Non mi
aspettavo moltissimo da “Kingsman - Secret Service”, ma quando ho finito di
vederlo ho pensato: "Se non fosse che non sono seduto per terra, di fronte ad un
grosso tv con tubo catodico, direi che sono tornati gli anni del James Bond di
Roger Moore". Aggrappatevi forte ai manici dei vostri ombrelli, questo film
rischia di diventare uno dei più divertenti dell’anno, anzi, facendomi
catturare da tutta questa atmosfera British direi che potrebbe diventare un
gran bel “Guilty pleasure”.
Devo
ammetterlo, lo sceneggiatore di fumetti Mark Millar mi ha rotto le palle
(scusate, non proprio British come espressione…)! Ho sempre avuto un
amore/odio/odio/amore/odio/odio per lo scrittore scozzese, gli ultimi due fumetti scritti per la sua casa di produzione (la Millarworld) sono stati una
cocente delusione: i capitoli due
e tre di Kick-Ass li ho trovati pessimi (se avete visto il film Kick-Ass 2
potrete capire), in compenso la miniserie dedicata a “Superior” si è rivelata
una sonora boiata, quindi ero ultimamente in rottura prolungata con il vecchio
Mark.
Peccato perché
l’autore aveva sfornato l’ottimo “Nemesis” , inoltre, è stato il principale
responsabile di uno dei migliori cicli degli (Ultimates) Avengers mai scritti e
se Nick Fury ha il volto di Samuel L. Jackson è principalmente colpa sua (e del
disegnatore Bryan Hitch).
Ecco, poi è arrivato
“Secret Service” e qui le cose necessitano un minimo di spiegazione:
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Jackson non usa più le fototessere, chiama direttamente Bryan Hitch. |
Mark Millar e
Matthew Vaughan, già regista di “X-Men: First Class” e di “Kick-Ass” (il primo),
hanno unito le forze per buttare giù il plot di un fumetto, pensandolo già per
un suo possibile adattamento cinematografico. Poi ad un certo punto, la storia
pensata dai due autori si è sviluppata nei due media differenti.
Il primo a
pubblicare è stato Millar, con il fumetto “Secret Service”, disegnato da Dave
Gibbons (solamente il disegnatore di Watchmen, non proprio pizza e fichi…),
mentre Matthew Vaughan dopo aver apportato qualche modifica (in particolare ai
cattivi) è uscito al cinema con questo “Kingsman - Secret Service” e sapete che
c’è? Secondo me il film è ancora più figo del fumetto!
Lo sciovinismo inglese è stato ben incarnato in un film girato qui dalla mie parti e si
chiama “The Italian Job” (l’originale non quella cagata di remake) e nella
saga di James Bond.
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Sia esposto come prova il referto numero uno |
Ho sempre
amato molto i film dell’Agente 007, “Kingsman” a mio avviso incorpora in parti
uguali lo sciovinismo di “Un colpo all’Italiana” e il gusto per i Gadget
esagerati e i cattivi sopra le righe tipici dei film di Bond interpretati da
Roger Moore.
L'associazione
dei Kingsman protegge da anni l’Inghilterra (e il mondo) grazie ad agenti super segreti
con nomi presi in prestito dagli eroi dell’epica.
Nel tentativo
di salvare il Professor Arnold (Mark Hamill) l’agente Lancilotto viene ucciso.
La tradizione
dei Kingsman vuole che ogni agente in servizio proponga un candidato per
sostituire il compagno caduto in missione.
Harry Hart,
nome in codice Galahad (Colin Firth) propone il figlio di un suo collega ucciso
17 anni prima, ovvero il giovane truzzo delle periferie chiamato Eggsy (Taron
Edgerton). Il ragazzo e gli altri aspiranti agente segreti, vengono sottoposti
alle durissime prove di Merlino (Mark Strong, detto Marco Forte, ormai attore feticcio
di Vaughan).
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Il guardaroba perfetto dell'uomo alla moda, camice di sartoria e fucile mitragliatore. |
A complicare
l’assunto ci pensa il miliardario Valentine (Samuel L. Jackson) che ha capito
come risolvere il problema del surriscaldamento globale: basta eliminare l’umanità,
facile no?
Di fatto Mark
Millar scrive romanzi di formazione, intinti dell’estetica dei super eroi americani: Kick-Ass, Wanted, Superior e questo Secret Service parlano tutti
di ragazzi che si ritrovano ad avere dei poteri e del loro processo di
crescita nel tentativo di imparare ad utilizzarli. Anche se questo film pesca a
piene mani dall’estetica di James Bond, di fatto ci sono tutti i topoi (e
l’azione) tipica delle storie di Super Eroi ed è questo che lo rende il film perfetto
per Matthew Vaughan.
