Godzilla vs Gamera, Freddy vs Jason, Io vs Mia suocera, scontri epici che implicano una presa di posizione, di fronte ad “Lupin III vs Detective Conan - Il film” io non ho dubbi: Lupin tutta la vita!
Non ho mai
sopportato quell'odioso saputello occhialuto, ricordo i ritorni a casa da
scuola: il fastidioso detective infilato nel palinsesto televisivo, mi teneva
lontano dagli adorati Simpson.
Antipatia a
pelle. Nemmeno scegliendosi un nome che omaggia il papà di Sherlock Holmes, non
è mai entrato nelle mie grazie. Se mi dicono Conan penso al barbaro, al ragazzo
nel futuro, penso a praticamente chiunque tranne che a quel bastardello
irritante.
Invece, se mi
dite Lupin, aaah! Se mi dite Lupin mi sciolgo proprio! Tra la serie a cartoni
animati e i film di Hayao Miyazaki, il ladro creato da Monkey Punch rappresenta
un pezzetto di cuore.
Una doverosa
premessa: da quanto ho capito, i due personaggi si erano già incontrati in un
film per la tv precedente a questo, sempre diretto dallo stesso regista Hajime
Kamegaki. Bisogna dirlo perché nel film ci sono continui rimandi a quell'incontro, molti dei quali difficili da cogliere senza aver visto la
pellicola precedente, quindi mettete in conto anche questo durante la visione…
Lupin e
Detective Conan tornano ad incontrarsi quando il ladro ruba Cherry Sapphire,
una preziosa gemma, per conto di Alan Smithee (personaggio in combutta con
l’agente del cantante lirico Emilio Baretti). I gradi di separazione tra i due
personaggi diminuiscono quando scopriamo che Ran e Sonoko sono fan del tenore
e la guardia del corpo del cantante è… Jigen. Ovviamente l’odioso investigatore
minorenne inizierà a indagare.
A giudicare da
come si comportano nel film, sembra che persino il gruppo di ladri sopporti a
fatica Conan. Ad appesantire il tutto, l’idea ben poco brillante degli
sceneggiatori di snaturare Jigen e Lupin, instillando in loro un alienante
senso di pseudo-paternità nei confronti del ragazzino. Il risultato è che
sembrano tutti intontiti dal chiacchiericcio urticante del piccolo bastardo.
In questo film
scompare quasi completamente tutta l’astuzia e l’abilità di Lupin e soci, ridotti
a tre poveri sfigati che non solo si fanno incastrare dal detective, ma persino
dai suoi collaboratori (ancora più giovani) che risultano più svegli della squadra
di Lupin, il che è assolutamente inaccettabile per chiunque abbia visto più di
due episodi del cartoon del celebre ladro. Dai non scherziamo su!
L’unico
personaggio che non si fa fregare è Fujiko, la formosa signorina conserva anche
in questa versione la sua principale caratteristica…. Ok, le sue DUE principali
caratteristiche!
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Le DUE principali caratteristiche |
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Hai ancora un sacco di strada da fare prima di diventare come Fujiko... |
Il film tenta
di inserire tematiche adulte, ma la sensazione generale è quella di un film
troppo preoccupato a non urtare le menti dei poveri piccoli spettatori (“I
bambini! Perché nessuno pensa ai bambini!” CIT.). Per essere davvero
convincente, si parla di mafia, ci sono velati riferimenti al suicidio,
troviamo persino un tentativo di avance di Lupin che cerca come suo solito di
orizzontalizzarsi Fujiko (anche questa volta senza successo), ma tutte queste
trovate sono talmente virate verso il Paese della bambineria da risultare
davvero poca cosa…
“Lupin III vs
Detective Conan” è quasi totalmente
incapace di mescolare in maniera sapiente due universi che potenzialmente
potevano coesistere alla grande: visti i temi trattati nei due rispettivi
manga/anime, non sembrava un’impresa impossibile riuscire a far funzionare una
storia dove uno dei protagonisti è un ladro e l’altro un detective no? Ecco,
purtroppo i due “mondi” non si mescolano, restano separati come acqua e olio, i
tentativi di intrecciare i personaggi poi sono fuori da ogni logica. Lupin
primo amore della poliziotta Sato? Ma dai per favore su…
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Occhio ragazzi, potrebbe nascervi un figlio come Conan |
Le due serie
non riescono a trovare un punto di accordo nemmeno nell'estetica: il character
design non è mai comune, tutti i personaggi sembrano disegnanti ognuno da una
mano differente, il risultato è disomogeneo e diciamolo pure parecchio brutto
da vedere.
Per fortuna le
animazioni sono realizzate abbastanza bene, specialmente le scene d’azione e i
vari inseguimenti che siano in auto o sullo skateboard. Dal punto di vista
della commedia, da segnalare la scena della pausa del thè tra Goemon e i tre
ragazzini, oppure la citazione a “Il silenzio degli innocenti”, ma si tratta di
momenti che se va bene, fanno sorridere. Veramente troppo poco per cercare di
coprire i già tanti difetti del film.
Insomma in “Lupin
III vs Detective Conan - Il Film”, il ladro della nostra infanzia va
pesantemente sotto.
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"Ti voglio bene Jigen", "Ti odio piccolo bastardello" |
Gli
sceneggiatori di questo film, sono riusciti a fare quello che Zazà vorrebbe
fare da tanti anni ovvero intrappolare e imbrigliare Lupin. Riuscirà il film
con attori in carne ed ossa a ridare al personaggio di Monkey Punch un po’ di
giustizia? Mah non so...
So solo che ho
un altro motivo per odiare lo stramaledetto detective Conan, il mio sogno
sarebbe vedere Homer Simpson che tiene fermo il bastardello e Lupin che lo
gonfia di botte. Se l’avessero fatto scrivere a me il film questa scena l’avrei
messa sicuro, alla faccia della censura per tutelare i minori.
L'assenza di commenti a questo post è pura ingiustizia sociale :-)
RispondiEliminaNon sapevo di questo Vs. e non mi è venuta voglia di vederlo, anche se secondo me il guaio è che Conan so essere amatissimo in Giappone ed avendo la fanbase più fresca si è preso più spazio. E' il problema dei "Vs." di personaggi che nella logica dell'eroe devono avere sempre successo. Lupin in questo senso è quello più "onesto" perchè può anche fallire un colpo, ma finchè fugge ha comunque vinto.
Di Conan ho visto molte puntate (per il tuo stesso motivo) e lo schema ripetuto sino allo sfinimento me l'ha reso indigeribile.
Non sono d'accordo a picchiare un bambino. Da fan di Lupin ci sono modi migliori: tu con la pistola, io con la katana. Se vogliamo scomodare la censura, facciamo che ne valga la pena.
Concordo in pieno, siamo in pieno scontro generazionale e dimmi quello che vuoi, preferisco il ladro guascone al detective pedante dalle puntate ultra ripetitive. Ormai sono un ex giovane ;-) Cheers
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