Noi occidentali
non siamo mai stati davvero capaci a mostrare la dedizione alla causa, quella
capacità di annullare se stessi in nome del raggiungimento di un obbiettivo, gli
unici che hanno saputo portare questo discorso ad un altro livelli, sono stati
i nostri amici Orientali, forse perché loro si, sanno davvero essere dediti ad
una causa, d’altra parte si dice “Ultimo Giapponese”, non ho mai sentito
nessuno dire “Ultimo Italiano”…
Visto che la più
grossa fonte di cose dal mondo degli occhi a mandarlo sono i cartoni animati e
i Manga, pensate a quelli? Quanti personaggi pronti a immolarsi, anche
fisicamente, per raggiungere un obbiettivi ricordate? Dagli allenamenti grondanti
sangue de “I Cavalieri dello Zodiaco” a quelli più edulcorati ma sofferti allo
stesso modo di Son Goku, per arrivare ai drammi sportivi, tipo “Forza Sugar” o
“Rocky Joe”, ad esempio, quando penso al sacrificio nei cartoni animati
Giapponesi, penso sempre al protagonista di “Tommy la stella dei Giants” che si
allenava con un terrificante sistema di molle legate alle braccia, per allenare
la potenza del suo tiro…
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Ora non potete più dire che le molle del vostro letto fanno rumore |
Andrew (Miles
Teller), è un batterista che studia musica nella prestigiosa scuola di New
York, viene notato dal famoso ed esigente direttore d’orchestra Terence
Fletcher (J.K. Simmons). L’Obbiettivo di Andrew è di diventare una grande
professionista, anzi, il migliore, come i suoi miti Bob Ellis e Buddy Rich che
ascolta ossessivamente in cuffia. Pronto a sacrificare tutte le distrazioni,
amici e amore, sacrificandosi al Jazz. Sulla sua strada, pronto a spingerlo
oltre i suoi limiti, o ad annichilirlo completamente, proprio “Coach” Fletcher.
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"Stai giù basso sulla gambe, alti quei gomiti!" |
“Whiplash” non è
solo un film sul Jazz, nemmeno un semplice scontro generazione, o il classico
racconto sull’ascesa di un Genio, benedetto dal dono naturale del talento, no,
è la rappresentazione dell’ossessione di no normale, bravo ma bravissimo,
bravissimo ma non “Bird”, con una sola grande ossessione in testa: Essere il
migliore.
Se guardando il
film, vi ritroverete a pensare che Andrew è uno stronzo, non credo voi siate
andati tanto lontani dalla verità, perché Andrew non fa niente per farsi bene
volere, nemmeno dalla ragazza di cui è innamorato (Sacrificata sull’altare del
Jazz), figuriamoci con i potenziale avversari,
“Whiplash” ha il titolo di un
vecchio pezzo dei Metallica, e ne conserva la furia nel suo protagonista.
Chazelle dirige
soffermandosi sui dettagli, sottolineando la fatica, il sudore sui piatti della
batteria, il sangue delle dita massacrate, il tutto con un montaggio che ho
trovato molto bello, capace davvero di andare in “Uptempo” (“It’s not mu
fucking Tempo!”) seguendo il ritmo della storia.
Miles Teller nel
classico ruolo che ti lancia la carriera, non solo ha la faccia da stronzetto
giusta, ma riesce a meritarsi la parte da protagonista allo stesso modo con cui
Andrew, il suo personaggio, si guadagna il ruolo di batterista principale nel
gruppo.
Per quanto
riguarda J.K. Simmons, io ammetto di essere di parte, perché è l’attore
feticcio di due (Tre) dei miei registi preferiti, i Fratelli Coen e Sam Raimi
(Yeah!), se lo conoscete solo per i suoi ruoli nei film di questi registi,
potreste rimanere stupiti, se invece di circodate di lui anche per la
terrificante parte del Nazista nel carcere di massima sicurezza della serie tv
“OZ” (Serie che ho seguito malamente, ma a mio avviso importante contributo
alla “Golden Age” delle serie Tv che stiamo vivendo), allora ritroverete quel
J.K. Simmons, attore versatile che qui ci regala la SUA personale versione del
Sergente Maggiore Hartman di “Full Metal Jacket”.
"Stai cercando di gonfiarla quella tromba Palla di Lardo!?!" |
Difetti? Il film
non è ‘Indie’ nella sua messa in scena (Per fortuna verrebbe da dire) ma lo è
nelle sue origini, Damien Chazelle aveva vinto nella sezione cortometraggi, con
la stessa storia (e stesso titolo) al Sundance Film Festival, è tornato, dopo
aver trasformato il suo corto in un film (Questo), e ha vinto di nuovo il gran
premio della giuria, quindi non è difficile capire come mai il film ha avuto
tutta questa visibilità e questa pioggia di critiche positive, meritate nulla
da dire, ma secondo eccessivamente amplificate dal benestare del Film Festival
dello Utah, quindi se anche voi avete problemi con il Sundance di Roberto ford Rossa,
mettete in conto anche questa cosa nella visione del film. Inoltre il finale, non dico che sia male, ma essendo un dramma "Sportivo" ci vuole il match finale, lo scontro tra i due duellanti, che spesso si risolve con abbracci e sorrisi, diciamo...piuttosto convenzionale in questo.
Per il resto devo
dire, che per me è stata una visione coinvolgente, non so se avete avuto dei
“Coach” nella vostra vita, io qualcuno si, non proprio stronzi come Terence
Fletcher, ma altrettanto fuori di testa, quindi indipendentemente da quanto
siate appassionati di Jazz, il film se la gioca facile mettendosi in scia al
classico film sportivo, con la novità per i film occidentali: Questa volta il
sacrificio e la sofferenza si vedono, e non solo perché ti lasciano con le mani
sanguinanti.
Film che ho adorato, e io non sono esattamente un'amante del jazz.
RispondiEliminaJ.K. Simmons strepitoso, e spero che, dopo il golden globe, si porti a casa anchel'oscar.
P.S. La La Land sarà il terzo film del regista.
Lo spero anche io, ho sempre adorato il vecchio J.K. feticcio dei miei registi preferiti, è uno di quelli che quando c'è lui nel cast di un film, sai che almeno uno che recita come si deve è garantito.
RispondiEliminaGrazie per la segnalazione (Ho corretto) e per il commento....Cheers!
Ti devo correggere:Chazelle è stato un batterista jazz prodigio come il personaggio principale , ma poi ha capito che la sua strada era la regia cinematografica :D
RispondiEliminaA parte questo gran bella recensione per un film che ho adorato , essendo, nel mio piccolo, musicista anche io :D
Non lo sapevo, ma visto che anche il corto parlava di batteristi, avrei anche potuto arrivarci, grazie per la chicca e per i complimenti, mi fa piacere che ti sia piaciuta. Come il film, che è uno dei migliori dell'anno, anche per chi come me non saprebbe da dove iniziare nemmeno a montarla una batteria, figuriamoci suonarla ;-) Cheers!
EliminaPoi spero tu abbia recuperato a dovere Oz! Assolutamente un caposaldo della televisione!
RispondiEliminaF-F-Fatto! ;-) Anzi a questo proposito ho un post in canna, devo solo trovare il tempo di scriverlo ;-) Cheers
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