Il regista
prende il soggetto originale e lo modifica a suo piacimento, riesce a far
coesistere un tamarro che sembra uscito dalle curve di una squadra di calcio inglese con i gadget e la “Stiloseria” degli Avengers (ovviamente i primi
Avengers, quelli Inglesi). L’ironia è quasi tutta giocata sullo scontro tra
l’eleganza Posh di Harry Hart e il berrettino sempre in testa di Eggsy.
La struttura
super eroistica del film, permette a Vaughan di avere tutta l’azione del
mondo a disposizione con cui divertirsi. Infatti, Vaughan dirige le scazzottate
in un modo tutto suo: chiede l’aiuto del digitale per migliore dei lunghissimi
e coreografati piani sequenza, tutti molto ravvicinati, dinamici, diretti con telecamera
a mano sì, ma molto controllata. Il risultato è violento il giusto, stiloso al
massimo e godibile al 100%.
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"Abbiamo un sacco di lavoro da fare con te ragazzo" |
Non so a quale
demone ha venduto l’anima, ma su due piedi non mi viene in mente nessun altro regista
a cui è permesso girare film con un target di ragazzini (o i nerds come
me), senza il visto del maledetto PG-13. Ci sono le parolacce, la violenza e gli
schizzi di sangue (finto in CG, ma nel 2015 per me va benissimo lo stesso). Trovatemi
un altro che possa concludere un film con QUELLA inquadratura che a ben
pensarci non è né British né politically correct, però fa gasare lo stesso,
anche solo perché sembra un dito medio alzato in faccia alla censura.
Vi rendete
conto che quei due Punk di Millar e Vaughan hanno finalmente regalato a Colin
Firth un ruolo figo? Per la prima volta non fa la solita parte da bell’uomo che
piace alla signore, rassicurante serissimo (e barboso da morire!). Eppure, senza
perdere un millimetro della sua eleganza e del suo stile, prova a mettersi in
scia al suo capo nei Kingsman (interpretato non a caso da Michael Caine),
cercando di rubargli la stiloseria che Caine già sfoggiava dietro gli occhialidi Ipcress. Quanto era figo Ipcress? Una volta di queste dovrei decidermi a
rivedermi i film dedicati alla spia Harry Palmer.
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"Da grande voglio essere Harry Palmer" |
Firth è
abbastanza alto e prestante da essere credibile nelle numerose scene di lotta
che lo vedono impegnato. Il buon Colin è protagonista di quella che è senza
ombra di dubbio la migliore scena di tutto il film: quella della chiesa del
Michigan con “Free Bird” dei Lynyrd Skynyrd in sottofondo… Rob
Zombie rassegnati, ma ti hanno fregato la scelta musicale!
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Tutto quello che avreste voluto da "Il Discorso del Re" ma non avete mai osato chiedere. |
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Bridget Jones 3: Può DARCY che ti ammazzo per ultimo |
Il cerchio si
completa con Samuel L. Jackson, per colpa di Millar tutti lo conoscono come
Nick Fury, qui ti aspetti la solita interpretazione con il pilota automatico, invece
il suo magnate dell’informatica megalomane con berretto ed erre moscia,
funziona, è perfettamente a metà tra Mark Zuckenberg e il capo della Spectre. A
questo aggiungiamo che al suo fianco ha una guardia del corpo con innesti
bionici che sembra la figlia illegittima di Squalo / Jaws (Il mitico Richard
Kiel di "La spia che mi amava" o "Moonraker - Operazione
spazio), ovvero Gazelle:
Immaginate una
bella mora con le gambe lunghe sì, ma bioniche, tipo le protesi che Oscar
Pistorius utilizzava per correre e con la stessa predilezione alla violenza
dell’atleta Sudafricano. Lo so questa era politicamente scorretta, ma mi sono
fatto prendere dall’atmosfera del film…
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Scommetto che NON state guardando le protesi alla Pistorius... |
A proposito di
politicamente scorretto, qui si cerca di spostare l’attenzione altrove, ma il
Valentine di Samuel L. Jackson è uno di quei super cattivi con un piano che ti
fa pensare “Beh, sai che potrebbe anche funzionare?”. L’idea del capo di azienda
miliardario che cerca di salvare il pianeta sterminando gli idioti che lo
hanno reso ricco comprando i suoi prodotti è un bello schiaffo in faccia al
consumismo.
