domenica 18 gennaio 2015

Ouija: Ho visto di peggio, ho visto OUIJA


Da appassionato di film Horror, un film come Ouija è una sconfitta.
Perché capisci che comunque un genere che mi piace così tanto, è in mano a gente che non lo ama quanto me, ma lo sfrutta perché ne conosce bene il grande potenziale economico. Se un film come questo, arriva a vedere il buio della sala, dopo MESI di campagna pubblicitaria martellante, vuol dire che è il genere di prodotto su cui in molti puntano, la politica aziendale vede in “Ouija” il prodotto di punta, finché riusciranno a venderlo alle persone, vedremo altri mille film come “Ouija”.



Però è anche una grande opportunità, si perché come dice Francis Ford Coppola, andare al cinema è come votare, se premiate certi film, LORO continueranno a produrre lo stesso tipo di film, quindi, perché non provare a mettere un po’ di sabbia negli ingranaggi del sistema? Magari riuscirò a convincere qualcuno del perché un film come questo, vada ignorato e basta.
Comprare il latte, passare in tintoria, non andare a vedere Ouija.
“Ouija” è l’equivalente Horror del Junk Food per il cibo, qualcosa di studiato a tavolino, spinto a manetta dal reparto Marketing, da consumarsi subito, fare incassi bomba, ed essere dimenticato presto, di solito è fatto mettendo insieme vari pezzi di cose che piacciono e che la gente già conosce.

La tavoletta Ouija, il cui nome deriva dal si in Francese (Oui) e quello in Tedesco (Ja), non ha NULLA di orientale, e infatti, hanno pensato bene di fare su un film che pesca a piena mani da TUTTI i J-Horror che avete visto nella vostra vita, perché? non lo sa nessuno, ma è così.

Detto questo gli Horror ci insegnano che il gioco da tavolo più famoso e utilizzato dalla famiglie Americane è la tavoletta Ouija, si perché sembra sempre la normalità che qualcuno in casa propria ne abbia una, voi conoscete qualcuno, in questo strambo paese a forma di scarpa che ne possiede una? Se si, la utilizzereste mai dopo tutti gli Horror che avete visto? Gli Americani fanno sedute spiritiche con la noncuranza con cui le nostre nonne giocano a Pinnacola.
Potevamo giocare a Monopoli, ma poi litighiamo per chi deve usare la pedina del cane.
Al centro del film, la famosa tavola del titolo, che è già una semplificazione dei soliti Horror, in cui la tavola è solo il pretesto per portare il fantasma in questo mondo: Qualcuno usa la tavola, evoca per errore un Fantasma maligno e bastardo, lo spettro uccide un po’ a caso, i protagonisti cercano di liberarsi della presenza nefasta, ci riescono a fatica fine. Lo spettro torna, finale vero.

Vi ho raccontato tutto il film senza scrivere SPOILER, a quanti altri film avete pensato leggendo la trama? Tutti i remake americani di Horror Giapponesi? Ecco bravi, state iniziando a capire il problema.
Ouija è un film nato morto, fatto di parti di altri film che ormai, non sono nemmeno più in voga, sembra un riassunto di come erano TUTTI gli horror presenti nella sale circa, 14 o 15 anni fa. Il che non sarebbe un male, se l’idea fosse nella mani di qualcuno capace, magari volenteroso di giocare con i generi, un Ti West o un Adam Wingard qualunque per non fare nomi, anche se pure loro avrebbero avuto delle difficoltà vista la banalità dello script.

Tutto nel film, dal soggetto, alle inquadrature scelte, sono prese di peso dagli Horror dei primi anni 2000, porte che si aprono, ombre che si muovono, fornelli che si accendono da soli (Nei primi anni 200, l’Horror ha contribuito al consumo di Gas spendendo l’equivalente del PIL di un piccolo stato Africano), ma soprattutto…gli STRAMALEDETTI Jump Scare, musica che sale di colpo alla comparsa di un immagine “Di Paura” di solito qualcuno con una faccia deformata da brutta CG.
La pedina del cane è mia!!!
Non ho mai sentito parlare del regista Stiles White, e spero che sia il nome fittizio scelto dai produttori per compilare la voce “Regista”, perché in realtà “Ouija” sembra un compito in classe, svolto da uno che ha visto SOLO horror dal 2000 al 2010, qindi pensa che iniziare un film con un impiccagione sia OBBLIGATORIO, così come i momenti didascalici in cui i personaggi si fermano e spiegano tutto quello che è successo e quello che succederà. Ovviamente il livello di violenza è perfettamente allineato allo stramaledetto PG-13.
Uno spettatore del film dopo la visione
Ora, per un film nato vecchio (e nato morto), vi ho riservato il vero Twist per il finale, se pensate che Michael Bay sia un bravissimo regista con un gusto estetico di merda, e che comunque sia uno che merita di essere difeso, perché registicamente valido, beh sappiate che da produttore invece, è uno dei massimi nemici dell’Horror: Ha prodotto il remake di “Venerdì 13”, di “Nightmare” e di “Non aprite quella porta”, se lì avete visti, sapete di che vero ORRORE stiamo parlando. Ora nel suo CV da produttore, può “Vantare” anche questo “Ouija”, Michele, con tutta la buona volontà, se continui a fare così avrai bisogno di Ghedini come avvocato.

Ricordate quindi, andare al cinema è come votare, se siete tra quelli che hanno creduto alla pubblicità martellante durate mesi, sappiate che le cose potrebbero andare anche peggio: Potrebbero fare “Ouija 2 - Il ritorno della Tavoletta da tavolo maledetta”.

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