul nome del personaggio…), anche lui carico di tormenti personali e una lingua sempre in movimento (non sta zitto un secondo). Il nostro ha il particolare potere di assimilare gli altrui talenti e caratteristiche peculiari, divorando i malcapitati proprietari del potere in questione. Un bel morso ad un rinocertone e si ritrova con una bella pelle spessa, un assaggio al braccio di un giocatore di Baseball e può lanciare ai 200 Km/h, mi sa che il nostro amico W. Haden Uomonero ha letto un po’troppo “Chew”.

Lo chiamavano labbra di sangue, metteva gli ammazzamenti sopra ogni cosa.
Una storia di caccia all’uomo con un colpo di scena finale che non è nemmeno tale, anche perché a metà albo, è già facilmente intuibile come andranno le cose. Quello che risulta particolarmente fastidioso è proprio la prosa di W. Haden Uomonero che infarcisce di monologhi interiori, di dialoghi statici e pesanti, una trama che, invece, avrebbe dovuto essere dinamica e molto action. Di fatto senza riuscire mai a dire davvero nulla di nuovo sul personaggio, soltanto un altro banale sfoggio dei soliti quattro cliché sulla Ninja creata da Frank Miller.

A proposito di copertine disegnate come si deve, questa è una genialata!
A tentare di risollevare le sorti dell’albo ci pensa il canadese di origini filippine Mike del Mundo, incaricato di occuparsi delle matite della storia. Del Mundo è uno dei più affermati copertinisti in circolazione e il suo stile pittorico è davvero molto bello, il problema è che risulta forzato applicato ad una storia così convenzionale, le capacità di storytelling di del Mundo sono oppresse da una prosa verbosa che gli impedisce di esprimersi.

Il risultato è un rilancio che non è davvero tale, ma che risulta solo un'altra omologata messa in scena per un personaggio che meriterebbe ben altra visibilità, insomma: un vero peccato…

4 commenti:

  1. Il disegno è figo.
    Io sto ancora provando a recuperare a buon prezzo tutti i volumi di Elektra e Devil firmati Frank Miller, ma non vorrei doverci fare un mutuo. :-P
    Per ora ho solo Rinascita e L'uomo Senza Paura.

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    1. In effetti i disegni di questo albo sono molto belli, ma sono anche l'unica cosa valida a mio avviso. Rinascita è un capolavoro, e L'uomo senza paura lo amo moltissimo, ti manca "Elektra: Assassins" (Bellissimo) e "Elektra: Vive Ancora" dove Miller anticipa molte delle idee visive che avrebbe poi utilizzato in Sin City. Esiste un bel volume con tutto il Devil di Frank Miller, ma come dici tu, viene via per un Mutuo e un accordo di usufrutto della tua anima :-P Grazie per il commento! Cheers ;-)

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  2. Digerisco poco Elektra... non credo che lo recupererò

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    1. A me il personaggio piace, ma questo fumetto secondo me sono soldi buttati, meglio risparmiare per altro ;-) Cheers!

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