Sogno il
giorno in cui qualcuno farà un bel film in cui il protagonista è uno di questi
cattivi (“Megamind” non conta), per ora la cosa che si è avvicinata di più era
l’episodio dei Simpson in cui Homer va a lavorare per Skorpio... Sono sicuro che
i fan della serie lo ricordano molto bene!
Ma volete
sapere chi mi ha dato più soddisfazioni tra gli attori di questo film? Mark
Hamill.
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Baby you're a rich man, Baby you're a rich man too... |
Nel fumetto
originale veniva citato nei panni di se stesso, il fatto che sia presente anche
nel film, sembra quasi una strizzata d’occhio ai lettori.
Qui ci dimostra (nei panni
di un esperto di surriscaldamento globale) ancora una volta che se
avesse una possibilità in un film di rilievo, sarebbe un caratterista
straordinario.
Hamill è da
troppi anni costretto a recitare (bene) in film invisibili, quasi nessuno sa
che è un doppiatore poliedrico e fenomenale, il pubblico lo ricorda ancora
(giustamente) congelato nella parte di Luke Skywalker e sono sicuro che in
episodio VII non avrà lo spazio che il suo talento merita (sarà una specie di
museo delle cere già lo so…), quindi godetevelo qui finché potete.
“Kingsman” non
è un film rivoluzionario, non sarà tra i film più belli dell’anno, ma penso che
sarà difficile trovare qualcosa di più onesto. Ti regala esattamente quello che
promette: due ore di intrattenimento ritmato, divertente e liberatorio, ben riassunto
nel vedere Colin Firth che fa a botte come un credibile eroe dell’azione. Avercene di film come questo, avercene a pacchi! Ora vediamo se il “The man
from U.N.C.L.E.” di Guy Ritchie riuscirà a fare di meglio, anche perché Matthew
Vaughn ha alzato l’asticella un bel po’ adesso.
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Mark Hamill? in un fumetto? Sono stato tagliato fuori per un po' e a tutti sono venute manie di grandezza! |
Come sai sono d'accordo, un film che mantiene - benissimo - quello che promette, e lo fa con grande stile.
RispondiEliminaA cominciare da Colin Firth che qua è davvero irresistibile.
Poi vabbè, c'è Mark Strong che - come ho detto anche da me - dove lo metti lo metti non sbagli mai!
Letto e apprezzato molto il tuo commento, proprio su Mark Strong avrei voluto dire di più, ma già mando il “Verbosometro” a fondo scala quando commento ;-)
EliminaSiccome al nostro Marco Forte fanno fare sempre il cattivo (con quel faccino dolce? Strano!) ti aspetti che ad un certi punto volti le spalle al “Team Buoni”, invece lo script è più furbo (e meno scontato) di così, risultato ti trovi a fare il tipo sia per Colin Firth che per Marco Forte, sono soddisfazioni ;-)
Personalmente vado giù i testa per Marco Forte dai tempi della sua performance in “Revolver”, una di quelle facce che come dici giustamente tu, fa sempre piacere rivedere ;-)
visto in dvd.
RispondiEliminagran bel film. ce ne fossero di film di spie così .
io l'ultimo james bond non l'ho visto perchè davvero mi aveva fatto schifo quello con javier berdem( non mi ricordo il titolo!!!). la colpa di tutto è di cristopher "...se non capisci i miei film è un poblema tuo non mio..." nolan.
a volere trovare a tutti i costi un difetto in kingsman ( ma ripeto gran film) i due protagonisti ( la rrgazza che tira il missile e eggsy ) sono un po anonimi e un po bassi.
sempre più alti di tom cruise per carità!!
attendiamo il seguito.
grazie.
RDM
Anche secondo me è una divertente deviazione rispetto agli ultimi Bond, ho ritrovato l’esagerazione e i cattivi strambi del Bond di Roger Moore. Ho visto il primo trailer del seguito, e sembra bello ignorante, non so se riusciranno a centrare la chimica di questo film, perché il protagonista qui funzionava in coppia con Colin Firth (ben più carismatico) da solo, o comunque costretto a reggere sullo schermo in solitaria, non so, tema gli manchi qualcosa, staremo a vedere. Grazie a te! Cheers
Eliminagrazie.
RispondiEliminapersonalmente il più bel film di spie rimani l'insuperabile e sottovalutato true lies.
rdm
Aggiungo solo Amen, quello si che è un gran capolavoro! L'altro giorno ne ho rivisto un bel pezzo in tv, una volta dovrò decidermi a scriverne. Cheers
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