domenica 22 marzo 2015

Madman collection vol. 1, 2 & 3: Fatevi conquistare dalla follia


L’occasione è ghiottissima: una ristampa integrale di “Madman” di Mike Allred. Cosa vi devo dire? Io vado giù di testa per questo personaggio e per i disegni, plastici, lineari e fighissimi di Michele Tuttorosso!

Uscito per la Tundra Comics nel 1992, passato poi alla Dark Horse, il personaggio di Frank Einstein (Frank Einstein! Vi rendete conto che nome geniale!?!) si allontana in tutto e per tutto dai super eroi ipertrofici e iper violenti degli anni ‘90. Ha un look vecchia scuola, è sensibile e insicuro, Frank è un personaggio bellissimo e unico nel suo genere.

Madman collection vol. 1 - Odissea nello strano



Nel primo volume, vediamo l’unica azione violenta del personaggio in tutta la sua storia editoriale. Poi pian piano vediamo Frank evolvere sotto i nostri occhi. Stessa cosa accade al suo costume, quello di Mr. Frenesia l’eroe di Frank che si personalizza seguendo le esigenze del protagonista: all'inizio del volume è integrale, nel finale i capelli corvini di Frank fanno capolino dalla testa del costume.

“Odissea nello strano” raccoglie il primo story arc di Madman, composto da tre storie in bianco, nero e violetto. La base del personaggio è quella di un Eroe Pulp, ma Allred mescola tutte le influenze pescando a piene mani dalla cultura Pop con cui si è bombardato il cervello per anni. Il fumetto ha un look da film Sci-fi/Horror anni ’50 farcito di zombie, cloni e belle ragazze. Dal punto di vista grafico le matite di Allred sono sinuose, morbide, gommose, ma nel senso migliore del termine, il bianco e nero poi è un valore aggiunto e il violetto sottolinea le ombreggiature…


Il tricromatico esordio del mito.
“Madman” è già pronto per essere un film, se potessimo creare un Regista-Frankestein, composto dai pezzi del miglior Robert Rodriguez e del Tim Burton prima che si sputtanasse la carriera, allora avremmo il regista giusto per un film su “Madman”. Ma per nostra fortuna non siamo costretti a ricorrere a chirurgia immorale, abbiamo già Mike Allred che realizza tutto questo su carta.

A mio avviso Allred è uno dei pochi autori che è riuscito a fare quello che ha fatto Mike Mignola con il suo Hellboy, ovvero: creare un personaggio visivamente Iconico, stilizzato, imitato, ma inimitabile. Un personaggio che si nutre di tutte le ossessioni del suo autore, pescando a piene mani dalla cultura, alta e bassa, dai film, dai libri e dai fumetti. Per quanto mi riguarda, paragonare qualunque fumetto ad “Hellboy” è come paragonare un giocatore di basket a Michael Jordan, non so se ho reso l’idea.

Allred poi cura moltissimo corpi e spazi, ha uno storytelling incredibile, anche le scene d’azione più intricate sono chiare, riesci a capire tutti i movimenti dei personaggi, senza salti logici, poi diciamocelo… La scena dell’inseguimento all’elicottero, con i cattivi in fuga con il paracadute e il modo in cui Frank riesce a raggiungerli (il circo!) è una scena travolgente e G-E-N-I-A-L-E!

Un volume che si divora, da leggere e rileggere, sono gasatissimo per questa ristampa completa, finalmente potrò aggiungere “Madman” alla mia collezione e per un appassionato di fumetti penso sia una cosa doverosa!


Madman collection vol. 2 - Le avventure di Madman

Il secondo volume della ristampa completa di “Madman” di Mike Allred, guadagna un importante pezzo della famiglia dell’autore: la moglie e storica collaboratrice Laura Allred, colorista della serie.

Le avventure di Frank Einstein si fanno sempre più matte e i colori iniziano a spuntare anche nel suo costume. E' inutile raccontarvi per filo e per segno cosa succede in queste tre storie, sarebbe farvi un torto togliervi la sorpresa, ma posso dirvi che il nostro Frank, impazza in lungo e in largo nello spazio e nel tempo… Letteralmente!

L’ultima storia, in particolare, è un pastiche clamoroso che inizia a far intravedere la vastità dell’universo di bizzarri personaggi, creati da Mike Allred.


Madman è una questione di cuore, quando lo leggerete capirete...
Sì, perché “Madman” è principalmente un fumetto molto intelligente. Allred gestisce i problemi pratici di Frank, tipo l’annoso problema dei tipi in calzamaglia: è brutto non avere delle tasche dove mettere gli oggetti utili, tipo lo Yo-Yo.
Ma questa serie è intelligente soprattutto perché è un fumetto fatto con grandissima consapevolezza del mezzo, si vede sì la sperimentazione, anche visiva, ma soprattutto l’omaggio a tutta un iconografia, quella dei fumetti Sci-Fi anni ‘50 e ’60. In alcuni momenti sembra di guardare un adattamento a fumetti di un B-Movie in bianco e nero, o dai colori saturatissimi, poco importa, Allred gestisce il tutto alla grande, con un ritmo che va ai 400Km/h e un protagonista, unico, perché guidato da una sensibilità mai vista in nessun altro suo collega in calzamaglia.

Perché Frank Einstein in comune con i Super Eroi ha solo il vistoso costume che per altro indossa per combattere l’insicurezza, porta sul petto il logo di Mr. Frenesia, come io alle medie mettevo la maglia di Michael Jordan, felice come un pasqua e non guardatemi così: qualcosa del genere l’avete fatta anche voi, lo so!

Questo è il motivo per cui ci si affeziona a Frank e la qualità del fumetto, la plasticità dei disegni, e l’assoluta creatività delle trame, il motivo per cui si mitizza il suo creatore: Mike Allred, il vero Madman.
Vi piace Bone? e MadBone invece, come vi sembra?

All’interno del volume, anche qualche variant e pin-up disegnate da nomi come: Frank Miller, Frank Quitely, Eric Powell, Geof Darrow, Jeff Smith e Frank Cho…. Brutto?

Madman collection vol. 3 - Mondi dentro a Mondi

Con il terzo volume, la Panini Comics ci ricorda che se ogni tanto, non fa una “Paninata” delle sue non è felice. Invece di procedere con la ristampa delle storie di Madman seguendo l’ordine cronologico di uscita, decide di fare un balzo in avanti e passare direttamente all’esordio del Super Gruppo di Snap City, gli Atomics.

La motivazione della Panini è stata un timido: beh, se avessimo ristampato le storia seguendo l’ordine cronologico, in edicola avreste corso il rischio di trovare altre edizioni con le stesse storie, ma pubblicate da altre case editrici, quindi tanto vale procedere con ristampe di materiale inedito, così siamo sicuri che pomperete i soldi nelle casse giuste. E’ bello quando appassionati ed editori sono guidati dall’amore per i fumetti vero?
Beh, per fortuna Mike Allred, con il suo modo bizzarro di costruire le storie, fa un lungo riassunto sulle origini del super gruppo e di fatto il volume è leggibile anche se parecchi numeri sono stati saltati. Benedetto due volte il buon Michele Tuttorosso, perché non solo fa il riassunto, ma scrive un ciclo di storie spassosissimo, tanto da farti dimenticare la bizzarra gestione delle Panini che ha evidentemente fatto suo il concetto di follia legato a Madman.


I'm sexist and i know it...
It Girl, Mr. Gum (detto La Caccola), Lava Lass, The Slug, il fighissimo Metal Man e l’alieno Zap Man sono i personaggi che faranno compagnia al nostro Frank Einstein nei prossimi numeri.
Qui vediamo come passano dall’essere avversari ad essere amici di Frank.  Di solito è una cosa tipica nel mondo dei fumetti di Super Eroi che il primo incontro si trasformi in uno scontro (di solito per futili motivi) seguito a ruota da un'alleanza. Ma nessun super eroe aveva mai semplicemente chiesto educatamente “Possiamo provare ad essere amici?” come fa Frank in questo numero.

Il volume scorre via veloce, mostrandoci le origini del gruppo e il loro primo “caso” da risolvere: un enorme alieno in fuga spaziale, alla caccia dell’esule Zap Man. I disegni sono pura Pop-Art: se Roy Lichtenstein avesse mai disegnato fumetti di super eroi (o pseudo tali), quel fumetto sarebbe stato “Madman”.

Se vi sentite a vostro agio con questo... Benvenuti nel vostro prossimo fumetto preferito!
Allred è completamente conscio delle potenzialità del media fumetto e non ha paura di usarle, basta guardare una delle prima pagine:
Frank ricostruisce la vicenda basandosi sulle informazioni frammentarie a sua disposizione, paragonando queste informazioni a pezzi di un Puzzle da ricostruire. Cosa fa Mike Allred? Letteralmente scompone le vignette delle tavola disegnandole a forma di pezzo di un Puzzle. Voltando le pagine, mentre la ricostruzione si fa frammentaria, anche le vignette/pezzi del puzzle si staccano, lasciano sempre più spazio al bianco della tavola vuota… 700 parole per descrivervi un'idea semplicissima che risulta visivamente efficace.

Insomma, malgrado i pasticci della Panini Comics, anche il terzo volume è bellissimo, non vedo l’ora di proseguire in questa bizzarra corsa, seguendo Frank nelle sue pazzesche avventure.

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